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Messina, al via “Nel blu dipinto di blu, vieni al cinema anche tu”, la prima rassegna cinematografica “autism friendly”

Matteo Ferrandes

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L’evento prenderà il via domenica 16 aprile alle ore 11.00 alla Multisala Apollo

 

Alla prima proiezione sarà presente l’on. Davide Faraone, da sempre in prima linea per la salvaguardia dei diritti dei bambini autistici e presidente della Fondazione Italiana Autismo.

 

Messina, 14 aprile – E’ stata ufficialmente presentata “Nel blu dipinto di blu, vieni al cinema anche tu – Proiezioni autism friendly screening”, la prima rassegna cinematografica di Messina dedicata ai bambini speciali che prenderà il via alla Multisala Apollo domenica 16 aprile alle ore 11.00. Questa iniziativa è organizzata da Loredana Polizzi, Presidente dell’Associazione Spazio Arte e Responsabile della Multisala Apollo, Marco Bonanno Presidente Associazione Bambini Speciali e Angela Rizzo, Responsabile Regionale Servizi Sociali di Cittadinanza Attiva. 

 

Presenti anche il Sindaco di Messina, Federico Basile, Lino Morgante, Presidente della Fondazione Bonino Pulejo e Bernardo Alagna, Direttore Generale ASP di Messina, che hanno portato il proprio saluto, evidenziando come la vera integrazione si possa ottenere con la normalità, auspicando che questo progetto possa svilupparsi allargando ulteriormente la rete.

 

Ha partecipato anche Vincenzo Barone, Commissario Straordinario Centro Neurolesi – IRCCS Messina.

 

Una iniziativa speciale, per bambini speciali che vede fra i partner il Comune di Messina, la Fondazione Bonino Pulejo, Anpit (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario), l’Asp di Messina, il Policlinico, l’Università di Messina, l’Associazione Spazio Arte e Cittadinanza Attiva. 

 

“In sala saranno previste luci soffuse, volume più basso, libertà di movimento, sottotitoli per non udenti e possibilità di portare il cibo da casa. E’ importante sottolineare che le proiezioni sono aperte a tutti, anche ai bambini normodotati perché iniziative del genere devono essere inclusive. Questo è un progetto pilota che mi piacerebbe venga ‘esportato’ anche in altre città, allo scopo di farle diventare proiezioni ordinarie”, ha spiegato Loredana Polizzi.

 

“Questa iniziativa si pone perfettamente in linea con i principi etici e morali di ANPIT (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario), presieduta da Federico Iadicicco”, ha dichiarato in collegamento Lidia Dimasi, Presidente Anpit Sicilia. 

 

“Per la nostra Associazione, l’Impresa è una comunità di uomini e donne orientata al bene comune e la centralità della persona è la stella polare del nostro agire quotidiano. L’impegno di Anpit – ha proseguito l’avv. Dimasi – per il sociale è ampio e costante: fa parte della nostra mission diffondere la ‘cultura del dono’ e supportare progetti solidali, dando concretezza a quei principi di integrazione e piena partecipazione sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

 

“Anpit Azienda Italia – continua Dimasi – ha supportato negli anni diversi progetti di solidarietà volti a promuovere integrazione sociale dei bambini e ragazzi disabili; ben vengano, dunque, iniziative, come quella odierna, che creano occasione di partecipazione e inclusione”. 

 

Marco Bonanno, Presidente dell’Associazione Bambini Speciali ha evidenziato: “Siamo di fronte a un progetto nuovo, non solo per Messina. Da genitore di un bambino speciale mi auguro che siano presenti anche bambini normodotati. Invito i genitori di bambini speciali ad essere presenti a queste proiezioni perché è un modo per stare vicini e scambiare consigli. Saranno presenti in sala diverse professionalità dedicati all’assistenza e al supporto dei ragazzi che ne hanno bisogno: assistenti alla comunicazione, assistenti igienici, neuropsichiatri infantili, psicomotriciste, logopediste, pedagogiste, psicologi. Questa iniziativa consente ai bambini di vivere il cinema serenamente,”.

 

Angela Rizzo ha aggiunto: Sono molto emozionata perché finalmente questo nostro progetto è andato in porto e sono certa che è destinato ad ampliarsi. Messina è una città consapevole delle problematiche e adesso dobbiamo rendere questa città realmente inclusiva. Questi ragazzi hanno bisogno di vivere insieme ai normodotati perché sanno benissimo cosa vogliono e dobbiamo dare loro gli strumenti per realizzare il proprio progetto di vita. La cultura deve essere aperta a tutti, anche a persone con disabilità e, in questo senso, le Istituzioni devono avere un ruolo importante e strategico”.

 

Ha preso parte alla conferenza stampa la Garante per la disabilità del Comune di Messina Tiziana De Maria e il deputato regionale Calogero Leanza, il quale ha auspicato che le Istituzioni regionali possano sostenere questo progetto per farlo crescere ulteriormente.

 

La prima proiezione in programma domenica 16 aprile alle ore 11.00 sarà “Ant Bully – Una vita da formica”: a questo evento parteciperà l’on. Davide Faraone, da sempre in prima linea per la salvaguardia dei diritti dei bambini autistici e presidente della Fondazione Italiana Autismo

 

Il successivo appuntamento è il 30 aprile con “L’ape Maia”. Il ciclo di incontri terminerà il 14 maggio con “La gabbianella e il gatto”. Per i bambini con disabilità l’ingresso sarà gratuito, per tutti gli altri e per i genitori o accompagnatori il costo sarà ridotto a 5€.

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Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Femminicidi, Caronia: “Bisogna investire sulla prevenzione del disagio psichico”

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 Palermo – “L’uccisione di Sara Campanella sorprende tutti, perché l’assassino non era l’ex fidanzato o l’ex compagno, ma uno sconosciuto che aveva deciso che un ‘no’ doveva diventare un ‘sì’. La violenza contro le donne oggi si nasconde in comportamenti che la narrazione comune fatica a decifrare. Segnali psicologici, relazionali, emozioni distorte che soltanto i professionisti riescono a decifrare. Per questo, come ha sottolineato la mamma di Sara, oltre alle famiglie, alle scuole e agli oratori, oggi bisogna investire sulla salute mentale, perchè prevenire il disagio psichico può diventare l’unica e la più rapida arma da mettere in campo per affrontare il problema dei femminicidi”. Lo ha detto Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati, presidente della commissione Biblioteca dell’Ars, che ha promosso il convegno “Oltre il cliché: come riconoscere e prevenire il nemico invisibile. Nuove forme, stesse radici nella violenza di genere”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Reale, alla presenza di Maria Concetta Zaccaria, mamma di Sara Campanella e presidente dell’associazione intitolata alla figlia, la studentessa di Misilmeri del corso di laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, uccisa il 31 marzo scorso dal collega Stefano Argentino.  

  

 

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Pantelleria unita nella manifestazione degli studenti contro la violenza sulle donne

Redazione

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I giovani di Pantelleria in corteo manifestano  contro la violenza sulle donne

Questa mattina gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Almanza – A. D’Ajetti” Omnicomprensivo, insieme all’Amministrazione Comunale e alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo, hanno preso parte al corteo promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Un momento di partecipazione sentita che ha coinvolto ragazze, ragazzi, docenti e cittadini.
L’iniziativa si è aperta con la deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina rossa di Piazza Unesco, gesto simbolico in memoria delle donne vittime di femminicidio. Il Sindaco, impossibilitato a essere presente, ha affidato al Vice Sindaco Adele Pineda un messaggio rivolto agli studenti, sottolineando il valore del rispetto, della responsabilità e dell’impegno collettivo contro ogni forma di violenza.
Il corteo si è concluso davanti al murales dell’artista Andrea Buglisi, realizzato nel rione di San Giacomo, un’opera nata per ricordare le donne che non ci sono più e per mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda l’intera comunità.

Grazie agli studenti, ai docenti e a tutti i cittadini che hanno partecipato, condividendo un momento di riflessione importante per la nostra isola.
Le iniziative dedicate al 25 novembre proseguiranno questa sera con lo spettacolo teatrale “Figlio, non sei più giglio” di Stefania Porrino, con Mariella Nava e Daniela Poggi, previsto alle ore 21.00. Un ulteriore momento di riflessione aperto alla cittadinanza.

Tutte le foto di Clara Garsia

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