Sociale
Istruzione, progetto da 4milioni contro violenza di genere: educare studenti alla legalità, rispetto della persona e differenze di genere

Presidenza della Regione
Educare gli studenti ai valori della legalità, del rispetto della persona e delle differenze di genere, con particolare attenzione al fenomeno della violenza sulle donne, attraverso l’arte e la multimedialità. Si intitola “Arte. Di ogni Genere” il progetto promosso dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale e finanziato con 4 milioni di euro, attraverso la sperimentazione di modelli didattici innovativi nelle scuole di ogni ordine e grado, che dovranno incidere sulle coscienze e sui comportamenti degli alunni.
«Anche la Sicilia registra un pesante dato riguardante la violenza sulle donne e diverse sono le azioni da mettere in campo per arginare questo fenomeno – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano – tra le quali prioritariamente un’azione educativa e di sensibilizzazione alla cultura del rispetto della persona, delle differenze di genere e alla gestione dei conflitti. Gli alunni e le alunne dell’Isola avranno l’opportunità di frequentare laboratori e percorsi artistici, per poi realizzare elaborati e prodotti ispirati al tema del contrasto alla violenza di genere e alla violenza sulle donne. L’obiettivo finale è quello di sensibilizzare ed educare a riconoscere tutti quei comportamenti “al limite”, preludio di forme discriminatorie o violente, contribuendo alla formazione di una coscienza consapevole diffusa quale prezioso strumento di prevenzione e di guida alla positiva interazione sociale».
Nel dettaglio, la circolare del dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio (consultabile a questo link) prevede che gli studenti possano frequentare un percorso composto da attività laboratoriali, seminari, giornate studio, visite tematiche, incontri con esperti di cinema, musica, teatro o altre forme artistiche, per realizzare prodotti finali con contenuti originali e inediti, appartenenti a cinque tipologie: illustrazione grafica, multimediale, testo scritto, testo teatrale con rappresentazione, composizione musicale con esibizione. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno presentare una sola proposta progettuale, per un importo complessivo non superiore a 15 mila euro, per realizzare uno o più prodotti, che saranno poi selezionati da apposite commissioni individuate per ciascuna tipologia di forma artistica/espressiva ed esposti durante una manifestazione finale a Palermo.
I percorsi potranno coinvolgere in partenariato altri soggetti tra cui istituzioni, forze dell’ordine, operatori e specialisti di settore, organizzazioni del terzo settore impegnate nell’affermazione dei valori della legalità e nel contrasto alla violenza verso le donne, ma anche esperti nei vari settori artistici. I progetti finanziati dovranno essere avviati durante l’anno scolastico 2023/2024 e concludersi entro il 31 ottobre 2024. È possibile inviare le domande al dipartimento regionale dell’Istruzione entro il prossimo 15 novembre all’indirizzo dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it
Sociale
Gangi, Suor Carolina diventa cittadina italiana

Alla cerimonia presente la madre generale delle Collegine suor Eleonora Francesca Alongi
Dopo 20 anni, a servizio della comunità gangitana, suor Carolina Isabel Morales Campos, originaria del Messico, diventa cittadina italiana.
Il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, ieri mattina ha ufficializzato la sua cittadinanza alla presenza della madre generale delle Collegine Eleonora Francesca Alongi. Suor Carolina fa parte delle Suore Collegine della Sacra Famiglia l’istituto religioso femminile voluto nel 1717 dal cardinale Pietro Marcellino Corradini che aprì a Sezze una scuola con convitto per l’educazione delle ragazze e, per la gestione dell’opera, istituì una congregazione di religiose “Le Collegine” dedite all’istruzione, alla catechesi e attive nell’opera di pastorale giovanile oltre a somministrare la comunione agli infermi.
Suor Carolina ha ringraziato ed ha detto: “ A Gangi mi sono trovata in famiglia, io da straniera sono stata accolta da tutta la comunità con tanto affetto e amore”. Il sindaco Giuseppe Ferrarello ha voluto consegnare a suor Carolina anche la spilla simbolo di Gangi.
Sociale
Trapani, inaugurato dipinto in ricordo delle vittime di mafia

TRAPANI: INAUGURATO UN DIPINTO IN RICORDO DELLE VITTIME
INNOCENTI DI MAFIA.
Alle ore 10.00 odierne, in piazza Vittorio Emanuele, su iniziativa dall’associazione
Libera e dall’Arma dei Carabinieri di Trapani, si è svolta la cerimonia di inaugurazione di
un dipinto in onore delle vittime innocenti di mafia.
L’opera, realizzata dall’artista trapanese Giovanna Colomba e posizionata sul
muro perimetrale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, raffigura il
“Tramonto” con il testo dell’omonima poesia che la piccola Nadia Nencioni aveva scritto il
24 maggio 1993 e che, tre giorni dopo, veniva uccisa nella strage di via Geogofili di
Firenze.
In ricordo di quel triste evento e, idealmente, di tutte le vittime di mafia, “Tramonto”
fu il nome scelto per l’operazione che il ROS dei Carabinieri ha condotto per giungere
all’arresto di Messina Denaro Matteo.
Alla cerimonia ha preso parte il Prefetto Daniela Lupo, il vescovo Pietro Maria
Fragnelli – che ha benedetto il dipinto – le più alte cariche civili e militari della città e ha
partecipato una folta rappresentanza degli istituti scolastici della città.
L’evento si inserisce nell’iniziativa “cento passi verso il 21 marzo” dell’associazione
Libera per donare alla città di Trapani, in occasione della trentesima edizione della
“Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle
mafie”, un segno tangibile dell’impegno delle Istituzioni e delle associazioni al contrasto
alle mafie.
Salute
San Giuseppe, gli auguri di Salvatore Puccio per Pantelleria e i papà dell’isola: 4/6 figli ognuno

Oggi, in occasione della Festa di San Giuseppe, gli auguri agli omonimi e ai papà sono a migliaia, sui social, nelle chat.
Uno che ci è parso alternativo e davvero di buon auspicio, lo cogliamo da Salvatore Puccio, gentiluomo di una volta, con il piglio sagace e risoluto, noto ai più sull’isola per la sua spiccata intelligenza e simpatia.
“E per non dimenticare nessuno, auguri a tutti i Giuseppe ed i papà che a Pantelleria dovrebbero fare 4/6 figli ognuno per più generazioni; diversamente si dovrebbe accettare l’idea di accogliere almeno 10 mila persone che potrebbero risollevare l’agricoltura e la mancanza di mano d’opera.” E ha ben ragione il nostro imprenditore naturalizzato pantesco da moltissimi anni.
E’ di queste settimane, infatti, una nostra piccola inchiesta che riporta sulla cronaca locale “quel pasticciaccio brutto” del Punto Nascite presso l’Ospedale Nagar di Pantelleria, la cui chiusura, risalente al 2019, ha determinato l’andirivieni di gestanti verso la Sicilia, per mettere al mondo la loro progenie, non più pantesca di nascita.
Abbiamo chiesto informazioni all’Ufficio Anagrafe del Comune, per sapere se la natalità sull’isola sia diminuita e in che termini.
I numeri delle nascite:
- dal 2019 al 2024, i nati sono stati 270: cioè, in cinque anni solo 270 bambini con una media di poco più di 50 l’anno.
- il calo è sensibile e preoccupante, se si considera che da 80 nascite all’anno, questo è il numero che ci è stato riferito, si è passato a 50.
Da quanto abbiamo potuto appurare, il fatto che una donna debba affrontare una via crucis per dare alla luce uno o due figli, in fatto di spese, di tempo, di stress e altri fattori già abbondantemente riportati, potrebbe far passare la fantasia e il desiderio di maternità e, si, perchè no, anche di paternità.
Se si ripristinasse il Punto Nascite e si tornasse a “concedere” il diritto al proprio natale nella terra dei propri avi, impastata di acqua di mare straordinario e sangue fiero, probabilmente le donne pantesche tornerebbero a trovare coraggio e fiducia e a mettere su famiglia.
La tranquillità di poter partorire nella propria isola, con i propri cari vicini, nel nosocomio dove tutti conoscono tutti, dove ci si sente sempre coccolati e accuditi, potrebbe incidere psicologicamente nelle donne, indotte molte volte a rinunciare alla gravidanza.
Nel bell’auspicio di Salvatore Puccio, in occasione della Festa del Papà, dobbiamo riprendere a “combattere” per quel Punto Nascite tanto fragile, quanto necessario e ripopolare l’isola di giovani panteschi orgogliosi ed energici, come la lo “etnia” vuole.
In copertina foto di repertorio di manifestazione a Roma, anno 2012, avverso la chiusura del Punto Nascite, con il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Spata, l’Avvocato Giovanni Cozzo, l’attuale assessore Massimo Bonì, l’Avvocato Rossana Cozzo, Gianni Bernardo, la sottoscritta e molti altri ancora.
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