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Dal Pianeta Scuola, punti di vista su Didattica a Distanza e maturità in Fase2

Redazione

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E’ un periodo strambo questo.
Sarà il covid-19, sarà lo stato confusionale politico, sarà che la società nazionale e, forse, anche mondiale cambia con una velocità tale da potere essere definita turbinosa.
Fatto sta che, uno dopo l’altro, stanno crollando tutti i pilastri sociali, che tutti ritenevamo la principale intelaiatura del nostro modo di vivere e di concepire il mondo.
Certo, la grande paura che ha immobilizzato per un periodo di tempo già troppo lungo, ci fa guardare soprattutto il destino dei tanti che non ci sono più, ma il genere umano ha la sua forza nella capacità di risollevarsi e guardare sempre al futuro. Quale futuro?
La principale struttura che deve quadrare al futuro è la scuola.
Quella scuola vilipesa, scarsamente considerata, che al contrario dovrebbe essere potenziata, migliorata, e i cui effetti dovrebbero proiettarci verso l’avvenire.
Certo, l’interruzione dell’attività didattica ordinaria è stato un duro colpo alle coscienze più avvertite, non tanto per gli effetti sociali (parcheggio (?) dei bambini e dei ragazzi, ma ancora di più per il deficit di crescita, formazione e maturazione delle classi più giovani.
Ebbe a scrivere un filosofo tedesco dell’ottocento , in un’opera titolata ” che fine faranno i nostri licei?”  della preoccupazione sul senso della scuola.
E la nostra, in costante calo di valori e risultati dal 68 in avanti, che fine farà?
Certo, i nostri giovani sanno tutto (o quasi) sui telefonini e l’informativa, ma questo basta a diventare maturi e coscienti, e capaci di ragion critica?
Permettetemi di dubitarne, anche perché gli ultimi ministri a cui è stata affidata la bisogna, non mi sembrano così credibili e competenti.
La DaD, didattica a distanza, è stata l’unica risposta forse possibile nell’attuale contesto emergenziale. Ma ogni ciclo scolastico per evidenti motivi di deve concludere con la grande prova che si chiama esame. Ora, ricordate quando la sessione era vissuta come prova di crescita, di concentrazione, di preparazione, per l’appunto di –maturita‘-. E ricordate la paura, lo spauracchio che incuteva?
Bene, da anni ormai non è più così nella realtà…
I ragazzi in quella fase sciamano nelle strade perché certa politica li ha abituati così, in modo superficiale, incontrollato, a forza di tesine che loro per primi spesso disprezzano perché istintivamente ne comprendono l’inconsistenza.
La DaD poi, è comparsa all’improvviso più subita che controllata, anche perché gran parte dei nostri docenti non erano preparata a gestirla. E poi, l’educazione è fatta di cuore, di emozioni, di sguardi e intese. Può una macchina gestire queste cose?
Poi ancora, la ridda delle disposizioni, una regola oggi e una diversa già domani.
Il colloquio come unica prova, ma forse no.
La traccia diversa da candidato a candidata.
Però conta il profitto passato e non la maturità in situazione, o forse no. E non sappiamo ancora cosa cambierà da qui al momento fatidico…
I veri pedagogisti sono estremamente perplessi, come anche gli uomini di scuola di coscienza.
Intanto la situazione rimane friabile, e preoccupante: verifiche di che, di quale preparazione, di quale crescita?
Un’altra dalla nella nostra società? Gli studenti sono fra i pochi a non nutrire eccessive preoccupazioni, e i numeri sono dalla loro, visto che i “maturi” sono mediamente fra il 98 e il 99%, a prescindere.
In Francia, il più comparabile stato con noi, poco più del 50%  supera l’esame di baccalaureato al termine del liceo con più della sufficienza, saranno meno intelligenti?
La Scuola e la Società (con la S maiuscola), intanto,sono andate a farsi benedire.
Speriamo bene.
Enzo Bonomo
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1 Comment

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  1. Avatar

    Gianbattista Del Campo

    16:27 - Maggio 13, 2020 at 16:27

    Spett.le professore leggo con molto interesse e un velo di tristezza la sua perfetta analisi, sono perfettamente concorde col suo pensiero che dal 68 a oggi ci sia stato uno svilimento a livello culturale(ricordo io liceale negli anni 70 a Milano rifiutare il famoso 6 politico e essere additato come un…..e regolarmente “bocciato”),purtroppo la cultura e l’educazione non dovrebbero mai finire in mano alla politica,la quale anch’essa non esiste più,ormai vediamo solo dei messaggi su fb. twitter istagram ecc ecc; la dialettica del confronto è scomparsa ,il passare ore a parlare discutere e anche “costruttivamente” litigare è scomparsa.
    L’era è tecnologica e sempre più spingeranno verso questa educazione,a discapito dello sviluppo mentale che porta alla curiosità della conoscenza.
    Lei ha il privilegio di vivere in una delle Città più belle e particolari che esistano ma scarsamente conosciuta e valorizzata,nonchè di venire da una “Perla “di isola.
    Vero è che la scuola negli ultimi anni molto ha perso ma se continuiamo così veramente tutti studieranno dietro a un monitor senza rapporto umano senza le tristezze e le gioie che la vita scolastica dà!
    Vedremo,il futuro spero riservi alle nuove generazioni direttori d’orchestra più illuminati(non uso il termine politici….)che sappiano far capire i veri valori del dialogo e della conoscenza.
    Noi collezionisti di curiosità resteremo sempre a dare una mano.
    Un saluto e un abbraccio a tutti.

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PREMESSO che è stata rilevata la presenza di un ordigno bellico inesploso e potenzialmente efficiente nel territorio del Comune di Pantelleria, in località Monte Gibèle (coordinate geografiche 36°46’35.4”N – 12°00’52.7”E);
CONSIDERATO che le operazioni di bonifica del residuato bellico rientrano nelle competenze del personale militare specializzato del Genio Guastatori, che interverrà secondo un programma operativo che sarà definito e comunicato a breve;
RITENUTO necessario ed urgente, a tutela dell’incolumità pubblica e privata e della sicurezza di persone, animali e cose, disporre l’immediata interdizione dell’area interessata fino al completamento delle operazioni di bonifica…

ORDINA 1. l’immediata interdizione dell’area ubicata in località Monte Gibele, lungo il tratto del sentiero CAI n. 971 dalle coordinate 36°46’32.4”N – 12°00’37.4”E fino all’intersezione con i sentieri CAI n. 971 e n. 977 (coordinate 36°46’42”N – 12°01’05”E);
È fatto divieto a chiunque non autorizzato di accedere all’area fino al completamento delle operazioni di disinnesco, bonifica e rimozione dell’ordigno bellico.

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