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Ambiente

Auto al sole trappola mortale per i nostri animali. Il decalogo di LNDC per proteggere i nostri amici pelosi

Giovanni Di Micco

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Nelle prossime settimane arriverà il tipico caldo estivo, ma già si sono registrati alcuni casi di cani lasciati in auto sotto il sole e salvati in extremis, la LNDC da un decalogo di indicazioni per soccorrere un cane in difficoltà
di Valeria Branca da Meteoweb.eu

 
 
L’estate quest’anno sta arrivando un po’ a macchia di leopardo nel nostro Paese ma, nonostante il maltempo continui a colpire alcune zone d’Italia a intermittenza, le temperature iniziano ad alzarsi e per le prossime settimane è previsto l’arrivo del tipico caldo estivo. Purtroppo si sono già verificati i primi casi di cani lasciati in auto sotto il sole e salvati in extremis grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Come ogni anno, quindi, è necessario tornare a ricordare quanto questa cosa sia pericolosa e da non fare assolutamente, nemmeno lasciando i finestrini leggermente aperti.

 
 Infatti, in estate, l’abitacolo dell’automobile può diventare una vera e propria trappola mortale per un animale: in pochi minuti le temperature diventano così alte da poterne causare la morte, anche se il finestrino dell’auto rimane leggermente aperto e la macchina è all’ombra. A tal proposito, ci sono state due importanti sentenze della Corte di Cassazione (sentenza n. 14250/14 e sentenza 175/2008, ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale) che hanno condannato questi comportamenti per la sofferenza inflitta ai cani coinvolti.

I colpi di calore dei cani in auto sotto il sole

I colpi di calore che vengono causati dall’essere rinchiusi in un’automobile sono condizioni molto gravi che non devono assolutamente essere sottovalutate perché, oltre a poter provocare la morte dell’animale, possono comunque compromettere seriamente la salute dell’animale nel caso in cui non siano fatali. Ecco alcuni accorgimenti per riconoscere un colpo di calore e cosa fare nel caso in cui ci si trovi davanti a un animale con questi sintomi:

Come riconoscere un colpo di calore: inizialmente l’animale appare a disagio, irrequieto e ansimante, con un aumento della frequenza respiratoria e cardiaca. In seguito, perderà lucidità e coordinazione e potrebbe barcollare o non riuscire ad alzarsi. Primo soccorso in caso di colpo di calore: in presenza dei sintomi da colpo di calore è necessario correre dal veterinario. Nel frattempo, spostiamo l’animale in un luogo fresco e ombreggiato e rinfreschiamolo applicando stracci bagnati con acqua a temperatura ambiente sul collo, sotto le ascelle e all’inguine. Queste misure comunque non sostituiscono il controllo urgente di un veterinario perché il colpo di calore può avere comunque conseguenze molto gravi.

Cosa fare se vediamo un cane in auto

Se vediamo un animale rinchiuso in un’auto, verifichiamo le sue condizioni generali. Se notiamo i sintomi di un colpo di calore bisogna intervenire rapidamente per evitare la morte dell’animale, contattando immediatamente le Forze dell’ordine e un veterinario reperibile e, se possibile, gettando sul cane attraverso i finestrini se aperti.

LNDC Animal Protection ha già attivato tutte le proprie Sezioni in Italia attraverso l’invio di una lettera ai Comuni al fine di sensibilizzare su questo attuale tema sia i cittadini, invitandoli a seguire buone regole e a segnalare tempestivamente situazioni di emergenza, sia i Comuni stessi, affiggendo appositi cartelli (scaricabili qui) nelle piazze, parcheggi e supermercati della propria zona.

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Ambiente

Inquinamento acustico in mare – Capitanerie Sicilia Occidentale, scatta ordinanza ordinanza

Redazione

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Con l’Ordinanza n. 258 del 2025, firmata ieri in coordinamento con tutte le altre Capitanerie della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, la Capitaneria di Porto di Trapani ha inteso regolamentare un fenomeno, quello dell’ascolto di musica o emissioni sonore in genere ad altissimo volume dalle unità da diporto ormeggiate entro i 500 mt dalla costa, che ha visto dall’inizio dell’estate un aumento esponenziale del fenomeno e che provoca continue proteste e conseguenti segnalazioni da parte di cittadini e turisti che ambiscono a vacanze più tranquille e rilassate. Già dalle scorse estati, ma, si ribadisce, in maniera ancor più evidente quest’anno, si è riscontrata una crescita a dismisura soprattutto del fenomeno delle feste a bordo di unità da diporto private o a noleggio nei tratti di mare adiacenti alla costa con utilizzo improprio di impianti di diffusione sonora esterna percepibili su vaste aree di mare e costiere del circondario marittimo trapanese. Questi comportamenti, oltre a recare disturbo alla quiete pubblica, risultano, nello specifico, gravemente pregiudizievoli per la sicurezza della navigazione atteso che arrecano disturbo al corretto ascolto del canale 16 – dichiarato a livello internazionale canale di emergenza, cui ciascun navigante non può esimersi al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso durante la navigazione – ovvero compromettono l’ascolto di segnali sonori di unità navali tesi ad evitare sinistri marittimi. Si è per questo rilevata la necessità di provvedere alla tutela della salvaguardia della vita umana in mare nell’ambito di 500 metri dalla costa ove insistono attività di balneazione e da diporto in relazione alle situazioni di emergenza cui ciascun bagnante e/o navigante non può esimersi dal vigile ascolto al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso in prossimità, in uno con la necessità di provvedere alla tutela della sicurezza della navigazione connessa agli ambienti di vita interni ed esterni dell’unità navale. Spiace rilevare che ancora una volta si è costretti ad intervenire con norme cogenti che prevedono sanzioni amministrative (multe fino a più di 1000 Euro) e nei casi più gravi denunce penali, quando il minimo buon senso, la normale diligenza e una basilare educazione potrebbero far sì che tutti quelli che vanno per mare, per lavoro o per diletto, possano convivere con reciproco rispetto e soprattutto in sicurezza.

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Ambiente

Pantelleria, 5 posti di lavoro a tempo indeterminato

Direttore

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Concorso pubblico per titoli, integrato da una prova di idoneità, finalizzato all’assunzione, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’area degli operatori (ex cat. A – posizione economica ex a1), con riserva di n. 1 posto in favore dei volontari delle forze armate e di n. 1 posto riservato ai volontari del servizio civile universale o del servizio civile nazionale.

Informazioni dettagliate all’interno del documento in allegato
Lo rende noto in Comune di Pantelleria con pubblicazione in Albo Pretorio 

Le domande di partecipazione potranno essere presentate al seguente link https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=7d1ac2b6b2c144c9aa4f2f659c831f9

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Ambiente

Pantelleria, 4 navi di ricerca nel nostro mare: interdetta zona. I dettagli

Direttore

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Mare mosso meteo Pantelleria

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria rende noto che dalla data di emissione della presente ordinanza, cioè ieri 17 luglio 2025 fino al 30/11/2025 le seguenti unità:

  •  “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
  • “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
  • “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83;
  • “NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00;

effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam
Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van
Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia.
Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche
le acque di giurisdizionali del Circondario Marittimo di Pantelleria. Nello stralcio cartografico sotto
riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (WGS84)
sopra emarginati sono indicati con i numeri 78,79,80,81,82,83,84,85 come meglio riportato nella
tabella sottostante.


Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate
“NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento
Internazionale per Prevenire gli abbordi in mare

Nel suddetto periodo sopra meglio indicato, all’interno delle acque di giurisdizione di questa
Autorità Marittima, tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore
ai 500 metri dalle unità “NG SURVEYOR”, “IEVOLI AMBER”, “IEVOLI COBALT”, “NG
WORKER”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità delle unità interessate dalle indagini
geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita
per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando
l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di
prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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