Cultura
Margut i cosmetici di Pantelleria a base di cappero e olive dalle straordinarie proprietà
Margut i cosmetici di Pantelleria a base di cappero e olive dalle straordinarie proprietà. Così li descrive l’ideatrice e produttrice in persona.
Ho letto una bellissima storia d’amore e mi sono inventata “COSMETICI PANTELLERIA “! Tra Ippo , delfino dagli occhi azzurri e una pianta di Capparina nacque, un giorno, un grande amore. Amore contrastato , ma intenso. Ed ecco che dalla pianta, nacquero alcune piccole bacche: il cappero CAPPARIS SPINOSA, questo è il suo nome scientifico; è una pianta tipica delle zone mediterranee. Cresce spontaneamente,ma a Pantelleria, terra di contadini,viene coltivata, curata ed amata tanto da ricevere la certificazione DOP. La pianta produce il suo bocciolo floreale tra giugno e settembre . Il professor BONINA, dell’Università di Catania, esperto in ricerche farmaceutiche, osservando le svariate coltivazioni di capperi a Pantelleria, si è posto una domanda: “In un clima così difficile ,con temperature così elevate,con vento forte e con aridità totale,come fa una pianta ad essere così bella e rigogliosa?” La risposta deve essere sicuramente dentro la pianta perché deve necessariamente contenere proprietà altamente difensive. Sono così iniziati gli studi e sono state scoperte notevoli effetti protettivi sia nei confronti dei più comuni allergeni che come antistaminici. Si è poi potuto constatare l’efficacia nel favorire la funzionalità delle vie respiratorie. Grazie anche alla grande quantità di QUERCETINA (antiossidante naturale ) i capperi sono ottimi antinfiammatori. La Quercetina è anche uno degli elementi che viene usato per la ricerca e la lotta dei tumori. Dalle radici della pianta si ricava una tintura oleosa utilizzata per la cura delle emorroidi e per le infiammazioni della bocca. E ancora, l’utilizzo dei capperi riduce il tasso di colesterolo nel sangue, inibisce la formazione di placche nelle arterie, stimola l’appetito e la digestione. La pianta ha efficacia anche come anti – prurito e quindi ottima per alleviare gli effetti di psioriasi, xerosi ed ittiosi.
Ma la scoperta sensazionale è che gli estratti del cappero hanno la capacità di rallentare l’invecchiamento della pelle perché ricco di vitamina A, B1, B2, B5.
Tutti questi elementi difendono la pianta dalle intemperie, e quindi servono a difendere la pelle dell’uomo mantenendola sana ed idratata.
Mi sono così adoperata a creare la linea di bellezza “MARGUT “, a base di estratti di cappero, ma che contiene anche estratti di foglie di ulivo, acido jaluronico , olio di mandorle e olio di nocciolo di pesca .
Margut

La linea Margut
Cultura
Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”
Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.
Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.
L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.
Cultura
Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli
La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria
Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.
Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.
Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.
Il musicista che rompe gli schemi
Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.
Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato
Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.
Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.
Laura Liistro
Cultura
Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica
Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.
Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.
Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Laura Liistro
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Rosanna Gabriele
09:37 - Agosto 20, 2019 at 09:37
Bellissima iniziativa di Maria Errera Gutterez … tutto ciò che viene fatto dai prodotti della nostra terra ha una marcia in più. I tuoi prodotti avranno il successo meritato. Io li sto provando. Rosanna Gabriele
La pacchia
00:05 - Agosto 27, 2019 at 00:05
Cosmetici ottimi! La natura regala meraviglie e noi non le sprechiamo anzi ne facciamo uso!??
Francesca
20:04 - Novembre 11, 2019 at 20:04
Ho usato il prodotto e lo trovo estremamente efficace…con ottimi doni della natura… continuerò chiaramente ad apprezzarlo …ringrazio Margut e la splendida Pantelleria