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Salute

Enna, tensione in ospedale

Redazione

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A ENNA TENSIONE IN

OSPEDALE

Il recente fatto di cronaca all’Umberto I di Enna dimostra che un ridotto numero di medici, collaborati da pochi infermieri, non può sostenere le pressione del reparto di Pronto Soccorso. Bisogna aumentare gli organici, spingere sulla medicina di territorialità e sulla costituzione di case e ospedali di comunità. Passata l’emergenza Covid i problemi

restano più gravi che mai.

L’ultimo episodio d’insofferenza verificatosi l’otto dicembre all’Ospedale Umberto I culminato con l’interveto delle forze dell’ordine al Pronto Soccorso riaccende i riflettori della cronaca sull’emergenza sanitaria. Pazienti mortificati da lunghe attese, vittime della carenza di medici e infermieri sono spie di un malessere che contagia i parenti degli assistiti generando situazioni spiacevoli. “L’episodio di Enna – dice il segretario generale FP Cisl Ag Cl En Salvatore Parello – è la rappresentazione plastica di un sistema sanitario al collasso. La causa principale di questi tragici fatti è rinvenibile nella rigida osservanza dei tetti di spesa che impedisce un rapido ed esaustivo completamento del dimensionamento dell’organico, in particolare nel segmento emergenza-urgenza. Bisogna rimediare con sollecitudine alle evidenti carenze del comparto fra le quali va annoverata quella della medicina territoriale. Per alleggerire la pressione sugli ospedali bisogna dotarli di più personale accelerando sulla costituzione di case e ospedali di comunità”. Per il segretario territoriale di Cisl Medici, Nino Porto e del rappresentante aziendale Cisl Medici di Enna, Roberto Grimaldi “i recenti fatti di Enna rivelano quanto sia ormai difficile operare nelle strutture di prima assistenza ospedaliera quali sono i Pronto Soccorso. Di fronte a tale grave situazione noi auspichiamo normalità ma anche il riconoscimento del valore di tutti quelli operatori che, pur tra mille difficoltà, continuano ad assicurare un quotidiano, primario e vitale servizio, rischiando grosso. Il personale sanitario merita anche percorsi che diano legittime opportunità di crescita professionale per questo il 18 dicembre per Cisl Medici sarà giornata di sciopero generale”. La segretaria generale della Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna, Carmela Petralia aggiunge: “Se non si comprende che il sovraffollamento è la causa dell’inefficienza negli ospedali i problemi difficilmente si risolveranno. Medici, operatori sanitari, pazienti e parenti degli assistiti sono vittime di un sistema ormai ingestibile, sottoposti come sono a situazioni da girone infernale dantesco. L’episodio di Enna non è una novità come pure l’intervento delle forze dell’ordine. Tutto ciò si verifica perché il Pronto Soccorso è diventato un avamposto sguarnito, presidiato da un numero esiguo di addetti che ha visto trasformare la sua missione in quella di un reparto di degenza piuttosto che di immediata assistenza. Questo evidente stato di cose vanifica l’immane sforzo di medici e infermieri esposti a ogni rischioso evento sia professionale che extra-

professionale. La pandemia – conclude Carmela Petralia – ha messo a nudo gli atavici problemi del nostro sistema sanitario nazionale ma passata l’emergenza Covid il comparto è rimasto pietrificato, Serve un’inversione di tendenza che irrobustisca la medicina territoriale dando peso ai medici e alle guardie mediche puntando anche, in modo complementare, sulla telemedicina per dare la possibilità di pronta assistenza a malati cronici, impossibilitati a recarsi in uno studio medico, o agli anziani residenti nella aree interne”.

Salute

Trapani, in aumento ostetrici nei consultori della provincia

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E’ previsto un aumento del personale di assistenza alla natalità. Lo annuncia il Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani, avv. Ferdinando Croce.

L’implementazione del percorso nascita aziendale è stato il tema dell’incontro tra il Commissario straordinario dell’ASP Trapani Ferdinando Croce e gli ostetrici dei #Consultori familiari, presenti il direttore dell’UOC Assistenza materno-infantile territoriale, Natalino Ferrara, e il dirigente ostetrico dell’UOS Professioni sanitarie, infermieristiche e #ostetriche, Francesco Blunda.
“Abbiamo condiviso la proposta fattaci – ha detto Croce – e raddoppieremo la presenza degli ostetrici nei consultori aziendali dei centri urbani della provincia con popolazione superiore ai 40 mila abitanti, così che possano meglio seguire, sempre gratuitamente, le #gravidanze fisiologiche e quelle a basso rischio. Questo eleverà la qualità dell’assistenza pre-parto e anche quella post-nascita che offriamo alle gestanti. Un sostegno concreto – ha concluso il Commissario – alla natalità e alla genitorialità consapevole”.
Passeranno quindi da 1 a 2 gli ostetrici in servizio nei consultori di #Trapani, #Alcamo, #Marsala, #Mazara del Vallo, #Castelvetrano ed #Erice Casasanta.

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Ambiente

Pantelleria, tutti i divieti della stagione balneare 2024. Dove non possiamo fare il bagno

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Il Sindaco di Pantelleria ha emesso, in data odierna, 30 aprile 2024, ordinanza N. 49 relativa alla stagione balneare 2024, con cui stabilisce i divieti di balneazione nelle varie cale dell’isola per i motivi meglio specificati negli screen riportati di seguito

Di seguito il documento scaricabile: 

documento – ordinanza sindacale n. 49 del 30.04.2024

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Cronaca

Zingaro (TP), turista francese infortunato: intervento Soccorso Alpino a Cala Capreria

Redazione

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Zingaro, intervento per un turista francese infortunato a Cala Capreria I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Trapani) per un turista francese che si era infortunato nei pressi di Cala Capreria. L’uomo, 47 anni, stava percorrendo il sentiero costiero con alcuni familiari quando è scivolato rovinosamente procurandosi la sospetta frattura della caviglia destra che gli ha impedito di proseguire.

Allertato il numero di emergenza del Soccorso Alpino, in funzione 24 ore su 24, da Palermo sono partite due squadre con un medico che hanno raggiunto a piedi il luogo dell’incidente dall’ingresso lato sud, hanno stabilizzato il ferito, lo hanno immobilizzato e caricato su una barella per trasportarlo a spalle per circa un chilometro e mezzo consegnandolo all’ambulanza del 118 che, intanto, era arrivata all’ingresso.

Il turista è stato quindi trasferito all’ospedale di Alcamo. Fondamentale la collaborazione del personale della Riserva.

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