Segui i nostri social

Gastronomia

Il caffè, storia curiosità e leggende dalla sagace penna di Daniele Ciani

Direttore

Pubblicato

-

La pianta del caffè proviene dalla regione etiope di Kaffa, dalla quale trae origine il nome anche se alcuni studiosi lo fanno derivare dalla parola turco araba Kahveh significante , molti secoli fa, una bevanda prodotta dal succo di semi. E’ da attribuire agli Arabi la diffusione in Europa e Asia di questa bevanda cosi portentosa da dare forza e combattere il sonno.

Famosa è la leggenda dell’Arcangelo Gabriele che portò al Profeta Maometto questo “elisir” per curarlo dalla improvvisa malattia del sonno che lo aveva colpito. Fu talmente efficace che il Profeta, dopo aver bevuto questa pozione, nera come la pietra della Mecca, riuscì a “ disarcionare quaranta cavalieri e soddisfare altrettante donne”.

Altra leggenda è quella che racconta che Allah bevve caffè prima della Creazione, tè per il giorno di riposo e vino alla disubbedienza di Adamo ed Eva, facendoci capire che il caffè stimola l’intelligenza , dona fantasia e creatività. In passato è stata la bevanda più popolare nel mondo arabo a tal punto che, nel 1300, veniva chiamata “ il vino degli arabi”. Sempre agli arabi va il merito di avere inventato il modo di berlo correttamente perché scoprirono, forse casualmente , che la polvere del seme bruciato e macinato, coperta di acqua calda, dava una bevanda più piacevole mentre prima veniva preparato come un infuso lasciando macerare nell’acqua fredda il seme crudo.

Ma fu a Venezia che si mise appunto il sistema che dà origine all’attuale, mettendo la polvere nell’acqua bollente che piano piano si deposita sul fondo.

Il metodo veneziano, detto anche alla turca, fu l’antesignano del napoletano con la differenza che nel primo il caffè passa attraverso l’acqua nel secondo è l’acqua che passa attraverso il caffè rendendo la bevanda fortemente aromatica. Ed è per questo che l’Italia è considerata la patria del buon caffè e alcuni ci credono caffeinomani a torto. Le statistiche dicono che noi siamo al 10° posto come consumatori con 4-5 kg pro capite mentre i paesi anglosassoni e nordici ne bevono il doppio, la Finlandia è al 1° posto con 11kg.

Noi beviamo più” aroma” e quindi bastano alcune gocce di caffè fatto con arte per soddisfare il corpo e lo spirito.

Il caffè non è un elemento essenziale per l’essere umano ma sembra che non se ne possa fare a meno visto l’immenso giro d’affari che ha mosso e che riesce ancora a muovere e che alcune nazioni, dell’America Latina e dell’Africa, fondano la loro economia sulla produzione di questa bacca rossa.

Fu portato nelle americhe alla fine del 1600 dai Francesi, Olandesi e Portoghesi e, dalla prima piantagione in Martinica, invase le altre isole e il sud del continente. Sino ad allora il monopolio delle piantagioni, custodite gelosamente, era dei paesi arabi che lo gestivano con grande profitto economico e fu solo grazie al furto di alcune piante che le grandi potenze economiche europee riuscirono a creare coltivazioni dall’altra parte dell’Atlantico.

Ultima curiosità , il caffè era bevuto amaro fino a che al tempo del re Sole non si decise di aggiungere miele o zollette di zucchero per farlo consumare anche dalle signore.

 

Daniele Ciani

Immagini prese da Internet

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gastronomia

Sicilia, fuga di cervelli e di cannoli. A 58 anni fugge in continente e diventa pasticcera

Direttore

Pubblicato

il

La Sicilia ha tra le tante problematiche quella della fuga di cervelli, ovvero menti impegnate e preparate che, per trovare impiego, lasciano la terra natia per raggiungere il continente e sbocchi lavorativi.
La storia che andiamo a raccontare, oggi, non è di un qualche scienziato ricercatore di chissà quale prodigio, ma semplicemente della buona pasticceria siciliana, in fuga per appagar palati raffinati, sempre al continente.

Deliziosamente è la stessa protagonista a postare sui social la propria nuova vita, attraverso l’immagine di un gustosissimo cannolo.

“Scrivo con tutto il mio orgoglio siciliano.

Da 15 mesi non vivo più in Sicilia per motivi di lavoro.
Anziché vivere di reddito di cittadinanza, a quasi 58 anni ho preferito trasferirmi a Firenze, lasciando tutti i miei affetti più cari, per gestire una pasticceria, bar, punto pranzo.

Un lavoro non semplice e completamente nuovo per me, ma che con tanta caparbietà ho imparato. Ovviamente, tra tutte le degustazioni dolciarie, non manca il cannolo 100% siciliano.

Molti clienti erano diffidenti a degustarlo, perché qui in molte pasticcerie è ripieno o con la ricotta di pecora locale o con quella vaccina o con quella di bufala.

Perciò, con tutto il mio orgoglio siciliano ho cominciato a spiegare che sia la cialda che la ricotta arriva dalla Sicilia, annientando, con successo, la diffidenza sul prodotto.” – Maria Grazia La Valle

Se passate dalla Toscana, fate un salto a trovare la nostra protagonista che vi accoglierà con i suoi prodotti garantiti.

Leggi la notizia

Gastronomia

Modica, Le notti del Panettone: dalla ricetta tradizionale meneghina a quella del Manzapanettum

Marilu Giacalone

Pubblicato

il

 Show televisivo, sabato 17 dicembre, a partire dalla ore 16,30

L’evento si celebra a Modica,  Piazza Ag Distribuzione, nei locali dell’ex hub vaccinale, su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola professionale dei mestieri  Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei).

Il premio alla carriera a Enzo Di Pasquale della storica pasticceria ragusana, celebrata da Leonardo Sciascia, l’esibizione del mezzosoprano Salvina Maesano, con il celebre brano “Astro del ciel”, il collegamento in diretta con Yolanda Peris , direttore della rivista “Magellan”, che scopre durante un viaggio in Sicilia la bontà del panettone e se ne innamora, l’abbinamento del panettone con il vino marsala, delle Cantine Florio, con la testimonianza di Ignazio Florio Pipitone , per  immergersi nella storia di una delle famiglie più importanti della Sicilia. Ma ancora, intrattenimento e tanta farina…

A fare da cornice, i bambini dell’associazione Cinquevolley  che realizzeranno in diretta il panettone.

Ci sarà spazio per momenti di show cooking, a cura degli chef Claudio Ruta, Luca Giannone e Giovanni Dragonetti.

La preparazione dei panettoni sarà a cura cura del pastry chef, Antonio Pitino, mentre Giovanni Galesi ci condurrà alla scoperta delle farine e dei grani antichi.

Questi sono solo alcuni contenuti della diretta social che sarà messa in onda sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,30. Sarà possibile seguire l’evento sulle pagine facebook dei partner: Ag Distribuzione, Euroform, Ragusanews, Associazione Cinque Volley, Orango, Birra del Borgo, Molino Dalla Giovanna, Senna, Brenta, Agrimontana.

Domenica 18 dicembre, sugli stessi canali social, a partire dalle ore 18,00, sarà possibile vedere la sintesi dell’intera manifestazione.

Leggi la notizia

Cultura

Modica (RG), “Le notti del Panettone” il 17 e 18 dicembre. Evento anche sui canali social

Redazione

Pubblicato

il

I bambini celebrano il “Manzapanettum”,  una ricetta comparsa fin dal 1400 nelle botteghe siciliane.

Le Notti del Panettone è un evento che valorizza il re delle feste Natalizie.

Sabato 17 e domenica 18 dicembre, Piazza Ag Distribuzione/Beneventano, nei locali dell’ex hub vaccinale , su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto  e della scuola di orientamento e formazione Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei), saranno i bambini i veri protagonisti della kermesse.

Un evento che andrà in onda sui canali social

Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,00 e fino  alle 18,30 e domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16,30, sarà possibile seguire l’evento direttamente dalle pagine facebook dei media: Ragusanews, Cronache di Gusto, Orango  e degli sponsor tecnici, Farine Molino della Giovanna, Senna (Bakery e food), Brenta , Agrimontana e Birra del Borgo.

Protagonisti della serata i bambini dell’associazione CinqueVolley.
Direttore artistico della manifestazione, la food blogger Barbara Conti.

Una grande festa dove i bambini si esibiranno nella realizzazione della ricetta del tipico dolce di Natale.
Non mancherà la versione del “Manzapanettum al cioccolato di Modica Igp” , la vera novità dell’appuntamento.

Prevista la partecipazione del maestro pasticciere Antonio Pitino, degli chef Claudio Ruta, Giovanni Galesi e Luca Giannone. 

Accanto ai dolci tipici locali e tradizionali, il panettone resta sempre il dolce più amato.
La sua ricetta è la più cercata su internet dagli amanti dei lievitati e dalle casalinghe amanti dei dolci fai da te.

Farcito, semplice, artigianale o del supermercato, resta sempre  il dolce più “gettonato” delle Feste.
Durante questa due giorni,  ci sarà spazio anche per momenti di show cooking legati al Re delle feste con  tante altre sorprese.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza