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Comunità

Il Sindaco di Pantelleria: “Ci stanno massacrando!”. Manifestazione contro la fusione con la Sicilia – VIDEO INTEGRALE

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Il Sindaco Campo: “Ci stanno massacrando!”

La presidente dei Viddrani: “L’aggiunta Sicilia deprezza i nostri prodotti!

Don Showry: “Che rinasca l’orgoglio di essere panteschi!”

 

Si è svolta ieri sera, in Piazza Cavour di Pantelleria Centro, la manifestazione tanto attesa per contrastare la fusione del Doc Pantelleria con la Sicilia.

Diverse le personalità intervenute con accorati appelli affinché si ritorni all’unicità del brand Pantelleria.

Rosanna Gabriele, presidente del Comitato I Viddrani, così ha affermato: L’aggiunta Sicilia snatura il brand Pantelleria. L’isola vanta due riconoscimenti UNESCO: la vite ad alberello e i muretti a secco. In più il Parco Nazionale Isola di Pantelleria. Il Consorzio cantine non è democratico: il voto delle principali cantine pesa più del voto di 325 agricoltori e delle restanti sei cantine messe assieme. Le posizioni dominanti possono sfociare in abusi. Riprendiamo in mano il nostro destino! Dobbiamo creare una società con regole ferme (vedi nel video), dove i viticoltori mirino alla qualità e non alla quantità. Una filiera di produzione, che devono iniziare e finire da Pantelleria, dando la garanzia di autenticità dei nostri prodotti.”

Tra i rappresentanti politici: Il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, il Vicesindaco Maurizio Caldo, l’assessore Angelo Parisi, il consigliere Stefano Scaltriti, Giuseppe La Francesca, Michela Silvia e il Presidente del Consiglio Comunale Erik Vallini che così è intervenuto: “In merito alla decisione del Consorzio, i firmatari del presente atto esprimono la loro ferma contrarietà alla fusione Pantelleria con il brand Sicilia, perché non giova al nostro territorio!”

Il Sindaco Vincenzo Campo, che ricordiamo nei giorni scorsi è stato al Ministero dell’Agricoltura per illustrare  in Senato la vertenza: “Questa fusione è l’ultimo passo per la distruzione della nostra agricoltura! La variazione al disciplinare della Doc Sicilia. Questa è gravissima e diabolica, perché  così lo zibibbo può essere mischiato con altre uve. Ma ciò che mette tutti  gli agricoltori di Pantelleria in ginocchio: anche una minima traccia di uva di zibibbo nel vino, può bastare per fare milioni di bottiglie con altra uva meno pregiata. Questa è la fine!”

Erano presenti anche due autorità ecclesiastiche: Padre Poul e Padre Showry. Quest’ultimo fa leva sull’orgoglio pantesco: “Un orgoglio non fine a se stesso che sarebbe autodistruttivo, ma tale da consentire a tutti un colpo d’ala per riprendere quota e credere nelle nostre possibilità e nelle nostre capacità!”

I panteschi, dunque, sono scesi  in campo, armati di bandiere, sandwich e tanti propositi determinanti, ma la battaglia ancora è tutta da vivere e combattere.

Le importanti parole che sono partite dalle istituzioni politiche, laiche ed ecclesiastiche non possono e non devono rimanere tali, ma trasformarsi in azioni mirate e concrete a sovvertire la fusione.

Il Video Integrale

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Salute

Rotary Sicilia-Malta, il Governatore Pitari crea “Polio Plus Society”. Dal Club di Pantelleria Giovanni Palermo

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La PPS spiegata in un intervista  al  Presidente della Commissione Distrettuale Rotary Polioplus, Annalisa Guercio. L’entusiasmo e la vocazione di Giuseppe Pitari e Giovanni Palermo

Il Rotary è una associazione che, storicamente, si occupa di molteplici problemi che affliggono l’umanità. I suoi soci sono dei professionisti delle più disparate materie, che mettono a disposizione gratuitamente le proprie attitudini per contribuire in dati umanitari, esponendosi in nome del proprio Rotary di appartenenza.
Ma poi ci sono altre realtà, chiamiamole parallele, in cui i singoli componenti di questa immensa e magnifica compagine, che agiscono anche personalmente. Per questo è stata creata la Polio Plus Society (PPS), di cui fa parte anche un socio del Rotary Club di Pantelleria, Giovanni Palermo.
La PPS è stata istituzionalizzata dall’attuale Governatore Giuseppe Pitari e al momento siamo a  74 soci e 40 Club coinvolti.
La previsione è per il prossimo anno rotaryano, con il governatore Sergio Malizia, si riescano a  raggiungere tutti i club del Distretto  2110, Sicilia e Malta.

Uno dei problemi cha ancora non riesce ad essere debellato totalmente dalle faccia della Terra è la poliomielite, per sconfiggere la quale il Rotary ha dedicato moltissime risorse, raggiungendo risultati eccellenti ma non totalitari.
Così, parallelamente a questi sforzi, rotaryani e non hanno creato delle società plus che mirano come scopo unico a focalizzare economicamente la meta.

Intervista al  Presidente della Commissione Distrettuale Rotary Polioplus, Annalisa Guercio


Per comprendere al meglio di cosa parliamo abbiamo intervistato il  Presidente della Commissione Distrettuale Rotary Polioplus, Annalisa Guercio, che si occupa di malattie infettive, malattie da virus, poichè lavoro nell’istituto zooprofilattico di Palermo.

Innanzitutto le chiederei, perchè è importante la partecipazione all’iniziativa e alla PPS? Diventare  parti attive, attori di questo progetto? Tengo a precisare che sicuramente se non fosse stato per il nostro governatore Giuseppe Piteri questa associazione non sarebbe nata, lui l’ha voluta, mi ha dato questo incarico e quindi l’abbiamo realizzata, perché la lotta contro la poliomielite e la possibilità di vaccinare tutti i bambini del mondo rimangono uno degli obiettivi principali del Rotary International.
Essendo, quindi, un obiettivo mondiale viene portato avanti insieme a altre organizzazioni prestigiose come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il CDC di Atalanta, l’Associazione Melinda Gates. 
Essendo la end polio  l’obiettivo principale dei rotariani, per favorire le donazioni oltre che dei club, anche le donazioni individuali, è stata realizzata a livello del distretto 2110 questa associazione.
Ma per compiere questo gesto, non è necessario essere soci e bastano 100 euro all’anno, fino a quando la polio non scomparirà.

I dati della polio e il virus derivante da vaccino

Questo è un obiettivo molto ambizioso, entro quanto si prevede di poterlo raggiungere, sembrava di poter raggiungere? “Si pensava per  questo obiettivo l’anno  prossimo, nel 2026, purtroppo i dati sanitari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono confortanti perché la circolazione del virus è ancora presente, nonostante le campagne di vaccinazione.
Si pensi che ci sono due paesi dell’Asia, il Pakistan e l’Afghanistan dove è presente addirittura il virus selvaggio, mentre in altri paesi tra cui anche l’Europa, ahimè, viene rilevata la presenza di virus derivato dal vaccino, soprattutto nelle grandi città e questo rappresenta un problema perché a volte il virus vaccinale, quando si utilizzano dei vaccini vivi, viene eliminato con le feci da parte delle persone vaccinate, ma in tali circostanze può anche riattivare  la propria virulenza. Infatti, le segnalazioni di virus vaccinale sono aumentate a livello mondiale anche perchè le persone si spostano e con noi si spostano le malattie, i virus.
Ma se siamo vaccinati il problema non si pone, poi adesso c’è anche stato prodotto un vaccino più stabile che riduce al minimo la possibilità  di riacquistare la virulenza.

Il caso di Gaza e il bimbo di 10 mesi

Bisogna innanzitutto vaccinare per proteggere i bambini.
L’ultimo caso gravissimo è un focolaio gravissimo a Gaza perché là dove ci sono le malattie, dove non ci sono fognature, dove l’acqua non è più potabile, dove non esiste più niente, è chiaro che si è esposti. Ad agosto l’anno scorso un bambino di 10 mesi ha contratto la malattia ed è paralizzato, lì con i fondi raccolti dal Rotary hanno potenziato le campagne di vaccinazione con le difficoltà che lei può immaginare: dove non esiste più niente, dove si bombarda, figuriamoci se si può vaccinare e tutto viene lasciato comunque ai volontari, tra cui anche ai volontari del Rotary, ai volontari dell’OMS e prosegue chiaramente tutto molto a rilento. 

I contributi del Rotary

Ma il Rotary, oltre che con la campagna di vaccinazione, come contribuisce a tutto questo? “Il mezzo principale per combattere la malattia è il vaccino, poi è importante, e anche il Rotary contribuisce a questo, a fare una campagna di sensibilizzazione, soprattutto in questi paesi da dove il vaccino viene legato alla cultura occidentale, per cui viene rifiutato.
Il Rotary contribuisce anche nel supportare i controlli ambientali delle grandi  città: questa è una cosa importantissima perché si deve capire cosa circola anche nella nostra popolazione, in maniera tale da eventualmente ripotenziare la campagna vaccinale nella fascia delle popolazioni più esposte. 
Detto questo, le persone che ci danno la possibilità di parlare, di divulgare, di coinvolgere, ci aiutano tantissimo perché questa è veramente  è una battaglia in cui l’umanità si unisce contro un nemico comune,  che non è una guerra tra le persone, è  una guerra contro una malattia terribile come la polio.” 

Il Governatore Giuseppe Pitari

Il Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta, Giuseppe Pitari,  si è prestato generosamente a spiegare cosa spinge un gruppo o una singola persona a certi impegni.

“E’ importante anche la  partecipazione singola e non soltanto associativa, si tratta di un importante gesto di amore, no? Alla società fino adesso hanno aderito 77 persone, in pochi mesi dalla creazione, che anche no soli 100 euro  impegnati a sostenere costantemente l’iniziativa per debellare la polio”

Giovanni Palermo
Abbiamo chiesto anche a Giovanni Palermo, socio del Rotary Club Pantelleria e past president nel 2016, come nasce la sua decisione di sostenere la PPS? ” Io ci ho sempre creduto nelle battaglie contro la polio!
Si pensi che i Presidenti di Club, ogni anno devono dare soldi alla Rotary Foundation e dei soldi alla polio Plus. 

Se a socio si versano 100 euro,  25 sono per la Rotary Foundation, 25 per la polio Plus. Bene, io nel mio anno da presidente il 2016, ho raccolto quasi 3.000 euro per la polio Plus perché io già a quell’epoca credevo la malattia si può debellare. Purtroppo non la stiamo  debellando per colpa delle situazioni geopolitiche di alcuni stati. 

Si  pensi che nella striscia di Gaza, dopo il conflitto,  hanno fatto nel giro di due mesi 600.000 vaccini, perciò pensiamo che se ci fosse la possibilità  di andare ovunque, liberamente, anche in due paesi, quelli che sono in conflitto Afghanistan e Pakistan.

Io sono convinto che si potrebbe eradicare la polio, è possibile, io ci ho sempre creduto.
Nel momento in cui si è fatto PPS, il governatore Giuseppe Pitari ha aderito a questa volontà internazionale, per cui i soci, individualmente, a prescindere dal club,  se vogliono possono aderire. 
Io non ho fatto altro che condividere un pensiero che ho da tanti anni:  eradicare la polio. 


Albert Sabin, l’inventore del vaccino orale, ha detto io voglio aiutare i bambini nel mondo, senza guadagno. Parliamo di pensieri sopra noi stessi, sopra l’interesse personale. 
Mi emoziona, ecco!

Tre personaggi, come si legge, diversi ma accomunati non solo dall’essere orgogliosamente rotaryani, ma anche da un entusiasmo sincero, puro, profondo, contagioso, cui non si può che rispondere con gratitudine per il lavoro che svolgono e con un chapeau!

Marina Cozzo

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Personaggi

Papa Francesco, il ritorno in Vaticano: «Sono felicissimo»

Redazione

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La «dimissione protetta» del Pontefice, l’Angelus e il saluto ai fedeli

Da 38 giorni l’unica immagine di José Mario Bergoglio ricoverato era quella che mostrava l’anziano pontefice seduto nella cappella del policlinico Gemelli. Oggi si è mostrato ai fedeli salutandoli con una voce davvero flebile. Contro il parere dei medici tornerà in Vaticano: “Ha rischiato di morire due volte, lo troverete dimagrito” Papa Francesco è stato dimesso oggi domenica 23 marzo dal Policlinico Gemelli dopo 38 giorni di ricovero.

Il Pontefice si è affacciato dal balcone di una stanza dell’ospedale a mezzogiorno per un saluto ai fedeli assiepati fuori dall’ospedale. Poche parole, sussurrate: il saluto a una signora che sventolava un mazzo giallo di fiori. Poi il gesto agli inservienti per ritirare il microfono. Non riusciva a dire altro. La donna con i fiori è Carmela Mancuso, calabrese 72enne, che quasi ogni giorno è andata in ospedale a portare fiori consegnandoli alla gendarmeria per darli al Pontefice.

Papa Francesco è tornato in Vaticano Mentre veniva riportato nella stanza Papa Francesco si è congedato dai fedeli facendo il gesto dell’ok, poi la benedizione con i saluti. Un Papa sofferente ma che oggi torna in Vaticano.

Il breve saluto di Papa Francesco domenica 23 marzo 2025 Dopo la benedizione ai fedeli al momento dell’Angelus, Papa Francesco è stato infatti dimesso e tornerà a Santa Marta, la residenza scelta da Bergoglio all’ombra del cupolone di San Pietro dopo il rifiuto di alloggiare nel palazzo apostolico. Prima del rientro in Vaticano Papa Francesco si è diretto a bordo di una Fiat 500 verso la basilica di Santa Maria Maggiore dove è solito andare pregare prima e dopo i viaggi e nelle occasioni importanti. Un cambio di percorso all’ultimo minuto: il Pontefice avrebbe infatti deciso di andare a raccogliersi in preghiera davanti all’icona della Salus Populi Romani.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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Ambiente

Pantelleria, con le Guide del Parco i ragazzi dell’Associazione Albero Azzurro

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Ieri, per il primo giorno di primavera, si è svolta una bellissima iniziativa nel cuore del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Le guide ufficiali del Parco hanno accompagnato i ragazzi diversamente abili e gli operatori dell’Associazione Albero Azzurro in un’esperienza di Educazione Ambientale a Montagna Grande.

Avvolti dalla nebbia fitta del bosco, i partecipanti hanno scoperto odori, colori e suoni della natura, vivendo il grande ciclo dell’acqua che ogni giorno attraversa e trasforma il nostro Pianeta.

Le attività sono state finanziate da Viaggi Solidali, un tour operator di turismo responsabile che supporta piccoli progetti di sviluppo locale. Con la giusta compagnia e il giusto supporto, non ci sono luoghi ‘impossibili’ da esplorare. Il Parco è un patrimonio di tutti, e può essere vissuto e condiviso da tutti, senza barriere.

Da un post del Parco di Pantelleria

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