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Elezioni Trapani, Giacomo Tranchida: “Amministrare è cosa seria”

Marilu Giacalone

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«Il candidato Brillante parte male, proponendo di avere soluzioni a problemi che neanche conosce. Come prima cosa scivola sui numeri dicendo che Siciliacque costa alla città di Trapani 4.5 milioni l’anno. Falso! I 405 milioni si riferiscono all’acquisto di acqua per i cittadini e imprese trapanesi avvenuti negli ultimi 5 anni a causa del fermo degli impianti e danneggiamenti alla rete, oltre che per noti eventi alluvionali ma anche reiterati e “strani guasti alle stazioni di sollevamento” oggetto di denuncia alle competenti Autorità. Costi dunque necessari per assicurare una idonea portata idrica alla città e, per buona parte, compensati dai crediti che il Comune di Trapani vanta nei confronti di Siciliacque per la cessione di acqua in favore del Comune di Favignana e altri Enti».

Con queste parole, Giacomo Tranchida, Sindaco di Trapani e candidato per le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio, rimanda al mittente una infondata critica basata su informazioni non veritiere e allusive.

«A oggi, nonostante sabotaggi e furti vari, palesati anche di recente – oggetto d’indagine per nostra datata denuncia e che, nel rispetto dell’Autorità Giudiziaria, non possiamo al momento aggiungere dettagli – , in uscita da Bresciana abbiamo 211 litri di acqua al secondo, massimo quantitativo dagli ultimi 5 anni. Sui presunti mancati finanziamenti nel comparto idrico e fognario – aggiunge il primo cittadino – altra gaffe clamorosa dal disinformato candidato. Non esiste, né è rinvenibile sino ad oggi, un bando che possa permettere il finanziamento del rifacimento del sistema fognario. Solo di recente, con l’avvento della conquistata Zona Economica Speciale, è stato possibile candidare interventi per la realizzazione del sistema fognario sia in zona ASI a favore delle imprese insediate sia in zona portuale. E ancora, nell’ambito della misura “ZES/Acqua bene comune“ abbiamo candidato il rifacimento della condotta di adduzione dai Pozzi di Bresciana e da Monte Inici per oltre 120 milioni di euro. Inoltre, al fine di emettere il decreto di finanziamento, il Dipartimento Acque e Rifiuti ha richiesto l’aggiornamento di due progetti esecutivi per la rete idrica avanzati da questa Amministrazione Comunale che superano complessivamente i 40 milioni di euro».

Nei dettagli, uno è inserito nei fondi Poc, l’altro nella delibera Cipess 2022.

«Attaccare questa Amministrazione su presunti mancati finanziamenti conseguiti per il sistema fognario o paradossalmente su quelli ottenuti per il sistema idrico significa, non solo non sapere, ma prendere in giro i trapanesi dicendo falsità. I pozzi di lnici – spiega Assessore Ninni Romano – sono a oggi collegati da una condotta colabrodo di 20 chilometri che va rifatta interamente. Abbiamo un progetto definitivo del costo di circa 20 milioni di euro, già candidato nella già citata misura “ZES/Acqua bene comune”, e diversamente dal conseguimento di tale finanziamento, il potenziale afflusso di 50 litri di acqua al secondo, non vale la pena al momento caricarlo in bolletta (come previsto da Arera) e dunque vanno fatte altre scelte più vantaggiose per i cittadini. Il pozzo Madonna, diversamente, funziona perfettamente. Riguardo il pennello di via Tunisi, fin quando non verrà complessivamente rivisto tutto il sistema fognario e quello di smaltimento di acque bianche da eventi alluvionali con finanziamenti per svariate decine di milioni di euro, qualsiasi sindaco, commissario o preposto, subirà episodi di sversamento causati dalle rotture delle condotte su via Libica e all’insufficienza della stazione di sollevamento di via Marsala. La cosa è accaduta diverse volte anche con l’attuale gestione commissariale delegata dalla Autorità Giudiziaria nella corrente fase d’indagine preliminare che vede coinvolti diversi Dirigenti comunali succedutesi».

I problemi strutturali, quindi, sono noti e proprio per questo motivo l’Amministrazione comunale sta lavorando giorno e notte.

«Stiamo progettando per risolvere il problema alla radice – alias il ripristino della funzione naturale dell’ex canale Scalabrino, che il datato “sacco edilizio” trapanese ha seppellito. Questa scelta – illustra il primo cittadino Giacomo Tranchida – permetterebbe, come in passato, alle acque piovane alluvionali, come in occasione dei disgraziati eventi di settembre e ottobre 2022, di non fare i “turisti” per la città, da sud a nord (via Marsala e Fardella fino a via Tunisi sul lungomare Dante Alighieri) ma di sversare a sud, subito a mare. Anche lì occorreranno finanziamenti e qualche anno. Diamo un consiglio a Brillante: invece di farsi raccontare le cose da chi non sa, pensando di sapere, studi e approfondisca meglio i problemi e la loro risoluzione, invece di accumulare figure barbine da chi si approccia a un importante ruolo pubblico con approssimazione e scarsa competenza. Della serie, rischia di sostenere cause già perse in partenza, e Trapani di certo non può permetterselo a spese dei cittadini».

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Pantelleria – Elezioni Europee, On. Tardino (Lega) “porto nei comuni la voce del Parlamento Europeo”

Direttore

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Ieri, l’eurodeputata Annalisa Tardino (Lega), candidata alle elezioni europee 2024, si trovava a Pantelleria per incontrare l’amministrazione comunale e la cittadinanza, nell’intento di creare uno scambio di istanze-risposte alle esigenze locali.

L’abbiamo intervistata, chiedendole

Onorevole vuole rappresentarci del suo intervento con l’amministrazione? La parlamentare licatese così ci ha spiegato “Innanzitutto, ritengo che non si possa fare politica locale, tenendo lontana l’Europa. Dobbiamo smettere di pensare che l’Europa sia a 2400 km di distanza perchè in realtà è dentro casa, governa i nostri territori e avere la visione di una Europa vicina cui chiedere e dove portare le nostre esigenze, le nostre peculiarità e differenze, rispetto all’Europa del Nord è di fondamentale importanza. Ritengo, pertanto, che i consiglieri comunali devono capire questo attraverso noi deputati, spiegando loro cosa si fa in Europa, come si articola il procedimento legislativo e perchè un europarlamentare è utile, anzi fondamentale per il territorio.
Partendo dalle proteste degli agricoltori, per esempio, si capisce che si tratta di normative di quasi esclusiva dell’UE e che se non le governiamo ci piombano addosso provvedimenti legislativi che non ci tengono in considerazione.

“Quindi secondo me è di fondamentale importanza parlare, ascoltare e poi riferire.
“Gli incontri che io ho fatto in questi anni all’interno dei consigli comunali, al di là delle campagne elettorali, sono incontri istituzionali, in cui metto a disposizione il background di conoscenze che si è formato in Europa, illustrando il nostro lavoro nelle commissioni del Parlamento Europeo.”

Quali tematiche avete toccato che riguardano Pantelleria?Nello specifico per Pantelleria abbiamo affrontato con l’amministrazione le problematiche legate: ai trasporti, porto e aeroporto; alla valorizzazione dei territori. So che l’amministrazione ha fatto una importante operazione di marketing, con i prodotti tipici e noi siamo a tutela del Made in Italy. Inoltre ho parlato delle nostre idee relativamente alla eccessiva globalizzazione puntando ad un maggiore protezionismo dei nostri territori, visto che abbiamo dimostrato di non poter tutelare i nostri produttori, specie gli agricoltori, e in generale del sistema economico.
“Ho così portato l’esperienza, il lavoro svolto, il modus operandi del Parlamento e delle altre istituzioni europee e poi ho ascoltato.”

So che lei conosce l’isola, ma le voglio chiedere com’è stata l’accoglienza che ha avuto, in questo frangente? “Infatti conosco l’isola ma in veste non ufficiale. Questa volta ho avuto il piacere di essere invitata dall’amministrazione. 
So tratta di una amministrazione giovane ma con molta voglia di fare. In 10 mesi di lavoro hanno portato già dei risultati e poi, aprendosi verso chi ha voglia di spendersi per il territorio, dimostra di essere capace di parlare ai vari livelli istituzionali. considerando che oggi gli unici fondi che ci sono per i Comuni sono di matrice europea ed essere in linea con le modalità di lavoro delle istituzioni europee è di fondamentale importanza.”
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Pantelleria – Europee, il candidato Parrinello ai panteschi “il mio obiettivo: convincere Bruxelles a considerare l’insularità un’opportunità”

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Carissimi amici,

Ho trascorso tre anni meravigliosi nella vostra splendida isola, e l’unico rimpianto per me è stato dover interrompere il lavoro che avevamo iniziato insieme. Sono arrivato con rispetto per le vostre incertezze e, perché no, anche per le vostre paure, dovute alla velocità delle decisioni e alla comprensione limitata delle enormi opportunità che l’istituzione del Parco Nazionale avrebbe potuto portare per l’economia e, soprattutto, per offrire ai giovani isolani la possibilità di costruire il loro futuro in questo angolo di paradiso.

Abbiamo cominciato a conoscerci e credo che ci siamo apprezzati reciprocamente, inizialmente da solo con il supporto del CdA, poi con la collaborazione dei primi dipendenti assunti a tempo determinato. Ho cercato di semplificare l’interazione di chiunque, agricoltore, associazione, impresa edile, semplice cittadino, con il sistema burocratico del Parco. Ho dimostrato che la presenza del Parco avrebbe potuto semplificare le cose su un’isola già piena di vincoli.

Con i miei collaboratori e con molti di voi che sono venuti alla sede del Parco sempre aperta e attenta ad accogliere qualsiasi suggerimento, siamo riusciti a cambiare la percezione del Parco in tutta la comunità pantesca. Abbiamo ottenuto il finanziamento di numerosi progetti nel settore della green economy e della transizione energetica che cambieranno il volto dell’isola nel prossimo futuro.

Abbiamo collaborato con le principali istituzioni universitarie nazionali e siamo diventati un punto di riferimento per la Commissione Europea nella transizione energetica. Abbiamo realizzato un piccolo miracolo: unito cacciatori, viticoltori e ambientalisti trasformando i primi in selecontrollori per garantire un equilibrio tra popolazione di conigli e piante di zibibbo.

Siamo stati i primi in Italia ad utilizzare i fondi per ristorare le imprese colpite dal Covid-19, suscitando la sorpresa del Ministero dell’Ambiente e degli altri Parchi Nazionali. Purtroppo, non siamo riusciti a fare tutto quello che avrei voluto per rilanciare l’agricoltura e i suoi ineguagliabili gioielli agroalimentari, a causa dell’epidemia da Covid-19 che ha interessato due dei tre anni della mia presenza sull’isola.

Tuttavia, conoscete bene le sfide che ho affrontato. Come sapete, l’isola mi ha accolto come accoglie chi arriva distratto e poi si innamora follemente. Anche a me è successo, ma le leggi burocratiche mi hanno costretto a lasciare incompiuto il lavoro e a tornare nei ranghi regionali. Tuttavia, come avete avuto modo di conoscermi, la poltrona e la scrivania non sono il mio orizzonte.

Ho cercato di trovare un modo per contribuire al riscatto della nostra Sicilia. Con questo spirito, ho incontrato Cateno De Luca e abbiamo deciso di collaborare. Cateno mi ha incaricato di occuparmi di agricoltura all’interno del partito Sud Chiama Nord e mi ha chiesto di candidarmi alle Elezioni Europee come tappa di avvicinamento al governo regionale. Ho accettato senza esitazione e senza secondi fini.

Bruxelles non è poi così lontana, perché lì si prendono la maggior parte delle decisioni che influenzano la nostra vita. Forse ci sembra distante perché gli eletti siciliani spesso dimenticano di rappresentare gli interessi del proprio popolo, invece di occuparsi principalmente del proprio conto in banca. Conoscendo le esigenze delle vostre comunità e di tutte le comunità isolane, il mio obiettivo è quello di convincere Bruxelles a considerare l’insularità non come un problema, ma come un’opportunità.

Le isole possono diventare laboratori per sperimentare il futuro: luoghi dove la transizione energetica deve avvenire entro il 2030, dove la sanità deve passare dalle metodologie attuali al futuro delle nuove tecnologie e della telemedicina, dove è possibile lavorare o studiare da remoto senza problemi, dove le produzioni agricole ritrovano il loro legame con la terra e con le stagioni, dove i trasporti non sono un privilegio, ma un diritto inalienabile degli abitanti delle isole, con trasporti gratuiti a carico dell’Unione Europea per tutti i residenti. Questo è ciò a cui mi impegno a sostenere se avrò il privilegio di essere eletto al Parlamento Europeo.

Vi chiedo semplicemente di sostenermi con la vostra amicizia e con il vostro voto.

Ci vedremo presto a Pantelleria.

Antonio Parrinello

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Pantelleria – Europee 2024, come partecipare al voto per studenti fuori sede

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Il Comune di Pantelleria ha emesso disciplinare per la partecipazione al voto delle Elezioni al Parlamento Europeo 2024.

Di seguito il documento integrale scaricabile

documento – avviso presentaz. istanza voto studenti fuori sede

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