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Cultura

Le lingue di Pantelleria. Dai vandali all’invasione arabo musulmana

Redazione

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L’evoluzione storica e linguistica di Cossura dalla caduta dell’Impero Romano fu caratterizzata da invasioni barbariche, che anticiparono l’occupazione dell’isola da parte dei Vandali provenienti dall’Africa settentrionale. Ma questi lasciarono scarse tracce del loro passaggio, se non per la distruzione della Città antica.

Passata la relativamente breve dominazione vandala e del suo re Genserico, Pantelleria ritornò nel 551 d.C. nuovamente all’impero romano, o meglio all’impero romano d’Oriente. Cioè a Bisanzio, oggi Costantinopoli, quella parte dell’impero, fortemente grecizzata, che riuscì a resistere molto più a lungo alle invasioni barbariche , tanto da arrivare in vita fino all’epoca delle Crociate.

Dai Vandali ai Bizantini

I Bizantini fecero rinascere l’isola stabilendovi un presidio militare permanente, e assicurando ad essa un periodo di pace e prosperità. Vi insediarono una fortezza, su cui sarebbe nato successivamente il castello, cingendo a difesa delle muraglie.
Inoltre vi costruirono chiese e conventi, tra cui il famoso gran Monastero, in cui si insediarono i monaci basiliani, la cui diffusione fu molto vasta in tutta la Sicilia, nella penisola balcanica e in Anatolia. Questo rafforzò la già presente cultura cristiana, anche se secondo il rito greco-ortodosso, e favorendo la pratica monacale e l’eremitaggio.
Grande testimonianza di tutto ciò fu la fondazione e non solo del grande monastero, da cui prende nome anche la valle omonima, ma anche una diocesi religiosa autonoma. Alla loro presenza si deve la regola conventuale basiliana rintracciata non tanti anni fa a Mosca, capitale della Russia, dove ve ne era conservata una copia.
Essa, redatta in lingua greca bizantina, è probabilmente il più importante testo pantesco dell’antichità, per lunghezza e complessità, nonché la prova della diffusione della stessa lingua giustapposta al latino, in uso nell’isola prima della invasione musulmana. Coltissimi furono infatti i ben due santi locali ricordati nell’anno liturgico della Chiesa grecobizantina, San Giovanni Egumeno e San Basilio pantesco, nati e vissuti cola’ in quel periodo.

La cultura pantesca nell’epopea imperiale bizantina

Non è neanche da dimenticare il  fatto che, al di là della leggenda, la protettrice del luogo, la Madonna della Margana, sia raffigurata nello stile tipico delle Madonne bizantine. Inoltre importanti tracce pervenute fino ai nostri giorni riguardano le cosiddette tombe bizantine di Gibbiuni i Gibbiune, che si trovano oltre la pianeggiante valle di Ghirlanda e le cosiddette”cammere” sul costone sottostante il Piano del Barone Garsia e rivolte verso la valle, con ogni probabilità luoghi di romitaggio in pretto stile bizantino, ma su cui ancora mancano adeguati studi di approfondimento.
La prosperità dell’isola nel detto periodo era assicurata dall’agricoltura, concernente la frutta fresca o secca, uva e fichi in primis, probabilmente anche il cotone filato e colorato secondo le lontane tecniche fenicie, retaggio presente in loco, e la pastorizia. Importante era anche l’artigianato, soprattutto la ceramica da fuoco, particolarmente forte e resistente per gli impasti comprendenti anche polveri vulcaniche e  cristalli lavici.
Detti impasti, non molto adatti a figure fittili erano particolarmente robusti e durevoli. Ne sono stati rintracciati beni residuali in tutto il bacino del Mediterraneo, segno che era molto apprezzata e esportata, grazie anche alla diffusione della lingua greca, e oggi le si dà il nome convenzionale di “Pantellerian Ware”.

L’arrivo dell’Islam

Questo mondo felice fini quando l’espansionismo mussulmano attaccò l’isola legandola all’Islam avanzante, e nonostante una breve pausa di ricaduta nell’impero bizantino.
In dominio dei musulmani Pantelleria sarebbe rimasta per tutto un lungo periodo susseguente all’anno 700 per lunghi secoli e cioè fino alla riconquista cristiana grazie alla potenza normanna, che vi ritrovò comunque genti cristiane ancora parlanti il grecobizantino e devoti alla Madonna e a San Nicola, culto importato dall’Oriente cristiano!
Enzo Bonomo Ferrandes
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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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Cultura

Sicilia alla Borsa mediterranea del turismo archeologico a Paestum. Pantelleria all’avanguardia per stanza del mare

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L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana partecipa anche quest’anno alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in programma dal 30 ottobre al 2 novembre, giunta alla sua XXVII edizione. L’evento, tra i più prestigiosi del settore, rappresenta un punto di riferimento internazionale per la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico e culturale.

«Essere presenti in questa vetrina – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un’occasione strategica per promuovere, in un contesto internazionale, la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola. Ma non solo: significa valorizzare i nostri siti e parchi archeologici, assieme alle tante iniziative, agli eventi e ai progetti che mettiamo in campo per rendere la Sicilia sempre più attrattiva e competitiva sul piano culturale e turistico. La cultura è un volano di sviluppo e di identità e il governo Schifani continua a investire per farne un motore di crescita e di promozione nel mondo».

La Regione sarà presente con uno stand istituzionale che ospiterà le attività dei musei, delle soprintendenze e dei parchi archeologici dell’Isola. All’interno dello spazio espositivo sarà allestita un’area dedicata agli incontri e alle presentazioni promozionali dei singoli istituti regionali. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione saranno illustrate le nuove modalità di fruizione del patrimonio archeologico, i laboratori e le visite a cantiere aperto, le rassegne, gli eventi e le mostre culturali in corso e in programmazione, insieme con una selezione di progetti innovativi curati dagli uffici periferici del dipartimento regionale dei Beni culturali.

Particolare attenzione sarà riservata alla Soprintendenza del Mare, che presenta una proposta all’avanguardia per la fruizione degli itinerari culturali sommersi della Sicilia. Visitando la “Stanza del mare” i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva nei fondali di Pantelleria, Ustica e Acitrezza, attraverso visori “Oculus” e immagini spettacolari realizzate in tecnologia 3D 360°. Il percorso sarà arricchito dai suoni del mare e dalla narrazione di un subacqueo che guiderà il pubblico alla scoperta dei siti archeologici e dei reperti custoditi nelle profondità marine.

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Cultura

SCUOLA DIOCESANA DI TEOLOGIA DI BASE, AL VIA LE ISCRIZIONI 2025-2026

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Sono aperte le iscrizioni al nuovo anno della Scuola diocesana di Teologia di base, nelle sue sedi di Mazara del Vallo e Partanna. Dopo un biennio di rodaggio che ha registrato la partecipazione di più di ottanta persone tra le due sezioni di Mazara e Partanna, unitamente agli iscritti ai corsi di musica e canto della Scuola di musica liturgica “Jobel”, riprende l’itinerario di formazione teologica di base rivolta a tutti gli operatori pastorali della Diocesi, in particolar ai candidati ai “Ministeri istituiti” di Lettore, Accolito, catechista, animatori Caritas. Il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha inviato una lettera ai parroci e a tutti i presbiteri della Diocesi, comunicando loro che è sua intenzione procedere quest’anno all’istituzione dei Ministeri di Lettore, Accolito e Catechista con il rito liturgico proprio. Ciò suppone la loro formazione teologica di base che la Scuola di Teologia appronta proprio per tale finalità, secondo le normative emanate dai Vescovi siciliani il 15 settembre 2023 contenute nelle “Linee guida circa l’istituzione dei Ministeri di Lettore, Accolito e catechista”. Da quest’anno le lezioni per il biennio (che è ciclico) si terranno il lunedì dalle ore 18 alle 20,30 presso l’aula magna del Seminario vescovile, con ingresso da via Ss. Salvatore. Per il terzo anno conclusivo le lezioni si terranno il mercoledì, alla stessa ora, con la possibilità di organizzare i seminari di studio in altri momenti dell’anno secondo le esigenze degli alunni.

È possibile iscriversi tramite email (scuolateologiamazara@gmail.com) oppure al 3401474418 (Whatapp). Le iscrizioni si perfezioneranno all’apertura della Scuola, prevista per il 17 novembre. Le stesse modalità di iscrizione valgono per la Scuola di musica liturgica “Jobèl” (musicaliturgicamazara@gmail.com; 3202232156).
Informazioni sul sito diocesano www.diocesimazara.eu alla sezione Formazione.

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