Trasporti
Egadi, dal 1° gennaio tagli corse aliscafi. Sindaco e assessore trasporti contrari

Non c’è pace per le Isole Egadi per quanto concerne i trasporti con mezzi veloci verso la terraferma.
Negli ultimi mesi, con lo spauracchio della riformulazione delle corse, si era pensato, ad un certo, punto, che il problema fosse stato superato e risolto.
E invece, oggi, in una nota congiunta del primo cittadino egadino, Francesco Forgione, e dell’Assessore ai Trasporti, Vito Vaccaro, si torna a parlare dei collegamenti della Liberty Lines e delle corse scomode degli aliscafi e delle cifre degl i abbonamenti.
Ecco cosa recita il comunicato
𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐚𝐯𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐚 – 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐄𝐠𝐚𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐢 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝟏 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑.
▷ Il sindaco Francesco Forgione e l’assessore ai #Trasporti Vito Vaccaro: «𝑀𝑎𝑙𝑔𝑟𝑎𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑚𝑒𝑠𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑖 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝐸𝑔𝑎𝑑𝑖, 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑦 𝐿𝑖𝑛𝑒𝑠, 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑑𝑎𝑙 1 𝑔𝑒𝑛𝑛𝑎𝑖𝑜 2023 𝑓𝑎𝑟𝑎̀ 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜. 𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑒𝑟𝑎̀ 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒, 𝑑𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑒 𝑑𝑎 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑟𝑐𝑖𝑝𝑒𝑙𝑎𝑔𝑜.
𝑁𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 , 𝑙’𝐴𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎𝑙𝑒 ℎ𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑎𝑙 𝑀𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑛𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑇𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑦 𝐿𝑖𝑛𝑒𝑠, 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 “𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑐𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖, 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑒𝑐𝑐. 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐹𝑎𝑣𝑖𝑔𝑛𝑎𝑛𝑎, 𝐿𝑒𝑣𝑎𝑛𝑧𝑜 𝑒 𝑀𝑎𝑟𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 (𝑏𝑎𝑠𝑠𝑎 𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒) 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑖𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑎𝑡𝑜”.
𝑃𝑢𝑟 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙’𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 “𝑎𝑑𝑎𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒” 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑒 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒 𝐸𝑔𝑎𝑑𝑖. 𝑈𝑛 𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑢𝑙𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑏𝑒𝑛 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜.
𝐴 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖, 𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑢𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 “𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀” 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜, 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑖𝑑𝑑𝑒𝑡𝑡𝑖 “𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖” 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝑆𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜, 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑠𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑒.
𝐴 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀, 𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑢𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑆𝑐ℎ𝑖𝑓𝑎𝑛𝑖 𝑖𝑙 25 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑑𝑖 𝑒𝑞𝑢𝑖𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑡𝑎𝑟𝑖𝑓𝑓𝑎 “𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖” 𝑎𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖, 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒, 𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑒𝑐𝑐. 𝑁𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑒 𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑖 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑎𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑎𝑢𝑠𝑝𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎, 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 #Favignana,
Trasporti
Pantelleria, nuova zona pedonale nel Capoluogo

VIA VENEZIA diventa zona pedonale, nel tratto compreso tra Via Catania e
Via Napoli. La disposizione del Comune di Pantelleria è in fase sperimentale e/o fino alla revoca del provvedimento mediante la collocazione di dissuasori o arredi urbani “vasi”.
Infatti, la zona del centro urbano – VIA VENEZIA – nel tratto compreso tra incrocio con Via
Catania e incrocio con Via Napoli, dal punto di vista della circolazione e urbanistico è
un’area di medie dimensioni con scarsa sicurezza degli spazi destinati ai pedoni a ridosso
di vie con presenza di attività commerciali, artigianali ed altre attrazioni quali ad esempio la
Piazzetta Messina, di recente riqualificata e valorizzata dal punto di vista turistico e
culturale, con conseguente congestionamento della circolazione veicolare.
Cultura
Fiat Topolino – Eleganza e tradizione, nel cuore di Scicli

Scicli tra le location scelte per girare il nuovo spot della Fiat Topolino2, la microcar elettrica
Scicli ancora set a cielo aperto, oggi11 giugno centro storico off limits nel cuore della cittadina barocca , questa volta non si tratta dei nuovi episodi del Il Commissario Montalbano di cui Scicli e il centro storico sono stati set, per oltre venti anni ma a Scicli si gira un importante spot pubblicitario
Scicli è tra le location scelte infatti per girare il nuovo spot della Fiat Topolino2, la microcar elettrica a due posti. Le riprese coinvolgono diversi luoghi iconici della provincia di Ragusa, tra cui Modica, Marina di Ragusa e Scoglitti
La protagonista è una giovane con occhiali da sole e foulard al vento, guida con il sorriso mentre attraversa luoghi iconici: Piazza Italia, via San Bartolomeo, il suggestivo Palazzo Beneventano. Un viaggio spensierato tra storia, bellezza e tradizione
A Scicli, le riprese si svolgono oggi, 11 giugno, con limitazioni al traffico e alla sosta in alcune zone del centro storico. Anche i dehors dei locali pubblici saranno temporaneamente ridotti per agevolare le riprese1.
In ragione della necessità di ospitare una produzione pubblicitaria di rilievo in città, l’amministrazione comunale di Scicli, in accordo con la Film Commission Comunale, il comando di polizia locale e l’ufficio Suap, come si legge nella pagina del Comune, ha disposto una serie di limitazioni al traffico nel centro storico di Scicli per oggi 11 giugno.
Un’occasione straordinaria per mettere in mostra la bellezza del territorio ibleo! Sei curioso di sapere di più sulla nuova Topolino?
Trasporti
TRASPORTO AEREO Diritti dei passeggeri aerei: riforma in corso, ma rischio arretramento nella tutela

Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia:
Aggiornare la normativa non può significare indebolire la protezione del passeggero
11 giugno 2025 – Il Consiglio dei Ministri UE dei Trasporti, sotto la Presidenza polacca, ha approvato una posizione sulla riforma del Regolamento (CE) n. 261/2004 che tutela i passeggeri in caso di ritardo, cancellazione del volo e negato imbarco. Sebbene l’obiettivo dichiarato sia modernizzare una normativa ormai datata si intravedono ombre e criticità che rischiano di ridurre – e non ampliare – la tutela dei viaggiatori.
Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia hanno individuato le seguenti principali criticità dell’accordo raggiunto:
Compensazione legata a ritardi più lunghi
Oggi i passeggeri hanno diritto a compensazioni già con 3 ore di ritardo. La proposta prevede nuove soglie: fino a 6 ore per i voli intercontinentali e vanificherebbe anni di avanzamenti giurisprudenziali, oltre a determinare una drastica riduzione del numero di passeggeri aventi diritto alla compensazione.
Rimborso “fai da te” dopo 3 ore
Se la compagnia non propone un’alternativa entro 3 ore, il passeggero potrà organizzarsi da solo e chiedere il rimborso. Tuttavia, in assenza di criteri chiari, il passeggero rischia oneri economici e incertezza sui rimborsi. La misura comporta un trasferimento dell’onere organizzativo ed economico sul passeggero, indebolendo di fatto l’obbligo di assistenza che oggi grava sul vettore.
Modifica nominativo: diritto condizionato?
La possibilità di modificare il nome fino a 48 ore prima è innovativa in teoria, ma il testo non chiarisce se sarà gratuita o subordinata a costi aggiuntivi: un diritto non garantito è solo una facoltà commerciale.
Sbarco obbligatorio dopo tre ore di attesa a bordo
L’introduzione di una soglia temporale chiara per i ritardi in pista rappresenta un passo nella giusta direzione, ma tre ore di attesa a bordo sono un tempo eccessivo e difficilmente giustificabile dal punto di vista del passeggero. Restano inoltre aperti interrogativi rilevanti sull’effettiva applicabilità della misura negli aeroporti più congestionati, nonché sull’esistenza di strumenti sanzionatori in caso di mancato rispetto del limite previsto.
La riforma in discussione segna un passaggio delicato – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Aggiornare la normativa non può significare indebolire la protezione del passeggero. Innalzare le soglie delle ore di ritardo per ottenere una compensazione significa, in pratica, escludere milioni di passeggeri dà un diritto che oggi è riconosciuto anche con 3 ore di ritardo.
Affidare al viaggiatore il compito di trovare da solo una nuova rotta, con la promessa di un rimborso successivo, vuol dire lasciare il consumatore più solo proprio nel momento di maggiore difficoltà –
aggiunge Maria Pisanó, Direttrice del Centro Europeo Consumatori Italia.
Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia auspicano che nei prossimi negoziati con il Parlamento europeo si rafforzi – e non si svuoti – il significato dei diritti che i cittadini europei hanno conquistato in oltre 20 anni. Perché i diritti non si annunciano: si garantiscono, si rendono esigibili, si fanno rispettare.
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