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Cultura

E’ di Pantelleria Orazio Ferrara, il nostro collaboratore con un curriculum lungo così

Direttore

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Abbiamo allacciato una fortunata e preziosa collaborazione con Orazio Ferrara, un pò per caso.

Fu lui a contattarci diversi mesi fa, per il piacere di condividere con noi e i nostri lettori i suoi scritti, caratterizzati da uno stile semplice, ma efficacie ed elegante al contempo.

Vediamo chi è in una sintesi della sua lunga e prolifica carriera di scrittore.

 

Orazio Ferrara (1948), nato a Pantelleria (Trapani), vive a Sarno in provincia di Salerno. Già responsabile della Biblioteca Comunale della Città di Sarno, scrittore e saggista, ha pubblicato oltre 50 libri. Tra quest’ultimi citiamo quelli riguardanti Pantelleria: La navigazione nel mondo antico / dai Cretesi agli Etruschi, 2011, (IV Parte Una marineria minore: il caso Pantelleria); La marineria dell’isola di Pantelleria in epoca moderna, 2012; Battaglia aeronavale di Mezzo Giugno / quando vincemmo gli inglesi, 2013; Navi uomini e deità nel Mediterraneo antico, 2014, (Cap. Tanit la dea dell’amore e dei marinai); Viva ‘o rre / dalla conquista del Sud alla guerra per bande, 2015, (Cap. Una banda legittimista in Sicilia / La banda Ribera); Pantelleria 1938-1943 / Cronache dalla piazzaforte (2017).

Ha curato il volume di Giuseppe Ferrara – Memorie di un 2° Capo della Regia Marina / con il saggio aggiuntivo La resa di Pantelleria. Storia di un enigma (2011). E’ stato redattore dei periodici locali La Voce ed Eventi, ha collaborato e collabora a diverse riviste a diffusione nazionale, tra cui Futurismo Oggi, Voce del Sud, L’Alfiere, Due Sicilie, Storia in Rete, Eserciti nella Storia, Storia del Novecento, Aerei nella Storia, La Grande Guerra, Cronache Medievali, Santini & Similia, Agorà (Rivista di cultura siciliana). Numerosi siti web di storia pubblicano suoi contributi. Fondatore del Centro Studi di Storia, Archeologia e Araldica I Diòscuri. Negli anni Settanta ha fatto parte del Gruppo 77, gli intellettuali della rivista romana Futurismo Oggi, diretta da Enzo Benedetto amico ed allievo di Marinetti. E’ attualmente membro della Reale Delegazione Bagrationi in Italia.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Spettacolo

Pantelleria: il 12 luglio si sfila in Vespa e si canta con l’evento ‘Vespa Sanremo’

Redazione

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Con i  complimenti del Segretario Nazionale del Vespa Club Italia, Alessia Galiotto, per aver associato le due realtà che hanno fatto la storia d’Italia e poi riunite da noi a Pantelleria

Si terrà sabato 12 luglio a partire dalle 21.00 in Piazza Cavour a Pantelleria, lo spettacolo-evento organizzato dal Vespa Club Pantelleria dal titolo esplicativo: “Vespa Sanremo: la storia della Vespa attraverso le canzoni di Sanremo”.

L’evento ha avuto il Patrocinio del Comune di Pantelleria, Assessorato alla Cultura.

Ben 35 Vespe sulle 170 attualmente in dotazione al Vespa Club isolano, sfileranno davanti al pubblico e alla giuria, in abiti d’epoca, idealmente rappresentando l’anno di fabbricazione del veicolo, accompagnati da una delle canzoni più rappresentative del Sanremo dello stesso anno.

I due conduttori della serata, Florinda Valenza e Giuseppe Belvisi, avranno il compito di raccontare ai presenti non solo qualche aneddoto curioso sulla canzone ascoltata, ma anche qualche caratteristica peculiare della Vespa che sfilerà.

I membri della giuria

I membri della Giuria, scelti per la loro competenza in materia di motori, moda, Storia del costume, dovranno giudicare non le canzoni, ovviamente, ma il connubio Vespa-abiti d’epoca. Della Commissione faranno parte: la Prof. Antonietta Valenza, Simone Parisi, Stefano Ingrosso, Egle Di Marzo e la Presidente del CCVG, Anna Rita Gabriele.

L’evento è frutto di una bella sinergia tra varie anime, non ultima tra gli indispensabili tecnici del suono che con Fabio Arbola si occuperanno di tutta la parte musicale e i testi e le ricerche su Sanremo a cura di Francesca Marrucci.

Il Presidente del Vespa Club, Giovanni Pavia, torna a proporre un appuntamento inclusivo e conviviale che sicuramente piacerà a grandi e piccini, sia per le canzoni e le Vespe che ci riporteranno indietro nel tempo dal 1955 in un viaggio a tappe fino al 2008, sia per l’estro e l’originalità che i soci del Club che si sfileranno in Vespa sapranno mettere in campo con vestiario e acconciature il più fedeli possibili a quelle dell’anno che rappresenteranno.

 Così risponde Pavia alla nostra curiosità?

Come mai questa iniziativa, da dove viene fuori l’idea ?
“Ma guardi l’idea ed il progetto sono nati prima del brutto ricordo COVID, purtroppo poi  tutto si è fermato e abbiamo fatto altre iniziative vespistiche, lo scorso ottobre lo abbiamo messo un’altra volta in gioco con il Direttivo ed è stato proposto in questo anno a tutti i soci che hanno spostato l’iniziativa.
Il pensiero di fare rivivere il percorso della vespa negli anni associata alla musica mi ha sempre entusiasmato, speriamo di portare un po’ di allegria facendo rivivere ricordi della vita di ognuno di noi ma soprattutto dare lustro alla vespa simbolo di stile italiano e libertà.”

L’dea è davvero originale, in effetti, com’è stata accolta nel mondo della vespa?
Le dico solo che abbiamo ricevuto i complimenti del Segretario Nazionale del Vespa Club Italia, Alessia Galiotto, per aver associato le due realtà che hanno fatto la storia d’Italia ciascuna nel proprio settore e poi riunite da noi a Pantelleria

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Cultura

Pantelleria ispirazione e creatività: Alberto Matano torna sull’isola con il suo libro “L’amore è più grande…”

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Magari presenta il libro a Pantelleria? Ci starebbe tutta

Il posto del cuore e dell’ispirazione del giornalista del momento, Alberto Matano, potrebbe essere la nostra isola.
Così su facebook, scrive: “Un anno fa qui a Pantelleria scrivevo un pezzo di #vitamia. Tornare con il libro tra le mani è a tratti incredibile…
Buona domenica!”

Pantelleria non è solo fonte di ispirazione, ma vita stessa, carica, energia. Molte persone lo capiscono, isolani o forestieri, molti non comprendono nemmeno di cosa si parla, perchè si pongono con un atteggiamento di distacco, con il pensiero che basti il mare, un tuffo e un’insalata per fare vacanza. Ma Pantelleria è ben altro, è profondità, filosofia, lirica.

Matano, adesso ospite del Pantelleria Dream, l’ha capito, con sensibilità e attenzione e ha imbastito qui il suo libro “L’amore è più grande di ogni definizione”, capendo il privilegio, carpendo la melodia del vento, l’umore del vento e della terra, l’arte del sole di scolpire la vita.

In copertina immagini da facebook

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Cultura

Rotary Foundation – Grance concerto di Noa, il 2 agosto a Palermo al Teatro Verdura

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Una rappresentanza del Rotary Club  Pantelleria sarà presente 

E’ attesa con grande fermento la serata del 2 agosto, presso il Teatro Verdura di Palermo, che vede protagonista Noa.
Si tratta di un concerto di solidarietà pro Rotary Foundation, organizzato dal Rotary Distretto 2110.
Il Governatore Sergio Malizia ha voluto fortemente coinvolgere per la causa rotariana, l’artista israeliana, ospite illustre a Sanremo 2025.  Il Teatro Verdura con questa iniziativa riecheggerà di tripudi alla musica, all’arte, alla bellezza e alla solidarietà.

La canzone che l’ha resa popolare 

Sul palco vedremo una meravigliosa Noa: con il testo Beautifull the way  mise la voce a quel successo mondiale della colonna sonora tutta italiana di Nicola Piovani. Parliamo del  film La vita è bella (1997), che valse l’Oscar a Roberto Benigni.

Con quello sguardo magnetico, l’incarnato ambrato, la voce che modula come un arpeggio lirico e la profondità dell’interpretazione è capace di far volteggiare l’ascoltatore in un incanto immaginifico.

Noa, pseudonimo di Achinoam Nini, è Tel Aviv il 23 giugno 1969 da una famiglia di ebrei dello Yemen costretti a fuggire dal loro Paese a causa dell’ostilità dopo la proclamazione dello Stato d’Israele. Così a due anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove il padre esercita la sua professione di  docente universitario.
La straordinaria interprete all’età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d’identità  decide di tornare  in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni.
In seguito, Noa ricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto».

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