Connect with us

Ambiente

Il Cambiamento Parte da Qui: Comunità Energetiche e l’Impulso Europeo da 5,7 Miliardi

Redazione

Published

-

Un passo significativo verso una comunità più verde è rappresentato dai nuovi incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che promettono di rivoluzionare il panorama energetico. 

L’Ascesa delle CER in Europa

Le Comunità Energetiche Rinnovabili stanno diventando rapidamente una realtà consolidata in Europa, con un impulso notevole dovuto ai recenti sviluppi legislativi e tecnologici. Si tratta di un fenomeno che affonda le radici agli inizi del XX secolo, ma che ha visto una rinascita significativa negli ultimi decenni.

Queste comunità, gruppi di cittadini o imprese che condividono e producono energia rinnovabile, stanno guadagnando terreno grazie a politiche di incentivazione che promuovono una gestione dell’energia più democratica e sostenibile.

Il modello delle comunità energetiche si è evoluto nel corso degli anni, passando dalle prime cooperative di cittadini nate in Danimarca negli anni ’70, fino ad arrivare alla nascita di tali iniziative in Italia, soprattutto nel nord del Paese. Esempio emblematico è il progetto avviato nel comune di Funes, in Alto Adige, che dal 1921 produce energia da fonti rinnovabili, tra cui idroelettrico, fotovoltaico e biomassa.

L’Europa sta assistendo a una crescita esponenziale in questo settore. Secondo le stime, entro il 2050, si prevede che quasi la metà dell’energia elettrica rinnovabile europea sarà prodotta dalle CER, con oltre 264 milioni di cittadini coinvolti come prosumer, ovvero soggetti che non solo consumano ma producono anche energia green, garantendo un grande risparmio energetico.

La Decisiva Approvazione Europea per le CER in Italia
Un tassello fondamentale nel mosaico delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si aggiunge con la recente approvazione da parte della Commissione Europea di un sostegno di 5,7 miliardi di euro all’Italia. Questo imponente finanziamento, confermato il 22 novembre, rappresenta un endorsement significativo per il supporto dello Stato italiano alle iniziative di produzione e autoconsumo di energia elettrica rinnovabile.

Queste normative permettono agli Stati membri di promuovere lo sviluppo di attività economiche, in particolare quelle legate alla tutela ambientale ed energetica. Il regime di aiuti per le CER italiane, finanziato in parte attraverso il PNRR, da parte di Bruxelles, mira a fornire un supporto pubblico per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile e per l’ampliamento di quelli già esistenti.

Il sostegno pubblico si articola in due misure principali:

Tariffa Incentivante per l’Energia Consumata: Questa misura prevede una tariffa vantaggiosa sull’energia elettrica consumata sia dagli autoconsumatori sia dalle comunità energetiche, con un finanziamento totale di 3,5 miliardi di euro. Questo fondo verrà finanziato attraverso un prelievo sulle bollette dell’energia elettrica di tutti i consumatori e sarà in vigore per un periodo di 20 anni.
Sovvenzioni agli Investimenti: La seconda misura offre una sovvenzione fino al 40% dei costi ammissibili, con un bilancio totale di 2,2 miliardi di euro, finanziato attraverso il PNRR.
Per accedere a questi finanziamenti, i progetti devono essere operativi entro il 30 giugno 2026 e situati in comuni con meno di 5.000 abitanti.

In conclusione, mentre le comunità energetiche rappresentano un passo avanti significativo verso un futuro energetico più sostenibile e democratico, anche in vista dell’aumento del costo dell’energia elettrica, è fondamentale affrontare le sfide esistenti per garantire il loro pieno potenziale e successo

Questi incentivi fanno parte di un progetto più grande per risolvere la crisi energetica in cui ci troveremo a vivere ed in cui già siamo.

Fonte:https://www.tutto-energia.it/news/comunita-energetiche/

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ambiente

Una rarità botanica a Pantelleria

Redazione

Published

on

La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum

Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.

Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.

Nella cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci. In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata.

Nel corso degli anni sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si sono poi rivelate errate. Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con via Kazen.

L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.

La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.


L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita. Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della sua amata isola.

Davide Emma

Continue Reading

Ambiente

Pantelleria, concorso per assunzione a tempo indeterminato: la graduatoria

Direttore

Published

on

Ecco chi è passato

Concorso pubblico, pubblico, per titoli, integrato da una prova d’idoneità, finalizzato
all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno di n.
5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatori dei Servizi Ecologici e
Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A posizione economica
ex A1), con riserva di n. 1 posto in favore dei Volontari delle Forze Armate e di n. 1
posto riservato ai Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale.

A conclusione delle operazioni della Commissione Giudicatrice inerenti al
concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di
“Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A
– p.e. ex A1), con le riserve previste in favore dei Volontari delle Forze Armate e dei Volontari
del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, sono risultati vincitori i seguenti
candidati:
 Franco Marco Aurelio;
 Maccotta Giuseppe;
 Di Gregorio Michele;
 Farina Stefano;
 Arbola Sandro (riservatario);

Risultano idonei altri n. 29 candidati e che non si applicherà alcuna riserva
assunzionale in favore dei Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, in
quanto nessuno dei candidati partecipanti è risultato idoneo.

Continue Reading

Ambiente

Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono

Redazione

Published

on

Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025

L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.

Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.

Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.

I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175

La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.

Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza