Connect with us

Ambiente

Lampione (Pelagie), boe di ormeggio e azioni di tutela degli squali grigi

Matteo Ferrandes

Published

-

Boe di ormeggio e nuove azioni di tutela per proteggere gli squali grigi di Lampione Si è concluso con l’installazione delle boe di ormeggio per regolamentare gli ancoraggi a Lampione, il progetto SharkNoise, guidato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn in collaborazione con l’Area Marina Protetta Isole Pelagie.


L’area ospita una rara aggregazione stagionale di squalo grigio, specie protetta e in via di estinzione. Il progetto s’inserisce nell’ambito della campagna #Blue4ItalianMPAs di Blue Marine Foundation, che ha coinvolto 7 aree marine protette per proteggere gli habitat e la biodiversità delle acque costiere italiane, incluse rare specie a rischio di estinzione come l’aquila di mare, la foca monaca e lo squalo grigio. Il progetto SharkNoise ha permesso di proseguire il monitoraggio degli squali che, ogni anno, si aggregano intorno a Lampione nei mesi estivi.

Le attività di ricerca si sono focalizzate sullo studio degli effetti del rumore antropico sulla distribuzione e comportamento della specie. La ricerca ha confermato che alti livelli di rumore generato da imbarcazioni e subacquei incidono negativamente sulla presenza degli squali, che potrebbero allontanarsi dall’isola, zona protetta, ed essere potenzialmente più vulnerabili alla pesca.

È stata quindi promossa una strategia indirizzata alla tutela di questa specie e nuovi protocolli per la gestione del turismo e della nautica da diporto, attraverso l’istallazione di due gavitelli per l’ormeggio temporaneo e regolamentato, con l’obiettivo di limitare l’ancoraggio e l’inquinamento acustico delle imbarcazioni attorno all’isolotto. Il gruppo di ricerca della Stazione Zoologica Anton Dohrn e dell’Università di Palermo da anni studia l’aggregazione di squali e, in collaborazione con l’Area Marina Protetta Isole Pelagie e i diving locali, ha promosso un codice di condotta per incentivare un turismo responsabile e comportamenti virtuosi di subacquei e diportisti, al fine di ridurre al minimo le interazioni negative tra squali e uomo.

Il Dott. Carlo Cattano, ricercatore del Dip. di Ecologia Marina Integrata della Stazione Zoologica Anton Dohrn e coordinatore del progetto, ha dichiarato: “La presenza di un’aggregazione così rara intorno a Lampione non è scontata ed è molto importante per la buona salute di questo tratto di mare. Utilizzando tecniche di campionamento video non invasive abbiamo monitorato l’aggregazione nel tempo, stimando che alcune decine di squali si riuniscono ogni anno intorno all’isolotto per qualche mese. Il monitoraggio dell’aggregazione e lo studio degli effetti che alcune attività umane hanno sugli squali, hanno permesso di individuare azioni di protezione mirate che contribuiranno alla protezione della specie.”

La Dott.ssa Elena Principato, Responsabile scientifica dell’AMP delle Isole Pelagie afferma: “Lo squalo grigio è una delle specie di squalo più pescate in Mediterraneo e Lampione rappresenta un’importante area di sosta durante i suoi spostamenti. La sua salvaguardia richiede il contributo di tutti, dai ricercatori alle istituzioni, diving e pescatori, ma anche cittadini e turisti.

A tal proposito, è stato avviato un percorso di sensibilizzazione del territorio a più livelli. Le attività di osservazione degli squali in natura, se ben regolamentate, rappresentano un’opportunità per la conservazione di questa specie, contribuendo a incentivare un turismo responsabile e un uso non estrattivo.”

Giulia Bernardi, project manager dei progetti di Blue Marine Foundation in Italia, fa presente che tra gli obiettivi di Blue Marine c’è il miglioramento dell’efficacia di protezione delle aree marine protette, guardando all’Agenda 2030 come motore primario per la salvaguardia del patrimonio marino. Il progetto attorno all’isolotto di Lampione è stato particolarmente rilevante in termini di aumento della protezione marina che guarda a specie particolarmente minacciate dall’uomo. Grazie agli importanti dati raccolti nell’ambito del progetto, l’area è stata recentemente designata come ISRA (Important Shark and Ray Areas) dallo Shark Specialist Group dell’IUCN, l’unione internazionale per la conservazione della natura. Questo permetterà di promuovere ulteriori azioni di tutela di squali e razze nell’area.

“Lampione è solo una delle tappe dello squalo grigio nel corso dei suoi spostamenti in Mediterraneo, durante i quali la specie è gravemente minacciata dalla pesca”, continua Carlo Cattano. “Il numero di squali è in forte diminuzione ed è quindi urgente pianificare e applicare azioni mirate di conservazione su scala transfrontaliera”. È infatti in fase di avvio un secondo progetto supportato da Blue Marine Foundation e guidato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, in partnership con l’associazione tunisina ASCOB-Syrtis e l’Università di Palermo, che raccoglierà dati nello stretto di Sicilia per comprendere meglio la distribuzione di squali e razze in pericolo di estinzione, individuare altre aree di aggregazione e ottenere preziose informazioni per la protezione degli elasmobranchi nell’area.

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ambiente

Pantelleria diventa “Isola Asinabile”: ad ottobre 1ª edizione festival per l’asino pantesco

Redazione

Published

on

L’Isola di Pantelleria celebra il suo legame storico con l’asino e si prepara a diventare la prima “Isola Asinabile” d’Italia

Dal 5 al 12 ottobre 2025, si terrà la prima edizione del “Festival Asinabile”, un evento che punta a valorizzare il ruolo di questo animale, simbolo di fatica, resilienza e, oggi, di riscoperta sociale e terapeutica.

Organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune di Pantelleria, la Regione Siciliana e numerosi partner, il festival è un’iniziativa che va oltre la semplice celebrazione: vuole essere un’occasione per riconnettersi con la natura, promuovere il turismo sostenibile e riscoprire l’importanza dell’asino pantesco.

“Tramite l’asino pantesco riusciremo a riscoprire esperienze di bellezza e grande emotività in modo semplice, circondati dalla meraviglia del paesaggio di Pantelleria – dichiara Italo Cucci, commissario straordinario del Parco – “Prendiamo l’impegno, tramite la celebrazione dell’animale simbolo dell’isola, di far partire da qui un messaggio di positività e bellezza in un periodo storico molto difficile. Sono certo che questo evento lascerà a ciascuno dei partecipanti un grande arricchimento, interiore ecco perché sarà importante esserci”.

Con la direzione organizzativa di Massimo Montanari, fondatore dell’asineria didattica «Asini di Reggio Emilia» ed esperto di educazione ambientale, il festival si articola in tre aree tematiche principali, accessibili a residenti e turisti di ogni età:

  •  Piazza Asinabile (Piazza Cavour): Un hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali, giochi antichi e un recinto dove interagire e coccolare gli asinelli. Attività come “Asino Lab” e la “Ludonkey” renderanno l’apprendimento divertente per i più piccoli.
  •  Cammini Asinabili: Passeggiate guidate alla scoperta dei tesori naturalistici di Pantelleria, con percorsi che conducono al recinto di Sibà, dimora degli asini panteschi. Un’occasione per esplorare l’isola con una carota in tasca e celebrare il rapporto con questi affascinanti animali.
  •  Parole d’Asino: Un ciclo di convegni, dibattiti e incontri culturali che daranno voce a esperti, scrittori e viaggiatori. Tra gli ospiti, figure di rilievo come Daniele Bigi dell’Università di Bologna e Giuseppe Pace, responsabile del progetto di recupero dell’asino pantesco. Saranno esplorate le potenzialità della pet therapy, l’asino come compagno di viaggio e le storie di chi ha dedicato la propria vita a questi animali.

L’evento si aprirà domenica 5 ottobre con l’inaugurazione ufficiale in Sala Consiliare, e si articolerà in numerose attività organizzate aperte alla cittadinanza che riguardano momenti di svago, attività didattiche specifiche per le scuole di ogni ordine e grado, e un convegno conclusivo, sabato 11 ottobre, che sancirà ufficialmente il riconoscimento di Pantelleria come “Isola Asinabile”.

Il Festival Asinabile è reso possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni, che contribuiranno a rendere il programma ricco e variegato.  Esoprattutto con l’importante presenza delle aziende agroalimentari e artigianali pantesche che arricchiranno le iniziative di identità territoriale. Il programma completo è visionabile su sito del parco nella sezione dedicata al Festival Pantelleria Asinabile.

Continue Reading

Ambiente

Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

Direttore

Published

on

Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che  l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.

Continue Reading

Ambiente

Marettimo, Guardia Costiera sequestra 3,5 quintali di prodotti ittici e rete a strascico

Redazione

Published

on

La Guardia Costiera sequestra due attrezzi irregolari e circa tre quintali e mezzo
di prodotto ittico ad unità da pesca a strascico

Nei giorni scorsi un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente
marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12°
CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine dalle donne e
dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di
Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e di
quello dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo.

Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava alcune unità da pesca a strascico attive
all’interno della zona GSA 16 (area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per
monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante nel mese di settembre
sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento
delle specie e l’equilibrio biologico.

Prontamente venivano inviate in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani e il G.C. B 166 dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo, che intercettavano a
sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione,
oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa
comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per
l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.

L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.

L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato venivano, così, sequestrati e al
comandante dell’unità venivano contestate due sanzioni amministrative per un totale
di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla
normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.
Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata
dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani, veniva
ispezionata al porto di Marsala dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico nella zona
GSA 16 in periodo vietato.
Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una
sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato
devoluto in beneficenza.
L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana
vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene
assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle
motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le
Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore.

Trapani 15.09.2025

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza