Sociale
Favignana – Egadi – Ucraina, campagna di raccolta fondi per i minori profughi di guerra

Β«π΄ππβπ πππ ππππ‘πππ‘π πππππ ππ πππ πΈππππ βππππ ππππππ‘π ππππ ππππππππ π π‘πππππππππππ ππ πππππππ‘π πππππ ππ π ππππππ π πππ ππππππ πππππ’πβπ ππ ππ’ππππ πππβπππ π‘π πππ’ππππππ ππππ’π΄ππππππ π‘πππ§ππππ – ha dichiarato l’assessora alle Politiche socialiΒ Dafne BorgiaΒ – πΏπ πππ π‘ππ ππππ’πππ‘πΜ, πππ πππ‘π’π πππ ππ, π π πππ π πππ£πππ, βπ π£πππ’π‘π ππππ‘πππππππ πππβπππ‘πππ£πππ‘π π’πππππ‘ππππ π’πππππ‘π ππ πππ£πππ πππππ ππππ‘πππππ ππ ππππππππ ππ ππππ πππ, π πππππ‘π’π‘π‘π πππππππ, πβπ ππ’πππππ πππππ ππππππ πππππ ππ’ππππ.
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Sociale
Cibo cotto e non somministrato, enti del trapanese in sinergia per distribuzione a persone indigenti

Il recupero degli alimenti prodotti nel punto cottura del presidio ospedaliero di Salemi, e non somministrati, e lβerogazione come pasti gratuiti a cittadini che si trovano in situazione di fragilitΓ socio-economica.
Eβ questo il frutto di un accordo di collaborazione tra lβASP di Trapani, il Comune di Salemi e la Fondazione San Vito Onlus, per la realizzazione di questo progetto di recupero degli alimenti prodotti e la loro distribuzione a fini di solidarietΓ sociale, siglato oggi dal direttore amministrativo dellβAzienda sanitaria, Danilo Palazzolo, dal sindaco della cittadina belicina, Vito Scalisi, e dal presidente della fondazione, Vito Puccio.
Il progetto pilota, autorizzato con delibera del Commissario straordinario dellβASP Sabrina Pulvirenti, di durata annuale, prevede il recupero dei pasti in esubero, prodotti presso il punto cottura dellβospedale di Salemi, da destinare a soggetti bisognosi di assistenza economica, individuati dai Servizi sociali del comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, vengono preparati tutti i pasti destinati ai pazienti, oltre del presidio di Salemi, anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Con la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, gli alimenti non consumati verranno ritirati da volontari della Fondazione, formati dallβASP, Fondazione che provvederΓ alla distribuzione degli alimenti in favore dei cittadini beneficiari, sia presso la sede che direttamente a domicilio.
βSi tratta β commenta il Commissario straordinario β di una lodevole iniziativa di recupero e redistribuzione degli alimenti, che evita gli sprechi di cibo da un lato, e dallβaltro sostiene famiglie che si trovano in situazioni di indigenzaβ.
La somministrazione partirΓ giΓ dal mese di ottobre, e inizialmente sono stati giΓ individuati una decina di nuclei familiari.
In copertina immagine da facebook
Cultura
Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna
Tra le diverse novitΓ che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado Γ¨ vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’Γ¨ chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non Γ¨ d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’etΓ e l’epoca storica che stanno vivendo.
Filippo Maccotta
Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.
“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perchΓ© ci si sente piΓΉ incatenati. “
Emanuele Pinna
La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media
Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perchΓ© permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti piΓΉ coscienti, sapremo quando Γ¨ corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”
Giada ZonaΒ
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: Β«Promuoviamo la cultura del rispettoΒ»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. Lβassessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo traΒ novembre 2024Β eΒ ottobreΒ di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnataΒ alla SiciliaΒ dal governo nazionaleΒ del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunitΓ . Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
Β«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto Γ¨ un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donneΒ β dice lβassessore Nuccia Albano βΒ contribuendo a costruire una comunitΓ piΓΉ sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attivitΓ , abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerΓ a lavorare con impegno affinchΓ© ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perchΓ© nessuno debba piΓΉ subire in silenzio violenza o discriminazioneΒ».
Ciascuna amministrazione comunale dovrΓ presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, cosΓ¬ da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, allβindirizzo:Β dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.Β
Il decreto Γ¨ disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
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