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Spettacolo

GIULIA MEI presenta il suo nuovo singolo, H&M,  in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 29 marzo 2024

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Dopo il notevole riscontro di critica sul singolo “Bandiera” pubblicato lo scorso novembre, Giulia Mei presenta ora “H&M” un’intensa ballad che racconta così:

Per quanto possa sembrare assurdo, oggi sento il bisogno anche di una sincera disillusione, di guardare le cose con un filtro più scuro e di guardarle in faccia, di avere il terrore e al tempo stesso una la voglia matta di fallire nella società dei numeri uno, di riconoscere che anche la tristezza è vita vera, e io voglio passarci attraverso. Qualsiasi cosa significhi fallire oggi poi se, ricchi o poveri, siamo un po’ tutti figli della noia, se il benessere ha le occhiaie, se la povertá è glitterata, se la ricchezza è già stata confiscata a monte, se l’omologazione è più forte dell’autodeterminazione, se in quel negozietto di abbigliamento accanto ad H&M alla fine non ci entriamo mai.

GIULIA MEI – BIO

 

Giulia Mei è una cantautrice e pianista di origini palermitane ma trapiantata a Milano dal 2022. La sua scrittura prende spunto dal grande pianismo di stampo classico e dal cantautorato di scuola francese e genovese, e si mescola con sonorità indie pop ed elettroniche, proponendo un pop d’autore pungente e attuale.

Inizia a studiare pianoforte classico all’età di nove anni, laureandosi in strumento al Conservatorio di Palermo e successivamente in Didattica della Musica al Conservatorio di Bologna. Nel frattempo inizia la propria carriera di insegnante di pianoforte in diversi istituti italiani, professione che ancora oggi porta avanti.
Nel frattempo comincia a scrivere le prime canzoni, a esibirsi e a ottenere diversi riconoscimenti in occasione di premi come il Premio Alberto Cesa, il Premio Bigazzi come autrice, il Premio Lauzi, il Premio del pubblico a Musicultura, la finale del Premio De André; nel 2018 apre un concerto di Roberto Vecchioni in Sicilia, dopo essersi fatta da lui notare in occasione di Musicultura 2018. Nel 2019 esce “Diventeremo adulti”, il suo primo album, finalista alle Targhe Tenco nella categoria “Miglior disco esordiente”. Nello stesso anno il lavoro viene proclamato dal Forum del Giornalismo Musicale, una tra le migliori opere femminili italiane. Nel 2021 Giulia si é aggiudicata la vittoria del prestigioso concorso per autori “Genova per voi”, che le ha permesso di firmare un contratto con Universal Music Publishing. Nel 2023 il suo singolo “Bandiera” (Sound To BE/ADA), pubblicato alla vigilia della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, viene felicemente accolto dalla critica e diventa colonna sonora delle manifestazioni del 25 novembre.
Il 29 marzo uscirà “H&M”, il suo nuovo singolo.
 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Spettacolo

Pantelleria: secondo cineforum ‘Isola del Sapere’ dell’UNIPANT: “Passione” di John Turturro

Redazione

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Il film, PASSIONE di JOHN TURTURRO, sarà proiettato gratuitamente domenica 27 aprile

Dopo il grande riscontro che ha accompagnato la prima proiezione del Cineforum del progetto “Panteschità 2: L’Isola del Sapere” della Democrazia Partecipata 2024, che si continueranno fino a fine maggio alla sede Unipant in Via San Nicola, 42A, aperti gratuitamente a tutti i cittadini, arriva il secondo titolo in programma.

 Il secondo film in programma sarà proiettato domenica 27 aprile alle ore 19.30 e sarà PASSIONE della regista e attore americano di origine italiana John Turturro, un docu-film che ci porterà la musica, la Storia, la vita di Napoli come punto d’incontro della cultura e della Storia del Mediterraneo e non solo.

Il film è del 2010 e vede la presenza di alcuni tra gli artisti più importanti della scena attoriale e musicale italiana e napoletana: Mina, Avion Travel, Fiorello, Peppe Barra, Massimo Ranieri, James Senese, Rai, Pietra Montecorvino. Lina Sastri, Pino Daniele, Angela Luce, Spakka Neapolis 55, tra gli altri, si passano il testimone per raccontare come le canzoni, la musica napoletana risenta delle influenze mediterranea, riuscendo a creare delle mescolanze affascinanti, come le canzoni napoletane sappiano ripercorrere i momenti salienti della Storia italiana, l’emigrazione di inizio secolo, l’arrivo degli americani, il boom degli anni 60, la camorra, ma anche la vita di una città che è piena di contraddizioni.

Partendo dai vicoli di Napoli, tra gli echi delle lavandaie del Vomero, le immagini di San Gennaro e Maradona, i fumi dei Campi Flegrei e le strofe che descrivono personaggi reali e immaginati, da Don Raffaè a Maruzzella, da Carmela a una Malafemmena, John Turturro ci porta alla scoperta della musica e della canzone napoletana e della sua storia, ormai patrimonio mondiale. L’ingresso sarà fino ad esaurimento posti.

Qui la scheda e il trailer del film: https://www.unipant.it/events/27-aprile-cineforum-con-passione-di-john-turturro/

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Personaggi

Pietro Gabriele dopo 7 anni pubblica un nuovo singolo dal titolo Pantelleria – L’intervista

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Il singolo “Pantelleria” su tutte le piattaforme digitali da metà maggio
Un ritorno atteso, sentito, sincero. E forse, proprio per questo, ancora più prezioso

Dopo 7 anni Pietro Gabriele torna a far musica e dedica il primo singolo del suo ritorno alla sua isola.
Ma cosa è successo in questi 7 anni? “Il destino si è messo di mezzo” — così ci risponde Pietro, con uno sguardo lucido ma segnato.
Dopo l’ultimo singolo pubblicato nel 2018, sembrava tutto pronto per il grande salto. Un nuovo album, un nuovo sound, tante promesse. Poi la pandemia, poi le delusioni, e infine…

L’Intervista

Pietro, Cosa è successo in questo lungo silenzio? “Fino a inizio 2019 tutto andava bene. Stavamo lavorando da oltre un anno a un nuovo album, avevamo cambiato tutto: sound, scrittura, approccio. C’era un buon interesse per la mia musica e avevamo un appuntamento con una major importante a fine marzo 2020. Ma il 9 marzo è scoppiato tutto: lockdown, concerti annullati, e il nostro progetto… sfumato. Rimandato a data da destinarsi, che poi è diventato un “mai più”.

E da lì tutto si è fermato? “Praticamente sì. Per quasi due anni era impossibile suonare live, le major non firmavano più se non eri un big. Il nostro lavoro, le nostre notti insonni, tutto sembrava buttato nel cesso. Un senso di sospensione, di solitudine. E quando poi si è potuto ripartire, la musica era già cambiata, così come il mercato. Abbiamo ricominciato da capo.

Ma tu, conoscendoti, non ti sei arreso… Mai dicevo! La musica era la mia vita, mi rendeva felice. Così ho ripreso a scrivere, a lavorare, a crederci. Abbiamo finito un altro disco. Una major si mostra interessata, fissano un incontro… ero emozionatissimo. Ma poi arriva la doccia fredda: “Canzoni belle ma Pietro è troppo vecchio, facciamole cantare a qualcun altro.”

Il furto della chitarra

Una batosta enorme, come hai preso la cosa? “Sì, e non mi riferisco all’età, ma al fatto che volevano far cantare le mie canzoni ai partecipanti ai talent. Gente che il giorno dopo magari sparisce.
“Io ho detto no. Preferisco tenerle nel cassetto. Dopo un inverno complicato decido di tornare a casa. Nel tornare sull’isola, durante il viaggio, il colpo di grazia! Dalla Nave, al porto di Palermo, mi rubano la mia chitarra, la mia preferita. Un pezzo del mio cuore! Avrebbero potuto rubarmi la macchina, tutti i soldi che avevo ma rubare la chitarra ad un musicista è come rubargli l’ anima. E mi arrabbio, mi arrabbio con il mondo, poco dopo con me stesso e alla fine con la Musica. 

E lì hai detto basta? “Sì, ho vissuto un piccolo crollo. Ho smesso di suonare, di scrivere. La musica era diventata un tabù. Mi faceva male. Così dopo un piccolo periodo di depressione in cui fare musica mi faceva stare male mi butto su altro e prevalentemente su valorizzare la mia isola. Così ho usato la mia creatività per creare Pantelleria Experience e ritrovo entusiasmo.”

E la musica? “Doloroso parlarne. Ancora oggi, se in una serata qualcuno mi chiede “dai canta una canzone”, cambio discorso. È come parlare di una persona cara che hai perso. Per la gente che non sa o che non vive la musica come una parte di se stessi, è difficile da capire cosa si prova. E doloroso! Poi però, alcune persone non hanno mai smesso di chiedermi “Ma non canti più?”. E questo mi ha fatto riflettere. Se anche solo a pochi ho regalato emozioni, allora ne vale ancora la pena.

Ed eccoci qui, con Pantelleria, il tuo nuovo singolo. È la fine di quel dolore? “Non so se è la fine. Ma è sicuramente un nuovo inizio. Ho deciso che non ascolterò più nessuno se non me stesso. Niente tendenze, niente promesse. Se faccio musica, deve farmi stare bene. E Pantelleria è il primo passo.

Parlaci di questo singolo. Per chi è scritto?Ci sono posti che non ti lasciano mai. Anche quando sei lontano. Anche quando cresci.
Pantelleria è uno di quei posti. Lo è per me. Lo è per chi la porta nel cuore da sempre.

“Il singolo è per chi, come me, ama l’isola profondamente. È per chi la scopre per la prima volta e sente di averla dentro da sempre. Per chi ogni estate deve tornare, ne sente la mancanza,  perché qui ci sono i ricordi, i profumi, le persone care. È dedicata a chi a Pantelleria si è sentito vivo, bambino, innamorato. Per chi in città cerca il sole dietro i palazzi, per chi, pur lontano, ne sente il richiamo.

Il singolo “Pantelleria” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da metà maggio. Un ritorno atteso, sentito, sincero. E forse, proprio per questo, ancora più prezioso.

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Spettacolo

Montalbano, count down per il 27 aprile: 1ª puntata della serie di Zingaretti, l’attore innamorato di Pantelleria

Barbara Conti

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Una settimana e torniamo a sorridere e sognare con il commissario più affascinante e singolare d’Italia: Salvo Montalbano


Le date

A partire da domenica 27 aprile, Rai 1 trasmetterà l’intera collezione degli episodi de  Il Commissario Montalbano, un omaggio speciale ad Andrea Camilleri in occasione del centenario dalla sua nascita.

Da domenica 27 aprile 2025, il pubblico potrà rivivere le avventure del commissario di Vigata con la riproposizione di tutti i 37 episodi della serie, in ordine cronologico e in prima serata.

Con quell’occhio cristallino, il risplendere del cranio desnudo, la parlata verosimilmente siciliana e là! il gioco è fatto: Luca Zingaretti fa centro ogni volta, immancabilmente.

Non neghiamo il debole della nostra redazione verso la serie, sia per la stima per il suo scrittore, Andrea Camilleri, sia per il legame del suo protagonista con Pantelleria, dove trascorrere lunghi periodi, insieme alla sua splendida moglie, Luisa Ranieri e le figlie.

Casa di Montalbano, apertura straordinaria per tutti i fan del Commissario Montalbano
Poi ci metti il mare, i manicaretti della gastronomia sicula e un tour appassionato per buona parte della grande isola: sono diversi i luoghi e le cittadine siciliane in cui sono girate le scene della fiction del Commissario Montalbano, tanto che esiste una geografia turistica che da Porto Empedocle (Vigata) e la Scala dei Turchi passa per Scicli (il Commissariato nella realtà è il Municipio della cittadina barocca).

Ma non dimentichiamo la sede della dimora, Punta Secca, oggetto di sogno e bisogno di quelle nuotate infinite in un mare che solo la Sicilia può vantare.

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