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Sport

Il Circolo Velico Isola di Pantelleria annuncia programmi e regate. Il Presidente “soddisfatto da un ottimo avvio”

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Si dichiara più che soddisfatto Daniele Alongi dell’avvio per il Circolo Velico Isola di Pantelleria, con le sue molteplici attività. Forse, considerate le problematiche, noi aggiungeremmo, meglio di ogni miglior aspettativa!

E sono i numeri a parlare: più di 100 corsi di vela fatti. tante le derive tra cui optimist, laser, 420 e trident che sono state messe in acqua.

“Con questi numeri – dichiara il Daniele Alongi – siamo tra i primi della classe in Italia! Si consideri che è una realtà appena nata, ma abbiamo il favore del pubblico che ci sostiene con entusiasmo, come anche le autorità locali.

Una cosa su cui stiamo molto attenti – prosegue il presidente del Circolo – è non solo seguire l’approccio al mare, ma anche trovare il gusto e il divertimento in tutto questo. Se i nostri allievi approderanno allo sbocco agonistico, bene, ma la cosa a cui teniamo maggiormente è l’aspetto  leggero che lo sport deve  avere.”

Gli istruttori dei corsi sono:

Elena Manni, Giacomo Patanè. Simone Siragusa, e  Luigi Giacalone 

Ricordiamo che i nostri maestri di vela, dalla prima decade di agosto, hanno seguito una master class con un formatore della Federazione Italiana Vela, Riccardo Spanu, per meglio affinare le tecniche di insegnamento.

Quindi nessuno è improvvisato nel Circolo Velico Isola di Pantelleria, dove vigono  serietà, competenza e l’aggiornamento continui.

Progetti imminenti:

Corso di patente nautica: dalla prima settimana di settembre, il via alle iscrizioni, con due titolati come Giacomo Patanè  e Antonio Guttadoro. Il corso avrà la durata di circa due mesi e dall’inizio fino agli esami verrà interamente svolto sull’isola.

La scuola vela dei bambini chiude il 6 settembre. Fino a novembre, i ragazzi dai 7 ai 16 anni (questi formano un gruppo di ben 20 giovanotti). Dopo l’interruzione invernale, riprenderanno a veleggiare da marzo, per portarli a intraprendere regate in Sicilia.

Progetto vela-scuola, appoggiato dalla FIV, è indirizzato all’interno degli istituti scolastici, per classi di 4ª e 5ª elementare, medie e superiore, per portare la cultura marinara al loro interno. Le materie saranno le più disparate, ma attinenti al mare: dalla vela, alla costruzione delle barche, alla meteorologia.

Progetto lance-turistiche, recuperare imbarcazioni da rendere fruibili per giri dell’isola per i turisti.

 

I prossimi appuntamenti vedono

Il 6 settembre il primo giorno di preparazione alla regata, sia per i bambini che per le lance, per cui verranno testate le imbarcazioni, si delimiterà il campo di regata, finalizzato alla prima regata

 

 

Le tradizionali regate delle lance pantesche, quest’anno saranno 7 imbarcazioni ad essere armate e a fronteggiarsi tra il vento impetuoso e i flutti di Pantelleria.

Insomma, tanti progetti ancora in divenire, tante soddisfazioni già ottenute dai membri del Circolo Velico Isola di Pantelleria, la neonata realtà sportiva pantesca che ha intrapreso un percorso tutto proiettato verso rotte come la socialità, lo sport e la cultura per la nostra Figlia del Vento che grazie proprio al suo vento, regalerà suggestioni uniche al mondo.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

In libreria e online l’ultima fatica letteraria di Rosario Prestianni: “Tennis. Storia di un riscatto”

Redazione

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Il racconto ripercorre le tappe più significative, sotto il profilo della maturazione atletica ed umana, di Rosario Prestianni che, non più giovanissimo, ha scoperto l’attitudine e la passione per un grande sport: il tennis.

L’autore ripercorre con la memoria la propria infanzia, in particolare i momenti in cui, con un semplice pallone ed insieme ad un gruppetto di amici, scendeva in strada a giocare a calcio, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ricorda anche, con tristezza, il momento in cui, a causa di una patologia, fu costretto a rinunziare a qualsiasi sport.

Trascorsi alcuni anni, maturò dentro di sé una decisione: praticare il tennis a livello semiprofessionale, sotto la guida di un vero maestro. Sollecitato da un’incoercibile forza di volontà, si iscrisse ad un circolo e cominciò ad allenarsi in maniera sistematica, anche se non sempre con significativi risultati.

La vera svolta arrivò grazie all’incontro con un maestro che, con il passare del tempo, è diventato il suo mentore e il suo confidente.

La narrazione assume un ritmo sempre più avvincente nel momento in cui Rosario Prestianni si sofferma sugli stati d’animo e sui sentimenti che lo hanno spinto a raggiungere un apprezzabile livello tecnico sotto il profilo agonistico. Ma, l’aspetto più rilevante dell’intera vicenda è il raggiungimento di una significativa crescita personale e la consapevolezza delle proprie fragilità e dei punti di forza che caratterizzano, oggi, la personalità dell’autore.

 

Rosario Prestianni, nato nel 1958, dopo una lunga attività nella pubblica amministrazione presso la Regione siciliana, nel 2018 pubblica il suo primo libro: una raccolta di tre fiabe da titolo “Il fantastico mondo di RosMari” (La Zisa), in edizione illustrata. Nel 2020 invece sceglie di dare vita a un racconto per ragazzi: “Turi e il prodigioso cronoscopio” (La Zisa); nel 2022, infine, dedica agli animali domestici il racconto “Ciccio” (Ed. La Zisa). “Tennis. Storia di un riscatto”, pubblicato da Edity, è il suo primo racconto dove il focus principale è invece lo sport.

Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si è sempre occupato di promuovere i prodotti tipici locali per incoraggiare la loro valorizzazione. Ha collaborato con l’associazione “Simenza” che ha come scopo la custodia dei grani antichi siciliani.

Ha, inoltre, promosso la lettura in classe dei suoi racconti in numerosi circoli didattici di Palermo. Ha organizzato anche dei tour per far conoscere ai ragazzi le bellezze artistiche e monumentali della sua città che ama. 

Davide Romano 

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Sport

Pantelleria, interdetti specchi di mare davanti a Bue Marino e Arenella. Ecco quando e perchè

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Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria:
visto il calendario delle attività veliche e sportive presentato in data 16 Luglio 2024 dal Sig.
ALONGI Daniele, Presidente del Circolo Velico Isola di Pantelleria (quale
responsabile “Organizzatore”), con cui ha comunicato di effettuare le regate Classe
Open con la partecipazione di lance pantesche per i giorni 21 e 28 luglio 2024, nelle
acque antistanti le località “Arenella” (Campo A) e “Bue Marino” (Campo B) del
comune di Pantelleria in base alle condizioni meteo presenti e più favorevoli previste;
gli stralci cartografici allegati alla sopra citata istanza, riportanti l’indicazione delle
zone di mare interessate dallo svolgimento delle regate (non interessate dalle rotte di
transito traffico commerciale);

ORDINA
Articolo 1
(Interdizione del tratto di mare interessato dalla manifestazione)
Nei tratti di mare interessati dallo svolgimento delle manifestazioni (Allegati 1), dalle ore 09:30 e fino al termine delle regate veliche, è fatto obbligo a tutte le unità in transito nella zona di mare interessata alla predetta manifestazione di prestare la massima attenzione alle unità ed ai
partecipanti che sono impegnati nella manifestazione stessa e di non avvicinarsi e sostare a meno di 200 metri da essi.

Ordinanza 2024_13 Regate veliche 2024_Firmato

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Sport

Attraversa Stretto di Messina su una fune: 3.6 km camminando nel vuoto l’impresa di Jaan Roose

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Attraversa su una fune sottilissima lo Stretto di Messina, partendo da una antenna a Villa San Giovanni e raggiungendo quella di Messina

Resterà nella storia e probabilmente qualcuno proverà l’impresa cercando di migliorare il record o assottigliare la fune, ma intanto oggi, Jaan Roose ha firmato un tratto di storia dello sport, delle imprese eccezionali e dello stretto più discusso d’Italia: 3.600 in 2h 56′ 32”.

Bardato di maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi per proteggersi dal sole, l’incredibile Jaan con fatica percorre quel sottilissimo percorso fatto di fibre, chiamato slackline,  a 250 metri di altezza dal mare.
Ad un certo punto, ad 80 metri dal traguardo, l’atleta 32enne estone perde l’equilibrio e cade. Riesce a rimettersi cavalcioni sul filo e poi a rialzarsi, per riprendere e concludere il percorso, senza battere il record.

Ma la sua performance equilibrista è indiscussa e lo spettacolo dell’impresa deve esser stato reciproco, tra gli spettatori che vedevano un uomo sospeso in mezzo al mare a oltre 200 metri d’altezza, e il funambolo che vedeva da quella posizione pazzesca due pezzi d’Italia meravigliosi.

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