Economia
Inaugurazione Travelexpo, Santanchè: “Per l’allungamento delle stagionalità turistiche bisogna potenziare i piccoli Comuni: stanziati 26 milioni”

Terrasini, 5 aprile 2024 – Questa mattina alle 11 si inaugura la 26esima
edizione di Travelexpo con il messaggio inviato dalla ministra del
Turismo, Daniela Santanché, al patron Toti Piscopo: “Apprezzo molto –
scrive Santanchè – il fatto che abbiate chiamato Travelexpo Borsa
globale dei turismi, un plurale significativo che vuole sottolineare ed
includere la ricca varietà del settore, che non può assolutamente essere
racchiuso in un ‘semplice’ singolare. Oggi, infatti, non possiamo più
parlare di Turismo, ma, considerando la ricca offerta turistica
italiana, dobbiamo parlare di Turismi”. E’ per questo, spiega, che “nel
Piano Strategico del Turismo, il documento programmatico del MiTur fino
al 2027, vengono descritti e approfonditi – anche in ottica industriale
– i vari tipi di turismi presenti in Italia”.
Secondo la ministra Santanché, infatti, “la poliedricità del settore è
dovuta soprattutto alla ricchezza territoriale della nostra amata
Italia, che vanta mare, montagna, città d’arte, borghi, cammini solo per
citarne alcuni. E’ un comparto importante per la nostra Nazione, alla
base del Pil, che crea profitti e dà lavoro a molte persone, in
particolare alle donne. Dobbiamo, perciò, saper adeguatamente
valorizzare e promuovere i luoghi, mettendo in luce tutte le diversità,
che poi sono dell’unicità”.
Dunque, promuovendo l’impegno di Travelexpo per l’allungamento delle
stagionalità turistiche, Santanché afferma che ciò è fondamentale
“soprattutto se si guarda in prospettiva. Il futuro è uno degli
obiettivi anche di Travelexpo, questo importante appuntamento del
settore, occasione di confronto con gli operatori per definire strategie
di sviluppo possibile per il prossimo quinquennio”.
Tutto ciò serve a “non concentrare turisti esclusivamente in determinati
periodi dell’anno e solo in alcune città – osserva ancora Santanché – .
Allungare la stagionalità diventa, quindi, più che un’opportunità, una
necessità, che non dobbiamo assolutamente farci sfuggire, ma anzi
favorire”.
Per fare questo – è la ricetta della ministra, bisogna “potenziare i
piccoli Comuni, che soffrono attualmente di spopolamento, dotandoli di
servizi adeguati, rendendoli così appetibili per turisti stranieri, ma
anche per connazionali che vogliono magari sfruttare la possibilità del
lavoro agile per fare una piccola pausa durante l’anno, senza però
allontanarsi troppo. E’ anche in questa direzione che i 26 milioni di
euro destinati ai piccoli Comuni a vocazione turistica daranno una
spinta propulsiva”.
“Ci tengo a ringraziare tutti voi – conclude Daniela Santanché – per il
grande lavoro che fate e per avere colto la sfida più importante: quella
di fare tornare l’Italia turistica sulla vetta del podio. Ricordo,
infatti, che il ministero ed io siamo a vostra disposizione, sia
nell’ascolto che nel continuare a lavorare insieme. Buon lavoro!”.
Economia
Agricoltura: 50mila giovani nei campi italiani. Sicilia regione con più imprese agricole giovanili

Analisi Coldiretti diffusa in occasione dei premi all’innovazione Oscar Green
di Filomena Fotia
da Meteoweb.eu
Sono circa 50mila i giovani agricoltori al lavoro nelle campagne italiane, nel segno della sostenibilità e della creatività, un serbatoio di “cervelli” determinante per il futuro dell’agricoltura italiane e del Paese. È quanto emerge da una analisi Coldiretti sui nuovi dati del centro Studi Divulga diffusa in occasione dei premi all’innovazione Oscar Green, al Villaggio di Udine, alla presenza, tra gli altri di Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale Coldiretti, Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, ed Enrico Parisi, Delegato Nazionale Coldiretti Giovani. Imprese che affrontano il peso eccessivo della burocrazia e l’aumento dei costi degli ultimi anni, dimostrando però che i giovani agricoltori italiani rimangono i più resilienti nel panorama complessivo dell’imprenditoria giovanile.
In valore assoluto le regioni con il maggior numero di imprese agricole giovanili sono la Sicilia (6100 aziende), la Puglia (5000 aziende) e la Campania (4800 aziende), secondo il Centro Studi Divulga. L’indirizzo produttivo più gettonato tra i giovani agricoltori risulta quello legato ai cereali (grano, mais, legumi da granella, ecc.) scelto dal 16% delle imprese, che precede ortaggi (13), allevamento (11), vino (11%) e olio (9%). Ma a distinguere le imprese under 35 è soprattutto la propensione a sfruttare le tante opportunità dalla multifunzionalità, introdotta nel 2001 dalla cosiddetta Legge di Orientamento, fortemente sostenuta dalla Coldiretti. Si va dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Una rivoluzione che ha trainato anche la profonda mutazione della considerazione sociale del mestiere dell’agricoltore, come dimostra il fatto che quasi tre italiani su quattro (74%) che si dichiarano felici se i propri figli o nipoti lavorassero in campagna, secondo una recente indagine Censis.
Non a caso – sottolinea Coldiretti – secondo l’ultimo rapporto della Rete Rurale nazionale la produttività media per superficie delle imprese giovanili italiane è pari a 4500 euro per ettaro, doppia rispetto a quella europea e francese, ma è superiore anche a quella della Germania e soprattutto della Spagna, grazie alla maggiore specializzazione in coltivazioni ad elevato valore aggiunto.
“A ostacolare il fenomeno del ritorno in campagna sono purtroppo diversi fattori strutturali che è necessario rimuovere per sostenere il necessario ricambio generazionale nei campi italiani ed europei – sottolinea Enrico Parisi, delegato nazionale di Coldiretti Giovani – Il primo è l’eccesso di burocrazia che rappresenta una vera e propria tassa occulta per gli agricoltori, tanto più per chi decide di avviare una nuova attività, unita a imposizioni legate a politiche green troppo spesso slegate dalla realtà. Ma occorre lavorare anche sull’accesso al credito, un fattore fondamentale per sostenere la realizzazione delle mille idee creative che nascono dalle imprese giovani, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione di prodotto e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità”.
Economia
Circolo Velico Pantelleria – 5×1000 per sostenere sport, tradizione e sociale

Il Circolo Velico Isola di Pantelleria dal 5×1000 alle nuove attività del 2025
Siamo in periodo di denuncia dei redditi e, come è noto, è possibile destinare il 5×1000 di essa. Anche il Circolo Velico Isola di Pantelleria sta divulgando la possibilità di adesione a questa iniziativa, visto il valore del lavoro che esso svolge, su diversi fronti:
- sportivo: l’importanza dello sport e la sua promozione sono sacrosante per la gioventù, ma anche per gli adulti. Attività come le regate locali o l’organizzazione della IV tappa del Trofeo del Cmitato, e molte altre ancora.
- sociale
- culturale/tradizionale, mantenendo viva una tradizione di oltre 60 anni, che ha scandito la vita pantesca, reso giocoso il lavoro, caratterizzando la navigazione in imbarcazioni tutte personali dell’isola.
Per aderire al 5×1000: CF 93082300817
Ma ci ha spiegato nel modo più esaustivo, il presidente del Circolo Velico, il Com. Daniele Alongi, “Con il Circolo noi, praticamente, ci autofinanziamo con corsi di vela e altre iniziative. Tra queste forse quella più costosa che è quella dell’agonistica che continua tutto l’anno e che richiede dei costi, dei mezzi e non solo delle persone.
“Per l’isola è molto oneroso, quindi sicuramente il 5×1000 è finalizzato a sostenere soprattutto l’attività velica di base.
La vela sociale
Comandante, partendo dall’importanza di questo sport per la formazione di un bambino, perchè insegna disciplina, rispetto, autogestione, e molto altro ancora, capiamo insomma che la vela ha una grande valenza, è esatto? “Si e noi facciamo anche della vela sociale, perché chi non ha reddito sufficiente , ovviamente, noi lo accogliamo.
Inoltre, gli istruttori sono tutti professionisti, pagati, sempre carico del circolo.
“Abbiamo dei costi continui da sostenere e che in qualche modo garantire. Attraverso questa forma quasi gratuita del 5×1000, per chi lo facesse siamo sempre riconoscenti.”
Approfondendo le attività del 2025, com’è andato lo scorso sabato il Vela day? “Ottimi risultati! Abbiamo già tantissimi bambini iscritti ai corsi che inizieranno intorno al 15 giugno, quindi fra una decina di giorni.
“Siamo pronti per una stagione che si presenta, sembrerebbe molto buona e interessante, per i giovani panteschi: siamo fiduciosi.
“Tra poco partirà anche l’attività delle lance, tra l’11 di giugno e intorno al 20°, secondo il calendario che verrà pubblicizzato nei prossimi giorni o ulteriormente: Vela tradizionale, vela giovanile, vela adulta. “
Se vuoi sostenere il Circolo Velico Isola di Pantelleria e le sue attività, dai corsi alle regate di bambini, adolescenti e adulti, destina il 5×000 della tua dichiarazione dei redditi al CF 93082900817
Ambiente
Pantelleria, dall’orto al miele: il mercato che non ti aspetti. Domenica la Lago

Domenica 8 giugno, dalle ore 9:00 alle 11:00 ti aspettiamo al Lago Specchio di Venere.
Niente scaffali, niente sacchetti preconfezionati, ma un arcobaleno di colori direttamente raccolti dall’orto. A completare la varietà di prodotti tra cui scegliere, non può mancare il nostro tanto atteso miele dopo due anni di mancata raccolta.
Porta il tuo cesto, componilo come vuoi
Qui sei tu a partecipare: se porti il tuo cesto da casa, oltre a scegliere prodotti a km zero, contribuisci a rendere la tua esperienza ancora più green.
Il valore di un gesto semplice
Ogni ortaggio racconta di sole, acqua e lavoro paziente. Acquistandolo dal contadino locale contribuisci a dare valore all’agricoltura eroica di Pantelleria.
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