Si può tirare finalmente un sospiro di sollievo per le sorti del Tortle Group di Lampedusa, perchè rimarrà aperto.
A darne annuncio sui social un referente che così scrive: “Non ci sono parole per ringraziarvi, tutti 120 mila firmatari della petizione su change.org, perchè ci avete permesso di essere ascoltati, per ringraziare Camilla Bignami e Alberto Isola per aver creato questo movimento gentile, per ringraziare le Autorità Regionali, il Presidente ed i suoi Assessori per aver prestato attenzione alle nostre problematiche, e per esprimere un’infinita riconoscenza ad un Santo che porterò sempre nel cuore!” (Lampedusa Tortle Group)
Lo scorso settembre giungeva in redazione comunicato da parte della Change.org che annunciava il rischio di chiusura del Tortle Group, ppoichè il WWF aveva ritirato la sua disponibilità a promuovere i servizi. Da qui “la pubblica amministrazione delle Pelagie ha così potuto sollecitare un decreto di chiusura per il Centro, le cui meritorie attività sono d’ostacolo alla messa in opera di una struttura consimile, gestita però a livello politico e orientata al profitto.”
Da trent’anni il Lampedusa Turtle Group opera per la tutela, il salvataggio e il recupero delle tartarughe marine, minacciate dallo stravolgimento del loro ambiente naturale, dalla pesca intensiva, dal traffico in mare, dalla plastica.
Le Isole Pelagie sono tra i pochi luoghi nel Mediterraneo ove la tartaruga marina caretta caretta depone le uova, e grazie al quotidiano lavoro delle centinaia di volontari coordinati da Daniela Freggi – biologa di fama internazionale e fondatrice del Centro – sono stati salvati negli anni migliaia di esemplari; il tutto, in piena autonomia, anche finanziaria, senza alcun costo per i contribuenti.
Immagine di copertina presa dal Tortle Group Lampedusa.