Cronaca
Inchiesta “Aspide” della GdF: la posizione dell’Ordine dei Medici della provincia di Trapani

In ordine alle vicende di lunedì 11 dicembre, relative all’operazione delle Fiamme Gialle denominata “Aspide” che ha coinvolto esponenti e personale medico, questo Ordine ha immediatamente riunito il Consiglio Direttivo per una approfondita valutazione dei fatti emersi dall’inchiesta (sinora appresi solo tramite i racconti dagli organi di stampa) ed ha maturato la decisione di attendere la ricezione degli atti ufficiali da parte della Procura al fine di valutare eventuali provvedimenti da intraprendere a tutela dei propri principi deontologici.
La dichiarazione del presidente dell’OMCEO di Trapani, dottor Vito Barraco
“Nella qualità di presidente manifesto il mio personale rammarico per quanto in questa fase sta emergendo dalle notizie stampa e mi auguro che venga fatta rapidamente adeguata chiarezza, ferma restando la massima fiducia negli organi inquirenti e nella Magistratura unitamente alla totale garanzia di fiducia nei colleghi medici coinvolti. Tuttavia, non posso non soffermarmi sul particolare momento che il contesto sanitario sta attraversando dalla pandemia ad oggi, contesto che richiederebbe maggiore apporto di disciplina e responsabilità da parte di tutti. È del tutto evidente che alcune iniziative intraprese dall’ente negli ultimi anni si pongono in netto contrasto con i predetti principi trascurando dunque gli adeguati sistemi meritocratici che ogni procedura concorsuale dovrebbe adottare. A riguardo, non posso non citare le recenti assunzioni fatte dall’ente a tempo indeterminato con procedure “click day” poi soggette a stabilizzazioni, senza dare l’opportuna precedenza all’espletamento definitivo dei precedenti concorsi che prevedevano principi di selezione valutativi e quindi meritocratici e che ancora oggi rimangono sospesi. In ogni caso la nostra attenzione si deve focalizzare sulle attuali criticità dell’assistenza sanitaria alla popolazione residente, criticità che sono fondamentalmente legate alla carenza di medici specialisti e non solo. Ovviamente la questione non è solamente provinciale o regionale, ma in tutto il Sistema Sanitario Nazionale. Inoltre, la fuga dei medici è la conseguenza dei disagi notevoli nei turni di servizio nei reparti ospedalieri, della mancanza di filtri sanitari adeguati nel territorio ed al carico burocratico non più sostenibile dei medici di medicina generale”.
L’OMCEO della provincia di Trapani rimane vigile ed attento, in attesa delle carte ufficiali richieste alla Procura, e valuterà i provvedimenti da prendere in maniera opportuna.
Lavori Pubblici
Pantelleria, iniziati lavori sostituzione guard-rail in zona Mursia

Dopo anni di attesa, sono finalmente iniziati i lavori di sostituzione del tratto di guard rail fortemente ammalorato e pericoloso, situato lungo la strada perimetrale nel tratto compreso tra la Cantina Pellegrino e l’ingresso dell’Hotel Mursia.
Si tratta di un intervento atteso da tempo, necessario per garantire maggiore sicurezza stradale e migliorare la qualità e l’immagine del nostro territorio.
C’è grande soddisfazione da parte dell’Amministrazione e della cittadinanza tutta: un altro importante tassello si aggiunge al percorso di cura, decoro e valorizzazione della nostra isola.
Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo intervento ed auspichiamo che molti altri trovino pratica realizzazione nell’immediato futuro.
Salute
Pantelleria, Jean Rizzo (FI) chiede implemento servizio elisoccorso e seconda ambulanza

Il segretario comunale di Forza Italia, Jean Rizzo, recentemente eletto, unitamente ai consiglieri comunali del partito, ha rivolto un formale invito al Sindaco affinché si attivi con urgenza presso gli organi competenti per richiedere l’implementazione del servizio di elisoccorso h24, attualmente attivo solo nelle ore diurne (h12).
Contestualmente, ha altresì chiesto di sollecitare la presenza di una seconda ambulanza medicalizzata in aggiunta a quella già operativa sull’isola.
Tali richieste nascono da criticità ormai evidenti: l’attuale assetto dei servizi di emergenza sanitaria si dimostra spesso insufficiente a garantire un’adeguata risposta in caso di situazioni gravi o improvvise, con il concreto rischio di ripercussioni negative sulla salute dei cittadini panteschi. In alcune circostanze recenti, la mancanza di mezzi e risorse ha messo seriamente in pericolo la vita dei pazienti, evidenziando l’urgenza di un potenziamento del sistema.
Il gruppo di Forza Italia, nel rispetto delle prerogative istituzionali e nell’interesse esclusivo della comunità, auspica che l’Amministrazione Comunale si faccia carico con determinazione di queste istanze, affinché la tutela della salute pubblica – diritto fondamentale e irrinunciabile – sia effettivamente garantita a tutti.
Cronaca
Pantelleria, Salvatore D’Amico assolto per non aver commesso il fatto in processo del 2008

Salvatore D’Amico: assoluzione con formula piena dopo 17 anni di processo e non poterne gioire
Un grande riscatto per Salvatore D’Amico che riceve dalla sentenza di assoluzione, recitata ieri 28 maggio 2025, peccato che lo stesso nel frattempo sia deceduto.
D’Amico, uomo stimato da tutta la collettività, politico brillante, ex sindaco di Pantelleria, era stato imputato per reati di associazione per delinquere e contro il patrimonio, con un processo che ha avuto inizio nel lontano 2008.
Nello stralcio della motivazione della sentenza, che ancora deve essere depositata ed emessa dal Tribunale di Brescia (si pensi che questo processo ha itinerato nelle curie anche di Marsala e Milano), si legge “Assoluzione nei confronti di D’Amico Salvatore per non aver commesso il fatto. Il giudice ha altresì revocato il sequestro preventivo con ogni conseguenza anche in relazione alle possibili pretese tributarie da parte dell’Agenzia delle Entrate, nei confronti degli eredi. “
Dopo le tribolazioni, notti insonne, preoccupazioni, spese a non finire, sopportate dal Signor D’Amico, finalmente è giunta la conclusione di questo calvario giudiziario.
Il rammarico è che lui sia morto senza sapere e senza poter tornare a sorridere spensierato, perchè le gravi e pesanti circostanze che hanno tenuto in vita una causa per 17 anni, si vedevano tutte nello sguardo di un D’Amico che non era più lui da tanto tempo.
Ma almeno la moglie Pina e i figli Alessandro, Luca e Rosario possono tirare un fiato di sollievo e trovare una piccola consolazione nell’espressione “per non aver commesso il fatto”, cioè nell’assoluzione con formula piena del loro papà: un riscatto reso pesante dalle lungaggini della giustizia italiana, ma giunto a pieni voti.
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