Connect with us

Cultura

Il presepe in Sicilia, un’arte antica e preziosa

Direttore

Published

-

A Notti ri Natali

Quannu Diu vinni a lu munnu –
fu lanotti la cciù scura –
c’a cuntalla mi cunfunnu –
comu dici la scrittura.
Spusa mia nun dubitari –
ca l’amici e li parienti, nun nni puonu abbannunari
lu rizziettu n’han’a dari.
Diu è natu ‘nta ‘na ‘rutta-
‘nta ‘na ‘rutta ‘bbannunata.
Ha’ nasciutu lu Bammineddu –
‘mmenzu ‘u voi e l’asineddu.
Chi nuttata r’allegria –
chi ci ha’ statu ‘nta ‘dda ‘rutta.
Tutti trini ‘n cumpagnia –
Gesù Giuseppi cu Maria.

Il ricordo, Presepe in casa Battaglia

In casa mia, a Natale, c‘è sempre stato e mi auguro per tanti anni ancora possa continuarci ad essere il presepe. Ricordo ancora che quando ero piccolo era mio padre Giovanni Battaglia inteso “Testa Rossa” che cominciava a costruirlo dopo l’8 dicembre, festa dell’Immacolata per poi toglierlo il 6 gennaio, ed erano invece i miei nonni che generalmente mi compravano i pastorelli mentre io con una mia zia e mia madre andavamo poco fuori del centro abitato contrada beddio nella Ragusa “Nuova” a raccogliere il muschio (u Lippu). Iniziava, quindi la realizzazione di quella che per il mio genitore doveva essere una opera grandiosa, magnifica, anche se modesta. Le montagne, la costruzione della grotta, la terra piena di ghiaia, il muschio, il tutto innevato con spruzzatina di farina. Poi bisognava posizionare le statuine.

Le più piccole in alto per dare l’idea della lontananza, per poi arrivare attraverso varie dimensioni a quelle più grandi vicino alla grotta. Mio padre non metteva mai statuine complicate, ma semplici pastori, viandanti e gente comune che si avvicinavano alla grotta per venerare Giuseppe e Maria. Non poteva mancare il laghetto dove si abbeveravano le pecorelle. E come ogni anno, mia madre “la Pina” si privava dello specchietto della borsetta, con borbottio continuo. Per illuminare il presepe, oggi si usano lampadine multicolori ad intermittenza; mio padre, invece, usava candeline che accendeva con i fiammiferi da cucina, che poi spegneva inumidendosi il pollice e l’indice della mano. Alla fine, metteva nella capanna Giuseppe e Maria con il bue e l’asinello, li presepe era finito? Ma no, mio padre faceva un passo indietro, si spostava a destra, poi a sinistra, muoveva una statuina, poi un’altra, e quando aveva perlustrato il tutto, dava una altra spolveratina di

farina, ed il paesaggio era invernale.
Ma non era Finito, perché bisognava sistemare gli angioletti, posizionare fra Stella cometa, e infide un ultimo tocco alla ghiaia, al prato, alle collinette, alle casette sparse qua e là. Il presepe era a posto,
E rivolgendosi a tutti noi, mio padre esclamava: «Bravi, abbiamo Fatto un bel Presepe, anche se piccolo» Poi si aspettava la Vigilia per deporre II bambinello nella grotta in mezzo a Giuseppe e Maria, II 24 dicembre, prima di andare da zio Benito, per passare la serata e giocare a tombola o a sette e mezzo, a casa nostra nasceva Gesù Bambino: il Bambinello, portato da me ” il piccolo Totò “con tutta la famiglia al seguito, ossia io, la Pina (Madre) il Giovanni (Padre), facevamo II giro della casa.

Poi a casa di zio Benito, il fratello della mamma, dove ci aspettavano tutti i parenti

Mia madre aveva preparato il pollo farcito e i mucatoli come ogni anno. Arrivati a casa dello zio, dopo i saluti, gli abbracci e baci a tutti, mio padre si avvicina al presepe che occupava tutta una parete: grande, imponente. Lo guarda in lungo e largo, poi avvicinandosi a noi altri esclamò: “Bello, grande, di effetto, ma il nostro è più bello”. Compiacendosi per il lavoro che aveva fatto con l’aiuto di tutti noi. E sono convinto che in quel momento desiderava tornare presto a casa per contemplare e ammirare il suo Presepe. Ed oggi io dico: avevi ragione papà.

Il Presepe di Giovanni inteso “Testa Rossa” era veramente il più bello di tutti, anche se piccolo, modesto ma pieno di amore. Grazie Testa Rossa. E per concludere ricordando quei tempi, c’era la famigerata letterina, colorata di quei colori pastello ripassati con i brillantini, che il giorno di Natale avrei messo sotto il piatto di papà e dove avrei scritto: prometto di essere buono, di andare bene a scuola, di ubbidire alla mamma e al papà…… ed anche un timido: mi piacerebbe ricevere da Gesù Bambino……. erano piccole cose che chiedevo ma il mio Gesù Bambino era povero e con amore mi avrebbe lasciato il sacchetto con la frutta secca, il torrone di cioccolato di Monterosso i mandarini e qualche dolcetto.

Ed i giocattoli? Per quelli ci avrebbe pensato la Befana! Sempre se ero stato buono.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Pantelleria, al Centro Giamporcaro nuovo direttivo stesso presidente Anna Rita Gabriele

Direttore

Published

on

Minoli e Bonomo confermati segretario e vice presidente, nel loro rapporto viscerale con il Centro. Presidente “Non potrei trovare altre braccia”

Si sono svolte ieri, 18 marzo, presso i locali del Centro Culturale Giamporcaro siti in Via A. Manzoni, in Pantelleria, le elezioni del nuovo direttivo.

La squadra, ancora una volta capitanata dalla presidente confermata, Anna Rita Gabriele, è così costituita: 
Bonomo Giovanni -Vice presidente, confermato
Gabriele Luisa -Consigliere
Licari Adriana – Consigliere
Mangiapanelli A. – Consigliere
Minoli Sergio – Segretario
Riva Alberto – Consigliere confermato
Sacco Anna – Consigliere.

Abbiamo scambiato un paio di battute con il Presidente Gabriele che si conferma alla regia di una importante realtà associativa, presente e partecipe del territorio anche nelle circostanze istituzionali, come caposaldo dell’isola.

  1. Come prende la conferma della sua carica? “Alla fine bene, avevo chiesto a qualcuno di farsi avanti, ma la timidezza li trattiene. La squadra che siamo lavora bene insieme e quindi continueremo il percorso.”
  2. E’ un importante segnale per la continuità del suo lavoro svolto finora, che prospettive ha per il Centro per il prossimo futuro? nuovi corsi? nuovi eventi, oltre a quelli ormai rodati nel tempo?Ovviamente di migliorare e andare oltre, senza strafare o scavalcare altri, continueremo con i corsi; attualmente: -corso inclusione c/il Gal Elimos – corso Scacchi per 3 GG a settimana – corso Micologico base per il tesserino – corso Micologico di aggiornamento – sessione di interesse ambientale, a breve corso di Digitalizzazione. Mostre previste al Castello, escursioni primaverili, autunnali e con il Gruppo Micologico. In calendario abbiamo le conferenze archeologiche, scavi di Mursia con il Prof. Cattani e Acropoli con il Prof. Cespa. Il Memorial Almanza sta per iniziare e il Memorial poetico “Lillo di Bonsulton” già in elaborazione. Probabilmente nuove iniziative saranno pubblicizzate appena possibile.”
  3. Sergio Minoli e Giovanni Bonomo confermati come sue braccia destre. Insomma c’è una bella intesa tra voi? “Certamente confermati, rapporto viscerale con il Centro, loro prima di me, Giovanni dalla costituzione. Qualsiasi loro sacrificio è a favore del Centro. Non potrei trovare altre braccia. Oltre a loro vorrei ringraziare tutto il Direttivo nuovo, quello precedente e tutti i Soci che ci supportano con le quote associative e le donazioni.
Continue Reading

Cultura

Scicli si prepara per la tradizionale Cavalcata di San Giuseppe

Barbara Conti

Published

on

Scicli – In occasione della Festa di San Giuseppe, si celebra il Santo con la famosa Cavalcata di San Giuseppe, che rievoca la Fuga in Egitto, narrata dal Vangelo

Questo fine settimana, la città di Scicli si appresta a vivere uno dei momenti più attesi e suggestivi dell’anno che si terrà Venerdi 21,sabato 22 e domenica 23 marzo 2025.
La Cavalcata di San Giuseppe di Scicli, insieme alla festa della Madonna delle Milizie e al Cristo Risorto, più comunemente conosciuto con il nome di “Gioia” di Pasqua, è una delle feste di primavera che animano il comune ibleo tra marzo e maggio.

Generalmente la Cavalcata, parte dalla Chiesa di San Giuseppe, proseguendo con la processione di cavalli e cavalieri che sfilano per le vie principali della città.

La processione religiosa formata da gruppi di devoti che seguono a cavallo la Sacra famiglia nella rievocazione della Fuga in Egitto, prevede che i cavalli siano bardati con i fiori di violacciocca, il fiore che ricorda il “baculum” del bastone fiorito di San Giuseppe. Un lavoro certosino che viene realizzato da intere famiglie che per l’occasione si riuniscono in grandi magazzini e lavorano giorno e notte, i fiori realizzando su sacchi di iuta una volta, di spugna oggi, dei veri e propri mantelli con disegni che rappresentano generalmente particolari di Scicli, della Sacra Famiglia o del Patriarca.

I figuranti che rappresentano San Giuseppe, la Vergine Maria e Gesù bambino guidano il corteo che sfila per i vari quartieri.

Come ogni anno il Comune ha deciso di assegnare il premio alla bardatura più bella, affidando la scelta ad una commissione che ogni anno varia. Per questa edizione 2025, sarà una commissione di otto donne, “nuove sciclitane” ad eleggere la bardatura vincitrice. Donne che fanno parte di quelle famiglie di “nuovi sciclitani” che hanno deciso di scegliere Scicli per soggiornare in lunghi periodi

In vista dell’evento, il sindaco ha emesso un’ordinanza con precise misure di sicurezza e disposizioni per la tutela dell’incolumità pubblica, come indicato dalla Prefettura di Ragusa, dalla Questura e dall’Arma dei Carabinieri.

Il rogramma su Comune di Scicli

Continue Reading

Cultura

Pantelleria, aperto Punto di Facilitazione Digitale: i servizi online non avranno misteri per nessuno

Direttore

Published

on

Il Comune di Pantelleria, a seguito dell’adesione al Progetto PNRR “Reti di servizi digitali” scaturita all’accordo Gal Elimos con il Dipartimento di Formazione Professionale della Regione Siciliana, mette a disposizione i propri locali del Palazzo, per incontri formativi.
Gli appuntamenti verranno fissati direttamente con il dr. Inzerillo Giovanni – Tel. 3386766104.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza