Cronaca
L’attentato: Trump “bersaglio allo scoperto e statico in tribuna”

L’ATTENTATO
L’attentato a Donald Trump ha scatenato critiche e insinuazioni. Provo a dare una
spiegazione ad alcuni punti, fermo restando che alcuni aspetti non potranno essere
discussi da nessuno che non abbia accesso alla pianificazione operativa e alle carte
inviate alla magistratura.
In un evento come quello – bersaglio allo scoperto e statico in tribuna, in terreno
aperto – un dispositivo di sicurezza deve fronteggiare più minacce, per ciascuna
delle quali studiare provvedimenti.
Ordigno esplosivo: bonificare il percorso del VIP e la location.
Auto-bomba: creazione di una buffer-zone che non consenta a un mezzo ostile di
avvicinarsi a distanza utile, e ammettere esclusivamente in area i veicoli del team
di sicurezza, garantendo il controllo degli stessi e degli occupanti.
Aggressore dotato di arma corta: filtraggio e controllo di tutti coloro che potranno
trovarsi a distanza di qualche decina di metri. A evento in corso il controllo visivo
sul pubblico va proseguito dividendolo in settori da assegnare a coppie di observers
(quattr’occh’ so’ megl’ che du’”). Va evitata la possibilità di ricambio nella “folla
vicina”, che a sua volta va ridotta. Ciò contrasta con l’esigenza al “bagno di folla”
che un politico cerca in campagna elettorale, per cui va trovato saggio equilibrio,
nell’ottica di garantire al VIP sicurezza, e ai sostenitori incolumità.
Sniper (cecchino maledetto): analisi del terreno per individuare tutti i punti da cui
sia possibile far fuoco di precisione, e occupazione di tutte le strutture che
dominano l’area fino a distanza utile di tiro, che può raggiungere il chilometro con
le armi in cal. 12,7mm., rare – è vero – ma in questo mestiere non si sa mai.
Controllo continuo della zona con coppie di elementi, uno addetto al tiro di
precisione e l’altro all’osservazione. Naturalmente drones e telecamere integrano e
implementano la vigilanza. Infine serve una bella paratia blindata alta 30-40 cm., a
terra ai piedi del podio, ove gettare senza troppe cerimonie il target, se scatta
un’emergenza.
In relazione a quanto accaduto appare singolare che un tiratore possa essersi potuto
piazzare su un tetto a 130 metri dal podio dal quale Trump parlava. Inutile star a
parlare di assenza o meno di drones, che non sono la panacea: quel tetto andava
presidiato fisicamente e basta.
In quanto alla boutade che vuole l’attentato organizzato da Donald “belli capelli”,
invito tutti a mettersi calmi e attendere che il cecchino (disposto a farsi uccidere,
che non è poi così poco) piazzi la pallottola di striscio sul vostro orecchio,
sparando da ben meno di 130 metri. Non so quanti sarebbero così folli da prestarsi
a fare il figlio di novello Guglielmo Tell.
E allora? Allora tutto è molto più semplice, a mio parere, e col rispetto di quello
altrui.
Esiste un mondo dei Techno-Thriller, che ha fatto la fortuna di Clive Cussler,
Forsyth, Robert Ludlum e tanti altri. Già leggendoli, a volte, se qualcosina la
conosci, capisci come a volte neppure ci siano entrati in quel velivolo o
sommergibile o special room, o non abbiano messo l’occhio dietro un oculare di
puntamento. In quel mondo è tutto perfetto: l’investigatore capisce tutto prima o
poi, le special forces non sbagliano mai, come i professionisti della security.
Esiste poi il mondo reale, dove si fanno le fesserie, che magari si riesce a
nascondere perché è andata bene e a nessuno interessa di aver parte nello
svergognamento collettivo. E se tutto va liscio, si ottiene pure una bella
promozione, ma soprattutto la patente d’infallibile, di “professional”.
Questa volta un tetto che costituiva eccellente appiglio era stato lasciato privo di
copertura fisica e visiva. Nulla vieta vi fossero altre analoghe situazioni: chi
commette una fesseria ne può aver commesse altre.
Appena Don ha sentito la pallottola al lobo auricolare destro è stato accerchiato dai
solerti G-Men, ma nessuno l’ha sdraiato a terra con placcaggio degno di line-
backer della National Football League, per ridurne il bersaglio, come vedemmo
fare nell’attentato a Reagan. Come risultato lo sniper ha sparato una decina di
colpi, e se vi fosse stato un secondo tiratore, magari con un Barrett cal. 12,7mm.,
avrebbe potuto tirare nel mucchio d’impeccabili abiti bleu e grigio-scuro e
sunglasses, e fare un carnaio.
Perché quindi non ammettere, semplicemente, che l’intero servizio sia stato
condotto in modo superficiale?
Del resto se ne son visti tanti di analoghi.
Quando l’assuefazione, la ripetitività, l’intendimento del VIP di non perdere un
goccio del “bagno di folla”, si coalizzano e fanno sì che l’accorgimento principe di
chi gestisce la security resti quello d’incrociar le dita, in un “io speriamo che me la
cavo” d’oltre Atlantico.
Carmelo Burgio
Cultura
Pantelleria – Inaugurazione Acropoli, Forza Italia: Amministrazione D’Ancona mantiene “impegno preso in campagna elettorale”

Il gruppo Forza Italia si congratula con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco D’Ancona che restituisce all’isola di Pantelleria un pezzo della sua storia l’acropoli San Marco e Santa Teresa mantenendo l’impegno preso in campagna elettorale ossia che si sarebbe occupata della valorizzazione dei beni culturali dei siti archeologici, un primo passo di un lungo percorso che avrà ancora una lunga durata che porterà sicuramente all’isola di Pantelleria ancora tante soddisfazioni.
Il segretario comunale di forza Italia Rizzo Jean
Salute
Posto di lavoro salvato per malati oncologici: una pagina di bella sanità

Dal Senato disposizioni su conservazione posto di lavoro e permessi retribuiti per affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, con i dati acquisiti con le Breast Unit
Via libera definitivo e unanime del Senato alle disposizioni
concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti
per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie
oncologiche, invalidanti e croniche.
Disegno di Legge n.1430. Il testo arrivava dalla sede redigente.
“L’approvazione unanime in Senato delle disposizioni che tutelano il posto
di lavoro e garantiscono permessi retribuiti per esami e cure ai lavoratori
affetti da patologie oncologiche, invalidanti e croniche è un segnale forte
di attenzione verso chi combatte ogni giorno contro la malattia. Un
passo di civiltà che rafforza il percorso già intrapreso con la Legge 193 del
Dicembre 2023 sull’oblio oncologico anch’essa approvata all’unanimità,
tra le più avanzate in Europa, che ha rappresentato una svolta epocale
nella tutela dei diritti delle persone guarite dal cancro.
La Legge n. 207 del 2024, nota anche come Legge di Bilancio 2025, che ha
istituito, presso l’Istituto Superiore di Sanità, a decorrere dal 1° gennaio
2025, il Registro unico nazionale delle Breast Unit, con l’obiettivo di
raccogliere tutti i dati provenienti dalle Breast Unit nel territorio
nazionale e garantire la centralizzazione e l’analisi dei dati relativi alla
diagnosi, al trattamento e al follow-up del carcinoma mammario, primo
tumore per incidenza in Italia, a garanzia della qualità dei trattamenti
erogati. Con questo ultimo provvedimento non solo si difendono i diritti
dei lavoratori più fragili, ma si afferma un principio fondamentale: la
malattia non può e non deve diventare un fattore di esclusione sociale o
lavorativa.
Continueremo a lavorare perché il sistema sanitario e
normativo italiano sia sempre più vicino a tutti i pazienti fragili che
affrontano percorsi complessi di cura e riabilitazione”.
Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente
della 5ª Commissione Bilancio.
Ambiente
Pantelleria, attenzione alla nave ASTREA. L’ordinanza

Dal 10/07/2025 al 30/07/2025 l’imbarcazione “ASTREA” di bandiera Italiana, iscritta al nr. 850 dei RR.NN.MM.&GG. Di Roma – lunghezza mt. 23,78, effettuerà un’attività di monitoraggio ambientale.
La citata unità opererà all’interno di una macro area di cui, all’interno di essa, ricadono anche le
acque di giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria. I punti di coordinate (WGS84) dei
vertici dell’area sono di seguito riportati con annesso stralcio cartografico.
Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, la nave dovrà essere considerata “NAVE
CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento Internazionale
per Prevenire gli abbordi in mare.
Nel suddetto periodo, quando all’interno delle acque di giurisdizione di questa Autorità Marittima,
tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri
dall’imbarcazione “ASTREA”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità dell’unità interessata dalle indagini geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.
Il documento integrale: m_inf.A4725D3.CPPAN_REG_ORDINANZE(R).0000016.10-07-2025
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