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Economia

Bonus Carburante 2024: Chi Ne Ha Diritto e Come Ottenerlo

Redazione

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L’aumento dei prezzi dei carburanti continua a preoccupare i lavoratori dipendenti del settore privato in Italia. Tuttavia, il governo ha prorogato il bonus carburante per il 2024, offrendo un sollievo finanziario per coloro che rientrano nei requisiti stabiliti. Vediamo chi ha diritto a questo beneficio e quali sono le modalità per ottenerlo.

Chi Ha Diritto al Bonus Carburante?

Il bonus carburante è destinato ai dipendenti del settore privato con un reddito annuo lordo inferiore a 35.000 euro. Questo include una vasta gamma di lavoratori, tra cui quelli che operano in studi professionali, enti del Terzo Settore, lavoratori da remoto e soci di cooperative di produzione e lavoro. Tuttavia, è importante notare che i dipendenti pubblici sono esclusi da questa agevolazione.

Come Funziona il Bonus Carburante?

Il bonus nasce dall’esigenza di creare delle agevolazioni che possano aiutare i cittadini a sostenere le spese, come il pagamento delle bollette luce e gas. Il bonus carburante viene erogato direttamente dalle aziende ai dipendenti che soddisfano i requisiti stabiliti. Questo beneficio viene emesso una tantum, cioè una sola volta all’anno, e ha un valore fisso di 200 euro. È importante sottolineare che il bonus carburante è esente da contributi e imposte, rendendolo un vantaggio significativo per i lavoratori.

Il processo per ottenere il bonus carburante è relativamente semplice. Non è richiesta alcuna domanda da parte dei lavoratori, in quanto la decisione di erogare il bonus spetta alle aziende private. Una volta assegnato, il bonus viene pagato direttamente nella busta paga del mese successivo, offrendo un immediato sollievo finanziario per i dipendenti, evitando cosi bollette non pagate.

Passo Veloce: Come Ottenerlo Senza Complicazioni

Oltre al valore fisso di 200 euro, il bonus carburante offre anche vantaggi fiscali ai dipendenti. Chi opta per questo beneficio può beneficiare di esenzioni fiscali, rendendo il bonus ancora più vantaggioso dal punto di vista finanziario.

È importante notare che il bonus carburante è cumulabile con altri contributi esentasse fino alla scadenza del 31 dicembre 2024. Questo significa che i dipendenti possono usufruire di ulteriori agevolazioni finanziarie, offrendo loro una maggiore tranquillità finanziaria durante questo periodo di aumento dei costi dei carburanti.

Sfida al Rialzo: Aumento dei Costi della Benzina

Recentemente, i prezzi dei carburanti hanno registrato un’ulteriore impennata, con alcuni distributori che superano i 2,5 euro al litro. Questo aumento dei prezzi sta mettendo ulteriormente sotto pressione i bilanci delle famiglie italiane, rendendo il bonus carburante ancora più prezioso per i lavoratori dipendenti del settore privato.

In conclusione, il bonus carburante per il 2024 offre un importante sostegno finanziario ai lavoratori dipendenti del settore privato con redditi modesti. Con un valore fisso di 200 euro e vantaggi fiscali aggiuntivi, questo beneficio aiuta a mitigare l’impatto dei crescenti costi dei carburanti sul bilancio familiare. Grazie alla proroga del governo, i lavoratori possono contare su questo beneficio per tutto l’anno, offrendo loro una maggiore sicurezza finanziaria in tempi difficili. In aggiunta i cittadini italiani possono dare uno sguardo alle offerte Engie che è uno dei  principali fornitori del momento. 

Fonte:  https://www.prestoenergia.it/news/bonus-carburante-2024/

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Cultura

Pellegrino celebra gli agricoltori eroici di Pantelleria – Evento domani 18 settembre

Redazione

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La Cantina Pellegrino festeggia il decennale di Unesco per la vite ad alberello  di Pantelleria

L’evento avrà luogo mercoledì 18 settembre alle ore 18.30 presso la sede di C.da Kuddie Rosse a Pantelleria. 

In occasione del decennale del riconoscimento della vite ad alberello pantesco come Patrimonio dell’Umanità Unesco, Pellegrino organizza per domani nella propria cantina sull’isola un evento in omaggio ai viticoltori panteschi, veri protagonisti di questa pratica eroica. Uomini e donne, detentori di una tradizione secolare, che ogni giorno si dedicano con passione e determinazione alla coltivazione delle uve Zibibbo in condizioni estreme – caratterizzate da forti venti, siccità e terreni scoscesi – da cui nascono vini unici e preziosi.

L’evento sarà un momento di convivialità e celebrazione, in cui vino e dialogo si fondono per onorare il lavoro, la fatica e l’impegno degli agricoltori, brindando insieme a loro con i nostri vini più rappresentativi dell’isola: Isesi, vino bianco secco, Giardino Pantesco Passito e Moscato, Nes Passito di Pantelleria.

Pellegrino desidera così onorare, insieme ai protagonisti, questo memorabile anniversario, sottolineando l’importanza della tradizione e della sostenibilità nella viticoltura pantesca, contribuendo alla valorizzazione delle pratiche agricole autentiche e promuovendo la cultura del vino sul territorio.

Su Pellegrino a Pantelleria

Da oltre 30 anni, Pellegrino rappresenta il più importante riferimento per i piccoli produttori dell’isola con i quali ha costituito nel tempo una sorta di patto per lo Zibibbo, sostenendo le produzioni, prendendo in carico le uve da oltre 350 conferitori e producendo vini Pantelleria DOC di qualità (bianchi, Moscati e Passiti), oggi apprezzati in tutto il mondo. Alla sua azione sociale svolta in questi anni,Pellegrino affianca una presenza diretta sull’isola con una grande tenuta in contrada Sibà, sulle alture occidentali che guardano al Mediterraneo ed ai suoi tramonti. La tenuta, incastonata in un angolo di rara bellezza, ricade all’interno dell’area naturale protetta dal Parco Nazionale di Pantelleria.

Si estende su 8 ettari di vigneti dislocati su un’altitudine che parte da 300 metri fino a toccare i 450 metri sul livello del mare.

Pellegrino, presente con una struttura di proprietà sull’isola dal 1992, oggi cantina ed enoteca, è leader del mercato dei vini di Pantelleria. In quest’isola vulcanica, nascono grandi vini quali il Moscato e il Passito di Pantelleria Doc, oltre a Isesi, vino bianco Pantelleria Doc.

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Economia

Bando “Sicilia che piace 2024” per le associazioni: pubblicata graduatoria provvisoria

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Pubblicata nel sito della Regione Siciliana la graduatoria provvisoria del bando “Sicilia che piace 2024 – Associazioni” che prevede la concessione di contributi a sostegno del sistema produttivo regionale attraverso iniziative di associazioni di categoria ed ex onlus. La dotazione finanziaria è di 300 mila euro e ogni proposta sarà finanziata con un massimo di 20 mila euro.

«Con “Sicilia che piace 2024” – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – vogliamo sostenere le realtà associative del nostro territorio che, attraverso progetti mirati, contribuiranno a promuovere i settori strategici della nostra economia. Questo bando offre l’opportunità di dare nuova linfa al sistema produttivo regionale, incentivando lo sviluppo sostenibile e l’innovazione in settori chiave per la crescita. Le associazioni giocano un ruolo fondamentale nel rilancio delle nostre eccellenze e siamo fiduciosi che i progetti selezionati possano generare un impatto positivo e duraturo».

I progetti ammessi e finanziabili sono 16 e dovranno concludere le attività entro il 31 ottobre 2024. Si tratta di iniziative che puntano a valorizzare i settori agroalimentare, artigianato, nautica, lapideo, moda e oreficeria, ICT e meccatronica. Altre 26 proposte risultano ammesse ma non finanziabili per esaurimento del budget, 16 le istanze non ammesse. Le associazioni potranno inviare, entro 10 giorni continuativi dalla data di pubblicazione del decreto, eventuali osservazioni esclusivamente tramite posta certificata all’indirizzo dipartimento.attivita.produttive@certmail.regione.sicilia.it. A conclusione dell’istruttoria l’Amministrazione regionale provvederà alla pubblicazione degli elenchi definitivi.

 

La graduatoria è disponibile a questo link del portale della Regione Siciliana.

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Economia

Agroalimentare-Ambiente-Economia. Acli Terra, Tavoletta: “QUARTA GAMMA: UN MERCATO COMPLESSO DA VALORIZZA

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QUARTA GAMMA: UN MERCATO COMPLESSO DA VALORIZZARE

Tavoletta, Acli Terra: la crescita di questo comparto conferma la capacità italiana all’innovazione

Il settore della quarta gamma sta attraversando un momento difficile per diversi fattori. I dati del 2024, infatti, registrano a marzo una perdita a volume del 2%, in peggioramento nelle ultime settimane con un valore puntuale che si attesta al -5%.

Nonostante il fatturato risulti sostanzialmente stabile è importante analizzare le principali cause di questa situazione e individuare i giusti correttivi per sostenere un settore fondamentale per il mercato dell’agroalimentare made in Italy. È quanto sostiene il Gruppo IV Gamma dell’Unione Italiana Food indagando l’andamento di mercato del settore negli ultimi mesi. Dall’indagine è emerso che le problematiche che affliggono la quarta gamma riguardano soprattutto l’aumento dei costi, il cambio di abitudini di consumo e le conseguenze del cambiamento climatico sulla produzione in campo.

La soluzione non è semplice, ma non può prescindere da una collaborazione tra aziende e distribuzione finalizzata a valorizzare l’alto valore di innovazione dell’ortofrutta di IV gamma che, nonostante numeri momentaneamente in calo, continua a essere molto presente nei carrelli dei consumatori italiani.

Dai dati si può evincere infatti che malgrado le criticità, lo scenario è sostanzialmente positivo e le aziende continuano a dimostrare una resilienza senza precedenti, grazie alla quale sono state in grado di affrontare momenti molto difficili.

«La quarta gamma è un esempio per tutto il comparto agricolo– afferma Nicola Tavoletta, presidente nazionale di Acli Terra – un esempio in cui l’agricoltura si ibrida con l’industria, anzi, dove gli imprenditori agricoli diventano anche imprenditori industriali.

La crescita del comparto della quarta gamma conferma infatti la capacità italiana all’innovazione, alla ricerca di nuove soluzioni per il mercato, alla qualificazione dei prodotti. Dalla terra si è passati a soluzioni industriali evolute e sofisticate, molto attente alla qualità.

E con la qualità e l’innovazione sono arrivati anche i mercati esteri, ricercati con gli adeguati investimenti nel marketing. Non ultimo c’è l’indotto, tutto quello che gira intorno al comparto: anche qui la crescita è evidente. Si pensi allo sviluppo della industria che costruisce i macchinari: anche in questo caso – conclude Tavoletta – siamo davanti a vere e proprie eccellenze internazionali, che devono essere di orgoglio e vanto per tutti».

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