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Lampedusa, tumori e malattie tra Vigili del Fuoco. Codacons “Indagare sui rischi delle radiazioni”

Redazione

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IL CODACONS CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA.

Dopo lo stato di agitazione indetto a livello provinciale dai vigili del fuoco per rompere il silenzio sui tumori e le malattie cardiache che colpiscono i pompieri di Lampedusa e sollecitare un’indagine epidemiologica per scoprire le cause dei tumori che hanno colpito in questi anni il personale in servizio sull’isola delle Pelagie, e dopo un’interrogazione parlamentare che arriverà sul tavolo del ministro della Salute della Difesa e dell’Interno, il Codacons invoca adesso l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sulle cause e sulle possibili responsabilità per le gravi patologie che hanno colpito il personale in servizio dei vigili del fuoco di Lampedusa. Lo rende noto Francesco Tanasi professore dell’Università San Raffaele Roma e  Segretario Nazionale Codacons.

Sotto i riflettori, spiega l’Avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale Codacons, è il radar installato nel 1986 nei pressi della caserma dei vigili del fuoco di Lampedusa in conseguenza dell’attacco libico del 15 Aprile 1986 sull’isola e che potrebbe essere la causa delle dodici morti per tumore e malattie cardiache, e fonte di radiazioni su tutta l’isola, ripetuti malori, nonchè di strani e ripetuti fenomeni, come interruzioni telefoniche, ed improvvisi blackout televisivi. Il pericolo delle radiazioni, continua l’Avv. Sardella, e delle subdole conseguenze sulla salute di tutti gli esseri viventi è sempre più di grande attualità e merita la massima attenzione delle istituzioni e della politica su tutto il territorio nazionale. Per far ciò occorre far luce su quanto avvenuto nel recente passato a causa degli effetti dell’esposizione prolungata alle radiazioni elettromagnetiche.

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Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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Ambiente

Gangi, un albero per ciascun nato nel 2025

Redazione

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A Gangi si rinnova da cinque anni la tradizione di consegnare ai genitori un albero per ogni nato o adottato nell’anno in corso (2025). L’iniziativa, che si è svolta nella chiesa al “Monte”, è stata promossa dall’Ordine Francescano secolare di Sicilia “Immacolata Concezione” in collaborazione con il Comune di Gangi. Un Albero per ogni bambino nato è un’iniziativa tesa a concorrere alla salvaguardia del Creato.

Prima della consegna delle piantine alle famiglie è stata celebrata la Santa messa. Hanno presenziato alla cerimonia, assieme alle famiglie, la ministra dell’Ordine Francescano secolare di Gangi Antonella Ferraro, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e l’assessore Nicola Blando.

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Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione

Direttore

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L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:

Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83; •
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.

La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic

Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.

Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 


1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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