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Ambiente

Incendi estivi, convenzione Regione-Vigili del fuoco: squadre aggiuntive contro i roghi

Redazione

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2 milioni di euro del bilancio regionale, dal 10 giugno al 10 settembre di quest’anno, si procederà a un potenziamento della Sala operativa unificata permanente

Promuovere un’azione sempre più efficace e coordinata di contrasto al fenomeno degli incendi, con l’impiego di tredici squadre aggiuntive di pronto intervento dei vigili del fuoco, da dislocare nelle province dell’Isola, oltre a personale specializzato nel coordinamento delle attività da destinare alla sala operativa regionale. Con l’obiettivo di limitare i danni al patrimonio naturalistico e migliorare la sicurezza della collettività è stata firmata questa mattina, a Palazzo Orléans, una convenzione tra la Regione Siciliana e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco-direzione della Sicilia, in accordo con il Ministero dell’Interno, che impegna le istituzioni a collaborare nelle attività regionali di prevenzione e lotta attiva agli incendi, con il coinvolgimento del Corpo forestale della Regione Siciliana e del sistema di volontariato di Protezione Civile regionale. 
«Questa convenzione sigla un rapporto di collaborazione essenziale per la lotta agli incendi. È importante averlo fatto oggi – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – data di partenza della campagna antincendio 2022 che, per volontà del presidente Musumeci, è stata anticipata di quindici giorni. Prendiamo in carico una serie di incombenze nuove, soprattutto nella tutela delle isole minori più importanti, e garantiamo una presenza dei Vigili del fuoco, in rete con il Corpo forestale della Regione e la Protezione civile regionale, per salvaguardare cittadini e turisti in questa estate che si preannuncia molto calda. Ci sarà anche un distaccamento apposito per l’isola di Vulcano, in ragione della delicata situazione causata dall’emissione di gas, e si è stabilita una maggiore sinergia delle forze in campo, senza guardare al colore delle divise, ma avendo come unico obiettivo quello di salvaguardare territorio, abitazioni, esseri umani e animali. Con il governo Musumeci la prevenzione e la presenza sul territorio sono garantite, ci affidiamo al senso di responsabilità dei cittadini, perché sappiamo che i mutamenti climatici potranno causare problemi questa estate. Noi ci stiamo preparando adeguatamente».
Oltre all’assessore Cordaro, a firmare la convenzione il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani (per conto del Ministero dell’Interno), il direttore dei Vigili del fuoco Sicilia Ennio Aquilino, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale Giovanni Salerno.
«Quest’anno potremo contare sulla geolocalizzazione delle squadre presenti sul territorio e su satelliti geostazionari che consentiranno di dare l’allarme direttamente alla Sala operativa unificata permanente – aggiunge il comandante Aquilino – Abbiamo rafforzato la presenza per lo spegnimento anche distaccando un aeromobile su Catania, curando la formazione dei volontari di Protezione civile, che potranno intervenire autonomamente per aggredire subito i piccoli incendi e abbattere così i tempi di intervento dal momento dell’avvistamento delle fiamme. Siamo arrivati pronti all’avvio della campagna antincendio, grazie alla sensibilità e all’impegno dimostrati dal presidente Musumeci. Speriamo di vincere questa guerra». 
Con un investimento di quasi 2 milioni di euro del bilancio regionale, dal 10 giugno al 10 settembre di quest’anno, si procederà a un potenziamento della Sala operativa unificata permanente (Soup) della Regione con personale dei Vigili del fuoco, mentre la direzione delle operazioni di spegnimento sarà in capo al personale del Corpo forestale e a quello del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Tra gli enti è previsto uno scambio di dati in tempo reale e di statistiche. Oltre al personale già regolarmente in servizio, è previsto il potenziamento del dispositivo di soccorso dei Comandi dei Vigili del fuoco della Sicilia con squadre antincendio boschivo aggiuntive, dotate di automezzi e attrezzature dedicate e presidi temporanei, in servizio diurno dalle 8 alle 20, estensibile in caso di situazioni di pericolo.
Nel dettaglio, ci saranno 13 squadre aggiuntive, composte da 5 vigili, da distribuire sul territorio siciliano, con particolare attenzione alle piccole isole: 1 rispettivamente ad Agrigento, a Caltanissetta, a Catania, a Enna, a Ragusa e Siracusa, 2 a Messina-Vulcano, 3 a Palermo-Ustica, 2 a Trapani-Favignana. 

Ambiente

Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria

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Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria

il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.

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Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo

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La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco

E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.

Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.

Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre?I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe. 
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”

Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora?Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.

Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.

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Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe

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Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”

Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.

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