Comunità
Mazara, in arrivo primi profughi ucraini. Ospitalità in parrocchie e abitazioni private
Per sostenere gli aiuti donazioni libere in un c/c aperto dalla Diocesi
Arriverà mercoledì in Sicilia il primo gruppo di profughi ucraini che verrà accolto nella Diocesi di Mazara del Vallo. Si tratta di 14 tra donne e bambini che, grazie alla disponibilità data dalla Diocesi a Caritas italiana, raggiungeranno il territorio diocesano tramite il corridoio umanitario creato proprio dalla struttura della Chiesa italiana.
I 14 profughi fanno parte di un gruppo più nutrito che arriverà in Sicilia con un volo speciale organizzato da Caritas Italiana. A livello locale il coordinamento delle attività di accoglienza è stato affidato alla Caritas diocesana guidata da Girolamo Errante Parrino, con la collaborazione delle parrocchie e dei fedeli che hanno già dato la disponibilità per l’accoglienza dei profughi nelle proprie abitazioni.
Secondo le vigenti disposizioni sanitarie l’accoglienza dovrà avvenire in appartamenti diversi rispetto a quelli abitati dai nuclei familiari. Così le prime donne e bambini ucraini verranno accolti nei diversi paesi della Diocesi. Due mamme con due bambini saranno ospitate in un appartamento annesso alla parrocchia Santo Padre delle Perriere, altre due mamme con altrettanti bambini verranno accolti presso i locali dell’Unità pastorale di Campobello di Mazara. Due mamme e quattro bambini verranno ospitati, infine, presso l’ex Seminario estivo, sede della Caritas diocesana-Fondazione San Vito Onlus a Mazara del Vallo.
IN DIOCESI PRIMA DISPONIBILITÀ PER 50 POSTI
La Caritas diocesana, nei giorni scorsi, aveva già dato disponibilità a Caritas Italiana di 50 posti letto.
A Gibellina in due distinte case (una della parrocchia e l’altra del Comune affidata in comodato) c’è disponibilità per 10 persone.
La canonica della parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Marsala potrà ospitare una mamma con un bambino. In una casa di fedeli della parrocchia Maria Ss. Addolorata di Strasatti potrà essere garantita ospitalità a 5 persone.
Presso la canonica della parrocchia Madonna della Sapienza sono due i posti letto disponibili, mentre nella casa fraterna della Diocesi e gestita dall’Opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo” ci sarà posto per 2 persone mentre altre 4 saranno potranno essere ospitate in abitazioni di fedeli marsalesi.
Nell’appartamento annesso alla parrocchia Santo Padre delle Perriere, già in questo primo turno, andranno ad abitare due mamme e due bambini. Sono 6, invece, i posti letto disponibili in alcuni locali dell’Unità pastorale di Campobello di Mazara: già quattro saranno occupati in questa prima fase.
Presso il Seminario vescovile potrà essere accolta una mamma con due figli, mentre nei locali dell’ex Seminario estivo (oggi sede di Caritas diocesana e Fondazione San Vito Onlus) sono stati allestiti 12 posti letto per 4 mamme con due bambini ciascuna.
Con i primi arrivi di mercoledì i primi 6 posti verranno occupati. «È un primo passo concreto anche della nostra Diocesi nel percorso d’accoglienza di Caritas Italiana ai nostri fratelli ucraini che fuggono dalla guerra. La Diocesi si farà carico di garantire i beni di prima necessità ai profughi, promuovendo anche percorsi di integrazione per donne e bambini, grazie anche alla collaborazione con la piccola comunità ucraina presente in città», ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero.
LE LIBERE DONAZIONI – Per chi vorrà sostenere con una donazione libera gli aiuti ai fratelli ucraini, la Diocesi ha messo a disposizione il conto corrente IT94H0306909606100000013315 (Banca Intesa San Paolo).
Per i bonifici è necessario indicare come causale: Offerta accoglienza profughi ucraini. Intanto a Marsala l’Opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo”, con la collaborazione di alcuni alunni del Liceo “Pascasino”, ha avviato una raccolta di beni di prima necessità per i profughi che saranno accolti in Diocesi. Chi vorrà potrà donare: latte, biscotti, merendine per bambini, zucchero, riso, carne in scatola, fagioli, tonno in scatola, salsa, uova, thè, caffè, marmellate, patate, cipolle, prodotti per l’igiene intima e personale. Per donare si potrà chiamare don Francesco Fiorino al 3939114018.
Cultura
C’è un nuovo parroco a Pantelleria: don Easu Kuzhanthai
Non abbiamo molte notizie e quel poco che sappiamo lo apprendiamo da un post della Chiesa Forania di Pantelleria, ma la cosa certa è che abbiamo un nuovo Parroco Don Easu Kuzhanthai Magimaidoss.
Ha studiato Teologia Morale presso l’Università Alfonsiana di Roma negli anni 2010-2012
Diversi luoghi di ministero:
Mumbai 9 anni
Goa: 3 anni
Kolar Gold Field: 4 anni
Tamil Nadu: 2 anni.
Adesso, con questo Natale inizierà il suo percorso tra la comunità pantesca.
In attesa di conoscerlo personalmente, auguriamo un ben venuto a Don Easu sulla nostra isola e un . Natale in pace e serenità
Sociale
Pantelleria, al via ampliamento Cimitero Capoluogo. Intervento da 160mila euro
Approvazione del progetto esecutivo per i lavori di ampliamento della capacità ricettiva del Cimitero di Pantelleria Capoluogo
Il Sindaco rende noto che la Giunta Municipale ha approvato, con deliberazione n. 310 del 15
settembre 2025, il progetto esecutivo denominato “Lavori di ampliamento della capacità
ricettiva del Cimitero di Pantelleria Capoluogo – 1° stralcio esecutivo 60 loculi”.
L’intervento riguarda la realizzazione di n. 60 loculi e costituisce uno stralcio esecutivo di un
progetto generale già approvato.
L’intervento risponde alle esigenze di ampliamento della struttura
cimiteriale comunale, al fine di garantire la regolare gestione delle sepolture.
Il progetto è stato redatto dal tecnico comunale incaricato ed è stato sottoposto alle verifiche e alle
procedure di validazione previste dalla normativa vigente.
L’importo complessivo dell’intervento ammonta a euro 164.000,00, comprensivo dei lavori, degli oneri per la sicurezza, delle spese tecniche e delle somme a disposizione dell’Amministrazione.
Il provvedimento è stato dichiarato immediatamente esecutivo, consentendo l’avvio delle successive fasi amministrative demandate agli uffici competenti per la realizzazione dell’opera.
Sociale
Contrasto delle dipendenze, 1,7 milioni per la seconda edizione di @Lab_School
Anche nell’anno scolastico 2025-2026 torna il progetto sperimentale @Lab_School per promuovere tra gli studenti uno stile di vita sano e contrastare ogni forma di dipendenza. L’iniziativa, finanziata dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, potrà contare su una dotazione di oltre 1,7 milioni di euro e sarà realizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale nell’ambito della rete SHE – School for Health in Europe, con capofila l’istituto comprensivo statale “Giulio Emanuele Rizzo” di Melilli nel Siracusano. Nel corso della prima edizione, il progetto aveva coinvolto la quasi totalità delle scuole dell’Isola rendendo protagonisti oltre 15 mila studenti e studentesse.
L’iniziativa rientra tra gli interventi, finanziati dal governo Schifani, previsti dalla legge per il contrasto alle dipendenze approvata dall’Ars nel 2024.
«Dopo la pandemia, il consumo di droghe ha subito un’impennata in Sicilia, con un aumento dell’incidenza nella fascia di età tra i 12 e i 14 anni. Le istituzioni – afferma l’assessore Mimmo Turano – hanno il dovere di fermare questa industria di morte, promuovendo la cultura della vita insieme ad azioni mirate a prevenire il disagio giovanile. La legge anti-crack è divenuta, oggi, un pilastro fondamentale della strategia regionale di lotta alle dipendenze. Il progetto, infatti, consente ai dirigenti scolastici di attivare momenti di riflessione per trasmettere agli studenti e alle studentesse un messaggio chiaro: nei momenti di fragilità emotiva chiedete aiuto per non correre il rischio di scivolare in determinate trappole».
La prima edizione del progetto didattico“@Lab_School. Azioni a contrasto e prevenzione dalle dipendenze” si è articolata in quattro azioni trasversali finalizzate ad orientare studenti e studentesse a ricercare un equilibrio nella costruzione della propria identità, promuovere stili di vita sani, informare e sensibilizzare alunni, docenti e famiglie sulle conseguenze derivanti dal consumo di sostanze e da comportamenti come l’uso patologico del web, il gaming o il gioco d’azzardo.
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