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Cronaca

Levanzo, soccorso turista ferito a Cala Fredda

Redazione

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MARE SICURO, INTERVENTI E CONTROLLI SENZA SOSTA PER LA GUARDIA

COSTIERA Soccorso un turista infortunato a Cala fredda sull’isola di Levanzo ed uno stabilimento balneare chiuso per mancanza del servizio di Assistenza ai Bagnanti a Castellammare del Golfo. Terzo fine settimana ancora movimentato per i militari della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti di Favignana e Castellammare del Golfo.

Nel corso della settimana personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo accertava l’assenza del servizio di salvataggio presso una struttura balneare sottoposta al controllo, pertanto al titolare concessionario veniva comminata una sanzione di €.1.032,00 per violazione dell’Ordinanza di sicurezza balneare e contestualmente, in ottemperanza a formale diffida, la struttura chiudeva al pubblico fino al ripristino del servizio. Invece, alle ore 20:00 di domenica perveniva alla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Trapani la richiesta d’intervento da parte del personale sanitario del Servizio di emergenza 118 presente sull’isola di Levanzo, per l’urgente trasferimento di un turista che, caduto sugli scogli antistanti la località di Cala fredda, era immobilizzato ed impossibilitato a deambulare, necessitando un trasporto immediato a Trapani per le cure del caso.

Immediatamente, veniva allertato ed inviato sul posto il gommone pneumatico di base a Favignana G.C. B167, insieme all’idroambulanza in servizio sull’isola, anche se quest’ultima, a causa dei bassi fondali non riusciva ad avvicinarsi alla costa per prelevare l’infortunato. Pertanto, l’equipaggio dell’unità militare, con a bordo anche il Titolare dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana, riusciva invece ad approdare tra i fitti scogli e gli angusti tratti di mare per avvicinarsi il più possibile alla costa, prelevando il malcapitato e trasbordandolo sull’idroambulanza, che poi lo trasferiva verso il porto di Trapani.

Presidi ausiliari per la sicurezza in mare

Ancora una volta, viste le tipologie e caratteristiche delle attività di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare nonché i controlli e la vigilanza effettuati sul litorale, preme sottolineare e sensibilizzare tutti i concessionari di stabilimenti balneari a voler attenzionare, con particolare cura, l’organizzazione obbligatoria del servizio di Assistenza ai bagnanti e tutti i presidi ausiliari collegati, quali: boe rosse di delimitazione della fascia di mare riservata alla balneazione e quelle bianche di segnalazione delle acque sicure per i nuotatori meno esperti mentre a tutti i turisti, bagnanti ed utenti della spiaggia si raccomanda massima cautela e prudenza per l’ingresso ed il transito su coste rocciose, scoscese ed impervie, controllando prima di accedervi se vi sono divieti o interdizioni da rispettare e prestando massima attenzione a porzioni di terreno bagnate, scivolose od eccessivamente ripide e difficili da percorrere.

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Cronaca

Strage Toyota, Ugl Metalmeccanici:”Investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”

Redazione

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“Serve realmente impegno per la sicurezza, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione. Tragedie come quella accaduta a due operai di 34 e 37 anni che hanno perso la vita a seguito dell’esplosione alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale nel Bolognese non devono ripetersi mai più e per questo occorre agire sulla prevenzione, implementando procedure di sicurezza efficaci, aggiornando costantemente i macchinari e formando adeguatamente il personale”.

E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera unitamente a Maurizio Boschi, Segretario UglM Bologna e Andrea Spettoli, Vice Segretario della federazione Provinciale commentando la morte sul lavoro di due operai per i quali, “una enumerazione che non è per niente ammissibile. La scarsa o inesistente attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, che viene messa in atto in ogni singola attività lavorativa, è un tratto comune che lega la maggioranza dei casi. Come Ugl Metalmeccanici riteniamo che vada intensificato il lavoro fra istituzioni, parti sociali e datoriali per definire le proposte volte a implementare gli investimenti sulla sicurezza, potenziare il coordinamento delle banche dati e degli organi di vigilanza e aumentare l’organico del personale ispettivo indispensabile per effettuare i controlli a 360°. Una strage, quella alla Toyota, che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. O non si rispettano le norme e i protocolli, o questi non ci sono. In entrambi i casi non si può parlare di fatalità: a tutti noi italiani – aggiungono i sindacalisti – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci dà insegnamento sostenendo che, le morti sul lavoro siano un oltraggio alla convivenza civile, e per l’UglM è così. Da anni attraverso manifestazioni e mobilitazioni, l’Ugl porta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ e per dire basta infortuni mortali sul lavoro. Il tema della sicurezza – concludono  Spera, Boschi e Spettoli –  deve continuare ad essere sempre al centro dell’agenda politica e rappresentare la priorità in un Paese che fonda la propria Costituzione sul diritto al lavoro. Alle famiglie di Lorenzo Cubello e Fabio Tosi vanno le nostre più stringenti e sentite condoglianze, ai 15 feriti giungano gli auguri di pronta guarigione”.

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Salute

Safina (PD): “Sanità siciliana sull’orlo del collasso: il governo regionale intervenga subito!”

Redazione

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Nel biennio 2023-2024, quasi il 25% dei medici assunti dall’ASP di Trapani ha rassegnato le dimissioni

 

Trapani, 24 ottobre 2024 – La sanità siciliana è in una situazione sempre più critica, e il deputato regionale Dario Safina (Partito Democratico) lancia un accorato appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, e all’Assessore alla Salute, Giovanna Volo, affinché intervengano immediatamente. “Siamo a un passo dal collasso”, afferma Safina.

“Nel biennio 2023-2024, quasi il 25% dei medici assunti dall’ASP di Trapani ha rassegnato le dimissioni. La carenza di personale sta paralizzando l’intero sistema sanitario. Ma la vera emergenza si avvicina: a dicembre 2024 scadranno i contratti degli specializzandi, risorsa fondamentale per il nostro sistema. Se non verranno create le condizioni per trattenerli, andranno via”.

“Dati aggiornati alla mano – spiega Safina – dei 312 medici assunti a vario titolo dall’ASP di Trapani negli ultimi due anni, solo 226 risultano ancora in servizio, mentre in 73 hanno già lasciato il loro incarico. Le strutture amministrative stanno facendo il possibile per gestire la situazione, ma i loro sforzi rischiano di essere vanificati da un sistema ormai al collasso”, denuncia Safina.

“La mancanza di incentivi per i giovani medici, una volta completata la specializzazione, li spinge a cercare opportunità migliori altrove. Turni insostenibili e stipendi più bassi rispetto al settore privato li costringono a lasciare. Se non agiamo subito per migliorare le loro condizioni di lavoro e offrire prospettive stabili, continueremo a perdere risorse preziose”.

Nel frattempo, i cittadini siciliani pagano il prezzo di questa crisi. “Nel 2023, il 7% dei siciliani ha rinunciato alle cure mediche per difficoltà economiche o per le lunghe liste d’attesa, mentre il 50% ha preferito farsi curare fuori dall’isola, generando un debito di oltre 230 milioni di euro per il sistema sanitario regionale,” aggiunge Safina.

 

Nonostante i tentativi dell’ASP di Trapani di ridurre le liste d’attesa, la situazione resta allarmante. Safina sollecita il governo regionale a prendere provvedimenti urgenti per garantire a tutto il personale sanitario le condizioni necessarie a rimanere in Sicilia e assicurare così un futuro al sistema sanitario pubblico dell’isola. “Se non si agisce subito, il collasso sarà inevitabile”, conclude Safina.

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Cronaca

Incendio sfiorato su traghetto Genova Palermo. Nave bloccata in porto

Direttore

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Un principio di incendio, ieri sera, è stato sventato sul traghetto della compagnia Grandi Navi Veloci (GNV), diretto a Palermo.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe divampato poco prima della partenza delle ore  23 di ieri, in prossimità degli scarichi dei fumi.

Immediatamente il personale di bordo si è reso conto di cosa stesse accadendo ed è intervenuto per estinguere le fiamme.

La nave, sottoposta ai controlli della Guardia Costiera e del Rina, è ferma nel porto di Genova e tutti i passeggeri sono ancora a bordo, ignari di quando potranno raggiungere Palermo.

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