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Medio-Oriente, raccolte oltre 120mila firme per la pace

Redazione

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A tre mesi dallo scoppio della guerra, i promotori portano l’appello all’attenzione

del Presidente della Repubblica

EMERGENCY, Laboratorio ebraico antirazzista – LəA, AssoPace Palestina e
Mediterranea oggi sono stati ricevuti al Quirinale dalla prefetta Emilia Mazzuca,
Consigliera per gli Affari interni e per i rapporti con le Autonomie, alla quale
hanno consegnato per il Presidente Sergio Mattarella le oltre 120 mila firme
raccolte per l’appello per un cessate il fuoco permanente e una soluzione politica.
La petizione lanciata a fine novembre è stata firmata da personalità del mondo
accademico, dello spettacolo, giornalisti, diplomatici e molte associazioni per
chiedere l’impegno dell’Italia in un’azione diplomatica che porti al cessate il fuoco
permanente, alla liberazione degli ostaggi israeliani e al rilascio dei palestinesi
trattenuti in detenzione amministrativa, all’avvio di corridoi umanitari sicuri, alla
libera entrata di aiuti umanitari e al ripristino della legalità internazionale a partire
dalla fine dell’occupazione militare israeliana.
“Ringraziamo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che con l’incontro
di oggi ha dimostrato grande attenzione per la nostra richiesta dello scorso 8

MEDITERRANEA Saving Humans – APS stampa@mediterranearescue.org
via Casarini 17/4, 40131 Bologna mediterranearescue.org
Codice Fiscale 91419420376
gennaio, quando avevamo cercato un appuntamento con lui, con la Presidente
del Consiglio Giorgia Meloni e con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani per la
consegna delle firme dell’appello- dichiarano EMERGENCY, Laboratorio ebraico
antirazzista – LəA, Assopace Palestina e Mediterranea –. Un modo per sollecitare
la politica a quell’azione diplomatica indispensabile per fermare il massacro dei
civili. È sempre più urgente arrivare a un cessate il fuoco permanente. Non potrà
mai esserci sicurezza – per i palestinesi, per gli israeliani, per nessuno di noi –
senza eguaglianza, diritti e libertà per tutti e tutte”.
A oltre 100 giorni dallo scoppio della guerra, infatti, il bilancio delle vittime e la
situazione umanitaria nella Striscia sono drammatici, mentre il rischio di
estensione del conflitto a tutta la regione sta aumentando giorno dopo giorno.
Parlano i numeri: oltre 25.700 palestinesi e oltre 1.400 israeliani uccisi; feriti
63.740 abitanti della Striscia di Gaza e circa 6.650 di Israele. Circa un milione e
settecentomila persone sfollate interne a Gaza, 136 gli ostaggi ancora
imprigionati nella Striscia(1). Come sottolinea l’appello promosso da
EMERGENCY, Laboratorio ebraico antirazzista – LəA, Assopace Palestina e
Mediterranea “Non si può cancellare l'orrore del 7 ottobre, ma si può fermare la
strage a Gaza. Un crimine di guerra non ne cancella un altro: alimenta solo
l’ingiustizia che prepara il terreno ad altra violenza”. Per questo rivendichiamo il
diritto e il dovere di guardare la guerra sempre dal punto di vista delle vittime,
essendo loro l’unica certezza di ogni conflitto. Sollecitiamo la protezione dei

MEDITERRANEA Saving Humans – APS stampa@mediterranearescue.org
via Casarini 17/4, 40131 Bologna mediterranearescue.org
Codice Fiscale 91419420376
civili, tutti, come primo obiettivo di un’azione diplomatica della comunità
internazionale e delle forze della società civile.

Si può leggere il testo dell’appello, con l’elenco dei firmatari e sottoscriverlo al
seguente sito: https://cessateilfuoco.org/

1 OCHA – Hostilities in the Gaza Strip and Israel | reported impact| Day 109
https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-
day-109

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Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Femminicidi, Caronia: “Bisogna investire sulla prevenzione del disagio psichico”

Redazione

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 Palermo – “L’uccisione di Sara Campanella sorprende tutti, perché l’assassino non era l’ex fidanzato o l’ex compagno, ma uno sconosciuto che aveva deciso che un ‘no’ doveva diventare un ‘sì’. La violenza contro le donne oggi si nasconde in comportamenti che la narrazione comune fatica a decifrare. Segnali psicologici, relazionali, emozioni distorte che soltanto i professionisti riescono a decifrare. Per questo, come ha sottolineato la mamma di Sara, oltre alle famiglie, alle scuole e agli oratori, oggi bisogna investire sulla salute mentale, perchè prevenire il disagio psichico può diventare l’unica e la più rapida arma da mettere in campo per affrontare il problema dei femminicidi”. Lo ha detto Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati, presidente della commissione Biblioteca dell’Ars, che ha promosso il convegno “Oltre il cliché: come riconoscere e prevenire il nemico invisibile. Nuove forme, stesse radici nella violenza di genere”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Reale, alla presenza di Maria Concetta Zaccaria, mamma di Sara Campanella e presidente dell’associazione intitolata alla figlia, la studentessa di Misilmeri del corso di laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, uccisa il 31 marzo scorso dal collega Stefano Argentino.  

  

 

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Pantelleria unita nella manifestazione degli studenti contro la violenza sulle donne

Redazione

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I giovani di Pantelleria in corteo manifestano  contro la violenza sulle donne

Questa mattina gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Almanza – A. D’Ajetti” Omnicomprensivo, insieme all’Amministrazione Comunale e alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo, hanno preso parte al corteo promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Un momento di partecipazione sentita che ha coinvolto ragazze, ragazzi, docenti e cittadini.
L’iniziativa si è aperta con la deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina rossa di Piazza Unesco, gesto simbolico in memoria delle donne vittime di femminicidio. Il Sindaco, impossibilitato a essere presente, ha affidato al Vice Sindaco Adele Pineda un messaggio rivolto agli studenti, sottolineando il valore del rispetto, della responsabilità e dell’impegno collettivo contro ogni forma di violenza.
Il corteo si è concluso davanti al murales dell’artista Andrea Buglisi, realizzato nel rione di San Giacomo, un’opera nata per ricordare le donne che non ci sono più e per mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda l’intera comunità.

Grazie agli studenti, ai docenti e a tutti i cittadini che hanno partecipato, condividendo un momento di riflessione importante per la nostra isola.
Le iniziative dedicate al 25 novembre proseguiranno questa sera con lo spettacolo teatrale “Figlio, non sei più giglio” di Stefania Porrino, con Mariella Nava e Daniela Poggi, previsto alle ore 21.00. Un ulteriore momento di riflessione aperto alla cittadinanza.

Tutte le foto di Clara Garsia

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