Segui i nostri social

Cultura

La pizza per Maradona: la “Mano de Dios” del pizzaiolo Ciro Di Maio

caterina murana

Pubblicato

-

RIVIVE LA “MANO DE DIOS”, CIRO PRESENTA LA PIZZA A FORMA DI MANO DEDICATA A MARADONA

Diventa virale il video del pizzaiolo napoletano. Ciro di Maio, che oggi lavora a Brescia ed è impegnato nell’insegnare l’arte bianca ai carcerati, ha realizzato per la sua città natale, Frattamaggiore, la pizza che racchiude sul palmo la mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone. Di Maio: “La mozzarella è il simbolo del mondo”. L’idea piace anche ai lombardi

Mondiali di calcio, quarti di finale di Messico 1986, Inghilterra-Argentina, era il 22 uscita. Maradona salta, è più basso di venti centimetri rispetto al portiere, ma tocca prima il pallone, e segna. Di mano. L’arbitro non se ne accorge. Maradona convince i compagni ad esultare con lui “sennò l’arbitro non lo convalida”, disse loro. A fine partita (fu una storica vittoria per 2-1, alla fine l’Argentina vinse i mondiali), in conferenza stampa, el Pibe de Oro, in risposta a chi gli chiedeva come aveva fatto a far gol, pronunciò una frase che divenne

La “Mano de Dios”, appunto: se ne parlò per decenni, si fecero film. Ebbene, al culto popolare per la “Mano de Dios” si aggiunge adesso una novità. La propone Ciro di Maio, pizzaiolo originario di Frattamaggiore, nel Napoletano, che oggi ha aperto a Brescia la sua “San Ciro”, una pizzeria fucina di progetti sociali.

Ciro idolatra Maradona e ascoltando le sue canzoni ha deciso di creare una innovativa pizza, la “Mano de Dios”, la pizza fatta a forma di mano che tiene sul palmo un’enorme e succosa mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone, che viene decorata con una scarpetta di pomodorini datterini fatti direttamente alla San Ciro, basilico fresco in uscita e olio dop Terra di Bari a sigillare una pizza unica, semplice ed emozionante. Ciro ha presentato sui social la propria idea con un video nel quale racconta in napoletano la propria creatura, in pochi minuti ha ricevuto centinaia di like ed è diventato virale, come peraltro è capitato anche ad altri video di Ciro.

“Amo Napoli, amo Frattamaggiore, amo la mia terra, amo Maradona e per questo ho deciso di creare questa pizza, per dedicarla alla mia gente e a chi ama la pizza”, dice Ciro di Maio, orgoglioso della propria creatura. Va detto che l’idea piace anche ai ha proposta in menù, in molti stanno facendo chilometri per provare a degustare la simpatica iniziativa culinaria di Ciro. Lui spiega a tutti i clienti le sue motivazioni. “La mozzarella sul palmo della mano è come il mondo, come se il mondo stesso fosse capace di esser bloccato dalla Mano de Dios, dalla mano di Maradona che tutti abbiamo amato”. 

È questa l’ultima iniziativa di Ciro Di Maio, pizzaiolo classe 1990. Nel 2015 decide di cercare nuove opportunità trasferendosi in Lombardia. Così è cominciata l’avventura di “San Ciro”. Il nome del locale è un omaggio ai nonni di Ciro, sia dal lato materno che paterno, figure fondamentali nella sua vita. Suo padre, in particolare, ha dedicato il suo tempo al volontariato e all’aiuto dei giovani tossicodipendenti, collaborando con una comunità per offrire loro una possibilità di uscire dalla droga e ricostruire una vita migliore.

Ciro si considera oggi un privilegiato e ha deciso di offrire ai meno fortunati la possibilità di trovare lavoro. Nei primi mesi del 2023, infatti, ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie a un progetto sviluppato in collaborazione con Luisa Ravagnani, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia, e sostenuto dalla direttrice del carcere, Francesca Paola Lucrezi. 

 

SCHEDA SAN CIRO Ciro Di Maio nasce a Frattamaggiore, un comune del Napoletano, nel 1990. Mamma casalinga, papà dal passato burrascoso. Le sue prime esperienze nel lavoro sono a 14 anni, poi si iscrive all’Alberghiero, ma a 18 anni lascia gli studi e inizia a lavorare.  Nel 2015, la svolta: trova un lavoro da pizzaiolo per una grossa catena in Lombardia, poi riesce a rilevare quella pizzeria assieme a sei soci, infine diventa titolare unico. È così che è iniziata l’avventura “San Ciro”, il suo locale a Brescia (vicino al multisala Oz, in via Sorbanella) che oggi impiega una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina. Un locale amato perché rappresenta la tradizione napoletana, a partire dagli ingredienti: olio dop, mozzarella di bufala campana dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp. Fondamentale è la umidità di giornata. In menù ha la pizza verace, ma anche il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. Le pizze sono tutte diverse, sono fatte artigianalmente. Ciro lo ripete spesso. “Mi piace tirare le orecchie alle pizze, ognuna ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c’è più pomodoro da una parte rispetto ad un’altra è perché usiamo pomodori veri”. Molti i vip che lo amano, le pareti del suo ristorante sono piene di fotografie. Tra le altre anche Eva Henger, che è stata a cucinare pizze una sera da lui. Senza dimenticare i giocatori del Brescia Calcio, che quando possono, anche dopo le partite, lo passano a salutare. Ciro ama le iniziative benefiche. Oltre al lavoro in carcere per formare i detenuti a diventare pizzaioli, Ciro si è dedicato anche alla formazione nel Rione Sanità di Napoli, un quartiere che gli ricorda la strada in cui è cresciuto, via Rossini a Frattamaggiore. L’istituto che ha accolto il suo progetto è stato l’Istituto alberghiero D’Este Caracciolo, ha portato a termine delle lezioni online a dei ragazzi che seguono l’indirizzo enogastronomico e l’indirizzo sala e accoglienza.

Cultura

Beni culturali, siti archeologici subacquei anche per i non vedenti. Nel 2022 Pantelleria istallava targhe braille

Direttore

Pubblicato

il

Pantelleria già nel 2022 istallava targhe braille nei siti archeologici

A Pantelleria, grazie al Rotary Club, sotto la reggenza di Vito Simonte, nel 2022 si era  proceduto ad un primo approccio di avvicinamento del mondo sommerso ai non vedenti, con l’istallazione di targhe in braille nei siti archeologici isolani: Lago, Gadir, Punta Tracino

L’evento fu annunciato da Andrea, in contrada Gadir, che ha visto radunarsi tutti i soci del club isolano, attorno ad un tavolo composto da: Valeria Li Vigni, Soprintendente belle Arti della Regione Siciliana, Roberto La Rocca, braccio destro di Sebastiano Tusa, nonchè membro della segreteria tecnica dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, e già archeologo subacqueo della Soprintendenza del Mare.
A fare gli onori di casa, nella giornata di annuncio fu proprio il presidente del Rotary Club di Pantelleria, Comandante Vito Simonte, insieme al vicepresidente Massimo Chiarot, al Prefetto Enza Pavia e al presidente della Croce Rossa Italiana, Mariano Rodo.

Ora grazie all’iniziativa promossa dalla Regione Siciliana, si amplieranno le possibilità per la scoperta della storia sommersa nelle profondità del mare.

Il progetto della Soprintendenza del Mare e dell’Ass. “Albatros Progetto Paolo Pinto”

 Presidenza della Regione
I siti archeologici sommersi della Sicilia saranno accessibili anche ai subacquei non vedenti. Lo prevede l’accordo siglato tra la Soprintendenza del Mare e l’associazione pugliese “Albatros Progetto Paolo Pinto”. Il progetto, che si svilupperà nei prossimi tre anni, contempla numerose iniziative per lo sviluppo di un’accessibilità completa e indipendente dei siti. «L’adeguamento degli itinerari archeologici subacquei, creati dalla Soprintendenza del Mare nei fondali siciliani, anche per le persone con disabilità visiva è una delle nostre priorità – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato -. È in cantiere anche un progetto per formare istruttori e guide presso i centri di immersione siciliani, in modo da favorire questo particolare settore turistico. Una realtà già esistente in altre parti d’Italia e che la Sicilia vuole accogliere adeguando parte dei suoi percorsi culturali, sia nella tipologia di fruizione sia con la partecipazione attiva di guide adeguatamente formate». L’associazione “Albatros Progetto Paolo Pinto” vanta un’esperienza ventennale nel campo delle immersioni per subacquei non vedenti e ha progettato e standardizzato la didattica Asbi, fondata sull’autonomia consapevole e sulla conoscenza dell’ambiente marino. Il metodo elaborato da Manrico Volpi, trainer dell’associazione, è utilizzato dagli istruttori durante le immersioni e si avvale di sussidi e supporti come un riconoscitore che permette di individuare 114 specie subacquee endemiche e numerose tipologie di reperti archeologici. «Sarà l’occasione per standardizzare alcune delle procedure già sperimentate in alcune esperienze effettuate nei fondali pugliesi e nel lago di Bolsena – dice il Soprintendente del Mare Ferdinando Maurici -. Per la fruizione degli itinerari sommersi siciliani è in programma la realizzazione della stampa in 3D di modelli dei siti subacquei, da utilizzare nel corso dei briefing pre-immersione al fine di consentire ai subacquei non vedenti di toccare con mano i reperti che troveranno sott’acqua».

Leggi la notizia

Cultura

Pantelleria, successo per “Aspettando San Martino”: buona la prima

Direttore

Pubblicato

il

“Aspettando San Martino – Sfinci & Vini” una bella attesa, godereccia tra gente di ogni età pronta a riempire di gioia e colori Corso Umberto

Per la prima volta San Martino è arrivato con lanterne, sfinci & vino al Corso Umberto I. La festa “Aspettando San Martino” si è svolto alla vigilia del giorno di San Martino con una grande partecipazione dei Panteschi – grandi e piccini – nonostante una precipitazione forte prima e un’altra dopo la festa, che sembrava quasi una benedizione dal cielo.

Il pomeriggio cominciava con un’attività creativa e divertente.

Un corso per creare le lanterne, condotto da Carole Bernardo, impostando temi per la decorazione a seconda del gruppo. Gli studenti hanno saputo proporre argomenti individuali e, con molta creatività, sono riusciti ad attirare l’attenzione degli adulti.

Realizzare queste luci ha portato molta gioia a bambini, studenti e persino adulti. Al corteo, che assomigliava più ad una fiaccolata, hanno preso parte gli studenti dalle scuole elementari alle superiori.

Il corteo

Verso le sette un corteo piuttosto pittoresco e allegro, accolto dalla comunità pantesca, percorreva il Corso. Il Comune di Pantelleria aveva accolto con favore l’iniziativa e si era prestato di patrocinare. Angela Pineda, vicesindaco e assessore alla Cultura, è stata presente tutta la serata e ha trovato bellissime parole in apertura della seconda serata “Sotto il cielo del Corso” in cui ha descritto il matrimonio del rito renano-westfalico della marcia con lanterne e l’usanza del “Sfinci & Vino” di Pantelleria.

“Sfinci e & Vini” a volontà 

Durante l’evento il Corso, con il sostegno dell’ormai mitica associazione “La Mulattiera”, ha donato “SFINCI & VINI” magistralmente evocati dal panificio Orazio Bentifece e 100 litri di vino sono stati donati dalle cantine Abbraxas, Kazzen, Maddalena e Minardi . La partecipazione di tutti i negozianti con un tributo economico, da Pina Marino – Vivere Pantelleria – Le Vanità di Camille – MR crea di Tania – Glutiniamo free – Studio La Francesca – Studio Lo Pinto fino a lo Studio e la Galleria Gereon Pilz van der Grinten ha arrontondato il successo della serata piuttosto unica.

Non mancava naturalmente la musica.

Si è prestato Massimo Casano e Ferreri Franco (alias dj Corona). Alla fine anche il comitato studentesco “Pro Nobis” è riuscito a vendere tutti le polizze per sostenere le attività scolastiche.

La prova generale è stato un successo. Aspettiamo il BIS! – È vivo il Corso! Viva Pantelleria!

Le immagini sono a cura di Clara Garsia

Leggi la notizia

Cultura

Pantelleria, presto visita del Vescovo Giurdanella

Direttore

Pubblicato

il

Ogni sua visita è attesa con emozione e devozione.
Monsignor Angelo Giurdanella, Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, cui rientra la nostra isola, sarà in visita dal 25 al 27 novembre, come comunica l’ufficio parrocchiale della Chiesa Forania, SS Salvatore.
Per una benedizione un pò speciale, in prossimità della festività dell’Immacolata Concezione e del Santo Natale, che monsignor vuole condividere con i panteschi.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza