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Economia

Democrazia partecipata: a rischio 2,5 milioni. Scadenze perentorie in circolare Regione Siciliana

Marilu Giacalone

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LA BUONA NOTIZIA: da Bolognetta nel Palermitano a Scaletta Zanclea nel Messinese
i Comuni che si sono attivati nel 2022 dopo aver perso i propri fondi per anni
I Comuni siciliani rischiano di perdere due milioni e mezzo di euro a valere sui processi di
democrazia partecipata del 2021 e altrettanti per quelli del 2022. È il risultato delle analisi del
gruppo di lavoro del progetto “Spendiamoli Insieme” della no profit Parliament Watch Italia (PWI),
che ha incrociato le informazioni rintracciate dai propri ricercatori con le direttive della Regione
Siciliana.
Si parte dai dati ufficiali sulla democrazia partecipata, emessi dall’Assessorato regionale
alle Autonomie Locali. Dati che arrivano con due e tre anni di ritardo (come ha ricordato Giuseppe
D’Avella di PWI nell’intervento al raduno di Open Data Sicilia 2022). Si tratta di due anni di ritardo
rispetto al dato delle risorse disponibili e di tre anni di ritardo rispetto al dato delle somme
effettivamente spese (e delle sanzioni comminate ai Comuni che non hanno applicato la legge). Se
tutto dovesse rimanere come è stato finora, dunque, si saprà ufficialmente cosa è successo l’anno
scorso solo il prossimo anno e cosa sta succedendo quest’anno solo nel 2024.
Nel frattempo, però, i ricercatori di “Spendiamoli Insieme” hanno cercato di fare il punto. E
hanno trovato un possibile record registrato nel 2020 quando risulterebbero spesi o impegnati
circa 4 milioni su 4 milioni e 642 mila euro disponibili.
Subito dopo però si tocca invece il punto più basso. Ad essere stati spesi o impegnati
nel 2021 risultano 2 milioni di euro in totale. Meno della metà dei fondi che si può
ragionevolmente indicare come disponibili. Molti processi dell’anno scorso sono ancora in
corso ma il 16 giugno 2021 la Regione ha emanato una circolare con la quale stabilisce che i soldi
non impegnati entro il gennaio dell’anno successivo sono definitivamente persi. E i Comuni
“ritardatari” sono obbligati a restituirli alla Regione stessa perché possa redistribuirli ai Comuni
“virtuosi”, come prevede la legge. Secondo le disposizioni attuative previste nella circolare,
insomma, le città siciliane devono rinunciare a circa 2 milioni e mezzo per il 2021.
E nel 2022? Alla data del 30 settembre “Spendiamoli Insieme” ha trovato spese o
impegni di spesa per un milione e 184 mila euro. Il risultato è che si rischia di perdere attorno ai
due milioni e mezzo pure nel 2022, anche se quest’anno i Comuni hanno ancora il tempo di
correre ai ripari svolgendo velocemente i propri processi di democrazia partecipata.
La buona notizia è che nel 2022 ci sono anche Comuni che, dopo aver perso i propri
fondi per anni, per la prima volta attivano i processi di democrazia partecipata e si
predispongono ad utilizzare le proprie risorse. Tra gli esempi, Bolognetta nel Palermitano,
Montallegro nell’Agrigentino, Capo d’Orlando e Scaletta Zanclea nel Messinese, Carlentini e
Pachino nel Siracusano.
.
Pregando di citare www.spendiamolinsieme.it per maggiori dettagli si può fare riferimento alle
seguenti pubblicazioni online:
– Democrazia partecipata da record nel 2020. Ma per il 2021 e il 2022 sono a rischio due
milioni e mezzo di euro
– Dai regolamenti agli esiti: i Comuni che si sono “svegliati” nel 2022

Per informazioni e chiarimenti: Giuseppe D’Avella, tel. 348 958 4581

Economia

Pantelleria, al via stagione 2024 per “Cosi tinte”: oggi inaugurazione

Direttore

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Questo pomeriggio di 25 aprile, dalle ore 18.30, “Cosi tinte” dà il via alla stagione 2024.

Le titolari, Franca Aleo e Giusy Di Malta,  inaugurano in grande stile, il loro negozio sito in Scauri, Via San Gaetano N. 23, proponendo alla clientela pezzi unici, come esse stesse descrivono:

Al centro della motivazione e delle realizzazioni di “Cosi Tinte” c’è l’amore…per questo meraviglioso scoglio in mezzo al mare, l’isola di Pantelleria!

Nel nostro piccolo laboratorio stampiamo in serigrafia manuale pezzi unici, anche ironici, creati con cura, sia pensando alla clientela che all’ambiente. Utilizziamo tecniche che riducono l’impatto sulla natura e materiali certificati Oeko-tex® 100, cotone organico o ricilato. La serigrafia manuale rappresenta un impegno verso la riduzione dell’inquinamento da produzione industriale.

La scelta dei mobili o dell’oggettistica che troverete da “Così Tinte” vuole riflettere, per quanto possibile, l’impegno per l’ecosostenibilità. Qui troverai pezzi realizzati con legno riciclato, che conferiscono un’anima unica e una storia a ogni mobile, ma anche mobili antichi, souvenir, candele di soia, lampade, tappeti, incensi, diverse idee regalo…insomma ci siamo fatte prendere la mano! 😀

L’artigianato locale e siciliano è un altro pilastro fondamentale di “Così Tinte”. Anche in questo caso ci siamo rivolte ad artigiane e artigiani che lavorano materiali riciclati, pietra vulcanica, argento…

Ci sentiamo di dire che “Così Tinte” è un luogo dove la creatività, l’ecologia, l’artigianato locale e l’umanità si incontrano per creare un’esperienza significativa, con la speranza di ispirare un mondo migliore per la nostra Terra.

Cosi tinte osserverà orario continuato dalle ore 9.30 alle ore 21.30, tutti i giorni.

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Economia

Prezzo della Benzina ai minimi storici: i motivi del calo

Redazione

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Nel 2023, il prezzo della benzina è sceso a 1,20 € al litro, un minimo storico non visto dall’inizio della pandemia nel 2020. Fattori principali che hanno influenzato questa riduzione sono il crollo della domanda di petrolio e la riduzione dei margini di distribuzione.

Calo Prezzo Benzina: come è cambiato negli ultimi anni

I prezzi della benzina hanno visto una significativa fluttuazione negli ultimi anni. Prendendo ad esempio i dati degli ultimi tre anni, il costo medio della benzina nel 2021 era di 1,30 € al litro. Questo prezzo è aumentato nel 2022, raggiungendo 1,50 € al litro, a causa dell’instabilità del mercato del petrolio e delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, nel 2023, si è osservata una riduzione sostanziale, con il prezzo medio che è sceso a 1,20 € al litro. Questa tendenza al ribasso riflette una combinazione di fattori, inclusa la diminuzione della domanda globale di petrolio e l’effetto delle politiche energetiche più sostenibili.

Crollo della Domanda di Petrolio

 
La domanda di petrolio ha subito un calo significativo, influenzato da diversi fattori macroeconomici e da un cambio nelle abitudini dei consumatori. L’agenzia Internazionale dell’Energia ha riportato che la domanda globale di petrolio ha visto una riduzione del 3% nel corso dell’ultimo anno. Questo calo è in parte dovuto alla crescente adozione di veicoli elettrici e alla maggiore sensibilità verso le alternative sostenibili. Inoltre, il rallentamento economico in grandi economie come la Cina e l’Europa ha contribuito a una minore richiesta di carburanti fossili.

 

Riduzione dei Margini di Distribuzione

 I margini di distribuzione, che comprendono i costi di trasporto, stoccaggio e vendita al dettaglio della benzina, hanno registrato una diminuzione. Questo fenomeno si spiega principalmente con l’efficienza operativa migliorata e con la riduzione dei costi logistici. Ad esempio, molte compagnie petrolifere hanno ottimizzato le loro operazioni di catena di approvvigionamento per adattarsi a un ambiente di mercato più competitivo, riducendo così i loro margini di distribuzione.

Costo della Benzina: previsioni e prospettive future

 Nonostante il calo attuale dei importo della benzina, il mercato rimane volatile e soggetto a rapidi cambiamenti. La continua evoluzione delle politiche energetiche, unita alle incertezze economiche globali, potrebbe portare a nuove fluttuazioni dei prezzi. Monitorare questi sviluppi sarà cruciale per comprendere le future tendenze dei prezzi del petrolio e della benzina. Inoltre, la transizione verso fonti energetiche più sostenibili potrebbe influenzare la domanda di petrolio a lungo termine, modellando così il panorama energetico globale.

 
 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/

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Economia

Famiglia riceve 1161 euro per volo cancellato Ryanair Torino Trapani

Matteo Ferrandes

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Nella recente sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Trapani si è concluso il contenzioso civile che vedeva coinvolta la compagnia aerea Ryanair. La causa ha visto la parte ricorrente ottenere ragione per la cancellazione del volo FR5904 del 19 maggio 2023, con tratta Torino Trapani. ItaliaRimborso, agendo per conto di una famiglia di Torino di tre membri, ha avanzato richiesta di compensazione pecuniaria, oltre alle spese extra sostenute.

La decisione del Giudice è stata motivata dalla documentazione provata, che dimostra l’acquisto del biglietto per il volo in questione e la sua successiva cancellazione, senza cause eccezionali che potessero giustificarla. La sentenza si basa sulle disposizioni del Regolamento CE n. 261/04, che disciplina i diritti dei passeggeri in caso di cancellazione del volo. Secondo questo regolamento, i passeggeri hanno diritto a un’assistenza adeguata da parte del vettore e, in caso di cancellazione senza giustificazione, anche a una compensazione pecuniaria.

La sentenza

Il Giudice ha riconosciuto quindi ai ricorrenti il diritto a una compensazione pecuniaria di 250 euro per ciascun passeggero, oltre a 411 euro a titolo di danni patrimoniali per l’acquisto di nuovi biglietti, per un totale di 1161 euro. La sentenza sottolinea il diritto dei passeggeri alla tutela dei loro interessi in caso di inadempimento contrattuale da parte delle compagnie aeree e conferma l’importanza delle normative europee a tutela dei diritti dei consumatori nel settore del trasporto aereo. «ItaliaRimborso – commentano dalla claim company – desidera esprimere la propria soddisfazione per la recente sentenza emessa dal Giudice di Pace di Trapani nei confronti di Ryanair. La sentenza rappresenta un importante risultato nella tutela dei diritti dei passeggeri.

Questa sentenza riafferma l’importanza della normativa europea a tutela dei passeggeri aerei e sottolinea l’obbligo delle compagnie aeree di rispettare i diritti dei propri clienti anche in situazioni di cancellazione o ritardo dei voli. ItaliaRimborso continuerà a impegnarsi per garantire la tutela dei diritti dei passeggeri e ad agire in difesa dei propri clienti in caso di violazioni contrattuali da parte delle compagnie aeree».

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