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Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / XLII parte Da Vincenti a Zucco

Redazione

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Con questo articolo, si chiude la serie sui cognomi dell’isola: un grande, certosino e appassionato lavoro che l’inestimabile penna e mente di Orazio Ferrara ha realizzato per contribuire alla crescita e alla conoscenza di Pantelleria, dei fondatori della sua cultura e società.

Il nostro giornale e la redazione tutta sono grati e onorati di averli scelti per la condivisione e diffusione di simili notizie, sempre attraenti.

VINCENTI / VICENTE / VINCENZI

Il cognome originario è Vincenti ed è di provenienza spagnola, appartiene a un militare in servizio presso la guarnigione del castello di Pantelleria.
Infatti nel matrimonio in data 9 gennaio 1624 Petrum (Pietro), filium Ioannis Ambrosi e Francisca Monsuai, sposa Antonia, filia di Salvatore di Gioanne Romeo e Francisca, relicta (vedova) del quondam Ioannis Vincenti militis hispani.
Quest’ultimo probabilmente è un discendente dello spagnolo Antonino Vincenti volgarmente detto Vincenzo, capitano di gente d’arme nel 1330 in Val di Mazzara e delle milizie di Trapani. Arma della Casata: in oro, al brazo armado de plata, saliendo del lado izquierdo, que sostiene un pino desarraigado de sinople, en jefe una campana de sable, a la derecha una caldera del mismo color (D’oro, al braccio corazzato d’argento, uscente dal lato sinistro, che regge un pino sradicato di verde, in capo una campana di nero, a destra una caldaia dello stesso colore).
Paola Vicenti, nata nell’isola circa il 1640, contrae matrimonio nell’anno 1660, con Domenico Raffaele, figlio di Diego e di Francesca Verdum, da cui ha Francesca Raffaele (n. 1664), andata poi in sposa il 7 febbraio 1684 (lunedì) a Giovanni Battista Busetta. Dalla coppia nascono: Jacob Busetta (n. 1685), coniugato il 24 ottobre 1710 (venerdì) con Agata Valenza, da cui nascono Giovanni Battista Busetta, Giuseppe Busetta e Giacomo Busetta; Rosa Busetta (n. 1690), sposata il 7 ottobre 1710 (martedì) con Pasquale Giuseppe Farina, da cui i figli Michele Farina, Francesco Farina e Francesca Farina.

ZUCCO

Il cognome è originario dell’Italia settentrionale, di cui un ramo trasferitosi in Sicilia. Stemma: D’argento al leone di rosso.
Un Paschalis (Pasquale) Zucco il 18 novembre 1793 (lunedì) contrae matrimonio con Rosa Rizzo, figlia di Giuseppe Rizzo e Maria Pavia. Dalla coppia nascono Marco e Francesco Zucco. Marco Zucco (n. 1796) sposa il 20 dicembre 1816 Teresa Billardello, da cui ha Brigida Zucco (n. ca 1821) andata poi in sposa in data 24 novembre 1842 (giovedì), a Vincenzo Policardo (n. 1821). Da quest’ultimo matrimonio nascono Giacomo Policardo, Anna Policardo e Mario Policardo.
La stessa Brigida Zucco, in seconde nozze, si sposa infine il 14 gennaio 1854 (sabato) con Tommaso Valenza, da cui ha altri due figli: Giuseppe Valenza e Teresa Valenza.

Altri figli di Marco Zucco e Teresa Billardello sono Annunziata Zucco, che sposa il 21 febbraio 1852 (sabato) Giombattista Oliveri (da cui Tommaso Oliveri e Teresa Oliveri), Pasquale Zucco, coniugato con Angela Ratto. Pasquale, restato vedovo, si sposa poi l’11 giugno 1864 (sabato) con Marianna Valenza.
Francesco Zucco (n. ca 1804) contrae matrimonio il 16 settembre 1826 (sabato) con Anna Maria Aloi, da cui Rosa Zucco (sposata con Giuseppe Bonetto), Maria Zucco (coniugata con Pietro Pinna), Pasquale Zucco (sposato con Francesca Grammatico).

Orazio Ferrara (42 – fine)

Foto: Arma dei Vincenti

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Spettacolo

“Pluribus” e il ritorno di “Now You See Me” guidano lo streaming in Italia – Classifica JustWatch

Redazione

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L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts


 Per i film, questa settimana Now You See Me – I maghi del crimine sale di una posizione e conquista il primo posto probabilmente spinto dalla recente uscita nelle sale di Now You See Me 3. I migliori illusionisti del mondo vengono reclutati da un misterioso benefattore per mettere in scena rapine straordinarie, regalando il bottino agli spettatori come se fossero parte dello spettacolo. Sulle loro tracce si mettono un agente dell’FBI e un detective dell’Interpol, determinati a smascherare il trucco dietro ai colpi impossibili del gruppo.

Al secondo posto debutta After the Hunt – Dopo la caccia, nuova entrata firmata da Luca Guadagnino e presentata all’ultimo Festival di Venezia. Julia Roberts interpreta una professoressa universitaria alle prese con una studentessa modello (Ayo Edebiri) che muove delle accuse verso un suo collega (Andrew Garfield). Quando un segreto del passato della docente riaffiora, la sua vita privata e professionale rischia di crollare. Un dramma psicologico sull’etica, il potere e la verità, con un cast di alto livello e una tensione crescente.

Al terzo posto scende Frankenstein, che perde due posizioni dopo due settimane consecutive in vetta. Diretto da Guillermo del Toro e presentato al Festival di Venezia, il film segna il ritorno del regista premio Oscar al gotico, con una nuova versione del celebre romanzo di Mary Shelley. Victor Frankenstein (Oscar Isaac), ossessionato dall’idea di riportare in vita i morti, sfida i limiti della scienza fino a dare forma a un essere mostruoso e mai visto prima.

Per le serie TV, stabile in vetta per la terza settimana consecutiva Pluribus. La persona più disperata del pianeta riceve l’assurda missione di salvare il mondo dalla felicità, in una satira filosofica che esplora la tristezza necessaria e il potere di chi non ha più nulla da perdere.

Al secondo posto sale The Beast in Me, che guadagna due posizioni. Una scrittrice famosa si ritrova coinvolta in un gioco manipolativo con il suo potente vicino: un uomo ricco e misterioso, avvolto dal sospetto di un omicidio, che trasforma la sua vita in un intricato gioco psicologico fatto di sotterfugi e tensione.

Guadagna due posizioni anche Welcome to Derry, che si piazza al terzo posto. Prequel di It, la serie è ambientata negli anni ’60 nella cittadina più inquietante del Maine e racconta le origini di Pennywise, il clown simbolo della paura. Un viaggio nel passato che unisce nostalgia e terrore, destinato a conquistare gli amanti dell’horror.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana JustWatch mette in evidenza la sua nuova guida ai migliori adattamenti cinematografici di musical di Broadway, con Wicked (2024), che nell’ultima settimana si è classificato al quarto posto della streaming chart italiana, al centro dell’attenzione. La lista include classici come Cabaret, Chicago e, naturalmente, Wicked, offrendo indicazioni su dove poterli vedere in streaming in Italia. La lista completa dei titoli può essere consultata a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/migliori-film-tratti-da-musical

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Cultura

Santo Stefano Quisquina da Comunita’ HONOS 2024 a candidata al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa

Laura Liistro

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SANTO STEFANO QUISQUINA

Tra le pieghe morbide dei Monti Sicani, dove i profili delle colline si inseguono come onde di terra e il vento porta con sé l’eco di antichi mestieri, Santo Stefano Quisquina affida al proprio paesaggio la narrazione di un’identità collettiva che ancora oggi resiste, si rinnova e dialoga con il mondo contemporaneo.

È da questo intreccio di natura, memoria e comunità che nasce la candidatura al Premio Nazionale del Paesaggio, promosso dal Ministero della Cultura nel solco della Convenzione Europea del Paesaggio. Il paese, immerso in un ambiente che alterna boschi, pascoli e antiche vie di transumanza, conserva un tessuto umano fatto di gesti lenti e consapevoli: il lavoro dei pastori all’alba, il ritorno dei contadini lungo i terreni terrazzati, le donne anziane che raccontano proverbi legati alle stagioni. Qui il paesaggio non è solo sfondo: è protagonista, compagno quotidiano, matrice culturale che continua a modellare comportamenti, relazioni e linguaggi.

La candidatura si inserisce dunque in una visione ampia, che considera il territorio come eredità viva. Negli ultimi anni Santo Stefano Quisquina ha promosso pratiche di tutela e progetti di valorizzazione che hanno dato nuovo senso a luoghi storici e spazi rurali, mettendo al centro la sostenibilità, la partecipazione e la continuità delle tradizioni. La comunità ha fatto del proprio legame con la terra un principio guida, trasformando antichi saperi in strumenti contemporanei di gestione e cura.

Il dossier presentato — un documento che unisce rigore tecnico e profondità culturale — raccoglie questa lunga relazione tra gli abitanti e il territorio. Le descrizioni del paesaggio sono punteggiate da fotografie, mappe, testimonianze orali e racconti che restituiscono un mosaico complesso e affascinante: la Quisquina come luogo di incontro tra storia e natura, ma anche come spazio affettivo in cui ciascuno riconosce un frammento della propria identità.
L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Francesco Cacciatore (nella foto) e dall’assessore al Turismo Anna Chillura, ha espresso profonda gratitudine a chi ha contribuito in modo volontario alla redazione del documento.

La Prof.ssa V. Scavone e le architette E. Lo Sardo, D. Toscano e J. Moscatello hanno intrecciato competenze tecniche e sensibilità territoriale, mentre la Consigliera Comunale Lucia Leto Barone e numerosi cittadini hanno offerto conoscenze, memorie e tempo, trasformando la candidatura in un vero progetto collettivo. L’esito del concorso sarà noto nei prossimi mesi. Tuttavia, per Santo Stefano Quisquina, il senso profondo di questo percorso è già evidente: la consapevolezza di abitare un paesaggio non solo da ammirare, ma da raccontare, custodire e tramandare. In un’epoca di cambiamenti rapidi, il paese rinnova così il suo impegno nel riconoscere il territorio come patrimonio culturale vissuto, luogo di appartenenza e promessa di futuro.

E così, da Comunità Honos capace di prendersi cura del proprio patrimonio umano e ambientale, Santo Stefano Quisquina approda oggi alla scena europea come esempio maturo e luminoso di un territorio che ha saputo trasformare la propria identità in valore condiviso.

Laura Liistro

Foto di Francesco Cacciatore

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Cultura

Le “sgrappolatrici” di Pantelleria sul Tg Sicilia in un servizio di Laura Spanò – V I D E O

Direttore

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C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e le tre Marie a raccontare Pantelleria nell’operazione dello sgrappolamento

Le preziose e stupende “sgrappolatrici” tornano sotto i riflettori.
Laura Spanò, attenta e sensibile giornalista del Tg Sicilia, ha intercettato una nostra pubblicazione relativa al lavoro delle donne pantesche anche nel campo della vendemmia e della vinificazione. Meglio ancora nella produzione del passito.

Il certosino lavoro, che contribuisce alla produzione di una delle eccellenze eno-gastronomiche dell’isola, non è passato inosservato e così le signore delle contrade di Khamma e Tracino tornano a raccontare il loro compito. Si tratta di una miscela fatta di pazienza, sapienza e amicizia.
C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e tre Marie a tessere l’antica usanza dello sgrappolamento degli acini di zibibbo appassiti.

La Spanò, nel suo mirabile lavoro dedicato a Pantelleria, racconta le fasi di una agricoltura eroica che non ha tempo nè prezzo.

Il servizio

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