Segui i nostri social

Cultura

La gita nella Valle dei Templi tra leggenda e storia per la festa del mandorlo in fiore – A cura di Salvo Battaglia

Redazione

Pubblicato

-

Sta notti, nu miraculu pari, quarcarunu passau n’a l’uortu. Fermi e muti a taliari li stidi. Na chini ca muortu paria, su u mandurlu siccu, misi cu manu leggia, simpatici farfalli a ognunu re rami pi puoi scumparriri. Q’uera? E ora ora, ca ciaria ra matina, nu picciridu u talia maravigghiatu e ci pari u surrisu ro Signuruzzu. L’alrbiru siccu paria ma ora è rinuovu fiuritu. E prorpiu iddu u Madurlu ro ma uortu…

In una fredda e soleggiata mattinata di marzo partimmo con il pullman della parrocchia delle Anime del Purgatorio per una gita ad Agrigento, precisamente per andare ad assistere alla decantata festa del Mandorlo in fiore.

Una festa popolare della durata di una settimana circa. L’obiettivo è quello di festeggiare l’arrivo della primavera con il rifiorire dei mandorli e di gioire per il ritorno della vita. Numerosi gruppi folkloristici arrivano ad Agrigento da ogni parte del mondo per prenderne parte.

Eravamo i ragazzi di Don Accetta animati e motivati a conoscere le bellezze dei Templi antichi ma soprattutto la festa del Mandorlo in Fiore… che già parecchio tempo prima della partenza il sacrista Corrado (originario della valle dei templi di Agrigento) ci aveva accennato l’itinerario e le cose belle da vedere…

Ognuno di noi aveva il suo pranzo a sacco con qualche moneta per l’imprevedibile occasione… sì allora c’erano pochi soldi a disposizione… ma nessuno di noi ragazzi si lamentava di ciò, era la normalità del tempo.

Arrivammo di buon’ora ad Agrigento. Adagiata su una collina a circa 320 metri di altitudine la Valle dei Templi si affaccia sul mare blu cobalto della costa meridionale della Sicilia. Ci incamminammo per una passeggiata nel tempo (siamo intorno al V secolo a.C.) da fare con passo lento attraverso il percorso che si snoda per un paio di Km fra oltre 20 siti che il sacrista Corrado con grande patos e un’inaspettata erudizione ci spiegava tutto ciò che vedevamo: templi, santuari, necropoli greche, romane, bizantine e paleocristiane. Tutto intorno enormi agavi scultoree, ulivi secolari, acanto e fichi d’india. Ma la cosa che rendeva tutto ciò ancora più bello ai nostri occhi di ragazzini curiosi era che tutto ciò un pò qua e là vi erano delle pennellate di bianco e rosato dei mandorli che proprio in quel giorno davano il meglio della fioritura e che rischiarava tutta la valle, per celebrare la Festa del mandorlo in fiore (generalmente dal 1° a 10 marzo). Ma il colore che faceva da leitmotiv in questo panorama era quello della calcarenite, un tufo arenario che si tinge di riflessi dorati per la presenza di ruggine e conchiglie fossili, perché un tempo era roccia marina. La Valle dei Templi era una gioia per gli occhi e una scoperta per la nostra mente perché a narrare la storia millenaria con dovizia di particolari avevamo il nostro amato sacrista…

 

Ed ecco che arrivati vicino al Tempio della Concordia il nostro amato parroco Don Accetta ci fece mettere a semicerchio e incominciammo a degustare il nostro pranzo a sacco… il Sacrista dopo poco tempo incominciò a raccontarci tutto ciò che sapeva della sua terra natia incominciando proprio dal Mandorlo in Fiore…

Ci disse che Il mandorlo è un albero bellissimo e dal profondo significato. Già a marzo si veste in festa con i suoi meravigliosi fiori, è il primo albero a fiorire e proprio per questo è simbolo di rinascita e di resurrezione.

Preannuncia la bella stagione che sta per arrivare e fiorisce così, come all’improvviso ad annunciare che il gelo e il buio dell’inverno è ormai al termine. I suoi rami sembrano innalzarsi al cielo per dare il benvenuto festosi e profumati alla primavera imminente.

Nella mitologia greca il significato del mandorlo è attribuito alla speranza e alla costanza e i suoi semi commestibili (le mandorle) sono da sempre considerati divini perché protettori della verità (il loro guscio forte e duro custodisce il seme-verità conoscibile solo se si riesce a spaccare la scorza).

Ci sono tantissime leggende metropolitane al mondo, tutte diverse, ma ognuna di essa racchiude qualcosa di straziante o profondo. Tutte lanciano un messaggio: la paura, l’odio, la riflessione verso un tema importante, la vendetta, la tristezza. A volte però ci sono anche delle leggende che parlano d’amore e, anche se tristi, vogliono ricordarci sentimenti veri e senza fine.

La leggenda

La leggenda del mandorlo in fiore si differenzia un po’ da tutte le leggende. Come sapete il mandorlo è un albero che fiorisce in primavera proprio per simboleggiare la rinascita, l’arrivo di una nuova stagione. Infatti, il mandorlo è sempre stato considerato un albero importante fin dalla mitologia greca, visto dagli uomini come un simbolo di speranza e di vita.

Acamante, un eroe greco, mentre sostava nella città di Tracia conobbe la principessa Fillide di cui si innamorò dal primo istante. Acamante però doveva andare a combattere in guerra a Troia e lei decise di aspettarlo: lo aspettò per dieci lunghi anni. La dea Atena quando la vide così rammaricata e triste, ormai abbattuta dal fatto che forse il suo amato era morto, la trasformò in un mandorlo. Acamante ancora in vita venne a conoscenza dell’accaduto e si recò da Filide ormai trasformata in un albero, abbracciandola. Si dice che lei, sentendo quell’abbraccio, rispose dando vita a dei bellissimi fiori bianchi. Ancora oggi si può vedere l’abbraccio di Filide e Acamante, quando il mandorlo fiorisce, per testimoniare un amore eterno.

Una storia di amore e di dolore, simbolo di un sentimento autentico e senza tempo racchiuso in un albero che indica fiducia e speranza.

Alle tradizioni arcaiche folcloristiche della Spagna appartiene una leggenda araba secondo la quale il califfo musulmano Abd al-Rahman III fece piantare dei mandorli sul terreno collinare attorno al suo palazzo nel villaggio di Madinat-al-Zahra (Medina Azahara), nei pressi di Cordova. Egli voleva restituire il sorriso all’amata moglie Azahara, che soffriva di nostalgia per il suo paese e che alla vista dei fiori bianchi assomiglianti al candido manto di neve della Sierra Nevada, forse avrebbe trovato conforto.

Il Mandorlo, il cui nome scientifico è Prunus dulcis, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae e il seme che produce viene comunemente chiamato Mandorla. Il Mandorlo, originario dell’Asia sud occidentale, è un piccolo albero che può raggiungere i 5 metri di altezza e presenta radici a fittone, un fusto liscio e di colore grigio, foglie lunghe fino a 12 cm e piccoli fiori che vanno dal bianco al rosa.

La fioritura del Mandorlo avviene, generalmente, all’inizio della stagione primaverile ma, in zone a clima più mite, possiamo veder sbocciare i suoi fiori anche tra gennaio e febbraio. Il Mandorlo selvatico venne introdotto in Italia dai Fenici diffondendosi poi in quasi tutto il continente europeo meridionale. A differenza del Mandorlo coltivato, quello selvatico presenta nel frutto una forte tossicità dato che contiene  glucoside amigdalina che, in conseguenza di danni subiti al seme, si trasforma in acido cianidrico. In seguito all’addomesticamento, il Mandorlo iniziò a produrre semi commestibili. Infatti, secondo alcuni studi, i Mandorli furono tra i primi alberi da frutto a essere coltivati grazie “all’abilità dei frutticoltori a selezionare i frutti. Così a dispetto del fatto che questa pianta non si presta alla propagazione tramite pollone o tramite talea, esso doveva essere stato addomesticato perfino prima dell’invenzione dell’innesto”.

La storia

La prima testimonianza del Mandorlo domestico è stata rinvenuta nella tomba di Tutankamon in Egitto risalente al 1325 a.C. circa. Con molta probabilità il Mandorlo fu importato in Egitto direttamente dall’Oriente.

Ed ecco che nel pomeriggio presso il Tempio della Concordia una donna vestita come un’ancella greca accese con una fiaccola il braciere dell’amicizia. Poi subentrarono i gruppi folkloristici sfilando davanti ai templi con a seguito i carretti siciliani e le bande musicali della città della Valle dei templi. La conclusione della manifestazione si svolse all’imbrunire assegnando i premi “Tempio d’oro” a chi aveva danzato e cantato e a chi aveva il costume tradizionale migliore.

Tutto finì con una dolce sorpresa per tutti noi, c’era una degustazione della mandorla offerta dalla città di Agrigento in tutte le sue forme: dai biscotti alle torte, dai confetti alle paste ed infine, veniva offerto un bicchiere di latte di Mandorla.

Il Viaggio di ritorno verso la nostra amata città Ragusa Ibla fu lungo e tortuoso ma come si può immaginare… Fu un viaggio che oltre aver dato gioia alla vista e alla mente, diede pur gioia al nostro palato… E subito dopo mi addormentai nel pullman pensando alle belle parole che lessi in una scatola di mandorle zuccherate del poeta Nikos Kazantzakis “La quercia chiese al mandorlo: parlami di Dio. E il mandorlo fiorì”.

Salvatore Battaglia Presidente dell’Accademia delle Prefi

Cultura

Trapani Comix&Games 2024: nasce l’Area Kids

Redazione

Pubblicato

il

 
Debutta al Trapani Comix l’Area Kids, un mondo totalmente dedicato ai più piccoli. Una innovazione che amplia ancora di più l’offerta e l’immaginario dell’evento che si svolgerà alla villa Margherita di Trapani il prossimo 24, 25 e 26 maggio.

Progettata per coinvolgere i bambini dai 5 anni in su, l’Area Kids presenta una varietà di attività che spaziano dai laboratori di fumetti e cartoni animati tenuti da professionisti internazionali, agli spettacoli che mescolano modernità e tradizione.

“Abbiamo creato l’Area Kids per aggiungere un nuovo ambiente stimolante e divertente per i più giovani appassionati di fumetti e non solo” dichiarano i Nerd Attack, organizzatori del Trapani Comix.

 

“L’auspicio è che da questi banchi possa nascere un giovane talento che possa esprimere creatività e imparare dalle menti migliori del settore”.

Tra le attività quotidiane dell’Area Kids, sarà possibile partecipare a laboratori di fumetto tenuti da esperti del settore, tra cui Rob di Salvo per imparare a disegnare Spider-Man, Giulia Adragna per Miraculous – Ladybug e Chat Noir, Laura Tramuto per Monster High, e Lele Virzì per Topolino e Paperino. Inoltre, i bambini (e non solo!) potranno imparare a creare un cartone animato con l’assistenza del team di Grafimated.

Oltre alle attività in area continue di truccabimbi e palloncini e alle photo opportunity con cosplayer come le Winx o i personaggi Disney, numerosi saranno gli show sul palco dell’Area Kids: uno spettacolo di Pupi Siciliani a cura dell’associazione Finestre sul Mondo, l’esibizione di un mago e affascinanti bolle di sapone offriranno un mix di intrattenimento per bambini e adulti.
 
ISTRUZIONI PER L’USO

La manifestazione si svolge venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio. Nei tre giorni l’orario di apertura va dalle 10.00 alle 23.30. Ad ospitare l’evento è la Villa Margherita, ingresso principale e biglietteria in viale Regina Margherita 1. Biglietti giornalieri per gli adulti (acquisto online fino al 23 maggio) 12 euro, gratis per i bambini fino a 6 anni non compiuti e i disabili accompagnati. Abbonamento valido per tre ingressi acquistabile a 30 euro. Info e prevendita su www.trapanicomix.com.

CHI SONO I NERD ATTACK

Nerd Attack nasce come trasmissione radiofonica di Radio102 nel 2012. Va in onda ogni martedì e giovedì dalle 21.00 alle 22.30. Negli anni Nerd Attack si è evoluto sbarcando su YouTube e su Twitch e creando il Trapani Comix. Trapani Comix and Games è il primo Festival Mediterraneo della Cultura Pop che si svolge nella città di Trapani. È un evento dedicato alla celebrazione della cultura pop come il fumetto, il cinema d’animazione, il mondo videoludico e l’editoria. Ad ospitarla è la Villa Margherita, un giardino da ventuno mila metri quadri che è stato impegnato con diverse aree tematiche adatte a tutti i target. Data l’esperienza maturata nel campo organizzativo dai Nerd Attack, è stato possibile fin dalla prima edizione coinvolgere brand nazionali come partner e ospiti di caratura che hanno reso questo evento sin da subito uno dei più attesi e osservati di tutto il circuito nazionale. Questo ha contribuito a rendere la città di Trapani un polo siciliano della cultura pop e videoludica. I Nerd Attack hanno organizzato altri riusciti eventi come l’Erice Fantasy, l’Erice Xmas Tech e il Trapani Beer Fest.
 
 
 

Leggi la notizia

Cultura

Pantelleria, domani Nuccia Farina parlerà di Marineria Pantesca. Ospite M° Cossyro

Redazione

Pubblicato

il

Pantelleria: domani, sabato 27 aprile a Panteschità si parlerà di Marineria Pantesca con il Maestro Cossyro e immagini esclusive
Appuntamento speciale del Seminario PANTESCHITÁ di Nuccia Farina, progetto finanziato con il Bando Democrazia Partecipata 2023, per il 27 aprile alle ore 17.00. Si tratta di una data di recupero di quella annullata ad inizio mese per problemi tecnici.

Il settimo appuntamento con il ciclo di seminari per conoscere meglio l’isola riguarderà un’attività che in passato ha avuto un ruolo di sostegno fondamentale per l’economia isolana: la Marineria Pantesca.

Nonostante la prevalente vocazione agricola, alcuni panteschi si dedicavano alla costruzione e alla manutenzione di imbarcazioni di piccola e media grandezza, la cui funzione, oltre alla pesca, era soprattutto quella di permettere un trasporto più agile delle merci da e verso le zone periferiche dell’isola, reso possibile dalla presenza di insenature e calette adibite a porticcioli.

A memoria di questa singolare tradizione, ad oggi, rimane la regata velica delle Lance pantesche, un evento folkloristico che tenta di conciliare la storia della marineria pantesca con le esigenze di intrattenimento turistico.

Grazie anche alla testimonianza del Maestro Michele “Cossyro” Valenza, figlio e fratello di mastri d’ascia, cercheremo di riscoprire questa antica arte presente a Pantelleria fino ad un paio di decenni or sono.

Vi aspettiamo domani, sabato 27 aprile alle ore 17.00 presso il Circolo di San Vito e ricordiamo che il seminario è pubblico

Leggi la notizia

Spettacolo

Bloom la super band: Giusy Ferreri Max Zanotti, Roberta Raschellà e Alessandro Ducoli insieme per “E’ la verità”

Marilu Giacalone

Pubblicato

il

BLOOM è la super band alternative rock formata da GIUSY FERRERI, MAX ZANOTTI, ROBERTA RASCHELLÀ e ALESSANDRO DUCOLI. Da venerdì 26 aprile in radio e in digitale “È LA VERITÀ”, il brano che anticipa l’album di inediti di prossima uscita. 

Da venerdì 26 aprile sarà in radio e disponibile in digitale “È LA VERITÀ” (prodotto da GGF Music e distribuito da ADA Music), il brano che anticipa l’album di inediti di prossima uscita.

Da oggi, venerdì 19 aprile, il brano è disponibile in pre-save: http://ada.lnk.to/ELAVERITA.  

 

BLOOM nasce da un’idea di Giusy Ferreri e Max Zanotti, il quale ha poi coinvolto Roberta Raschellà e Alessandro Ducoli, musicisti di grande esperienza e personalità, che contribuiscono a dare vita al suono unico e coinvolgente della band. L’idea che unisce i componenti della band è quella di immergersi in una fase creativa dove sperimentare attraverso il suono un nuovo linguaggio musicale e dove Giusy fa emergere il suo lato più introspettivo. Da qui il nome BLOOM, che significa fioritura, e che quindi incarna l’essenza di una nuova vita.

 

Con BLOOM Giusy Ferreri ha voluto regalarsi uno spazio al di là della sua carriera da solista (che prosegue parallelamente) per esprimere in maniera più pura e completa la sua anima rock, già presente in pillole e come lato B-Side in tutti i suoi album fin dagli esordi. Oltre a essere leader della band, Giusy Ferreri è anche produttrice esecutiva, autrice di tutti i testi e di 7 melodie dei 10 brani che andranno a comporre il primo album di inediti dei BLOOM di prossima uscita.

 

“È la verità” è un inno all’energia del rock, caratterizzato da una melodia travolgente, viscerale e ipnotica. Il brano arriva a esattamente 10 anni dalla pubblicazione del singolo “La bevanda ha un retrogusto amaro” (25 aprile 2014), estratto dall’album “L’attesa”, uno dei brani più iconici della carriera da solista di Giusy Ferreri che mostra la sua anima rock.

 

Prodotto, registrato e mixato da Steve Lyon nel Panic Button Studios a Hampton (Londra) e masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio, “È la verità” vede Giusy Ferreri alla voce, Max Zanotti al basso, Roberta Raschellà alla chitarra e Alessandro Ducoli alla batteria, con il contributo di Mattia Boschi al violoncello, di Simone D’Eusanio alla viola e al violino e di Floriano Bocchino per la scrittura delle parti degli archi. Produzione artistica dei BLOOM e Steve Lyon.

 

GIUSY FERRERI, dal suo clamoroso esordio del 2008 ad oggi, ha collezionato risultati unici e straordinari costruendo una carriera di traguardi e record, tra hit radiofoniche, 1 disco di diamante e 16 dischi di platino. Sono innumerevoli i brani che negli anni hanno mostrato l’incredibile capacità della Ferreri di interpretare generi e stili più disparati, spaziando dal rock al pop, dal blues alla world music, tra cui, solo per citarne alcuni, “Non ti scordar mai di me”, “Novembre”, “Il Mare Immenso”, “Ti Porto A Cena Con Me”, “Partiti Adesso”, “Volevo Te”. Una vita segnata da grandi successi e importanti collaborazioni con alcuni dei nomi più rilevanti del panorama italiano quali Tiziano Ferro, Nicola Piovani, Marco Masini, Michele Canova, Sergio Cammariere, Takagi & Ketra, Corrado Rustici, Federico Zampaglione, Bungaro e molti altri, e con Linda Perry. A febbraio 2022 è uscito “Cortometraggi” (Columbia/Sony Music), l’ultimo album di inediti contenente “Miele”, brano con cui l’artista è stata in gara al 72° Festival di Sanremo, e i singoli “Gli Oasis di una volta”, “Causa effetto” “Cuore sparso” e “Federico Fellini”. Da maggio a settembre 2023 Giusy Ferreri è stata impegnata in un tour che l’ha vista suonare in giro per l’Italia con 25 date in location particolari. A novembre 2023 pubblica “Il meglio di te”, il brano originale scritto ed interpretato dalla stessa Giusy per la colonna sonora del film “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese.

Parallelamente al progetto con i BLOOM, Giusy Ferreri prosegue il suo percorso da solista con un nuovo tour outdoor che dal 26 aprile la vedrà portare dal vivo in tutta Italia le hit che hanno segnato la sua carriera, accompagnata dalla sua band, ormai consolidata, composta da Andrea Polidori (batteria), Gabriele Cannarozzo (basso e moog), Fabiano Pagnozzi (tastiere e synth), Davide Aru (chitarre) e Mattia Boschi (violoncello e chitarra).

 

MAX ZANOTTI, cantante, musicista, autore, produttore, nel 1995 forma i Deasonika con cui pubblica gli album, “L’uomo del secolo” (2000), “Piccoli dettagli al buio” (2004) “Deasonika” (2006 – anno in cui partecipa al Festival di Sanremo), “Tredicipose”. Nel 1996 collabora come cantante, chitarrista e co-autore nella band V.M. 18. Nel 2007 inizia la collaborazione come cantante e autore al progetto discografico “Rezophonic”.  Nel 2013 esce “Della Vita Della Morte”, disco e progetto insieme al produttore DJ Myke. Chiusa l’esperienza con i Deasonika e la parentesi solista, nel 2014 forma i Casablanca, gruppo rock/stoner che ha all’attivo 3 album, “Casablanca” (2015), “Pace violenza o costume” (2018) e “Il Lato Oscuro” (2022). Nel 2022 forma la band The Elephant Man pubblicando il primo album “Sinners” che nel 2023 ottiene la candidatura alle nomination dei GRAMMY AWARDS come Best Alternative Music Album, mentre il video del singolo “Valerine” è candidato ai GRAMMY AWARDS come Best Alternative Rock Music Video. Nel corso della sua carriera ha pubblicato due album da solista, “L’illusione” (2010) e “A un passo” (2019). Nel corso della sua carriera ha collaborato con Enrico Ruggeri, Floriano Bocchino, Alteria, Francesco Setta e molti altri.

 

ROBERTA RASCHELLÀ si è diplomata al CPM di Milano e alla LIZARD di Torino con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2014 fonda la DELAY HOUSE OF ART, scuola di musica e d’arte. Suona con diversi artisti italiani in qualità di turnista, in trasmissioni televisive e nei musical Green Day American Idiot e We Will Rock You Italia. Compone e produce musiche e jingle per emittenti televisive nazionali e per contenuti video. Collabora da diversi anni con i marchi D’Angelico Guitars e D’Addario Strings in qualità di endorser.

 

ALESSANDRO DUCOLI, dopo un percorso di studio fatto tra Italia e America, agli inizi degli anni ‘90 inizia a suonare con numerosi artisti nella scena indie rock italiana partecipando a molti progetti in studio e live. Si esibisce in date del tour europeo con la band californiana Go West. Poi partecipa ad un progetto con Mauro Pagani dove suona ed è anche produttore artistico. Negli anni successivi si dedica principalmente a unirsi a progetti underground restando così nella scena indie rock italiana. Negli ultimi anni è il batterista del progetto internazionale The Elephant Man.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza