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Trasporti

Deserta la gara della Regione per costruire nuovo traghetto per Isole Minori, Pantelleria e Lampedusa

Redazione

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Ancora deserta la gara della Regione Siciliana per costruire un nuovo traghetto dual fuel A questo punto difficilmente potrà essere rispettato il cronoprogramma ipotizzato dall’ente che prevedeva la messa in esercizio della nave entro il maggio 2024

Non sono bastati il consistente rialzo (da 65 a 100 milioni di euro) e la revisione di alcuni dettagli dello schema contrattuale, introdotti nell’ultimo bando, a far concludere positivamente la nuova procedura avviata dalla Regione Siciliana per la costruzione del suo nuovo ro-pax dual fuel destinato a servire i collegamenti con le isole minori, in particolare le linee Trapani – Pantelleria e Porto Empedocle – Lampedusa. L’ente ha infatti dovuto incassare un nuovo esito di ‘gara deserta’ dall’iter, parte di quel piano di rinnovo della flotta navale adibita al trasporto pubblico locale che sta vedendo invece ad esempio la Regione Veneto (che ha delegato però le competenze ad Actv) procedere a ritmo più spedito, per quanto finora su unità più piccole.

Al momento non sono note le ragioni che hanno portato ancora una volta a questa conclusione il procedimento siciliano, tanto più che alla consultazione di mercato propedeutica all’approntamento della gara che era stata avviata dall’ente avevano risposto tre cantieri. Fonti di settore spiegano però a SHIPPING ITALY che può aver pesato il fatto che il bando sia piuttosto complicato dal punto di vista contrattuale e amministraztivo. La guerra, con i suoi effetti di incertezza economica e il timore di un aumento dei costi delle materie prime, potrebbe aver rappresentato un secondo elemento disincentivante.

In passato, come accennato sopra, erano stati gli importi, ritenuti troppo bassi (130 milioni di euro, ma per la realizzazione di due unità, poi diventate una con un’altra in opzione), la carenza di indicazioni su alcune specifiche tecniche e la presenza di una clausola di recesso unilaterale nello schema di contratto ad avere tenuto lontano i potenziali offerenti. Difficoltà che però erano state superate dall’ultimo bando di gara, la cui scadenza naturale (allo scorso 22 marzo) era però poi stata prorogata di un paio di settimane (al 5 aprile), proprio forse nella speranza di ricevere candidature all’ultimo.

Quel che appare ormai chiaro è però che il già ottimistico cronoprogramma indicato dalla Regione Siciliana per il rinnovo della sua flotta difficilmente potrà essere rispettato, anche in caso di sprint. Nella gara, l’ente prevedeva infatti che la proposta di aggiudicazione potesse arrivare entro il prossimo 13 settembre e che la costruzione della nave potesse essere ultimata entro il novembre del 2023, fissando la sua messa in esercizio entro il 5 maggio dell’anno seguente.

Economia

Caro voli- On. Carmina (M5S) “Governo nazionale e regionale intervengano subito per continuità territoriale”

Marilu Giacalone

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ON. IDA CARMINA (M5S): “ARRIVANO LE FESTE E CON LORO IL CARO VOLI, VERGOGNA CHE SI RIPETE. IL GOVERNO NAZIONALE E REGIONALE INTERVENGANO SUBITO PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ TERRITORIALE”

“Arriva il periodo delle festività natalizie e, puntuale come ogni anno, ritorna il caro voli. Da Milano alla Sicilia i biglietti partono da 300 euro andata e ritorno, da Roma da 200. Significa che una famiglia siciliana residente al Nord deve spendere anche oltre mille euro solo per poter trascorrere qualche giorno di festa con i propri cari. Una vergogna che si ripete con puntualità disarmante e che lo Stato continua a tollerare come se fosse un fenomeno inevitabile”.

A dichiararlo la deputata del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, che aggiunge: “Ogni anno e ad ogni festività assistiamo allo stesso copione: rincari ingiustificati, voli introvabili, e la sensazione che per tornare a casa si debba pagare un “pedaggio” insopportabile. Lo Stato, invece di garantire la continuità territoriale, abdica al suo ruolo e lascia che le compagnie aeree si muovano in un regime di fatto monopolistico, penalizzando i cittadini siciliani come se fossero cittadini di serie B. Non basta più indignarsi — prosegue —: chiederò con forza al Governo interventi urgenti per calmierare i prezzi nel periodo delle festività e per assicurare tariffe sociali stabili per i residenti fuori regione. Ma soprattutto serve una soluzione strutturale, non l’ennesima toppa emergenziale. La continuità territoriale deve essere garantita tutto l’anno, non solo evocata nei momenti di protesta. È inaccettabile che nel 2025 volare da Milano a Palermo costi più che da Milano a Londra. La Sicilia non è un’isola di serie B: è parte integrante del Paese. Se lo Stato e la Regione Siciliana non sono in grado di assicurare ai cittadini pari diritti di mobilità, allora significa che non stanno facendo il proprio dovere. “

On. Ida Carmina

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Trasporti

Caro Voli – CISL Sicilia: impossibile rientrare nell’isola senza spendere fino a picchi di 600 euro

Redazione

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– Caro voli, Cisl Sicilia: “Rilanciamo la proposta fatta a febbraio per la piena attuazione della continuità territoriale. Pronti a sostenere ogni azione governativa e parlamentare finalizzata a garantire il diritto alla mobilità dei siciliani”

Palermo, 13 novembre 2025 – Tornare in Sicilia costa caro, carissimo in prossimità delle festività natalizie. Per avere un quadro delle tariffe, basta simulare una prenotazione sui siti delle principali compagnie aeree: dai primi di dicembre è impossibile rientrare nell’isola senza spendere in media 300 euro a tratta, con picchi che possono arrivare a 600 euro nei giorni più vicini a Natale.

A farne le spese sono tanti giovani e lavoratori che non possono trascorrere le feste in famiglie per i proibitivi costi dei trasporti. “Nulla di nuovo sotto al sole – dichiara il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana – purtroppo la condizione di insularità continua a essere una zavorra per i siciliani mentre è sempre più un’opportunità di grande profitto per le compagnie aeree. Sono condivisibili gli interventi fatti dal governo regionale, che vanno nella direzione di trovare strumenti per alleviare i disagi ai siciliani che vivono fuori dall’isola, ma occorre una soluzione strutturale che deve essere la piena attuazione della continuità territoriale”.

La Cisl Sicilia a febbraio dello scorso anno ha posto la continuità territoriale fra le sei proposte chiave presentate all’esecutivo Schifani, all’Ars e ai deputati europei eletti in Sicilia. “Avevamo posto l’accento sulla necessità di avviare un percorso condiviso fra governo, parlamentari regionali e parlamentari europei per attuare interventi prioritari per l’isola, quale quello sulla continuità territoriale – aggiunge La Piana – torniamo a ribadire l’esigenza di fare fronte comune rispetto a queste misure che sono indispensabili per i siciliani”.

La Cisl sottolinea di essere pronta a sostenere ogni azione governativa e parlamentare finalizzata all’attuazione della proposta sulla continuità territoriale. “Siamo in prima linea per difendere il diritto alla mobilità dei siciliani – evidenzia La Piana – e riteniamo che sulla nostra proposta ci possa essere la convergenza di tutte le forze politiche regionali”. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia ha presentato all’Ars un Ddl sull’intelligenza artificiale che riprende una delle proposte presentate dalla Cisl Sicilia lo scorso febbraio. “ Nel nostro piano illustrato mesi fa, c’è il progetto   di realizzare a Castello Utveggio a Palermo un centro di alta formazione sull’intelligenza artificiale che servisse per creare competenze su questo nuovo ambito sia all’interno della pubblica amministrazione regionale e degli enti locali, sia nelle imprese. Questa nostra proposta è stata inserita in un disegno di legge presentato all’Ars – ha detto La Piana – auspichiamo che su tutte le proposte della Cisl ci sia l’attenzione bipartisan delle forze politiche nell’interesse dei siciliani”

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Trasporti

Pantelleria, Egadi, Eolie, Ustica, prorogati collegamenti con Caronte & Tourist

Direttore

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Prorogati i collegamenti marittimi con la Caronte & Tourist ro-ro fra la Sicilia e le isole Eolie, Egadi, Ustica e Pantelleria fino al 1 novembre 2027 on una entrata di 76,7 milioni di euro dalla  Regione Siciliana, somma che va ad aggiungersi alle entrate ricavate dai biglietti viaggio.

Ma è possibile che i collegamenti con questi quattro lotti si allunghino fino al 2028, per allinearsi alla scadenza del contratto con la Liberty Lines. 
 In questa attuale situazione sono tante le cose da chiarire, tra cui l’integrazione della nave Costanza I per le Lampedusa e Linosa da Agrigento.

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