Cultura
Elser Fundaciò, ieri la presentazione a Pantelleria

Si è tenuta ieri, nei locali del CineTeatro San Gaetano di Scauri, in Pantelleria, la presentazione della Elser Fundaciò, a cura del suo fondatore Luis Barcala.
Tante le persone e gli enti coinvolti nell’evento, organizzato da L’Albero Azzurro e l’organizzazione Resilea Aps: dai Rotary Club ai Liones, dall’associazione Cara Africa; per poi parlare di Rossella, Angela, Giorgio, Lorenzo, Giampaolo e della cantante Giulia, che hanno reso possibile la toccante serata di ieri.
Si perché Elser (che in spagnolo significa “essere umano”) ha come scopo il sostegno economico di associazioni umanitarie.
Molte di queste nascono con i migliori propositi e progetti, altrettante, spesso chiudono i battenti per mancanza di fondi.
Luis Barcala, imprenditore catalano, dopo aver raggiunto l’apice del successo già da giovane si è posto il cruccio di come poter mettere a disposizione le sue capacità intellettuali ed economiche per il prossimo “come imprenditrice ho realizzato tutti i miei sogni, ma mancava qualcosa, Costituire Elser è stata la cosa migliore che abbia fatto nella mia vita. I finanziamenti vengono dalla mia ditta che si occupa si immobili.
Questo copre la metà di quanto occorre; il resto lo procura l’associazione e i privati.
Un quarto di milioni di euro è quanto viene versato complessivamente ogni anno per le associazioni .
Ma veniamo alla presentazione, già avvenuta a Barcellona, Monza, Verona, vicino Trapani, ora a Pantelleria per poi mettere in calendario Parigi e poi Roma.
Il mattatore, molto simpatico, spigliato e carismatico, ha mostrato con immagini e racconti personali realtà difficili, dove Elser è intervenuta con successo, che andiamo a riportare:
- associazione Rete Giovani (Spagna), per esempio ha in costo di 90.000 euro, ma i ragazzi hanno bisogno di professionisti che vanno retribuiti. Questi devono avere tutte le competenze per affrontare i problemi, considerando che la causa di morte più alta dei giovani è il suicidio.
- Palia clinic (Spagna) aiuta le famiglie di bambini malati destinati a morire. Fondamentale è il supporto psicologico e spirituale dalla diagnosi della malattia fino.alla.morte. 134 volontari in questo progetto che seguono corsi di formazione.
- Redention (Spagna) è una associazione creata da una donna che ha raccolto cani e gatti maltrattati Ne ha presi fino a 150 in un terreno che ha acquistato appositamente. L’associazione cerca di prevenire l abbandono: si intercetta il possibile padrone, si contatta e si collabora con lui per evitare il trauma all’animale e in più si solleva il soggetto dal problema.
- Social Cuchilla (Sud America) aperta da Anna Maria Olle.
7 progetti in tutto 3 in Spagna poi nel resto del mondo.
In Africa, per esempio, già è difficile fare un progetto, ma farlo con successo è uva vera e propria impresa ardua.
- Associazione della misericordia senza frontiere è dedicata a bambini nati con malattie mentali. Quando nasce in bambino malato di.mente, in Togo, è il demone che lo ha voluto e la famiglia è maledetta. Quando i genitori vanno a lavorare, il piccolo infermo viene legato ad un albero, fino a quando la sera rientrano i genitori, che lo slegano, per poi legarlo di nuovo in casa.
- Cara Africa è nata per il Benin, dalla volontà di quattro donne italiane una è pantesca. Essa mira a realizzare scuole e punta alla sanità dei bambini.
Asia
- Ostello per bambini, in Cambogia. Questa nazione è stata scenario del più grande olocausto del.mondo: di 8 milioni di persone, 2 milioni uccisi anche solo per un difetto di miopia. L’ostello ora conta 20 orfani ora sono 20, ma sono 555 bambini dai 3 ai 19 anno vanno a scuola li.
A Pantelleria Elser vorrebbe avvicinarsi ad Albero Azzurro .
Con queste parole, Luis Barcala termina la sua esposizione: “Le esperienze e i rapporti e le emozioni che vivo spiegano il motivo per chi ho creato la fondazione. Attivare l’altruismo attiva gli stessi circuiti del.piacere che stimola la cocaina senza gli effetti negativi!”
La serata è stata allietata dalla voce di una talentuosa e giovane Chiara e dal buffet tradizionale pantesco.
Cultura
2 giugno festa della repubblica 2025: il Presidente Mattarella ricorda il voto del 2 giugno 1946

La prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1947, mentre nel 1948 si ebbe la prima parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma; il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale nel 1949.
Il presidente Sergio Mattarella ricorda il referendum del 2 giugno 1946, la nascita della Repubblica italiana e l’importanza della Costituzione, sottolineando il ruolo chiave dei prefetti per sicurezza e coesione sociale. Il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la festa del 2 giugno richiama un momento chiave della storia italiana: il referendum che sancì l’inizio della Repubblica italiana, con la partecipazione delle donne al voto. Quel passaggio ha segnato una svolta fondamentale nella costruzione democratica e sociale del Paese, gettando le basi della Costituzione che guida ancora oggi la convivenza civile.
Nel 2025, Mattarella sottolinea l’importanza di continuare a tradurre quei principi in azioni concrete, a partire dalle funzioni svolte dai prefetti, figura centrale per l’ordine pubblico e la coesione nel territorio.
Il referendum del 2 giugno 1946 e la nascita della repubblica italiana
Il 2 giugno 1946 rappresenta una data storica per l’Italia: per la prima volta le donne poterono votare in
modo libero e diretto, scegliendo tra monarchia e repubblica. Questo referendum, seguito dagli elettori
italiani dopo la Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo, trasformò profondamente il destino del
Paese. L
’esito segnò la nascita della Repubblica, che si fonda su libertà, democrazia e solidarietà.
Un voto di libertà e rinascita
Quel voto fu il coronamento di anni di lotta per la liberazione dall’occupazione nazifascista. La scelta
popolare non solo scelse la forma di governo, ma dette l’impulso per la redazione di una Costituzione che
mira a tutelare la dignità umana, la centralità del lavoro e il confronto tra diverse culture e idee politiche.
Nel messaggio ufficiale Mattarella ricorda che quello fu un patto tra istituzioni e cittadini per costruire una
società più giusta e per rilanciare il Paese dal punto di vista sociale ed economico.
Ancora oggi, a ottant’anni da quei fatti, il ricordo di quella data serve a ribadire l’importanza di quei valori e
l’impegno permanente necessario per mantenerli vivi. Il presidente parla di una eredità di unità e
pluralismo, che ha consentito di avviare la ricostruzione dopo la guerra e di affrontare sfide nel tempo,
attraverso il rispetto delle regole e il confronto civile.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Cultura
A Pantelleria primo ospedale Aeronautica Militare americana. Benemeriti della Sanità al tempo della Resa / 1

Al momento del fatidico sbarco dell’11 giugno 1943 nell’isola da parte del corpo d’invasione alleato, al commando del maggiore generale inglese Walter Edmond Clutterbuck, un’unità sanitaria britannica sbarcò al seguito del 1° Battaglione del The Duke of Wellington’s Regiment.
Nello stesso giorno sbarcava da un mezzo anfibio, il landing craft n° 242, il personale, i mezzi e il materiale medico della 34th Station Hospital americana. Quest’ultima nella sua interezza era imbarcata sul landing 242, alla stessa peraltro completamente riservato.
Pantelleria la 34th Station Hospital
La 34th Station Hospital era un’emanazione della 12a Forza Aerea americana (12th Air Force) ed
ebbe il privilegio di essere il primo ospedale dell’Aeronautica Militare americana (USAAF) in terra
d’Europa. Dipendeva direttamente dal brigadiere generale statunitense Auby Casey Strickland, in
quei giorni governatore con pieni poteri sull’isola.
Era stato il comandante in capo degli Alleati, generale Dwight D. Eisenhower, a volere fermamente
tale stazione sanitaria in quanto considerava Pantelleria, una volta conquistata, decisamente
strategica per la successiva invasione della Sicilia, in cui l’impiego in massa della forza aerea anglo-
americana era considerato determinante per la conquista.
Pantelleria, posta tra la Sicilia e la Tunisia, avrebbe abbreviato di molto il percorso di ritorno per
eventuali personale ferito degli equipaggi dei velivoli. Inoltre quest’ultimi, eventualmente
danneggiati e quindi abbisognevoli di riparazioni, avrebbero trovato un’attrezzata officina nel
campo di Margana, rimesso in pochi giorni in completa efficienza.
I giorni successivi alla resa
Nei giorni immediatamente successivi la Resa, mentre l’unità sanitaria inglese si reimbarcava col grosso delle truppe d’invasione alla volta della Tunisia, la 34th Station Hospital s’installava in pianta stabile nell’isola, tanto da essere in piena funzionalità e operatività già a far data dal 18 giugno. La capacità di ricezione di questa stazione era di tutto rispetto, potendo disporre di ben 250 posti letto, però ad esclusivo uso dei militari alleati in quanto essenziale supporto logistico alla già programmata invasione della Sicilia.
In quegli stessi giorni gli americani procedettero, con incredibile alacrità e determinazione, degni di
miglior causa, al sistematico smantellamento di tutti i presidi sanitari militari italiani nell’isola, a
cominciare da quello attrezzatissimo della Regia Marina per finire agli ospedali da campo del Regio
Esercito. Si poteva, come fatto peraltro per altri militari italiani nell’isola, soprassedere all’avvio
indiscriminato di tutti i medici italiani, quali POW (Prisoner Of War), nei duri campi di prigionia in
Tunisia e trattenerne benissimo una parte per le esigenze della popolazione civile.
Ma l’ottusa
burocrazia militare (anche quella degli Alleati non scherzava affatto!) ritenne la cosa non praticabile, probabilmente per motivi di sicurezza, ritrovandosi Pantelleria immediata retrovia nell’apertura del prossimo fronte siciliano, i cui sviluppi si profilavano ancora del tutto incerti e perigliosi.
A Khamma il 139° Ospedale Militare
Dunque praticamente si lasciò, con colpevole incoscienza e leggerezza, tutti i panteschi senza alcun presidio medico, considerato che i precedenti presidi sanitari e ospedali italiani, benché in linea di principio riservati esclusivamente ai militari, di fatto erano stati largamente utilizzati dalla popolazione civile durante tutto il precedente periodo di guerra.
Per la storia annotiamo alcuni di quei medici militari italiani ancora cari, nell’immediato dopoguerra, nei ricordi della gente che aveva vissuto quei cupi tempi di guerra: capitano medico Enzo Girone, direttore del 139° Ospedale Militare da campo a Khamma.
Il Girone di ritorno dalla prigionia scrisse poi un bellissimo libro di memorie “L’isola disperata” su quei giorni da tregenda a Pantelleria. Tenenti medici Olivo Bernardis, Antonio Cappello e Consuelo Tonso tutti in forza al 139° Ospedale Militare da campo a Khamma. Tenente medico Carlo Falaschi anch’egli aggregato al 139°, però con l’incarico di interessarsi in modo prevalente delle esigenze sanitarie della popolazione civile.
Orazio Ferrara
(1-continua)
Cultura
Pantelleria Bau lancia una Serata Astronomica 5 giugno, con Leo e Sergio per aiutare il piccolo Ruben

Serata astronomica o romantica?
Si sa, il rapporto tra gatti e il satellite naturale della Terra è stretto, quasi confidenziale, e poesie, quadri, spesso ritraggono i mici incantati dalla luna.
Pantelleria Bau organizza una serata astronomica, in onore di Ruben, un miciotto di appena 20 giorni
Giovedì 5 giugno alle ore 21, sul lungomare di Bue Marino, i nostri amici Leonardo Puleo e Sergio Minoli vi faranno vedere le stelle ma soprattutto la luna in fase crescente potrete anche fotografarla con il vostro cellulare grazie al super telescopio di super Leo.
La narrazione di Sergio che va dallo scientifico al mitologico renderà le immagini donate da Leonardo Puelo ancora più suggestive e accattivanti.
La serata ha lo scopo di raccogliere fondi per l’intervento di riduzione di ernia diaframmatica di questo tesorino che vedete in foto e che si chiama Ruben, trovato circa 20 giorni fa dentro il motore
di un’auto. Senza questo intervento Ruben non avrà vita lunga e soprattutto nessuno vorrà mai adottarlo
Quindi noi e Ruben vi ringraziamo per le offerte che farete durante la serata! A presto!
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