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Sbarchi

Lampedusa – Sbarchi, Presidente Schifani in visita con Salvo Cocina

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LAMPEDUSA 17 settembre 2023 – Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina, sono giunti sull’isola, accolti all’aeroporto (foto) da funzionari e volontari di PC che in questi giorni, tra le altre cose, e in sole 15 ore di lavoro, sono riusciti a montare una maxitenda molto impegnativa. La tendostruttura, 24×12 metri ,é una struttura veramente di pregio anche se dal montaggio impegnativo. I volontari, coordinati da un funzionario del servizio di Agrigento, l’hanno issata in meno di 15 ore, comprese quelle notturne, senza ausilio di mezzi meccanici, oltre a provvedere allo scarico e montaggio di centinaia di componenti che si devono incastrare perfettamente come in un puzzle, pena la non riuscita dell’impresa.
Approfondimenti: cosa accade oggi a Lampedusa: https://bitly.ws/UUtE
Diretta: https://fb.watch/n6s1lzZ4cH/

 ©protezionecivilesicilia

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cronaca

Migranti – Mediterranea: ricorso vs Decreto Piantedosi

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MARE JONIO FERMATA E SANZIONATA DA PIANTEDOSI SULLA BASE DELLE MENZOGNE LIBICHE: PRESENTATO RICORSO URGENTE

Dopo gli spari della cosiddetta guardia costiera libica, MEDITERRANEA chiede al Tribunale di Ragusa di liberare al più presto la sua nave.

Il Comandante e l’armatore della MARE JONIO, assistiti dalle avvocate Lucia Gennari, Giulia Crescini e Cristina Cecchini, hanno presentato un ricorso urgente al Tribunale Civile di Ragusa contro l’applicazione della sanzione pecuniaria e del fermo amministrativo della nave, inflitto dal Governo dopo lo sbarco a Pozzallo dei 56 naufraghi soccorsi in acque internazionali lo scorso 4 aprile.

La Cancelleria del tribunale ha già iscritto a ruolo il ricorso, che è stato assegnato al Giudice competente per la sua trattazione. Con questa iniziativa MEDITERRANEA Saving Humans denuncia la falsa ricostruzione dei fatti che è stata proposta da sedicenti “autorità libiche” e chiede che la MARE JONIO sia al più presto liberata dagli effetti del Decreto Piantedosi.

Oltre al ricorso al Tribunale amministrativo contro il fermo illegittimo, il legal team di Mediterranea stanno lavorando ad un esposto penale contro il governo libico, la cosiddetta guardia costiera libica e i miliziani che si trovavano a bordo della motovedetta 658 “Fezzan”, e che hanno aperto il fuoco contro soccorritori e naufraghi nel tentativo di impedire le operazioni di soccorso, condotte in acque internazionali a quasi 100 miglia dalla costa libica

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Cronaca

Lampedusa, Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti – V I D E O

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La Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti a largo di Lampedusa

Il  soccorso veniva  eseguito in data odierna dalla motovedetta SAR CP 324 della Guardia Costiera italiana a sud-est di Lampedusa. L’equipaggio dell’unità navale della Guardia Costiera ha tratto in salvo i 37 migranti che erano in balia delle onde a bordo di una piccola imbarcazione in legno di circa 7 metri.

Le persone soccorse sono state successivamente trasferite in sicurezza sull’isola di Lampedusa

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Cronaca

Guardia Costiera: migranti trasportati a Lampedusa per cure sanitarie

Redazione

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In merito al soccorso effettuato nella giornata di ieri dalla nave ONG Sea Watch 5, si precisa che l’evento è avvenuto in area di responsabilità SAR libica, a circa 30 miglia dalle coste libiche, a 25 miglia dalle coste tunisine e a 120 miglia di distanza dalle coste italiane più prossime (Lampedusa).

Giunta al Centro operativo nazionale della Guardia Costiera italiana la segnalazione dell’emergenza a bordo, in cui si rappresentava la necessità e l’urgenza di sbarcare 4 migranti tra cui un minore, si è provveduto ad informare  immediatamente tutti i centri marittimi di soccorso più vicini e pertanto più idonei – in base alla distanza dalla costa e al relativo tempo di intervento – al trasporto urgente delle persone in pericolo di vita.

Anche il Centro di coordinamento dei soccorsi in mare dello Stato di bandiera (Bremen) dell’unità Sea Watch 5, la Germania, dava indicazioni alla nave di dirigere verso la Tunisia, Stato costiero più vicino e quindi in grado di intervenire più rapidamente.

La nave si è tuttavia diretta verso le coste italiane.
Pertanto da Lampedusa, la motovedetta SAR 319 della Guardia Costiera ha intrapreso la navigazione e, raggiunta l’unità in area di responsabilità SAR maltese, a 10 miglia al di fuori dell’area SAR italiana, ha effettuato l’evacuazione medica dei migranti bisognosi di cure mediche urgenti. 
I migranti sono così stati trasportati in sicurezza sull’isola di Lampedusa.

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