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Incendi in Sicilia. Politica regionale sotto accusa su modi e tempi, “Non si può effettuare la prevenzione a Luglio2

Redazione

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Un 2021 da ricordare quello sul versante incendi in Sicilia e, seppur annualmente tale situazione si è sempre verificata sembra esserci un peggioramento organizzativo e attuativo sul fronte della prevenzione. Tante parole e poca attuazione di un piano gestibile nelle orazioni di tanti politici e tecnici che tentano di gestire il tutto anche con fondi che mancano e dunque su fondi immaginari. Tutto a rilento nonostante le fiamme corrono e gridano vendetta su un territorio inoperoso che resta a guardare nei mezzi aerei unici  salvatori della patria di uno sbaglio che nasce a monte. Una sola parola è imputabile e tutti i mali e cioè, la prevenzione. Come dice il motto di una pubblicità. prevenire è meglio che curare calza a pennello nel mondo forestale e non solo, con sistema logico e naturale su territori regionale e nazionali visto che si ha a disposizione anche la manodopera a libro paga e cioè i forestali .-Circa 19 mila operai regionali siciliani non vengono gestiti nei tempi giusti per prevenire incendi, dice Antonio David operaio forestale e gestore di ForestaliNews – ma avviati soltanto quando ci sono i fondi, (altra grana annuale) da reperire tra vicissitudini burocratici e tempi biblici. Passa il tempo dunque, con l'erba che riesce a crescere ad altezza uomo, correndo molto più veloce di tutti e incasinando ancor di più una situazione già precaria in partenza. Non si possono avviare i Forestali a Luglio in piena emergenza e con i viali parafuoco da eseguire. unica arma di contrasto incendi, e licenziarli dopo 34 giorni sol perchè non ci sono i fondi per poterli far continuare, chiudendo i cantieri ad Agosto e limitandone la presenza sul territorio.. A Luglio doveva essere chiusa la prevenzione, invece più della metà del territorio è rimasta con sterpaglie alta e lavori da effettuare, dunque le fasce parafuoco le ha fatte il fuoco stesso…."- Politica che non trova il bandolo della matassa, nonostante selfie, post facebook della politica regionale vive e vegeta come adolescenti immaturi, solo per far fronte al dire sempre qualcosa che non si può promettere e gestire. Intanto la Sicilia brucia, e di anno in anno si aggiunge il tutto in un lista sempre più lunga di mal gestione e incompetenza logistica. I maggiori territori di estensione boschiva è stata distrutta su tutta , la riserva dello Zingaro,Cavalgrande,Cassabile,Piana degli Albanese,Portella della Ginestra, e in ultimo il territorio delle Madonie per citarne alcuni, senza tralasciare le campagne abbandonate o i territori locali che molto spesso sono da imput a tale innesco. Per la prevenzione degli incendi, quest’anno sono stati stanziati 134 milioni di fondi Poc (Programma operativo complementare dei contributi europei). Soltanto 64 sono stati sbloccati a metà giugno, con una variazione di bilancio dell’Ars, e adesso sono già finiti. La restante parte della somma ancora oggi non è disponibile. Serve un’altra variazione di bilancio. In tutto il comparto forestale in Sicilia, costa 234 milioni.“Ecco perché stanno licenziando tutti i precari della manutenzione – dice Tonino Russo, segretario generale della Flai-Cgil Sicilia – Ci sarebbero ancora giornate lavorative disponibili, ma mancano i soldi per pagarle. Siamo arrivati a una media di una quarantina di giornate su contratti che ne prevedono 101, per non parlare di quelli con 78 che non hanno fatto ancora una giornata di lavoro”.

I primi tremila stagionali, degli oltre 7.500 che si occupano della prevenzione degli incendi, sono scesi in campo nei primi giorni di giugno, gli altri a seguire. Al momento i forestali sono quasi 19mila: 1.328 lavorano con un contratto a tempo indeterminato e 1.200 di loro si occupano in effetti di manutenzione, con compiti che però attengono più alla guida degli uffici. Poi ci sono i precari, il grosso del personale: 5.295 sono in servizio 151 giornate l’anno, 8.774 vengono impegnati per 101 giornate l’anno e 3.252 sono attivi 78 giorni ogni anno.

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Torna la nuova edizione di “Parco in Cammino”. Escursioni e iniziative alla scoperta di Pantelleria con le Guide ufficiali

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Al via, con le prime escursioni del mese di maggio 2024, la nuova edizione di Parco in Cammino, l’iniziativa volta a valorizzare i sentieri e le proposte escursionistiche che coinvolgono le Guide Ufficiali del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

Fra cielo, mare, terra, aria, geologia e siti vulcanici, storia ed enogastronomia è possibile scoprire l’isola da diversi punti di vista, esplorando a piedi, sulle due ruote, in acqua, conoscendo in maniera approfondita la splendida fauna e flora che la popola.  

Sono già online le prime escursioni del mese di maggio:

 

21-mag-24: Just Walk. Da Kuddià a Kuddià

24-mag-24: L’Isola dei Tesori… Lago, Bosco, Mare.

26-mag-24: When The sun goes down. Tra i fumi solfuri e la luce della luna.

26-mag-24: Alba sulla vetta del vulcano. Risveglio nel bosco e saluto al sole.

28-mag-24: Vivere Pantelleria: alla scoperta dell’entroterra. Paesaggi e tradizioni

28-mag-24: Throught the Valley. Mueggen

29-mag-24: All’ombra del Vulcano. Un viaggio tra Storia, Natura e Leggenda.

30-mag-24: Touch of Wind. Tra gli aromi del vento.

31-mag-24: L’Isola dei Tesori… formazioni vulcaniche.

 

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Pantelleria, 2 maggio distacco energia elettrica. Ecco dove

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La Società SMEDE, per la giornata di giovedì 2 maggio, ha programmato la sospensione di erogazione di energia elettrica nella contrada di Scauri.

Nell’avviso pubblico riportato di seguito le vie interessate 

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Aggiornamento – Guardia Costiera: collisione a largo delle coste siciliane

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Le unità che nella mattinata odierna sono entrate in collisione a largo di Capo Passero stanno dirigendo in queste ore verso il porto di Augusta, dove arriveranno in serata. Dal monitoraggio dell’area in cui è avvenuto l’incidente non si sono registrati inquinamenti marini. Non risultano inoltre criticità per i membri degli equipaggi.

Una delle due unità mercantili coinvolte nel sinistro ha riportato una estesa falla allo scafo che però non ne ha compromesso al momento la navigazione per il rientro in porto. 

Le due unità – sotto il coordinamento della Sala Operativa della Direzione marittima di Catania – sono monitorate nella navigazione da mezzi aerei e navali della Guardia Costiera.

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