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Personaggi

Davide Lo Surdo – Cuba, al Museo Nazionale di L’Avana esposto strumento del chitarrista entrato nell’eternità 

Redazione

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Durante il tour di concerti a Cuba, una delle chitarre utilizzate dallo storico musicista romano Davide Lo Surdo è stata esposta permanentemente nel Museo Nazionale della Musica all’Avana.

Il 15 Maggio si è tenuta la cerimonia di conferimento e esposizione della chitarra, che è stata consegnata alla Direttrice del Museo Sonia Pérez Cassola per essere immediatamente esposta in una teca. Prima di essere esposta in modo permanente, il chitarrista più veloce della storia della musica ha tenuto un breve evento eseguendo alcuni brani con lo strumento.

Inoltre, durante il concerto del 12 Maggio al Teatro Nazionale dell’Avana con l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba, ha utilizzato la stessa chitarra. Questo strumento diventa così il secondo ad essere incluso in un museo, poiché il suo modello signature, il DLS1, è già parte della collezione permanente del museo di strumenti storici “Sigal”, insieme a strumenti suonati da Wolfgang Amadeus Mozart e Fryderyk Chopin.

Cultura

Pantelleria, Filippo Panseca ricordato da Angelo Casano durante Consiglio Comunale

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E non si smette mai di parlare di Filippo Panseca, del vuoto lasciato come uomo, artista e come pantesco

Il Consigliere Comunale dr. Angelo Casano, nell’ultima seduta, ha speso un breve ma significativo e toccante intervento, ricostruendo la personalità poliedrica del M° Panseca.

Dalle origini politiche, alla sua candidatura a Pantelleria, dalla sua spinta verso la cultura anche storica dell’isola alle contestazioni di spirito libero quale era.

“Nonostante Filippo abbia banchettato con i più grandi del nostro paese, ha scelto di vivere a Pantelleria, ma non come un semplice vacanziere ma anzi profondendo un grande impegno sociale.”

Nel video che segue le parole di Angelo Casano

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Cultura

Panseca, addio a un grande protagonista della cultura. Ha dedicato sé stesso a Pantelleria

Direttore

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A Filippo Panseca: l’Artista riconquistato

 

Filippo Panseca se n’è andato in un amen lasciandomi un sorriso, un abbraccio e un dono prezioso pochi giorni prima dell’uscita di scena.

È un piccolissimo libro che per gioco o per umiltà ha una copertina candida con un titolo impegnativo che si legge solo facendolo incontrare con un raggio di sole: L’ENERGIA RIVELA L’ARTE BIONICA POST-ANTROPOCENE.
Me l’ha portato al Parco, Filippo, offrendomi l’omaggio al ruolo di Commissario assunto a sua insaputa insieme a mezz’ora di allegria che cercherò di conservare con la leggerezza che egli dedicò alla nostra vecchiaia. Era convinto di stupirmi con il suo “classe 1940”, l’ho stupito io rispondendo “1939, classe di ferro”.

Prima di spiegare – con le sue parole – l’ANTROPOCENE, vi dirò che il piccolo prezioso libro – prodotto da Ezio Pagano in Bagheria il 6 settembre ‘24, come fosse ieri, diventa una commemorazione imprevista e un’eredità culturale aggiornata. Basta leggere il complesso colophon che raduna in una paginetta collaboratori, estimatori, amici, allievi. Insieme alla sua firma, in novantotto paginette si esprime innanzitutto Ezio Pagano, direttore del Museum di Bagheria, con un titolo ahimè divinatorio: “OH MY GOD! FILIPPO PANSECA”.

Pagano ha curato l’ultima mostra di Filippo – “L’energia rivela l’arte Bionica Post – Antropocene” – allestita presso palazzo Galletti/Iguaggiato e presenta l’artista con pochi cenni biografici che rivelano in dettaglio le sue qualifiche culturali ma anche certe note personali. “La cosa a cui tiene di più è la sua vecchia amicizia con Bettino Craxi. È un artista, ma anche inventore, scienziato, sciamano, naturalista, spiritualista, cuoco, contadino e amico, nonostante un certo impegno, come per esempio non contraddirlo. È un personaggio unico che non smette mai di stupirci, tant’è che, nonostante avesse deciso di non fare più mostre e io mi fossi congedato dal mercato dell’arte, eccoci qui. Sarà una mostra da vivere in due tempi, seguendo il motto di Panseca: << Arte è fare emergere l’invisibile osservando il visibile>>. Condividiamo anche l’Ego: lui dipinge per sé, per il mondo vegetale, animale e umano, per la Natura”. A proposito di Natura mi aveva promesso un cadeau espressivo per il Parco, provvederò a ricordarlo con un omaggio al suo nome: un albero o una pietra.

Ed ecco un periodo delle pagine dedicategli da Achille Bonito Oliva: “Pittura, scultura, disegno, fotografia, design e architettura si intrecciano nella produzione di Filippo Panseca, installazioni che possono sostare in qualsiasi spazio, ma senza il pericolo di una totale integrazione…”. Valentino Catricalà gli dedica “Una nuova catalisi per una nuova arte: Bionica posto-Antropocene”. Una pagina di Sara Brunello “L’energia rivela l’arte”. E infine “Oltre l’Essere”, la dedica orgogliosa di Giorgia, la figlia che compare fin da piccolissima in tutte le fotografie di Filippo con vip d’ogni genere: arte, spettacolo, politica. Quasi tutti spariti quando Craxi fuggì a Hammamet e il Garofano di Filippo appassì.
Sono anch’io orgoglioso di avergli dedicato – insieme a Salvatore Gabriele di Pantelleria Internet – il Premio Progetto da Pantelleria l’11 agosto del 2010 al Castello.
Fu come il ritorno di Filippo dall’esilio.
Il Poeta Riconquistato.

 

Italo Cucci

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Cronaca

Pantelleria – Filippo Panseca, il cordoglio del Sindaco

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Il Comune di Pantelleria piange la scomparsa di Filippo Panseca, artista visionario e cittadino amato

Con grande tristezza, l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si unisce al dolore per la scomparsa di Filippo Panseca, uno degli artisti più innovativi e significativi del panorama culturale internazionale.

Filippo è deceduto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità pantesca, che lo ha sempre accolto con affetto e stima.

Filippo Panseca ha scelto Pantelleria come sua casa, un luogo dove ha voluto invecchiare e dove ha continuato a realizzare opere che univano arte, tecnologia e riflessione sociale.
La sua visione artistica e il suo impegno culturale hanno segnato una generazione e hanno trasformato l’isola in un luogo di ispirazione per molti artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo.
La sua arte, capace di fondere l’innovazione tecnologica con la tradizione, ha portato Pantelleria a essere conosciuta anche per il suo contributo alla cultura contemporanea.

Il cordoglio del Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona

Filippo Panseca non era solo un artista, ma un pantesco di adozione. La sua arte e il suo spirito indomito hanno arricchito il nostro territorio e ci hanno insegnato quanto sia importante il legame tra arte, natura e innovazione.
Filippo ha fatto di Pantelleria un punto di riferimento per la cultura, un angolo del mondo dove la bellezza non si fermava mai. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che resteranno per sempre nella memoria collettiva di tutti noi. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità di Pantelleria, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento di grande dolore.

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