Cultura
Le navi con i nome “Pantelleria” / 3
Cutter Cossira
Di questo cutter pantesco con randa e due fiocchi sappiamo soltanto che operò nel primo decennio del Novecento particolarmente sulla rotta da Pantelleria ai porti del nord Tirreno.
Nel gennaio 1912
fu sorpreso da un violento fortunale e si spezzò letteralmente in due, perdendosi così un carico di
frutta secca per oltre 12 tonnellate.
La notizia fu data succintamente da “Roma Marittima”, rivista
mensile del Comitato Nazionale Pro Roma Marittima.
Nel comunicato non vi è alcuno accenno a
perdite tra gli uomini dell’equipaggio, sicuramente tutti panteschi.
Nave trasporto Pantelleria della Marina Militare
Il Moto Trasporto Costiero (M.T.C.) Pantelleria è un’unità della classe Gorgona in forza alla
Marina Militare italiana. Motto: In mare fortiter (In mare con coraggio).
Caratteristiche
Costruita e varata nell’anno
1987 dai cantieri CN Morini di Ancona, presenta un dislocamento di 798,32 tonnellate, una
lunghezza di metri 56,72, una larghezza di 10,00 e un pescaggio di 3,10. Ha 2 motori principali
costituiti ciascuno da un diesel Isotta Fraschini ID 36 SS 8V con potenza massima di 760 CV, 2 assi
con eliche a cinque pale, 1 elica ausiliaria prodiera. La velocità è di 14 nodi e l’autonomia di 1800
miglia marine.
L’armamento è costituito da 1 mitragliera da 20 mm e da mitragliatrici calibro 7,62 del tipo MG 42/59. L’equipaggio conta 34 uomini. Il nome di Nave Pantelleria è stato assegnato in data 11 Marzo 1988, con decretazione da parte dello Stato Maggiore della Marina. L’abituale porto di assegnazione dell’unità è la base navale militare di Taranto. Nell’anno 192 il Pantelleria è stato sottoposto a radicali lavori di ammodernamento., in particolare con l’aumento delle sistemazioni logistiche di bordo, portando quest’ultime ad un totale di 50 posti letto.
L’impiego operativo della nave è flessibile e polivalente e va dal supporto logistico ad operazioni militari ad interventi a sostegno della popolazione civile in caso di calamità naturali, garantendo il trasporto di mezzi e materiale vario. E’ dotata anche di un piccolo ambulatorio al fine di fornire una prima assistenza medica di pronto soccorso. All’occorrenza può essere utilizzata per rifornire d’acqua potabile e di combustibile altre navi o isole.
Più volte è stata utilizzata per la formazione degli ufficiali della Marina Militare nell’ambito delle sessioni di Scuola Comando Navale e nei cosiddetti Tirocini di manovra. Dal 16 settembre 1991 al 3 dicembre 1993 la Nave Trasporto Pantelleria ha partecipato all’Operazione Pellicano in aiuto umanitario all’Albania. In questa missione l’unità faceva parte del
22° Gruppo navale della Marina Militare, costituito dal Pantelleria, da 4 motovedette (CP 406, 254, 259 e 260) e dalla nave San Marco. Il campo base del 22° Gruppo fu allestito nel porto di Durazzo.
In quel periodo furono trasportati e distribuiti in Albania tonnellate di viveri e medicinali, fornendo altresì attrezzature e specialisti per interventi sanitati. Successivamente, dal 1997 al 2010, il Pantelleria prese parte anche all’Operazione Alba Due, avente ad oggetto sempre aiuti umanitari all’Albania, trasportando verso l’altra sponda dell’Adriatico altre tonnellate di materiale vario, mezzi e personale medico e specialistico. Peculiarità della Nave Trasporto Pantelleria è stata quella di avere, per un certo periodo, un comandante donna, il tenente di vascello Valeria Maurizi di origini abruzzesi.
Orazio Ferrara (3 – fine)
Foto: Nave Pantelleria della Marina Militare in navigazione
Cultura
C’è un nuovo parroco a Pantelleria: don Easu Kuzhanthai
Non abbiamo molte notizie e quel poco che sappiamo lo apprendiamo da un post della Chiesa Forania di Pantelleria, ma la cosa certa è che abbiamo un nuovo Parroco Don Easu Kuzhanthai Magimaidoss.
Ha studiato Teologia Morale presso l’Università Alfonsiana di Roma negli anni 2010-2012
Diversi luoghi di ministero:
Mumbai 9 anni
Goa: 3 anni
Kolar Gold Field: 4 anni
Tamil Nadu: 2 anni.
Adesso, con questo Natale inizierà il suo percorso tra la comunità pantesca.
In attesa di conoscerlo personalmente, auguriamo un ben venuto a Don Easu sulla nostra isola e un . Natale in pace e serenità
Cultura
Domani a Pantelleria arriva Atlas: non c’è Natale senza Cometa
19 dicembre si potrà fare l’avvistamento di Atlas la cometa interstellare. Ecco a che ora
Un regalo natalizio per gli appassionati di astronomia e chiunque apprezzi rivolgere lo sguarda alla volta celeste, apprezzandone i misteri e l’immensità.
Domani, venerdì 19 dicembre, sarà il momento del passaggio della cometa interstellare 3I/ATLAS, che raggiungerà la minima distanza dalla Terra. La notizia straordinaria sta nel fatto che la cometa è nata al di fuori del nostro Sistema Solare. E’ stata scoperta l’1 luglio dai telescopi del progetto ATLAS in Cile, 3I/ATLAS ed è il terzo oggetto interstellare mai osservato nel nostro Sistema Solare, dopo 1I/‘Oumuamua nel 2017 e la cometa 2I/Borisov nel 2019.
Il passaggio si compirà a circa 270 milioni di chilometri dalla Terra, quasi il doppio della distanza che separa il nostro pianeta dal Sole. Studiando la traiettoria si è compreso che attraverserà il nostro quartiere cosmico e proseguirà il suo viaggio nello spazio interstellare, per non fare più ritorno.
Pantelleria osservatorio astronomico indiscusso
Da quanto appreso, per l’avvistamento basterà anche con un normale binocolo, certo in condizioni meteo favorevoli e scegliendo luoghi lontani dalle luci artificiali, cosa che a Pantelleria è molto facile.
La sera dopo il tramonto, dunque, si potrà assistere al fenomeno.

Infatti, nell’elenco delle località migliori per vivere l’esperienza è proprio Pantelleria, dopo 
Come osservatorio naturale, così viene descritta la Perla Nera del Mediterraneo:
“Lontana dalle luci della terraferma, Pantelleria è uno dei luoghi italiani con il cielo notturno più scuro. Il mare tutt’intorno riduce drasticamente l’inquinamento luminoso e nelle notti serene la volta celeste appare profonda e tridimensionale. Osservare una cometa interstellare da un’isola vulcanica nel cuore del Mediterraneo aggiunge una dimensione quasi primordiale all’esperienza.” (Priscilla Piazza – Si viaggia).
Tutte le immagini sono opera dell’astrofilo sofisticato pantesco, Leonardo Puleo, che con grande generosità condivide con noi le proprie piccole ma incredibili opere e noi gliene siamo sempre grati. Da anni il nostro osservatore svolge attività di osservazione che poi mette a disposizione di tutti, attraverso foto ben spiegate nei dettagli. Il suo contributo alla conoscenza dell’isola è grande, anche attraverso l’osservazione di un cielo straordinario e, ai tempi odierni, di raro reperimento. Insieme alle narrazioni brillanti, leggere e accattivanti del professor Sergio Minoli, illustre e onnisciente personaggio di cultura, ha creato sipari sull’osservazione del cielo di grande fascino ed interesse.
E con la foto della nebulosa Anima (che se si osserva bene assomiglia ad un feto umano) nella costellazione Casssiopea, auguriamo ai nostri lettori una buona visione della Cometa Atos

Attualità
Pantelleria – Chiusura Castello, due coppie di sposi risarcite perchè costrette a cambiare location celebrazione matrimonio
La chiusura del Castello medievale resta un atto mal digerito per l’intera comunità pantesca, che si domanda se vi sia una strada per acquisirne la proprietà.
Intanto, sull’Albo Pretorio del Comune si legge:
Premesso
“che nel mese di ottobre si sarebbero dovuti celebrare due matrimoni civili presso il
Castello Barbacane di Pantelleria, giusta prenotazione avvenuta all’atto delle pubblicazioni di
matrimonio avvenute nei mesi di maggio e giugno;
che in data 31/07/2025 la struttura del Castello Barbacane è stata chiusa, a seguito di un sopralluogo
del Demanio Regionale, che ne ha disposto l’immediata indisponibilità per eventi privati, inclusi i
matrimoni civili;
che alla data della comunicazione della chiusura del Castello le due coppie di sposi avevano già
provveduto alla stampa delle partecipazioni di nozze, riportanti come luogo della cerimonia proprio
il Castello di Pantelleria, così come si evince dalla note prot. 22582 e 22586 del 22/09/2025,
sostenendo delle spese inutili rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00;
che, a causa del cambio location per la celebrazione dei due matrimoni civili, le coppie di sposi
hanno dovuto predisporre nuovamente le partecipazioni di matrimonio indicando il nuovo luogo di
celebrazione e sostenendo ulteriori spese non previste;
che nelle suddette note ricevute le coppie di sposi chiedono il rimborso totale delle spese sostenute
per la stampa delle pubblicazioni con l’errata indicazione del luogo di celebrazione individuato nel
Castello Barbacane, ammontanti come sopra indicato rispettivamente in € 425,00 ed € 200,00, per
un totale complessivo di € 625,00;
considerato che questa Amministrazione Comunale si è subito prodigata per collaborare con le
coppie di sposi nella ricerca di una nuova location per la celebrazione dei due matrimoni civili,
consapevoli che un cambio location all’ultimo minuto crea non poche difficoltà nell’organizzazione
dell’evento;
che è indubbio il danno causato ai cittadini interessati, anche se non dovuto a volontà diretta di
questo Ente, che non può non riconoscere il ristoro, pur se parziale, stante che è mancata agli
interessati una location di prestigio quale è quella del Castello di Pantelleria;
che per tale ulteriore danno non è stato richiesto alcun ristoro e pertanto si ritiene conveniente per
l’Ente riconoscere quanto richiesto, che tra l’altro risulta essere debitamente documentato;
che pertanto si ritiene opportuno rimborsare a tutti gli interessati le spese sostenute con un
contributo una tantum rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00, così come specificato nelle
richieste suddette e allegate alla presente proposta…”.
Questi sono solo due degli molteplici eventi importanti saltati per la chiusura repentina, inattesa e impensabile, del Castello. Ma diciamo che ci può stare, se si sono ravvisati crolli della struttura tali da intervenire con simili provvedimenti. L’incolumità e la sicurezza della popolazione è al primo posto.
Infatti, questo articolo vuole essere un mero spunto, una occasione per tornare a parlare del Forte, affinchè si faccia il possibile e quanto prima per riappropriarci di una nostra proprietà, con tutti gli oneri e onori. Il maniero medievale soggiace sul nostro suolo da secoli e secoli e rappresenta un fiore all’occhiello della nostra cultura, della nostra ricca storia.
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