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Egadi, dal 1° gennaio tagli corse aliscafi. Sindaco e assessore trasporti contrari

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Non c’è pace per le Isole Egadi per quanto concerne i trasporti con mezzi veloci verso la terraferma.
Negli ultimi mesi, con lo spauracchio della riformulazione delle corse, si era pensato, ad un certo, punto, che il problema fosse stato superato e risolto.
E invece, oggi, in una nota congiunta del primo cittadino egadino, Francesco Forgione, e dell’Assessore ai Trasporti, Vito Vaccaro, si torna a parlare dei collegamenti della Liberty Lines e delle corse scomode degli aliscafi e delle cifre degl i abbonamenti.

Ecco cosa recita il comunicato

𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐚𝐯𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐚 – 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐄𝐠𝐚𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐢 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝟏 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑.
▷ Il sindaco Francesco Forgione e l’assessore ai #Trasporti Vito Vaccaro: «𝑀𝑎𝑙𝑔𝑟𝑎𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑚𝑒𝑠𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑖 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝐸𝑔𝑎𝑑𝑖, 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑦 𝐿𝑖𝑛𝑒𝑠, 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑑𝑎𝑙 1 𝑔𝑒𝑛𝑛𝑎𝑖𝑜 2023 𝑓𝑎𝑟𝑎̀ 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜. 𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑒𝑟𝑎̀ 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒, 𝑑𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑒 𝑑𝑎 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑟𝑐𝑖𝑝𝑒𝑙𝑎𝑔𝑜.

𝑁𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 , 𝑙’𝐴𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎𝑙𝑒 ℎ𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑎𝑙 𝑀𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑇𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑦 𝐿𝑖𝑛𝑒𝑠, 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 “𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑐𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖, 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑒𝑐𝑐. 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐹𝑎𝑣𝑖𝑔𝑛𝑎𝑛𝑎, 𝐿𝑒𝑣𝑎𝑛𝑧𝑜 𝑒 𝑀𝑎𝑟𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 (𝑏𝑎𝑠𝑠𝑎 𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒) 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑡𝑜”.

𝑃𝑢𝑟 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙’𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 “𝑎𝑑𝑎𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒” 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑒 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒 𝐸𝑔𝑎𝑑𝑖. 𝑈𝑛 𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑢𝑙𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑏𝑒𝑛 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜.

𝐴 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖, 𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑢𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 “𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀” 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜, 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑖𝑑𝑑𝑒𝑡𝑡𝑖 “𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖” 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝑆𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜, 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑠𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒.

𝐴 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀, 𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑢𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑆𝑐ℎ𝑖𝑓𝑎𝑛𝑖 𝑖𝑙 25 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑑𝑖 𝑒𝑞𝑢𝑖𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑡𝑎𝑟𝑖𝑓𝑓𝑎 “𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖” 𝑎𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖, 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒, 𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑒𝑐𝑐. 𝑁𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑒 𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑖 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑎𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑎𝑢𝑠𝑝𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎, 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 #Favignana,

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Isole Minori, agevolazioni pendolari. On. Galluzzo (FdI): «Norma di grande successo da circoscrivere e rifinanziare»

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“La norma regionale che ha introdotto agevolazioni tariffarie nei trasporti marittimi per i pendolari delle isole minori siciliane ha avuto notevole riscontro. Tuttavia va disciplinata in maniera più circoscritta per garantire il rispetto della ratio originaria del provvedimento ed evitare abusi”.

Lo afferma Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Pertanto mi farò personalmente portavoce nei confronti del governo Schifani per una modifica legislativa in tal senso e contemporaneamente auspico che nelle more la misura sia rifinanziata per andare incontro alle legittime esigenze di chi ne ha diritto»

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Caro voli, Regione raddoppia lo sconto aerei per Natale. Schifani: «Favoriamo mobilità sostenibile»

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1 milione di biglietti aerei rimborsati in un anno

E la Regione raddoppia lo sconto, portandolo dal 25 al 50%, per quei siciliani che desiderano raggiungere l’Isola per le feste  estendendo il beneficio anche a chi è nato in Sicilia ma risiede altrove. Sono alcune delle misure introdotte dal decreto “Stop caro voli Natale 2024”, voluto dal governo regionale per mitigare il costo delle tariffe aeree, e presentate, insieme con il report sul Caro-voli, in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, e dal dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Salvatore Lizzio.

In un anno la Regione ha rimborsato oltre un milione di biglietti aerei e consentito a tanti siciliani di raggiungere la nostra regione a un costo più contenuto rispetto a quello stabilito dalle compagnie aeree. Con questo decreto, adesso, grazie ai 17,2 milioni di euro stanziati all’interno della legge sulle variazioni di bilancio, chi effettuerà dal 7 dicembre al 6 gennaio 2025 un volo diretto da uno scalo nazionale a un aeroporto siciliano e viceversa, avrà diritto allo sconto del 50% a fronte dell’attuale 25%. Il provvedimento non sarà più valido esclusivamente per i residenti in Sicilia, ma verrà esteso anche a chi è nato ma non risiede stabilmente nell’Isola.

Presidente Renato Schifani

«I dati – commenta il presidente Schifani – dimostrano in maniera inequivocabile il successo di questa iniziativa, una misura unica in Italia, che abbiamo fortemente voluto per alleggerire il costo dei voli che, soprattutto in prossimità delle feste, rendono proibitivo spostarsi o rientrare in Sicilia. Non possiamo continuare a scontare la nostra condizione di insularità piegandoci al cartello esercitato di fatto da alcune compagnie aeree. Con la nostra battaglia sul caro voli tuteliamo il diritto dei siciliani a una mobilità economicamente sostenibile. Per questo abbiamo voluto raddoppiare i rimborsi ed estenderli anche a chi è nato ma non risiede in Sicilia. Nella Finanziaria che sarà votata nelle prossime settimane all’Ars, – continua Schifani – abbiamo stanziato per il caro voli 15 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Un’ulteriore dimostrazione della volontà di questo governo di assicurare la continuità di questa misura di sostegno. Non è la politica che può intervenire sulle tariffe aeree in un regime di libero mercato, però è giusto chiedere all’Antitrust, alla quale abbiamo presentato già due esposti, di verificare il rispetto delle regole ed eventuali cartelli tra le compagnie. Con i fatti, e non soltanto a parole, restiamo al fianco dei cittadini siciliani in questa battaglia di civiltà». 

Gli sconti possono essere ottenuti direttamente al momento dell’acquisto sui siti web delle compagnie aeree che hanno sottoscritto la convenzione con la Regione, oppure si può richiedere il rimborso successivamente al viaggio, caricando la carta d’imbarco sul portale del Dipartimento delle Infrastrutture (siciliapei.regione.sicilia.it/bandocarovoli). 

Sulla piattaforma Siciliapei sono state caricate quest’anno più di 400 mila richieste di rimborso, il 42,5% del totale.
Catania-Roma è la tratta aerea più acquistata, con oltre 22 mila richieste di rimborso presentate. A seguire, i collegamenti tra il capoluogo etneo e Milano Malpensa e quelli tra Palermo e Roma e tra Palermo e Milano, con le rispettive rotte inverse. 
Il volo più caro è stato il Palermo-Bologna Ryanair del 28 maggio costato 915 euro. Di poco più basso il prezzo del Catania-Milano Linate di Ita Airways del 27 ottobre pagato 876 euro. Easyjet e Aeroitalia si contendono, invece, il primato della tratta più economica, rispettivamente con i voli Palermo-Malpensa e Fiumicino-Catania del 15 febbraio e del 22 marzo, venduti entrambi ad appena un euro.

Assessore Alessandro Aircò

«Quello contro il caro voli – aggiunge l’assessore Aricò – è un provvedimento storico che ha già dato ottimi risultati e che adesso rinforziamo ed estendiamo anche ai cittadini nati in Sicilia ma residenti altrove. In più, abbiamo pensato anche a chi si sposta in treno. Con Ferrovie dello Stato, visto il grande successo del Sicilia Express, il treno low cost che collegherà Nord Italia e Sicilia nel periodo delle feste e andato sold out in appena un’ora, stiamo lavorando all’organizzazione di un secondo convoglio in partenza subito dopo Natale e con rientro a Capodanno. Purtroppo la logistica di Rfi non ci consente di fare di più, per ragioni legate alla sicurezza dei trasporti sulle linee ferroviarie. 

Linee aeree

Abbiamo anche sottoscritto un accordo per le aree urbane delle città di Palermo e Catania – conclude Aricò – che, dall’8 dicembre al 6 gennaio, consentirà di accedere a promozioni molto vantaggiose per raggiungere gli aeroporti e di acquistare biglietti unici integrati all’interno delle due aree urbane. Il nostro augurio è che i siciliani, residenti e non, possano trascorrere in famiglia le festività».  

A Palermo, infatti, si potrà viaggiare da qualsiasi stazione ferroviaria della città verso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” e viceversa al prezzo promozionale di 4 euro anziché 6,80 euro. In più, all’interno dell’area urbana sarà possibile viaggiare su tutte le corse di Trenitalia e sui mezzi Amat acquistando un solo biglietto giornaliero integrato al costo di 3 euro, a fronte degli attuali 6,10 euro.
Stessa formula anche a Catania.

Trenitalia

Dall’8 dicembre al 6 gennaio 2025, da qualsiasi stazione ferroviaria cittadina sarà possibile raggiungere l’aeroporto “Vincenzo Bellini”, e viceversa, al costo di un euro anziché 2,20 euro. Stessa tariffa a un euro anche per tutti i treni che circolano all’interno dell’area urbana di Catania. I biglietti saranno acquistabili su tutti i canali di vendita di Trenitalia a partire dal prossimo 7 dicembre. 

Per qualsiasi ulteriore informazione, la Regione assicura il servizio di assistenza tecnica dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, e il sabato dalle 9 alle 13, attraverso il numero telefonico dedicato 091 848 8653 e l’indirizzo email infostopcarovoli@regione.sicilia.it. 

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Economia

Safina, Giangrasso e Casano (PD): “Ripristino immediato agevolazioni. Basta umiliare le isole minori”

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Safina, Giangrasso e Casano (PD): “Non solo il ripristino immediato, ma fondi adeguati e duraturi per il 2025 e oltre. Basta umiliare le isole minori”

 

Trapani, 6 dicembre 2024 – “Prima la mancata proroga delle corse da e per le isole minori fino a fine ottobre per l’assurda ragione di fondi non trovati. Ora, lo stop alle agevolazioni sui trasporti marittimi da qui a fine anno riservate ai lavoratori pubblici e privati che operano negli arcipelaghi siciliani, dovuto all’esaurimento dei fondi regionali destinati a questa misura. Ma che gioco stanno facendo Schifani e il suo governo? E il diritto all’insularità che fine ha fatto? Non ci basta un intervento tampone: vogliamo il ripristino immediato delle agevolazioni fino a fine anno e pretendiamo che nella prossima finanziaria siano stanziate risorse adeguate e certe per il 2025 e per gli anni successivi,” dichiara con fermezza il deputato regionale Dario Safina.

Safina attacca il governo regionale con parole dure, definendo la situazione una dimostrazione di “mancanza di visione e irresponsabilità totale”. Per il deputato regionale, la sospensione delle agevolazioni rappresenta “un atto scellerato che penalizza lavoratori e famiglie già messe in difficoltà da collegamenti insufficienti e disservizi cronici”.

Pietro Giangrasso, consigliere comunale di Favignana, si unisce alla denuncia, sottolineando: “Non si tratta solo di un diritto, ma di una questione di sopravvivenza per le nostre isole. Ogni lavoratore, pubblico o privato, che si muove tra le Egadi e la terraferma contribuisce alla vitalità economica e sociale del territorio. Sospendere queste agevolazioni significa colpire al cuore le nostre comunità”.

Angelo Casano, consigliere comunale Dem di Pantelleria, aggiunge un ulteriore punto critico: “Anche i lavoratori che sono residenti nelle isole e lavorano a Trapani dovrebbero godere parimenti degli sconti. Attualmente, chi viene da Palermo o Trapani usufruisce delle agevolazioni ed è giusto in un’ottica di attrattività per portare lavoratori sull’isola. Tuttavia, un pantesco che lavora a Trapani non beneficia dello stesso trattamento. È necessario garantire equità: le agevolazioni devono funzionare in entrambe le direzioni”.

I tre rappresentanti evidenziano che, sebbene nella finanziaria 2025 siano stati stanziati fondi per la continuità territoriale, questi risultano pari a quelli previsti per il 2024 e quindi del tutto insufficienti a coprire le esigenze reali delle isole minori. A peggiorare la situazione, non è stata prevista alcuna agevolazione per gli spostamenti tra le isole di arcipelaghi come le Egadi, lasciando i residenti completamente privi di supporto per i collegamenti interni. Inoltre, Safina, Giangrasso e Casano denunciano che, al momento, non è stato stanziato alcun fondo per il 2026, una scelta che compromette la possibilità di una pianificazione seria e strutturata per garantire la continuità territoriale nel lungo periodo.

Concludendo, Safina, Giangrasso e Casano chiedono un’azione immediata e strutturale: “Non accetteremo promesse vuote o interventi parziali. Servono fondi adeguati non solo per il 2025 ma anche per il 2026 e per garantire una continuità territoriale equa e sostenibile nel lungo termine. È necessario prevedere risorse aggiuntive per i collegamenti interni degli arcipelaghi, essenziali per la coesione sociale ed economica delle isole. Se il governo regionale continuerà a ignorare le nostre richieste, non esiteremo a portare questa battaglia su ogni tavolo politico e mediatico”.
 
 

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