Ambiente
Gli edifici della Regione Siciliana a basso consumo energetico: accordo con ENGIE per efficientamento
- Gli interventi consentiranno un risparmio annuo di energia di circa il 30 per cento
- 230 tonnellate di CO2 in meno in atmosfera, equivalenti alla piantumazione di circa 6mila alberi
- Isolamento termico, 900 lampade a LED ed energia da fonti rinnovabili
Palermo, 22 giugno 2022 – Svolta “green” per gli immobili dell’Assemblea Regionale Siciliana: l’ente ha stipulato con ENGIE, individuata a seguito di procedura ad evidenza pubblica, un contratto di rendimento energetico per l’efficientamento del Palazzo dei Normanni (Palazzo Reale), sede principale dell’Assemblea e patrimonio Unesco dell’Umanità dal 2015, l’Ex Chiesa dei Santi Elena e Costantino e il Palazzo ex Ministeri, destinato ad ospitare il patrimonio bibliografico e documentale dell’Assemblea Regionale.
Gli uffici del Palazzo Reale beneficeranno di interventi di sostituzione di infissi e serramenti e di opere di isolamento termico, che garantiranno una diminuzione delle dispersioni di calore e del fabbisogno energetico negli ambienti di lavoro.
Il Giardino Reale diverrà “green” grazie all’installazione di un impianto solare fotovoltaico in grado di produrre energia elettrica che alimenterà gli impianti di illuminazione, di filodiffusione e di irrigazione. L’impianto sarà integrato, senza nessun impatto visivo, con le coperture delle due strutture in acciaio e vetro adibite una a caffetteria e l’altra a serra.
A vantaggio della riduzione dei consumi di energia elettrica di Palazzo Reale, verrà installato anche un impianto solare termico, con pompa di calore aerotermica integrata, per la produzione di acqua calda sanitaria termoregolata. Le aree climatizzate interne del Palazzo Reale saranno dotate di nuove unità di trattamento aria (UTA) e nell’ala sud e sud-est sarà installato un impianto idronico centralizzato, che permetterà un aumento del confort degli spazi di lavoro con minore dispersione di energia termica.
Le illuminazioni interne ed esterne saranno riqualificate con la sostituzione di circa 900 lampade di nuova tecnologia a Led che valorizzeranno l’architettura delle fronti neogotiche. Sarà incentivata, inoltre, la mobilità sostenibile grazie all’installazione di due infrastrutture di ricarica elettrica.
Gli interventi porteranno benefici sia in termini di risparmio di energia elettrica, con una riduzione del 27 per cento, sia di impatto ambientale, con un taglio di emissioni in atmosfera di 230 tonnellate di CO2 all’anno equivalenti alla piantumazione di circa 6mila alberi.
“L’accordo tra l’Assemblea Regionale Siciliana ed ENGIE rappresenta un esempio di razionalizzazione della spesa pubblica, in quanto gli interventi per l’efficientamento energetico consentiranno alle casse dell’Ars di risparmiare in un anno il 27 per cento di energia elettrica” – dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. “Inoltre, grazie a quest’intesa, Palazzo Reale diventerà un modello di sostenibilità ambientale, che promuove le politiche di riduzione delle emissioni di CO2, di incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficientamento energetico sul territorio”.
“Il progetto per l’Assemblea Regionale Siciliana ha l’ambizione di coniugare efficienza energetica, gestione integrata degli impianti tecnologici e produzione di energia da fonti rinnovabili.” –spiega Fabrizio Di Battista, Direttore Area Adriatica-Sud di ENGIE Italia. “L’investimento consente, grazie alle più innovative tecnologie utilizzate, da un lato di ridurre i costi grazie a un minore consumo di energia, dall’altro di valorizzare beni storici patrimonio del territorio. Il ruolo e l’esempio del settore pubblico è decisivo e trainante per tutti”.
Ambiente
Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria
Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria
il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.
Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.
Ambiente
Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo
La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco
E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.
Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.
Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.
Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre? “I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe.
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”
Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora? “Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.
Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.
Ambiente
Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe
Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”
Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.
-
Ambiente5 anni faAMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni faStasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni faPantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni faPantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni faPantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni faUltima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni faPantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni faPantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo