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Marsala- Mazara – Violenza minorile: una task force per il contrasto con “Ritessere Legami”

Matteo Ferrandes

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Una task force per contrastare i fenomeni di violenza minorile: prosegue a Marsala e Mazara del Vallo il Progetto “RI-TESSERE LEGAMI”. La relazione come cura”

Presente al tavolo tecnico di ieri anche il Procuratore di Marsala

 

 

Proseguono i lavori del Gruppo di coordinamento interistituzionale per la creazione dell’Osservatorio territoriale su abuso e maltrattamento minorile del Progetto “RI-TESSERE LEGAMI”. La relazione come cura”, a valere sull’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per la protezione ed il sostegno di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale del Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei ministri.

Ieri, al “Centro Sociale” di Sappusi a Marsala si è svolto il quarto Tavolo Tecnico Territoriale con l’obiettivo di analizzare i punti di forza e di debolezza delle prassi operative ad oggi utilizzate dagli Enti pubblici e di creare un protocollo operativo condiviso per la presa in carico dei minori e delle famiglie, per aiutare a riconoscere e ad affrontare i primi segnali di abuso e/o maltrattamento e per incoraggiare le vittime a denunciare.

A partecipare diversi referenti dei comuni di Mazara del Vallo e Marsala che, a vari livelli, si occupano della cura e della presa in carico dei minori, dal mondo scolastico a quello dei servizi sociali, dalle forze dell’ordine alla Prefettura e agli specialisti legali. Un gruppo composto da psicologi, educatori, pedagogisti, avvocati, ed esperti che sempre di più si sta rafforzando per creare una rete solida in grado di sistematizzare le informazioni, scambiare buone pratiche ed esperienze, realizzare una vera e propria task force, in grado di essere un supporto concreto per chi lavora quotidianamente sul campo, in modo da abbattere il muro di silenzio e resistenza che da sempre avvolge questo genere di fenomeni.

Presente anche il procuratore di Marsala Fernando Asaro che ha sottolineato come il lavoro di rete e di interscambio di competenze, esperienze e informazioni sia fondamentale nei fenomeni di prevenzione e contrasto alla violenza minorile.

Il progetto “RI-TESSERE LEGAMI. La relazione come cura”, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei ministri, è attuato dalla Cooperativa Pega scs onlus (Ente Capofila) e i partners: Associazione Archè Onlus, Comune di Marsala, Comune di Mazara del Vallo, Osservatorio Dispersione Scolastica area Marsala-Petrosino, Associazione Metamorfosi – Centro antiviolenza, l’Associazione C.I.F. – Consultorio Familiare.

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Trapani – Stop incarichi ASACOM, On. Catania (FdI) “Trovare soluzione per riprendere servizio essenziale

Redazione

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STOP A INCARICHI ASACOM , ON. CATANIA (FdI): «TROVARE SOLUZIONE PER RIPRENDERE SERVIZIO ESSENZIALE»

[TRAPANI] «Già domani, in seno al gruppo politico “Fratelli d’Italia” affronteremo la questione degli Asacom, alla luce di quanto sta succedendo anche in provincia di Trapani, cercando di trovare una soluzione». È quanto afferma il deputato regionale Nicolò Catania, vice capo gruppo Fratelli d’Italia all’Ars. «Ho notizia, infatti, che già da oggi alcuni operatori Asacom non hanno ripreso il servizio, avendo ricevuto una lettera di interruzione del rapporto di lavoro dagli enti dai quali sono stati incaricati. Così facendo si fa venire meno un servizio essenziale e prezioso per i ragazzi diversamente abili che vengono seguiti con impegno dagli operatori. In alcuni casi il rapporto tra operatore e allievo dura da anni e oggi viene improvvisamente interrotto», ha aggiunto Catania. Il deputato regionale conclude: «Intanto già nei prossimi giorni incontrerò il neo Commissario straordinario del Libero Consorzio provinciale di Trapani Maria Concetta Antinoro per cercare di trovare una soluzione al problema, evitando così che decine di operatori Asacom vanno a casa e i diversamente abili costretti a rimanere a casa»

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Dipendenza dagli smartphone. Albano: «La nomofobia è nuova emergenza tra i più giovani»

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 Presidenza della Regione
La paura di rimanere ‘sconnessi’, lontani dal proprio smartphone, conosciuta come nomofobia o ‘NO Mobile Phone PhoBIA’, è stata al centro di un incontro che si è svolto stamattina nella sede dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali. L’assessore Nuccia Albano, infatti, ha voluto confrontarsi sul tema con Gianfranco Amato, direttore del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana. 

«La nomofobia oggi non è riconosciuta ufficialmente come un disturbo da nessun manuale diagnostico, eppure è presente in gran parte della popolazione e la cosa più grave è che a esserne coinvolti sono i giovanissimi con sintomi che sono molto simili a quelli relativi ad altre fobie specifiche, ai disturbi d’ansia e ai sintomi tipici delle dipendenze comportamentali. – dichiara l’assessore Albano – È compito nostro analizzare il problema e coinvolgere le famiglie, spiegando i rischi ai quali si può andare contro e insegnando, soprattutto ai più piccoli e ai ragazzi, ad essere responsabili nell’utilizzo dello smartphone e degli strumenti tecnologici».

«Quello della dipendenza da smartphone e strumenti tecnologici collegati a Internet sta diventando sempre più una vera e propria emergenza sociale i cui riflessi stanno incidendo in maniera preoccupante soprattutto sulle relazioni all’interno del nucleo familiare. – aggiunge Amato -. È fondamentale conoscere la reale portata del fenomeno, le possibili cause che ne sono all’origine, le conseguenze soprattutto nelle nuove generazioni, ed i possibili rimedi. La questione è molto seria e riveste aspetti sociali, culturali, politici, educativi, filosofici ed etici».

Nel corso dell’incontro, il Comitato tecnico scientifico, che si è insediato lo scorso giugno, è stato ufficialmente presentato all’Osservatorio delle famiglie. Presenti anche il dirigente dell’assessorato, Maria Letizia Di Liberti e il componente dello stesso Osservatorio regionale, Sandro Oliveri.

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Nuovo Sindacato Carabinieri, i siciliani Megna e Tullio segretari nazionali. 1° Congresso Nazionale a Roma conferma Zetti segretario generale

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Nuovo Sindacato Carabinieri, i siciliani Toni Megna e Igor Tullio eletti segretari nazionali. Il 1° Congresso Nazionale tenutosi a Roma riconferma Massimiliano Zetti segretario generale

Due siciliani sono stati eletti segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri, che ha celebrato il 1° Congresso Nazionale a Roma, nei giorni 26 e 27 settembre.

Si tratta dei palermitani Toni Megna e Igor Tullio, che attualmente ricoprono rispettivamente i ruoli di segretario generale e segretario regionale all’interno del Nuovo Sindacato Carabinieri Sicilia.

I lavori, tenutisi nella sede di UCI CINEMAS Porta di Roma, hanno riconfermato alla guida del sindacato il segretario generale uscente Massimiliano Zetti.

Nella nuova segreteria, inoltre, sono stati eletti Michele Capece e Antonio Parrella: per loro, gli incarichi di segretario nazionale aggiunto e segretario nazionale amministrativo.

Oltre a Toni Megna e Igor Tullio, sono stati eletti segretari nazionali Irene Carpanese, Ilario Castello, Vincenzo Incampo, Santino Piazza, Michele Fiore e Nicola Magno.

La presenza di ben due segretari ai vertici nazionali della sigla rappresenta per la Sicilia un risultato estremamente significativo.

“Il modello sindacale che la Sicilia ha costruito nel corso dell’ultimo anno – spiegano Toni Megna e Igor Tullio – si è rivelato vincente, ha funzionato bene e ha ricevuto un importante riconoscimento: siamo consapevoli della responsabilità che ciò comporta”.

#Noi non lasciamo indietro nessuno è stato il leitmotiv che ha accompagnato i lavori congressuali.

“Parole che sposiamo in pieno – concludono i due segretari nazionali – e che si tradurranno in un’azione sindacale sempre attenta nei confronti dei colleghi”.

Con cortese richiesta di darne notizia, 
grazie e buon lavoro

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