Cultura
Domani la prima Giornata Nazionale dello Spazio
Moltissime le iniziative in tutta Italia
Si celebra domani 16 dicembre 2021 la prima Giornata Nazionale dello Spazio.
Istituita dal Presidente del Consiglio dei Ministri con Direttiva del 14 ottobre 2021, l’iniziativa vuole ricordare e celebrare il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto il 15 dicembre 1964. Il primo satellite italiano a essere messo in orbita e a svolgere studi sulla densità dell’aria. Con questo lancio l’Italia è diventata tra i primi Paesi al mondo (dopo Unione Sovietica e Stati Uniti) a superare l’atmosfera terrestre.
Da allora i nostri primati nello spazio sono stati moltissimi. Tanto che oggi l’Italia è uno dei principali attori sulla scena internazionale.
L’inaugurazione sarà domani dalle 9.20 presso la sede dell’Asi (Agenzia spaziale italiana) a Roma. Saranno presenti Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale con delega alle Politiche Spaziale, e l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, dal 6 novembre scorso Capo di Stato Maggiore della Difesa, oltre ad altri importanti nomi legati alla ricerca spaziale.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sulla AsiTv al seguente link https://www.asitv.it/media/live_streaming
L’obiettivo di questa Giornata è sensibilizzare i cittadini italiani alle attività spaziali. Lo Spazio è infatti molto più vicino alla nostra vita di quanto possiamo immaginare.
Filo conduttore delle iniziative è mostrare i contributi che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana. Ma anche fare conoscere i ritorni che tale settore e i suoi servizi offrono in termini di crescita economica, benessere, sviluppo sostenibile, protezione dell’ambiente e prestigio internazionale del nostro Paese.
Il programma completo, che va dalle visite guidate ai webinar alle conferenze è consultabile online sul sito dell’Asi al seguente link https://giornatadellospazio.jeranet.com/asi-per-lo-spazio/
Tante sono le realtà nazionali (università, enti di ricerca, musei) che si sono attivate per organizzare eventi in questa prima giornata. Molti sono in presenza, ma molti altri on-line e possono quindi essere comodamente seguiti da casa. Tra questi vi segnaliamo, a puro titolo di esempio, le iniziative di due importanti enti italiani di ricerca. Il primo è l’Enea (l’Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile) al cui link istituzionale è riportato il programma della giornata https://www.enea.it/it/seguici/events/2021/giornata-nazionale-dello-spazio
L’ente metterà a disposizione gratuitamente nel sito, nella giornata di domani, un numero speciale della sua rivista dal titolo “RICERCA ED INNOVAZIONE PER LA SFIDA SPAZIALE” con contributi di grandi protagonisti del settore aerospaziale (come l’astronauta Umberto Guidoni).
Collegandosi alla pagina facebook dell’Enea (https://www.facebook.com/eneapaginaufficiale) si potrà anche “entrare” nelle “CAMERE LUNARI” del Centro Ricerche della Casaccia (Roma). Da lì alcuni ricercatori presenteranno in anteprima le attività del progetto SOLE, attività che consistono nella realizzazione di un orto idroponico per la coltivazione di micro-ortaggi ad alto potere nutritivo in grado di integrare la “povera” dieta degli astronauti.
Collegandosi su Youtube si potrà vedere il video “Enea per l’agrospazio” (al link https://www.youtube.com/watch?v=hGvfeTwMeHI), un viaggio virtuale fra biotecnologie innovative e soluzioni tecnologiche di frontiera per consentire la sopravvivenza in orbita di uomini, piante, insetti e batteri. Un viaggio che si focalizza sulle attività di ricerca e sviluppo dell’ente nel settore orti spaziali dove si coltivano microverdure, ‘serre hi-tech’ all’interno di speciali igloo progettati per resistere alle temperature estreme dello spazio e sistemi biorigenerativi per il riciclo di risorse ed energia sulle stazioni orbitanti.
Il secondo ente di cui vogliamo segnalarvi le interessantissime iniziative è il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). Il ricco programma è consulatbile al seguente link https://comunicazione.cnr.it/evento/450/il-cnr-per-la-giornata-nazionale-dello-spazio
Gli eventi organizzati, rivolti a tutti ma con una attenzione particolare alle nuove generazioni, saranno fruibili liberamente in diretta streaming sul sito web dell’ente https://comunicazione.cnr.it/ e sui canali social dell’Unità comunicazione e relazioni con il pubblico. Si potrà curiosare nella missione DART/LICIACube per meglio comprendere come la Terra si stia preparando a evitare l’impatto con asteroidi (link https://youtu.be/oBFHPoibmN0).
Oppure seguire il seminario “COLTIVARE IL BENESSERE DEGLI ASTRONAUTI: PREBIOTICI CONTRO LO STRESS. Molecole vegetali per migliore la nostra vita”. Un interessantissimo argomento che esplora le condizioni di isolamento e confino delle missioni spaziali di lunga durata che impongono condizioni di stress potenzialmente in grado di inficiare le performance degli astronauti. Come fare a migliorare la loro condizione? Partendo dalla consapevolezza che intestino e cervello sono collegati e che il microbiota intestinale è in grado di modulare il nostro comportamento, gli scienziati ci spiegheranno come i prebiotici contenuti nei vegetali coltivabili nei sistemi bio-rigenerativi (molecole in grado di “nutrire” il microbiota) possano favorire il benessere psicofisico individuale, migliorando le capacità cognitive e calibrando le risposte emotive a condizioni stressanti (link:https://youtu.be/0RU7CDWsIBs).
Ma anche il seminario “OCCHI APERTI SUL PIANETA che mostra cosa sono le Scienze di osservazione della Terra. Un incontro focalizzato su una tecnica di telerilevamento molto avanzata, denominata interferometria SAR differenziale, che consente di misurare piccolissime deformazioni del suolo (anche di pochi millimetri, al link:https://youtu.be/OKfBT3HntC0).
Una offerta di iniziative vastissima e dal grande interesse scientifico.
Per saperne di più basta scrivere nei motori di ricerca le parole chiave “Prima Giornata Nazionale Spazio”. Si potrà così esplorare la ricca offerta di iniziative che vi condurranno alla scoperta della ricerca spaziale italiana.
(Credit immagine: Asi)
Giuliana Raffaelli
Cultura
Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”
Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.
Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.
L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.
Cultura
Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli
La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria
Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.
Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.
Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.
Il musicista che rompe gli schemi
Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.
Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato
Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.
Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.
Laura Liistro
Cultura
Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica
Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.
Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.
Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Laura Liistro
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