Ambiente
Pantelleria, liberazione della Nitticora avvenuta con successo. Salvato esemplare di Falco della Regina – V I D E O

Care e cari del “Il Giornale di Pantelleria”, vi scrivo per comunicarvi che la
liberazione della Nitticora del 17 maggio è avvenuta con successo.
E’ stato un momento emozionante a cui hanno assistito un gruppo di amici e
appassionati naturalisti, oltre che Davide Davì Agronomo del Parco di
Pantelleria, che l’aveva recuperata.
La liberazione è avvenuta grazie alla supervisione dell’Associazione
L’Avamposto, oltre che dell’Ispettore Superiore Camillo Matera, la
Sovrintendente Capo Silvia Muratore e il Commissario Superiore Luca Ferlito
del Corpo Forestale della Regione Sicilia.
Il sorvolo del Lago
Tutti abbiamo potuto assistere al suo vigoroso e perfetto volo, tanto da poterlo
considerare di buon auspicio per il migliore proseguimento della sua
migrazione verso le zone umide del nord Italia ed Europa.
Evidentemente le cure con iniziali vitamine e acqua fresca e gli abbondanti
pasti, (alici e latterini) sono bastate per rimetterla in sesto.
Ma come sappiamo, la meravigliosa natura di Pantelleria non smette mai di
riservarci incontri e momenti straordinari, che spesso ci lasciano l’animo colmo
di gioia, mista al reverenziale stupore.
Il falco della regina nel cimitero di Scauri
Infatti pochi giorni dopo la liberazione della Nitticora, ho ricevuto un altra
telefonata, questa volta da Alice Bernardo e Virginia Zanoli, che richiedeva da
parte mia un particolare intervento, per aiutare un falco rimasto incastrato in
una fessura di un muro all’interno del cimitero di Scauri.
Accorso immediatamente sul posto, trovandovi Vittoria che era riuscita ad
individuarlo nonostante il mimetismo e a tenerlo sottocchio, ho potuto
constatare che effettivamente il falco era bloccato nella fessura del muro, non
potendo andare né in avanti né all’indietro.
E appena liberato dalla difficile situazione, con grande meraviglia capii in
seguito che si trattava di uno splendido esemplare femmina di Falco della
Regina, (Falco eleonorae).
Effettuato un primo controllo sul posto dello stato di salute generale, ho potuto
verificare che la bellissima creatura non presentava nessuna evidente ferita e le
ali parevano perfette per il volo, ma come si può vedere nel video, il primo
tentativo di volo avvenuto durante il recupero non è andato bene.
Cosi decisi di portarla a casa per tenerla meglio sotto osservazione e accertarmi
che non avesse qualche problema più serio, come ad esempio, sintomi di
intossicazione o peggio di avvelenamento.
Trascorsa la notte in tutta tranquillità, dato che “la Regina” ha gradito solo un
po d’acqua e tanto riposo, già al mattino scalpitava e strideva per dirmi che era
pronta per riconquistare il suo regno, il cielo.
Non prima però di aver effettuato un primo piccolo volo all’interno delle pareti
protette del dammuso, posandosi regalmente sul mio letto ho potuto appurare
che aveva ragione, la Regina stava benissimo ed era bella e fiera e da li mi
guardava con il suo sguardo profondo e penetrante.
Il giorno prima evidentemente aveva solo le ali un po anchilosate e assoluto
bisogno di riposo.
Lo stesso pomeriggio infatti, sotto la mia supervisione, dell’Ispettore Sergio
Gallo e dell’Agente Benigno Domenico del Corpo Forestale e in presenza di
Vittoria Zanoli e l’amico Giuseppe Casano, è stata liberata nello stesso luogo
del ritrovamento.
Fin dal primo contatto, sembrava proprio che la magnifica creatura non avesse
alcun timore della nostra presenza, come avesse ben compreso che eravamo
tutti li per aiutarla.
Ed è’ stata davvero un esperienza unica e irripetibile vederla volare libera tra i
suggestivi e mistici paesaggi del cimitero di Scauri, facendoci restare tutti con il
fiato sospeso, vedendola attardarsi prima di spiccare il volo, prolungando
l’incanto del magico momento e donando a tutti il tempo di ringraziarla e chissà,
lei che senza dubbio è una regina, di ringraziare noi.
Va senz’altro ricordato che il nome “Falco della Regina” è un omaggio alla
famosa Giudicessa Eleonora D’Arborea del regno indipendente D’Arborea,
vissuta nel XIV secolo e da tutti considerata Regina di Sardegna.
Eleonora D’Arborea fu una grande donna, che stabilì alleanze e regnò con
lungimiranza e saggezza, resistendo alle pressioni e alle pretese territoriali degli
aragonesi, mantenendo a lungo e saldamente l’ultimo regno autoctono e
autonomo di Sardegna.
Inoltre, al di là di essere diventata simbolo della resistenza e della volontà di
indipendenza del Popolo sardo, oggi la Regina è anche nota per aver
promulgato le prime leggi in Europa e forse nel mondo in materia di protezione
della natura e in difesa degli uccelli rapaci, aggiornando la Carta de Logu,
vietando di fatto la caccia dei rapaci adulti e le razzie dei nidiacei frequenti
nell’epoca.
Per questo quattro secoli dopo, il Generale dell’esercito sabauda e naturalista
Alberto della Marmora, propose il nome scientifico del falconide (eleonorae),
appunto Falco della regina, in onore di Eleonora D’Arborea, Regina di
Sardegna, essendo in vita particolarmente legata a questa specie.
Naturalmente ispirato da tale femminea regalità, seguendone il filo conduttore
non posso esimermi dal dedicare queste lettere a tutte le donne protagoniste di
questa storia e come questa di tante altre simili, che costellano le importanti
azioni di salvaguardia della natura avvenute per mano delle donne.
A Virginia che con occhio attento osserva il mondo della natura e ascoltandone
il suo richiamo può accorgersi delle meraviglie che possono celarvisi, e in
questo caso ha fatto la differenza tra la vita e la morte di una così bella creatura.
A Silvia Muratore del Corpo Forestale e ad’Annamaria del Centro di Recupero
Fauna di Ficuzza della Lipu che da vere Maestre della Terra, esercitano
quotidianamente la loro professione con passione e sincero amore per la Natura,
in sinergia salvando e curando migliaia di animali ogni anno.
A tutte le donne che grazie alla loro sensibilità e dedizione tipica delle madri,
forse pur senza saperlo, tengono ancora in mano quel filo che la Regina
Eleonora ha tessuto più di 600 anni or sono, cercando di garantire e custodire
l’integrità e la bellezza del mondo e le sue meraviglie alle generazioni future.
Il Falco della regina raro sia in Italia che in Europa, predilige le scogliere a
picco sul mare durante la nidificazione ed essendo un grande aviatore, riesce a
percorrere più di 10.000 Km. per svernare in Madagascar e sulle Isole
Mascarene nell’Oceano Indiano, riunendosi in grandi colonie.
E’ sulla lista rossa delle specie da proteggere con uno stato di conservazione
cattivo, la specie risulta vulnerabile, in Italia si contano circa 700 coppie e i
fattori della cattiva conservazione, dipendono principalmente del crescente
disturbo delle masse turistiche che si riversano nelle isole e nelle regioni
peninsulari dell’Europa proprio nei mesi in cui la specie nidifica, luglio – agosto.
Dovrei essere qui a gioire di queste bellissime esperienze, ma come sappiamo il
male non dorme mai, ma noi lo teniamo attenzionato e presto usciremo con nuovo
articolo dedicato al disegno di legge sulla caccia del Governo.
Il Presidente dell’Associazione Culturale L’Avamposto
Anselmo Consolo
Per informazioni e segnalazioni di animali feriti o in difficoltà puoi chiamare i seguenti numeri:
- Pantelleria 331 7405287 Anselmo Consolo; 339 1627347 Linda Russo; 366 2784148 Fleur Chetwind;
- Palermo 351 9753080 Giuseppe Santangelo; 347 3774613 Ignazio Pedone;
- Cefalù e Madonie 3341362149 Alessandro Morello
Mail: avampostoumano@gmail.com
Ambiente
Pantelleria, attenzione alla nave ASTREA. L’ordinanza

Dal 10/07/2025 al 30/07/2025 l’imbarcazione “ASTREA” di bandiera Italiana, iscritta al nr. 850 dei RR.NN.MM.&GG. Di Roma – lunghezza mt. 23,78, effettuerà un’attività di monitoraggio ambientale.
La citata unità opererà all’interno di una macro area di cui, all’interno di essa, ricadono anche le
acque di giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria. I punti di coordinate (WGS84) dei
vertici dell’area sono di seguito riportati con annesso stralcio cartografico.
Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, la nave dovrà essere considerata “NAVE
CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento Internazionale
per Prevenire gli abbordi in mare.
Nel suddetto periodo, quando all’interno delle acque di giurisdizione di questa Autorità Marittima,
tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri
dall’imbarcazione “ASTREA”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità dell’unità interessata dalle indagini geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.
Il documento integrale: m_inf.A4725D3.CPPAN_REG_ORDINANZE(R).0000016.10-07-2025
Ambiente
Pantelleria, black out in diverse contrade fissato per il 10 luglio

La Società SMEDE ha reso noto che, in data 10 luglio prossimo, si procederà a distaco programmato dell’energia elettrica in diverse contrade dell’isola.
I dettagli:
Ambiente
Pantelleria, riprende l’erogazione di acqua a Khamma/Tracino

Riprende d a domani 8 luglio 2025 l’erogazione dell’acqua nelle contrade attigue di Khamma e Tracino.
L’avviso è pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune di Pantelleria, da cui traiamo queste informazioni.
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