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Cultura

Il culto di Santa Lucia a Pantelleria

Redazione

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Sapevate del culto di Santa Lucia a Pantelleria?

No, non parlo della mitica cuccía, il cibo del giorno, variamente condito (miele, vino cotto, cannella), ma dell’antica Chiesa.
Sorgeva a Triknakalè, sulla strada  che da Tracino, Portella di Ghirlanda, conduce al Piano del Barone (Garsia).
Fu costruita su iniziativa di don Agostino Garsia nel 1700, e svolse per lunghi periodi il ruolo fondamentale di tempio cristiano della zona orientale dell’isola per i fedeli di quell’area. In particolare quando l’antica Chiesa di San Francesco d’Assisi a Khamma ebbe condizioni di difficile utilizzo, viste le sue condizioni strutturali, per mancanza di cure.
Sulla carta topografica dell’IGM oggi è semplicemente indicata come “la Chiesa”, ed è un luogo abbandonato.
Don Agostino Garsia, che l’aveva voluta, di importante e Patrizia famiglia , era nipote del barone Michele Garsia, il quale a sua volta aveva ottenuto il feudo, di ben oltre 130 ettari, dal Principe Requesens, sostanziale sovrano dell’isola tutta. Don Agostino, già canonico presso la corte di Vienna, era allora decano e parroco della chiesa collegiata (la Matrice).
Egli e il reverendo don Michele, suo nipote, difesero gli abitanti vessati dagli iniqui tributi davanti al Supremo Tribunale del Reale Patrimonio, ma anche per preservare i loro interessi in terra di Sicilia.
Fatto sta che la loro devozione alla Santa ne diffuse il culto fondato sul martirio crudele della stessa, già praticato a Siracusa, luogo d’origine, a Palermo e nell’intera Sicilia, dove le chiese ad essa dedicate erano numerosissime, come anche nell’Europa del Nord, soprattutto in Scandinavia.
Insieme al culto della Santa della luce e degli occhi si diffuse tra il popolo la pratica del grano cotto e condito rapidamente per un consumo immediato, come ricordo di un miracolo avvenuto quando una nave carica di frumento arrivò nel porto di una città siciliana affamata, proprio nel giorno dedicato.
Secondo antichi autori, inoltre, il fonte battesimale di San Francesco a Khamma proverrebbe da Triknakalè (nome arcano che significherebbe via, in arabo triq, come ancora oggi a Malta, della famiglia dei Kale‘, o delle palme).
Buona cuccía a tutti
Enzo Bonomo

Cultura

Caterina D’Aietti vince nuovo premio per poesia in vernacolo di Pantelleria e vola a Messina

Direttore

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Dall’inizio dell’estate 2023, Caterina D’Aietti ha conquistato diversi premi di poesia.

La compositrice di Pantelleria, con quel suo vernacolo così delicato e caldo riesce a conquistare non solo giurie isolane, come quella del Centro Gianporcaro che le ha conferito due riconoscimenti un paio di mesi fa, ma anche oltre l’isola.
Ricordando che a luglio vinceva il Premio Apollinare a Gela, ora la vediamo in procinto per partire per Galati Mamertino (ME), dove ritirerà il 3° Premio Nazionale Nino Ferraù, sempre grazie ad una sua poesia in rima pantesca.

Il testo ancora non ci è stato rivelato, ma non mancheremo per divulgarlo appena possibile.

Ci piace pensare di aver contribuito a dare ribalta all’autrice che vive a metà tra Pantelleria e Le Ferriere (LT).
Dalle prime uscite sulla nostra testata, il suo nome a cominciato a ridondare in entrambi i territori, arricchendo i lettori delle sue preziose perle sull’isola.

Ad majora, Caterì

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Gangi, “Vivere in Assisi” cala il sipario. Oltre 7000 presenze in 4 giorni

Marilu Giacalone

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A Gangi cala il sipario sulla 12esima edizione di Vivere in Assisi con numeri da record, oltre sette mila le presenze, il borgo madonita si conferma leader in Sicilia per le manifestazioni live. La rievocazione medievale francescana, sulle tracce della vita di San Francesco, grazie ai circa 250 figuranti, con il suo corteo storico e le rappresentazioni nell’antico quartiere al “Monte”, tra teatro, danza, canto, poesia, monologhi e dialoghi, hanno emozionato i visitatori provenienti da ogni angolo della Sicilia. “E’ una delle rievocazioni medievali più importanti di Sicilia – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – la kermesse ha proposto l’esperienza spirituale del Santo di Assisi attraverso un format inedito, emozionando tutti i visitatori, abbiamo avuto presenze inaspettate e ospiti illustri e bene tre vescovi da quello di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante a Sosthène Lèopold Bayemi Matjei vescovo di Obala(Camerum) e ancora Giuseppe Schillaci vescovo di Nicosia, il mio personale ringraziamento va all’associazione Vivere in Assisi, alle associazioni locali e a chi ha contribuito al suo successo, tutti i figuranti e all’anima e promotore della manifestazione Roberto Franco. Il prossimo appuntamento, con un altro vento live, è previsto a dicembre con il presepe vivente da Nazareth a Betlemme. La macchina organizzativa è già partita”.

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Cultura

Pantelleria piange Francesco Maggiore ‘u ‘mpidusanu. La dedica del figlio Salvino – Video

Direttore

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Si è spento, all’età di 90 anni, Francesco Maggiore.

Dopo un periodo in cui il suo fisico cominciava a cedere, oggi, nella sua casa a Sant’Anna, ‘u mpidusanu ci ha lasciati.
Uomo socievole, dal volto solare, con il sorriso generoso sempre pronto. Il suo spirito era coinvolgente e trascorrere il tempo con lui era piacevole e arricchente.

Era arrivato a Pantelleria da giovane, tantissimi anni fa, da Lampedusa, da qui il suo soprannome, la sua ingiuria: ‘u  ‘mpidusanu. Era un muratore di quelli abili di una volta e che non esistono più.

Sulla nostra isola aveva conosciuto Franco Isabella decidendo che sarebbe stata la sua compagna di vita.
Dalle loro nozze sono nati ben sette figli Roberto, Salvino, Annamaria, Massimo, Egidio, Maurizio e Fiorenza.
Alcuni di essi risiedono nell’Agro Pontino, tra Aprilia e Le Ferriere, vivendo nella comunità laziale la loro essenza pantesca di cui sono portatori sanissimi di valori e cultura.

Non si hanno notizie sul giorno di celebrazione dei funerali. Non appena avremo aggiornamenti li comunicheremo.

Le condoglianze della redazione alla famiglia e a quanti lo hanno portato nel cuore. Un particolare pensiero lo rivolgiamo al figlio Salvino, membro valorosissimo de La Compagnia Le Cossiryane per piacer del Maggiore.

Nel video di seguito assistiamo ad una toccante dedica da parte di Salvino Maggiore al papà, in occasione dello scorso capodanno 2023

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