Segui i nostri social

News

L’Avanzata dell’Idrogeno nel Mondo dei Trasporti

caterina murana

Pubblicato

-

Negli ultimi anni, l’idrogeno ha cominciato a delinearsi come una delle soluzioni più promettenti per il futuro della mobilità sostenibile, grazie alla sua capacità di offrire un’alternativa pulita ai combustibili fossili. Questa fonte di energia, particolarmente nel settore ferroviario, sta guadagnando terreno, come dimostrato dall’introduzione di treni a idrogeno in Italia e dal conseguimento di record mondiali che testimoniano l’efficacia e l’efficienza di questa tecnologia. L’adozione dell’idrogeno non solo contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, ma segna anche un passo avanti verso l’obiettivo europeo di annullare completamente queste emissioni entro il 2050, grazie alle energie rinnovabili.

Principi e Benefici dell’Energia a Idrogeno

 

L’idrogeno come vettore energetico rappresenta una rivoluzione per il settore dei trasporti, offrendo un’alternativa ecocompatibile ai tradizionali combustibili fossili. Questo gas, il più leggero e abbondante nell’universo, può essere prodotto attraverso diversi processi, ma è nella sua combinazione con l’ossigeno, attraverso celle a combustibile, che trova la sua applicazione più innovativa e sostenibile. I treni alimentati a idrogeno, come il Coradia Stream italiano e il Flirt H2 di Stadler Rail, incarnano perfettamente questa tecnologia avanzata.

Funzionando su una reazione elettrochimica tra idrogeno e ossigeno, le celle a combustibile generano elettricità, acqua e calore senza emettere sostanze inquinanti. Il cuore di questa tecnologia, ospitato nella carrozza Power Car dei treni, non solo assicura zero emissioni dirette di CO2 ma promette anche un’autonomia impressionante superiore ai modelli tradizionali, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e avanzando verso un futuro di trasporti a impatto zero. Questo approccio definisce la volontà di creare un allaccio verso un mondo sostenibile nei trasporti, inoltre per le nuove energie, le recensioni sono piuttosto positive sia a livello ambientale che grande impatto per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Vantaggi dell’Utilizzo dell’Idrogeno nei Trasporti:

Riduzione delle Emissioni: L’idrogeno consente una mobilità completamente pulita, eliminando le emissioni nocive e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Alta Autonomia e Efficienza: I treni a idrogeno superano le limitazioni di autonomia dei veicoli elettrici tradizionali, offrendo soluzioni pratiche per lunghe distanze.
Versatilità:L’idrogeno può essere prodotto da fonti rinnovabili, rendendolo un pilastro per un sistema energetico sostenibile e versatile.
Innovazione Tecnologica: Lo sviluppo di veicoli a idrogeno stimola l’innovazione, contribuendo al progresso tecnologico e all’indipendenza energetica.

Le Sfide e il Futuro dell’Idrogeno nei Trasporti

Nonostante i numerosi vantaggi, la transizione verso l’idrogeno nei trasporti affronta diverse sfide, tra cui

Il costo elevato della tecnologia;
La necessità di sviluppare infrastrutture dedicate, come stazioni di rifornimento.
La produzione di idrogeno in modo sostenibile. 

Tuttavia, gli sforzi continui in ricerca e sviluppo, insieme agli investimenti nel settore pubblico e privato, stanno lentamente superando questi ostacoli.

L’introduzione del Coradia Stream e il successo del Flirt H2 dimostrano il potenziale dell’idrogeno nel ridisegnare il panorama dei trasporti pubblici. In Italia, il Coradia Stream segna un passo significativo verso l’obiettivo nazionale di decarbonizzazione, proponendosi come modello per future implementazioni nel settore ferroviario e oltre. Analogamente, il record stabilito dal Flirt H2 sottolinea l’efficacia dell’idrogeno come soluzione per il trasporto a lunga distanza, offrendo una finestra sulle possibilità future di questa tecnologia.

Il progresso verso un’economia basata sull’idrogeno richiede un approccio coordinato, che includa politiche di supporto, incentivi finanziari, e una stretta collaborazione tra industria, governo e istituti di ricerca.  Mentre il cammino verso l’adozione diffusa dell’idrogeno nei trasporti è ancora lungo, le iniziative attuali pongono le basi per un futuro in cui i viaggi saranno non solo più ecologici ma anche più efficienti, sicuri e accessibili a tutti. L’idrogeno rappresenta quindi non solo una promessa per un ambiente più pulito ma anche la nostra un’opportunità per rinnovare e rivitalizzare l’industria dei trasporti con soluzioni innovative e sostenibili.

 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/idrogeno-trasporti/

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News

Cracolici: “A 42 anni dalla legge Rognoni – La Torre siamo a un bivio. Bisogna affinare il contrasto in ambito internazionale”

Redazione

Pubblicato

il

 

Nel  42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo il presidente Cracolici all’incontro organizzato dal centro La Torre su luci e ombre lotta antimafia

 

 

Palermo, 30 Aprile – “A 42 anni dalla legge Rognoni-La Torre ci troviamo a un bivio, anche a causa degli effetti delegittimanti della vicenda Saguto. Il principio del doppio binario dell’azione penale e patrimoniale introdotto da tutta la giurisprudenza degli ultimi 40 anni è stato un incubo per le organizzazioni mafiose.  C’è un tentativo di delegittimare e cancellare le misure patrimoniali che va nella direzione opposta rispetto alla visione di Pio La Torre: i colpi inferti in questi anni alle cosche dimostrano la validità di questi strumenti. Oggi assistiamo a un processo di finanziarizzazione dei capitali illeciti criminali, stentiamo a comprendere e anticipare le nuove modalità di condizionamento mafioso. Molte delle misure patrimoniali, inoltre, risalgono agli anni ’90. Siamo sicuri di non dover affinare, piuttosto, il contrasto in ambito internazionale? Che fine hanno fatto i capitali di Matteo Messina Denaro o Bernardo Provenzano? Se vogliamo onorare chi si è sacrificato, come Pio La Torre, dobbiamo affinare gli strumenti di contrasto”. Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, nel corso dell’incontro “Chi ha paura delle leggi contro la mafia? Dall’attacco alle misure di prevenzione alla necessità di un contrasto internazionale” organizzato dal centro studi Pio La Torre, nel 42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.  Un confronto aperto nella sala Mattarella sull’erosione continua del sistema antimafia e sull’attacco agli strumenti di lotta alla criminalità organizzata mafiosa. 

A parlare di luci e ombre della lotta alla mafia sono stati il presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, il presidente emerito del Centro studi “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, Lucio Luca, giornalista, autore del libro “La notte dell’antimafia. Una storia italiana di potere, corruzione e giustizia negata”, Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, Ernesto Ugo Savona, direttore di Transcrime International – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 

A moderare l’incontro il giornalista Concetto Prestifilippo.

“In un processo di internazionalizzazione delle organizzazioni criminali stiamo mandando un segnale alle mafie di incentivo a esportare le proprie attività economiche all’estero e non in Italia perché per le varie asimmetrie normative non si rischia il sequestro e la confisca dei beni – ha detto Savona – occorre aggiornare l’intuizione originaria di Pio La Torre per potenziarla e innovarla”.

Il giornalista Lucio Luca ha sottolineato l’importanza delle intercettazioni “Senza, probabilmente, non avremmo saputo nulla della gravità della vicenda Saguto”.  Dai relatori è un appello generale a rilanciare e rinnovare la lotta alla mafia, non solo per onorare la memoria di chi è morto per le conquiste ottenute negli anni, ma anche per adeguare il contrasto ai tempi moderni.  “L’antimafia da troppo tempo si nutre di ricorrenze e celebrazioni – ha detto Franco La Torre – la lotta alla mafia va rinnovata. Il caso Saguto è stato una vergogna che si è costruito grazie anche alla nostra indifferenza”.

“Vogliamo che il rapporto mafia – politica sia al centro delle agende istituzionali, specialmente alla vigilia delle elezioni europee – ha detto Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro Pio La Torre – le limitazioni delle intercettazioni e della libertà di stampa sono un freno alla mobilitazione delle coscienze, su questo si misura la democrazia di un Paese”.

Leggi la notizia

News

Erice, Faggioli si conferma re della cronoscalata: 11ª vittoria e nuovi record

Redazione

Pubblicato

il

Faggioli si conferma il “re” della Monte Erice Vince per l’undicesima volta e riscrive altri record

TRAPANI, 28 APRILE 2024. Nel segno di Simone Faggioli. Il campione toscano non tradisce le attese e fa sua la 66a edizione della Cronoscalata Monte Erice, prova inaugurale del nuovo Campionato Supersalita. Faggioli ha sbriciolato i record del tracciato che collega Valderice a Erice, percorrendo gli 11 chilometri 460 metri del percorso, in due manches, con il tempo di 5’51”72, abbassando il precedente primato, sia per quanto riguarda il totale sia nella singola salita, arrivando, nella seconda, a 2’55”55. La vittoria di Faggioli, l’11a a Erice, ha una valenza maggiore, perché gli avversari sono stati agguerritissimi, considerato che 3 piloti hanno chiuso le singole salite sotto i 3 minuti e il totale in un tempo inferiore ai 6’. A fargli compagnia sul podio, quindi, sono stati il siracusano Luigi Fazzino e il marsalese Francesco Conticelli, penalizzato da una scelta non felicissima nell’assetto scelto per la prima salita. La gara è stata un susseguirsi di emozioni, con i piloti che hanno goduto di condizioni meteo pressoché estive. Ed a fare da contorno c’era il pubblico delle grandi occasioni, che ha riempito i versanti di monte Erice, assistendo alle prestazioni dei piloti in religioso silenzio e facendo sentire il proprio calore ai protagonisti della kermesse motoristica non appena Faggioli, l’ultimo a cimentarsi nella gara, ha tagliato il traguardo. I piloti, infatti, sono stati inondati di affetto e abbracci e il vincitore si è concesso a decine di foto con gli appassionati e rilasciando altrettanti autografi. “Oggi ha vinto Faggioli, e lo ha fatto per l’undicesima volta – sottolinea Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani, l’ente organizzatore della Cronoscalata che quest’anno ha celebrato il 70° anniversario dalla prima edizione -. Ma, nel complesso, ritengo che abbia vinto questo nostro territorio, abbia vinto lo sport ed i piloti, ma anche tutto quello che c’è stato attorno alla manifestazione. Per questo motivo, quindi, vorrei assegnare un premio speciale a quanti mi sono stati vicini affinché la Monte Erice si realizzasse. Questo è vivere lo sport con armonia”. Anche nelle Storiche il favorito della vigilia non ha tradito le attese con Totò Riolo che conquista il primo posto facendo segnare il miglior tempo in entrambe le gare e riuscendo anche a superare un problema al radiatore nel finale di gara-1. Al secondo posto il palermitano Ciro Barbaccia (Paganucci BMW 2000), anche lui frenato da dei problemi, in questo caso al cambio. Terzo posto, infine, per il trapanese Salvatore Asta (Bmw M3). Nel terzo raggruppamento sul gradino più alto del podio c’è andato il trapanese Gaspare Piazza (Fiat X 1/9 Silhouette) e secondo il valdericino Vito Oddo. Nel 2° raggruppamento vittoria per Lucio Gigliotti

AUTOMOBILE CLUB TRAPANI Sede: via Virgilio, 115 – 91100 Trapani – 0923 27455 – P.IVA: 00062110812 – aci.trapani@gmail.com Addetto stampa: Antonio Trama – 339.7002373 – antoniotrama78@gmail.com (Fiat 128 Tc 1150), mentre Edoardo Piazza (Bmw 2002) ha vinto gara-1, ma non ha completato gara-2. Nel 1° raggruppamento grande battaglia tra Tiberio Nocentini (Chevron B19) e l’austriaco Mossler, entrambi vincitori di una salita.

LA CLASSIFICA ASSOLUTA 1° Simone Faggioli Nova Proto Np01 5’51.72 2° Luigi Fazzino Osella Pa 30 a 5”97 3° Francesco Conticelli Nova Proto Np01 a 7”34 4° Francesco Caruso Nova Proto Np01-2 a 9”04 5° Samuele Cassiba Nova Proto V8 Rgcartronik a 10”23 6° Domenico Scola Osella Pa/21 Evo a 17”98 7° Andrea Di Caro Aprilia Np03 a 21”78 8° Alberto Chinnici Osella Pa 2000 a 26”23 9° Mirko Torsellini Nova Proto Np03 a 28”10 10° Vincenzo Conticelli Osella Pa30 Evo a 30”73

Le classifiche dei gruppi Rs.: 1. Aquila (Peugeot 106) 8’16”19; 2. Bonfiglio (Citroen Saxo) a 1”28; 3. Venturi (Honda Civic) a 5”45; RsT: 1. Loconte (Mini Cooper) 7’54”24; 2. Mondino (Mini Cooper) a 0”46; 3. Magdalone (Seat Leon) a 0”5; Rs+: 1. Guzzetta (Peugeot 106) 7’19”81; 2. Currenti (Peugeot 106) a 2”20; 3. Prantl (Mini Cooper) a 3”73; Rs Cup: 1. Giovanelli (Mini Cooper) 7’35”67; 2. Fumo (Peugeot 308) a 2”08; 3. Cardetti (Mini Cooper) a 3”88; E1: 1. Aragona (Vw Golf) 6’40”25; 2. Tortora A. (Peugeot 106) a 18”39; 3. Freitag (Opel Kadett C Gt/e) a 22”1; Tcr: 1. Tosini (Audi Rs3 Lms) 6’58”82; 2. Tortora S. (Peugeot 308) a 1”36; 3. Angelini (Vw Golf Gti Dsg) a 12”25; Gt: 1. Peruggini (Ferrari 488 Ch.) 6’40”61; 2. Iacoangeli (Bmw Z4) a 4”25; 3. Bondioni (Ferrari 488 Ch.) a 6”51; E2Sh: 1. Gramenzi (Ar-Mg 4C Zytek) 6’50”95; 2. D’Antoni (Fiat 500 Evo) a 25”17; Cn: 1. Scarafone (Osella Pa21) 6’31”65; 2. Marinelli Norma M20 Fc) a 1”61; 3. Leogrande (Osella Pa21) a 12”04; E2 Moto: 1. Di Caro (Np03) 6’13”50; 2. Torsellini (Np03) a 6”32; 3. Gregori (Np03) a 11”26;

Leggi la notizia

News

Mazara del V., illeciti e contributi a favore di azienda: 2 denunce per truffa

Redazione

Pubblicato

il

MAZARA DEL VALLO: ILLECITI CONTRIBUTI IN FAVORE DI UN

AZIENDA. 2 DENUNCE

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, nell’ambito di controlli ad attività commerciali del trapanese, congiuntamente a personale I.N.P.S., hanno denunciato due persone per i reati di truffa aggravata e di falsità materiale e ideologica commessa da privato in atto pubblico.

Dalla documentazione acquisita ed analizzata dai militari dell’Arma è emerso che un 64enne, titolare di un’azienda sita a Mazara del Vallo, durante l’emergenza epidemiologica COVID-19, avrebbe fatto ricorso al trattamento di integrazione salariale (previsto per i casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa), nonostante i lavoratori avessero continuato a prestare regolare attività. Sempre all’interno della medesima attività commerciale sarebbe emerso che una 40enne, pur risultando formalmente assunta, non avrebbe mai effettivamente prestato alcuna attività lavorativa, percependo illecitamente delle indennità in corso di quantificazione. L’importo delle somme illecitamente percepite ammonterebbe ad oltre 13 mila euro, mentre le inadempienze riscontrate hanno consentito di recuperare oltre 150 mila euro a titolo di contributi INPS e sanzioni. Infine sono state riscontrate violazioni amministrative per quasi 35 mila euro per lavoro nero pregresso riferito a tre lavoratori.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza