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Sociale

“IO SONO NEMO” è il progetto avviato in Sicilia con iniziative per il contrasto alle solitudini involontarie

Redazione

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. Coinvolti i territori delle 9 province e di 15 comuni
 
“IO SONO NEMO” è il progetto avviato in Sicilia con iniziative per il contrasto alle solitudini involontarie

ed il potenziamento delle interazioni sociali. Sono coinvolti i territori delle 9 province e di 15 comuni

 

“IO SONO NEMO” è il progetto di MCL Sicilia e MCL Mineo (Circolo “Don Rosario Pepe”) che vede coinvolte tutte e nove le province siciliane e ben quindici territori comunali, dove si svolgeranno  svariate iniziative per il contrasto alle solitudini involontarie a favore di almeno 250 destinatari over 65, con attività di animazione socioculturale, che prevedano il loro diretto coinvolgimento.

Nei territori “bersaglio” saranno attuate le iniziative coprogettate dirette al contrasto  alle solitudini involontarie, in particolar modo quella degli over 65, ponendo in essere  una serie di attività che prevedono il coinvolgimento diretto degli anziani e che possano favorirne la socializzazione, contestualmente allo sviluppo di reti sociali reali e  virtuali e di vicinato ed alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla tematica.

Il progetto “IO SONO NEMO” – finanziato dal Ministero del Lavoro e dall’Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana (Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali) – prevede iniziative per la valorizzazione di beni comuni ai fini della promozione delle relazioni sociali, delle attività culturali fra gli abitanti dei quartieri; iniziative sociali di contrasto alle solitudini involontarie, specie nella popolazione anziana, attraverso laboratori, la promozione del volontariato, lo sviluppo di relazioni fra gruppi diversi della popolazione locale (es. anziani e migranti); eventi e laboratori: in relazione alle specificità locali potranno essere organizzati laboratori di socializzazione, escursioni cittadine, cene, un orto sociale.

Le iniziative saranno attuate favorendo le sinergie con le realtà attive del territorio, e mantenendo il collegamento con le attività analoghe realizzate negli altri territori della regione.

 

Per aderire all’iniziativa ci si può rivolgere a tutte le “Antenne Territoriali” presenti in Sicilia, composte dai Circoli MCL, dai CAF e dai Patronati SIAS.
Per maggiori informazioni:
Contattare il numero 0933.981792 o inviare una mail a sicilia@mcl.it
www.sicilia.mcl.it

Cultura

Pantelleria, tutto pronto per San Francesco il patrono di Khamma: festeggiamenti religiosi e laici

Direttore

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E’ tutto pronto per l’attesa festa di San Francesco D’Assisi, il 4 ottobre 2023, in Khamma.
Per il patrono della contrada dei fiori, è previsto un programma che include momenti religiosi, da vivere con quelli laici: processione messa, musica, degustazioni e anche mostra statica del Vespa Club.

Inoltre, presso il Circolo Trieste si terranno tornei di carte che si chiuderanno con premiazioni.
Il tutto annaffiato dalle cantine contradaiole locali.

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Sociale

Pantelleria – Omicidio Fontana, un dolore immenso e la dignità della famiglia di Anna Elisa

Redazione

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Quando accadono fatti di cronaca che ci procurano impotenza di parole e sgomento di pensieri ed emozioni, ogni riflessione, seppur espressa in buona fede, acquisisce il sapore di una considerazione gratuita e meramente oggettiva rispetto all’universo soggettivamente circoscritto degli esseri umani coinvolti.

Nel richiamare la dolorosa vicenda di Anna Elisa, attorno alla quale si sono imposte giustificazioni di ordine sociale, economico e culturale, è necessario asseverare che l’attuazione di qualsivoglia violenza la si può ravvisare nei contesti più disparati, pur se ben celata e sfoggiata con le astute strategie dell’elevazione culturale.

Chiedersi perché Anna Elisa abbia potuto rassegnarsi alla sua nuova realtà senza opporre ribellione, attribuire a questa donna così solare la colpa e lo stigma di persona che ‘se l’è cercata’, non ci allontana dall’insistere, con forza e determinazione, sul sacrosanto diritto alla libertà di ciascun essere umano, le cui responsabilità o irresponsabilità personali non ci è dato giudicare.

Una donna che si rende conto di essere stata tradita nel proprio sogno di libertà, avvinghiandosi dentro una ragnatela intessuta di sentimenti morbosi, aggressivi ed infuocati, non è in grado di ritornare sui propri passi, di elaborare e mettere in atto, dall’oggi al domani, la sua fuga dall’orco spregevole, il quale conosce bene l’arte dell’inganno e produce arrendevolezza con la sua irascibilità.

Al di là di qualsiasi ragionamento equilibrato, alla drammatica morte di Anna Elisa è sopravvissuta l’emozionante testimonianza di una famiglia che l’ha amata immensamente – e che continuerà a farlo nella distanza tra i due mondi -, dimostrando che l’amore vero non è bugiardo né insidioso.

L’amore puro, senza condizioni, il sentimento che porge all’amata le ali per volare alla ricerca di una felicità anelata, pur se illusoria, esiste; ed è custodito, oltre che nell’anima dei cinque figli, nel gran cuore del marito, Sergio Di Malta, che, da uomo semplice, genuino e scarno di parole, saprà riscattare ogni infamia commessa dal suo stesso genere, con l’immensa forza e la straordinaria dignità che gli appartiene: di uomo, di padre e di marito.

Non tutti gli uomini sono dei mostri. E Sergio ce lo ha dimostrato con il cuore in mano, con quel palese disorientamento esistenziale che, da questo momento in avanti, gradualmente, riuscirà a riportare in equilibrio, grazie alla sua generosità affettiva e ai valori recepiti ed interiorizzati nel corso della vita. Ancor di più, Sergio ci ha dimostrato che non esiste ambiente familiare, sociale e culturale ‘indigente’ che possa disdegnare e non esultare alla bellezza dell’amore libero, abbondante e prodigo.

Il degrado, spesso, dimora nel cuore: non nel cuore della famiglia di Anna Elisa, oggi stella raggiante del Cielo sopra di noi, che non conosce le pene infernali della ferocia umana sulla Terra.

Franca Zona

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Sociale

Morte Messina Denaro, Mons. Giurdanella “La CHiesa dalla parte delle vittime e della giustizia”

Giovanni Di Micco

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[Mazara del Vallo/Trapani) – «Conosciamo bene le dichiarazioni di Matteo Messina Denaro che ha definito la Chiesa piena di corrotti. Sono dichiarazioni che si commentano da sé». Lo dice il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella, dopo la morte di Matteo Messina Denaro. Il questore di Trapani Salvatore La Rosa ha vietato i funerali per il boss. «In questo momento noi come Chiesa stiamo dalle parti delle vittime – ha detto Giurdanella – stiamo dalla parte della giustizia, perché le persone che hanno subìto ogni forma di violenza atroce, fatta di morte, possono sentirsi accompagnati da processi urgenti che la società civile, forze dell’ordine, magistratura ma anche la comunità scolastica ed ecclesiastica deve avviare, per liberare questo territorio dalla cultura della sopraffazione, della prepotenza, della logica del più forte».  
   Monsignor Giurdanella ha, altresì, ribadito: «Dobbiamo iniziare dalle famiglie, dalla scuola per scrollarci di dosso questo peso che ci portiamo da parecchi anni. In questi mesi successivi all’arresto di Matteo Messina Denaro ho raccolto, tra i giovani e le forze sane del nostro territorio, un urlo di speranza per poterci liberare da questa piovra (la criminalità mafiosa) che ci tiene sospesi e che non ci permette di vivere». 
(mf)

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