Segui i nostri social

Cultura

La Scola Poetica Siciliana traslatata in diversi lingui di Fonso Genchi

Redazione

Pubblicato

-

La Scola Poetica Siciliana traslatata in diversi lingui
di Fonso Genchi (Presidenti di l’Accademia della Lingua Siciliana)

Comu tutti sannu, la prima lingua vulgari – in chiddu ca oji è lu territoriu di lu Statu italianu – chi addivintò lingua letteraria fu la lingua siciliana. A pàrtiri di lu 1225 circa, a la curti di lu Re di Sicilia Federicu II, infatti, s’accuminciaru a scrìviri composizioni poètichi in lingua siciliana. Grazi a lu còdici (manuscrittu) Vaticanu-Latinu 3793 e a àutri dui còdici di fini Ducentu, arrivaru ‘n sinu a nuàutri na pocu di composizioni di sta Scola.

Sinu a lu 1790 si critti ca sti còdici ripurtàvanu li poesìi di la Scola Poètica Siciliana nni la so vesta originaria, veni a diri accussì comu foru scritti. Ma nta lu 1790 lu stòricu di la letteratura italiana Girolamo Tiraboschi truvò un manuscrittu inèditu di lu XVI sèculu di lu filòlogu modinisi Giuvanni Maria Barbieri (“L’arte del rimare”); nni stu so libru lu Barbieri trascrivi na poesìa di Stèfanu Protonotaru (“Pir meu cori alligrari”) e na pocu di strofi di àutri poesìi di la Scola Poètica Siciliana chi dici di aviri pigghiatu di un “Libru Sicilianu”; la cosa surprinnenti è chi sunnu scritti nta na lingua diversa rispettu a chidda chi si po lèggiri nta lu Vaticanu-Latinu 3793! Sta lingua è evidenti ca è Sicilianu. Lu Tiraboschi fici stampari lu libru di lu Barbieri cu lu tìtulu “Dell’origine della poesia rimata”: sulu allura si potti pigghiari cuscenzia di lu fattu chi la lingua usata nta li còdici toscani tarduducentischi di li testi di la Scola Poètica Siciliana non è chidda originaria comu, inveci, s’avìa cridutu pi sèculi e sèculi!

La Scola Poètica Siciliana accanzau a ddi tempi un granni prestigiu e li composizioni si traduceru in tanti lingui; manuscritti cu traduzioni in toscanu, bulugnisi e lumbardu arrivaru ‘n sinu a li nostri jorna. Lu scuprimentu relativamenti chiù recenti è di la studiusa calavrisi Giuseppina Brunetti chi truvau nni lu 1996, nta na biblioteca di Zurigu, un pizzuddu (li primi quattru ‘stanzi’) di na poesìa di Giacuminu Puglisi, unu di l’auturi di la Scola Poetica Siciliana, scritta in un dialettu di aria veneta-friulana. Stu documentu – dittu “frammentu zurighisi” – unni è scrittu stu pizzuddu di poesìa, è contemporaneu a la Scola, a dimustrazioni di la so precoci fama.

A cuntinuazioni presentamu li dui versioni, chidda veneta-friulana (a manu manca) e chidda toscana (a manu dritta); purtroppu la versioni originaria in lingua siciliana non n’arrivò.

 

[Il testo del presente articolo è scritto in siciliano letterario; il lessico utilizzato è quello dei dizionari Pasqualino e Mortillaro]

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Solarino (SR), lettera del 1906 per monumento ad Anita Garibaldi. L’importanza degli archivi comunali

Laura Liistro

Pubblicato

il

Archivi e Comunità è il sottotitolo per introdurre l’importanza culturale e sociale degli archivi comunali, colmi di documenti che hanno la necessità di uscire dalla cerchia degli esperti per rendersi utili alla società.
E’ una opportunità per trovare una nuova e più ampia legittimazione presso i cittadini che necessitano una conoscenza del proprio passato per una costruzione produttiva del futuro.

La lettera del 1906

E’ il caso di una storica lettera del 1906 ritrovata, qualche anno fa, nell’archivio comunale di Solarino (Sr).

Il focus di tal documento è  Presidente del Comitato Nazionale per l’erezione d’un monumento in Roma ad Anita Garibaldi, che invitò Sindaci, Direttori ed Insegnanti delle Scuole elementari d’Italia a voler promuovere delle sottoscrizioni da Centesimi Cinque per ogni alunno italiano, per dare un carattere plebiscitario all’ installazione sul Gianicolo del colossale monumento ad Anita Garibaldi dello scultore romano Mario Rutelli.

Il monumento per Anita Garibaldi

Il monumento rappresenta un reale avvenimento accaduto in Brasile, quando “l’eroina dei due mondi” era a fianco di Garibaldi nella rivoluzione per l’indipendenza di quel Paese dal Portogallo.
La Donna viene rappresentata, a dodici giorni dopo il parto di Menotti mentre fugge con il fucile in pugno ed il figlio neonato stretto tra collo e petto.
La missiva in questione si presenta ingiallita dal tempo ed è sia uno spaccato di Storia nazionale che un salto nella società italiana dell’epoca. Inoltre, il linguaggio usato tra ‘Stato e Stato’ è molto chiaro e determinato.

Il ruolo delle scuole

Le scuole, infatti, in quegli anni, dovevano eseguire non tanto le indicazioni ministeriali, ma gli ordini imposti dal Governo.
Questo scritto che trovasi all’interno dell’Archivio comunale del Comune di Solarino è caratterizzato dallo entusiasmo e dal coinvolgimento del popolo italiano nell’omaggiare la Donna che, per anni ed in preda ad infinite difficoltà fu, al Duce Glorioso, “sorriso e fede nei giorni turbinosi delle battaglie”.

L’ufficio comunale, tempio della memoria della comunità, da troppi anni in stato d’abbandono, rappresenterebbe un bel mezzo per le nuove generazioni, per potersi confrontare con la realtà storica diversa in cui parole d’ordine erano: Italia ed italiani.

Sarebbe questo un tuffo nel passato, tra i nomi dei maestri solarinesi Coco e D’Agostino e gli alunni che parteciparono, con cinque lire, alla realizzazione del monumento ad Anita Garibaldi.
Una percezione diretta della forza tipica di quella classe politica che aveva fatto l’Italia e stava formando gli italiani nel rispetto del tricolore.

“L’opera degna di cittadini italiani”

“All’opera dunque, o valorosi educatori del popolo.
Onorando la memoria d’Anita, nella data centenaria di Garibaldi, noi compiremo opera degna di cittadini italiani.”

Con queste parole, il garibaldino Col. Augusto Elia, saluta ed invoca i Maestri italiani che, in verità, furono i veri mezzi che realizzarono l’Italia unita nella lingua e nella cultura.

L’importanza del ritrovamento di queste carte?
La dimostrazione di quell’Italia unita nei valori civili da nord a sud senza confini culturali ma con un solo obiettivo : la Nazione.

Leggi la notizia

Ambiente

Campobello – Pro Loco, tre incontri con gli studenti su “Il nostro territorio segno d’identità”

Redazione

Pubblicato

il

“IL NOSTRO TERRITORIO SEGNO DI IDENTITÀ”: A CAMPOBELLO TRE INCONTRI DELLA PRO LOCO CON GLI STUDENTI

[CAMPOBELLO DI MAZARA] “Il nostro territorio segno di identità” è il tema dei tre incontri che la Pro Loco Unpli Campobello di Mazara e delle frazioni ha organizzato presso l’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Pirandello” di Campobello di Mazara a partire da giovedì 2 maggio, nell’aula magna dell’istituto, con ingresso da piazza Addolorata. «A partire dalla valorizzazione del nostro territorio abbiamo pensato a questo breve percorso formativo per cittadini consapevolmente responsabili – ha detto Max Firreri, presidente della Pro Loco – coinvolgendo enti e istituzioni che ci collaboreranno».

Ecco il calendario di incontri

  • Giovedì 2 maggio, ore 15, “Conoscere e valorizzare i beni culturali del proprio paese: come?”.
  • Venerdì 3 maggio, ore 9, “Col mare si gioca ma va rispettato: le regole per non trattarlo male”, con la partecipazione degli uomini della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo
  • Lunedì 6 maggio, ore 15, “Le ragioni di tutelare l’ambiente che ci circonda: quali buone pratiche”, con la partecipazione dell’ufficio ambiente del Comune.

«L’incontro sui beni culturali del paese sarà propedeutico all’iniziativa “Adotta un monumento” che la Pro Loco promuoverà a partire da settembre 2024 nell’istituto comprensivo del paese», ha concluso Max Firreri.

Leggi la notizia

Cultura

Scuola, “Non solo Mizzica”: dalla Regione 400mila euro per promozione del dialetto

Direttore

Pubblicato

il

Presidenza della Regione
Oltre 400 mila euro alle scuole siciliane per il progetto “Non solo Mizzica – Il siciliano, la lingua di un popolo”, che prevede interventi di diffusione e promozione del dialetto. Il dipartimento regionale dell’Istruzione ha approvato la graduatoria definitiva degli istituti scolastici con sede in Sicilia che otterranno i fondi.

Nello specifico, sono state ammesse al finanziamento 65 proposte curriculari ed extracurriculari di Tipo A, che riguarda le scuole di ogni ordine e grado, il cui costo massimo non doveva superare i cinquemila euro; due quelle di Tipo B, per i progetti che prevedono partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila e con un costo massimo finanziabile di 60 mila euro ciascuno. I fondi impegnati raggiungono circa 325 mila euro per gli interventi di Tipo A, e poco meno di 80 mila euro per il Tipo B, per un importo totale di poco 404 mila euro circa. Il decreto di approvazione della graduatoria dispone l’immediato pagamento dell’80 per cento della spesa complessiva, mentre il restante 20 per cento sarà liquidato all’atto della rendicontazione da parte degli istituti scolastici beneficiari.

Le attività finanziate riguarderanno, fra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti), alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, “cunti”, secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali). Sono previsti anche incontri e giornate studio, organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, per l’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi); laboratori di diffusione della lingua siciliana; incontri con cantastorie, pupari e altri artisti; scambio intergenerazionale attraverso l’incontro fra giovani e anziani; spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti. 

Nell’ambito dell’intervento di Tipo B, in particolare, saranno promossi laboratori finalizzati alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche; eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial. Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e dell’orario scolastico/accademico. 

 

Il testo integrale del decreto e le graduatorie definitive sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo link.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza