Segui i nostri social

Cultura

Erice, “Mangia Sano Italia” fino al 1° maggio

Marilu Giacalone

Pubblicato

-

Ha preso il via nei giorni scorsi con l’apertura dell’Expo Village di prodotti gastronomici – realizzato in collaborazione con l’UPIA Casa Artigiani e che ha registrato una grande affluenza di pubblico durante il fine settimana – a Piazza Loggia, la prima edizione di “Mangia Sano Italia”, l’evento che valorizza l’agroalimentare siciliano. Un’esaltazione dei prodotti tipici simbolo della dieta mediterranea contenuti nel Paniere della Sicilia Occidentale. Tante le iniziative che ruotano attorno al progetto.    

Dal 26 al 29 aprile, tutte le mattine, a partire dalle ore 10.00, negli spazi di Palazzo Sales dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”,  laboratori e cooking show riservati agli istituti della Rete Nazionale degli Alberghieri e agli istituti di Istruzione Superiore della Sicilia Occidentale. Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, nell’aula magna “PAM Dirac” della Fondazione Ettore Majorana, un fitto programma di convegni e workshop con esperti, testimonial, food blogger, giornalisti. Gli eventi saranno moderati da Vittoria Abbenante.

Ogni giorno sarà raccontato un tema. “Storia delle produzioni agricole ed agroalimentari della Sicilia Occidentale” l’argomento della prima giornata. A partire dalle 10.00, a Palazzo Sales, ci saranno delle “lectio magistralis” tenute da rinomati chef. Si inizierà con Andy Luotto e il maestro cuscusiero Pino Maggiore che daranno vita a rivisitazioni sul cous cous. Nel pomeriggio, nella sala “PAM Dirac”, durante i workshop, è previsto l’intervento del sindaco del Comune di Erice Daniela Toscano, dell’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana Luca Sammaritano, del giornalista Giacomo Pilati e della dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Economico Commerciale “G. Caruso” Vincenza Mione.

Il 27 aprile, invece, sarà la volta della tematica “Tratti culturali ed enogastronomici delle produzioni agricole e agroalimentari della Sicilia Occidentale”. A Palazzo Sales, lo chef Peppe Giuffrè e il maestro panettiere Giuseppe Martinez prepareranno le celebri  busiate al pesto trapanese. Nel pomeriggio, presso la sala “PAM Dirac”, parteciperanno al workshop il dirigente generale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana Dario Cartabellotta, il decano dei giornalisti Rai Italo Cucci, il presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale Rosalia d’Alì, l’agronomo Filippo Salerno ed il presidente della Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri (Renaia – Sicilia) Vito Pecoraro.

Il 28 aprile saranno protagonisti i “Paesaggi agricoli e la produzione industriale nella Sicilia Occidentale”. Giungeranno ai fornelli del Palazzo Sales dell’Istituto “Ignazio e Vincenzo Florio” lo chef stellato Giuseppe Costa che preparerà il pane cunzato dolce mentre Mirko Catanzaro darà vita ai cavatuna senza sugo, una rivisitazione della pasta alla norma. Ad accompagnarli il giornalista Italo Cucci. Nel pomeriggio il workshop vedrà la presenza di Massimo Marino, presidente dell’Associazione “Premio Saturno – Sicilia che produce”, Rossella Cosentino, assessore al turismo e alla cultura del Comune di Erice, Giovanna Tranchida, nutrizionista, Massimo Piacentino, responsabile dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale di Trapani, Filippo De Vincenzi, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Secondaria “V.Fardella -L.Ximenes” di Trapani.

Nella giornata del 29 aprile spazio a “Le conoscenze dei metodi di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli e dell’agroalimentare di qualità della Sicilia Occidentale”. Con lo chef Fabio Potenzano e la scrittrice Anna Martano andrà in scena la ricetta della caponata. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, alla “PAM Dirac” l’ultimo convegno di “Mangia Sano Italia” dove interverranno l’editore e figlio del fondatore del Centro per la Cultura Scientifica Ettore Majorana Lorenzo Zichichi, Mimmo Turano, assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Siciliana, Federico Quaranta, conduttore Rai, Anna Martano, scrittrice e Pina Mandina, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Secondaria “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice.

Promuovere lo sviluppo locale utilizzando i prodotti dell’agro-alimentare del territorio: è questa l’idea che sta alla base di “Mangia Sano Italia” e della costruzione del “Paniere dei prodotti tipici della Sicilia Occidentale”, che è stato spedito nelle scorse settimane nei quattro istituti alberghieri della Rete Nazionale che hanno aderito al progetto. In particolare, l’Istituto Professionale “Pietro Piazza”, l’I.P.S.S.E.C. “A. Olivetti” di Monza, l’Istituto di Istruzione Superiore “J.B. Beccari” di Torino, il Polo Tecnico del Mediterraneo “A. Moro” di Santa Cesarea Terme che, dal 26 al 29 aprile, assisteranno online ai laboratori che si svolgeranno al Palazzo Sales. Un modo per conoscere alcune ricette siciliane, al fine di reinventarne di nuove. In fase successiva verranno raccolti tutti i video delle ricette realizzate dagli istituti alberghieri italiani.

Nelle prossime settimane, poi, una delegazione dell’Istituto vincitore per la miglior ricetta riproposta sulle quattro preparate durante i laboratori sarà ospite in Sicilia per conoscere le realtà produttive e gastronomiche del territorio.

Così concepito, il paniere si propone di essere un veicolo per mettere in relazione gli operatori del settore agro-alimentare, del settore dell’istruzione, del turismo nella direzione di costruire un’offerta turistica integrata, composta da un mix di cultura, tradizioni ed enogastronomia diventando un utile strumento di comunicazione per rappresentare “chi siamo e cosa facciamo” per valorizzare un territorio da troppo tempo privo d’identità propria, in un contesto generale nel quale la crescente competizione impone anche al sistema territoriale la formulazione di strategie di marketing territoriale. Il paniere dei prodotti tipici della Sicilia Occidentale contiene i prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e locali: sale, aglio rosso di Nubia, busiate, olio, basilico, pomodoro, cipolla paglina, mandorle, semola di grani antichi, uva passa.

Nell’ambito di “Mangia Sano Italia” è stato allestito un punto degustativo per permettere al pubblico di assaggiare alcuni dei prodotti del paniere presso gli spazi dell’Enoteca Comunale gestito dalle Strade del Vino Erice Doc e sarà aperta al pubblico la sezione Etnoantropologica del Polo Museale Cordici, sito al Quartiere Spagnolo, dove ieri si è tenuta una breve presentazione per gli addetti ai lavori con alcune delle istituzioni e chef protagonisti della manifestazione che hanno illustrato a operatori della comunicazione e professionisti del settore gastronomico il progetto.

“Mangia Sano Italia” è organizzato dall’Associazione “Premio Saturno, Sicilia che Produce”, con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea in collaborazione con il Comune di Erice, la Fondazione “Ettore Majorana”, l’Istituto di Istruzione Superiore “I. e V. Florio”, il Distretto del Cibo, il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, il Gal Elimos, il Gruppo Editoriale Telesud, l’Ebat (Ente Bilaterale Agricolo del Territorio della Provincia di Trapani), le Strade del Vino Erice Doc e la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri.

Tutti i dettagli della manifestazione saranno consultabili sul sito

Cultura

Palermo, conclusa II Edizione di “StuPisci Sicilia”: viaggio tra Storie di mare, reti e sapori antichi

Matteo Ferrandes

Pubblicato

il

Conclusa la Seconda Edizione di “StuPisci Sicilia”: Un Viaggio Tra Storie di Mare, Reti e Sapori Antichi

Si è conclusa la seconda edizione di “Stupisci Sicilia”. Una intenza giornata tra Proiezione film , dibattito, mostra fotografica, degustazione di pesce azzurro, in mensa oltre 1200 tra studenti e professori hanno pranzato a base di omega3 La seconda edizione di “Stupisci Sicilia” si è conclusa con una giornata ricca di eventi. La mattinata ha preso il via con l’apertura di un convegno, durante il quale è stata presentata in anteprima la proiezione del documentario “Stupisci Sicilia”, diretto da Francesco Panasci.

Subito dopo la proiezione, è iniziato un animato incontro-dibattito sul tema del mare e della pesca, al quale hanno partecipato esperti, rappresentanti di istituzioni, membri dell’Università di Palermo (UNIPA), Corissia e i sindaci coinvolti nel progetto. Alberto Pulizzi, Direttore Generale del Dipartimento della Pesca, ha fornito importanti contributi durante questo dibattito.

Tra gli argomenti affrontati nel corso del convegno “Stupisci Sicilia”, ha assunto particolare rilievo la discussione sull’economia marina. Con un focus mirato sui pescatori, sono stati esaminati diversi aspetti delle direttive europee che regolamentano la pesca, sottolineando l’importanza di un maggiore allineamento tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Inoltre, è emersa con forza l’urgenza di affrontare il crescente problema dell’inquinamento marino in questa prospettiva. Le pratiche non sostenibili e l’inquinamento da plastica e sostanze chimiche rappresentano una minaccia diretta non solo all’ecosistema marino, ma anche all’economia delle comunità costiere che dipendono dalla pesca. Il progetto “StuPisci Sicilia” intende essere non solo un veicolo di sensibilizzazione culturale, ma anche un catalizzatore per azioni concrete che possano migliorare la sostenibilità e la salute dei nostri mari. Un altro aspetto cruciale affrontato durante il convegno “StuPisci Sicilia” è la difficile situazione del pesce azzurro, spesso discriminato e trascurato nella dieta delle famiglie. Nonostante sia una fonte ricca di nutrienti e un simbolo della biodiversità marina, il pesce azzurro viene spesso pagato poco ai pescatori, causando un ciclo vizioso che porta al rigetto in mare di grandi quantità di pesce perfettamente commestibile. Questa pratica non solo spreca risorse preziose, ma aggrava anche il problema dell’equilibrio degli ecosistemi marini. In questo contesto, “StuPisci Sicilia” punta a riequilibrare questa percezione errata, promuovendo il valore nutrizionale e culturale del pesce azzurro e sottolineando la necessità di pratiche di pesca e di consumo più sostenibili. L’ERSU Partner del progetto. L’Area Lounge della Sala Mensa della Residenza Santi Romano ha ospitato il convegno “StuPisci Sicilia”, con la partecipazione del Direttore Generale Ing. Alberto Pulizzi, dell’Assessore Comunale con delega al mare

e alle coste Avv. Andrea Mineo, e del Presidente di ERSU Palermo, Dott. Michele D’Amico. Gli interventi strategici sono stati curati da Prof.ssa Mirella Vazzana, Prof. Girolamo Cusumano, Prof. Salvatore La Bella, Dott. Pino Di Sclafani e dai sindaci partner pubblici del progetto: Dott. Giosuè Maniaci (Sindaco di Terrasini), Ing. Rosario Petta (Sindaco di Piana degli Albanesi) e Filippo Calcagno (Presidente dell’Associazione Mercato Ittico). L’incontro è stato moderato da Francesco Panasci, CEO di Panastudio e ideatore di “StuPisci Sicilia”. Tutti gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti, promuovendo il mare e la pesca e mettendo in evidenza la necessità di armonizzare le normative europee in merito ai Paesi del Mediterraneo, oltre a salvaguardare il lavoro dei pescatori. Le attività di sostegno alla comunicazione sono state curate dagli uffici stampa ERSU e Panastudio. La giornata si è conclusa con uno speciale pranzo a base di pesce azzurro di Sicilia, magistralmente preparato da COT Ristorazione e offerto a oltre mille tra studenti e professori. Il progetto è stato realizzato da Panastudio e finanziato dalla Regione Siciliana attraverso il Dipartimento della Pesca con il supporto del FEAMP 2014-2020. La mostra fotografica resterà aperta sempre in Area Lounge della Sala Mensa della Residenza Santi Romano dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle 19.00 alle ore 22.0 0 tutti i giorni fino al 10 ottobre.

Leggi la notizia

Cultura

I Sesi e l’antica storia di Pantelleria: al Museo di Punta Spadillo una nuova area espositiva

Direttore

Pubblicato

il

Una nuova area museale, dedicata al villaggio protostorico di Mursia e alla necropoli dei Sesi è stata inaugurata oggi, al Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo a Pantelleria.

L’importante lavoro di ricerca e divulgazione è stato possibile grazie ad un’iniziativa del Parco Nazionale Isola di Pantelleria finanziata dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, il Parco Archeologico Selinunte – Cave di Cusa – Pantelleria, il Comune di Pantelleria.

L’archeologo Maurizio Cattani, Professore associato dell’Università di Bologna, ha raccontato nel dettaglio i lavori di ricerca e ricostruzione del sito storico e dei monumenti funerari risalenti al 1750-1450 a.C. all’interno del Villaggio e della necropoli dell’età del Bronzo di Mursia.

Al museo, oltre ad una pannellistica rinnovata, è possibile trovare il plastico del sese grande in scala 1:20 dell’abitato e la necropoli monumentale di Mursia, uno dei complessi archeologici più importanti e meglio conservati del Mediterraneo centrale.

Il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo sarà visitabile sino al 31 ottobre 2023 dalle 10.00 alle 14.00, e su richiesta in occasione delle escursioni organizzate dalle Guide Ufficiali del Parco Nazionale Isola di Pantelleria. 

Per informazioni: www.parconazionalepantelleria.it

Leggi la notizia

Cultura

Pantelleria, ultima settimana di vendemmia: l’eccellente qualità delle uve compensa il calo di produzione

Redazione

Pubblicato

il

L’arido vento di Scirocco accompagna gli ultimi giorni di raccolta delle uve a Pantelleria. È tempo di bilanci per la vendemmia 2023 che ha dovuto fare i conti con condizioni meteorologiche davvero difficili. Le allegagioni del mese di maggio hanno rappresentato la preoccupazione maggiore per i vitivinicoltori panteschi che, loro malgrado, non hanno avuto danni da peronospora, ampiamente presenti nel territorio siciliano.

Interagire con i cambiamenti climatici sarà sempre più una prassi che viene studiata e migliorata, anche in termini di ricerca, da parte dell’Ente Parco Nazionale in sinergia con il Consorzio dei Vini Doc Pantelleria a tutela dell’identità di un prodotto unico come il Passito. Ogni sorso è capace, infatti, di sprigionare l’essenza dell’isola di Pantelleria e dei suoi agricoltori eroici che sfidano per tutto l’anno le avversità atmosferiche con muretti a secco, terrazzamenti e conche per proteggere le viti ad alberello di Zibibbo sapientemente scavate nel terreno vulcanico. Ogni singolo grappolo raccolto esclusivamente a mano e sistemato delicatamente nelle apposite gabbiette rappresenta un pezzo importante nel racconto della tradizione agricola pantesca. Dentro le bottiglie di Zibibbo e Passito, infatti, bisogna sempre ricordare che c’è dentro la cura paziente della mano dell’uomo, la stessa che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.

Sono valori aggiunti che devono essere interpretati e definiti anche in termini di mercato al quale, quest’anno, Pantelleria propone una qualità eccellente delle uve, nonostante un calo di produzione del 20% secondo una media fra le ultime tre vendemmie.

©parconazionaleisoladipantelleria

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza