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Primo piano

Da Pantelleria a Firenze e New York, le Busiate al cappero dell’Azienda Kazzen

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Le Busiate alla polvere di cappero, la golosa novità di Kazzen Saranno presentate al Taste di Firenze e al Fancy Food di New York

Non si arresta la ricerca di nuovi prodotti di Kazzen – Oro di Pantelleria, che per la sua capacità di innovazione ha già vinto molti premi in Italia e all’estero.

Le Busiate sono una pasta molto antica ed amata a Pantelleria come in tutta la provincia di Trapani (e non solo), dalle origini particolarmente umili, prodotta da farina di grano duro e trafilate al bronzo.

“Abbiamo creato questo prodotto per affermare ancora una volta la forza delle nostre radici e per unire in un solo prodotto i frutti della nostra terra; grano e capperi.” Afferma Alessandro D’Ancona, titolare con i suoi fratelli dell’azienda Kazzen – Oro di Pantelleria. “Ci sembrava il giusto completamento della nostra gamma e siamo molto contenti di poterla presentare durante i più importanti appuntamenti nel settore dell’enograstronomia di qualità: il Taste di Firenze alla fine del mese di marzo. Sol&Agrifood Vinitaly ad aprile e al Fancy Food di New York il prossimo mese di giugno”.

Il nuovo prodotto è solo l’ultima espressione di una tradizione capace di evolversi ed essere sempre al passo con i tempi, una percorso aziendale semplice e al tempo stesso innovativo che continua a trovare stimatori in tutto il mondo.

Per info: www.kazzen.it FB Kazzen srl Oro di Pantelleria – Prodotti tipici dell’isola

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cronaca

Pantelleria, muore carbonizzato nel suo furgone. Tragedia nella Protezione Civile

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Un uomo è stato trovato morto, questo pomeriggio,  all’interno del suo furgone in fiamme, in contrada.
La tragedia è stata riferita da alcuni passanti ai Vigili del Fuoco locali, i quali, giunti sul posto hanno trovato l’automezzo avvolto dalle fiamme.
Una volta domato l’incendio e trovato il corpo del 56enne, i pompieri hanno riscontrato il decesso. 
Sulle cause del drammatico evento che ha visto vittima un uomo presumibilmente della Protezione Civile pantesca  non si esclude  un atto estremo auto inferto.
Ma tutto è ancora da definirsi e chiarirsi, mentre sono in corso le indagini dei Carabinieri.

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Primo piano

Pantelleria, Lampedusa – Isole Minori, la DAT ha ottenuto assegnazione collegamenti

Redazione

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DAT Volidisicilia ha ottenuto l’assegnazione in procedura
d’emergenza della Continuità Territoriale sulle Isole Minori
della Sicilia nei collegamenti aerei da e per Lampedusa e

Pantelleria

Da oggi i voli sono visibili e prenotabili dal 1° dicembre 2022
al 30 giugno 2023 sul sito della Compagnia, e lo saranno
anche nei principali sistemi di prenotazione a partire dai

prossimi giorni.

Le frequenze e gli orari dei collegamenti ricalcano quelli
delle precedenti edizioni, con la grande novità, in prima
assoluta, del collegamento invernale tra Pantelleria e
Catania con frequenza bisettimanale ogni giovedì e
domenica. Inoltre le tariffe previste su tutti i collegamenti,

malgrado la congiuntura economica, risultano
sostanzialmente più economiche rispetto a quelle 
precedenti.

L’ing. Luigi Vallero, Direttore Generale di DAT Volidisicilia dice: “Siamo molto lieti di questo
risultato che sottolinea il forte legame sviluppatosi in oltre quattro anni e mezzo tra la nostra compagnai
aerea e il territorio grazie a un’operatività affidabile, regolare e puntuale. Ora siamo finalmente in grado
di mettere in vendita i nostri voli a partire dal 1° dicembre fino al 30 giugno 2023 con la grande novità
del collegamento bisettimanale invernale il giovedì e la domenica tra Pantelleria e Catania. Il nostro
impegno precedente, come previsto dall’estensione del bando di gara vinto nall’aprile del 2018, scade il
prossimo 30 novembre e quindi finalmente si potranno pianificare i viaggi per le prossime settimane
anche in previsioni delle prossime festività natalizie e di fine anno. Le nuove tariffe proposte, come
previsto dal bando, risulteranno mediamente più basse del 30 percento circa rispetto a quelle precedenti
malgrado la complessa congiuntura internazionale che ha visto il rincaro generale dei beni e in particolare per quanto
ci riguarda del carburante e delle parti di ricambio. Vogliamo ora auspicare che a stretto giro venga
definito il nuovo bando di gara valido da giugno 2023 per i prossimi tre anni per non penalizzare l’intera
filiera turistica nella pianificazione e nella programmazione dell’alta stagione, elementi nel nostro settore
di vitale importanza”.

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Ambiente

Pantelleria, trovato granchio blu: vale oro quanto pesa

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E’ stato intercettato a Pantelleria esemplare di granchio blu.

La scoperta della presenza di questo raro ma anche prezioso, vista la prelibatezza delle sue carni, è stata ad opera di un paio di ragazzi, che bazzicavano al Porto dell’isola, su Via Borgo Italia.

Eddy Famularo, il noto titolare del Dive-x di Gadir e Cala Tramontana, era nei pressi e ha scorto i giovani e così ci dichiara:

“I due giovani mi dicono stiamo prendendo il granchio blu!
“Così li aiuto sotto la banchina davanti l’Agenzia Rizzo. Tiro su un granchio con il retino, lo osservo e faccio subito una piccola ricerca.
“Ebbene si! il granchio blu è anche qui. Se ne consiglia la pesca , visto che è prelibato ed anche perchè essendo alieno molto vorace e senza molti predatori. Quindi peschiamoli ! A quanto pare è qui già da un pó di tempo.”

La polpa può essere gustata in diversi modi. Nei ristoranti asiatici il crostaceo viene venduto a un prezzo altissimo, ma non in Italia.

La scorsa estate 2022 veniva lanciato un allarme granchio blu, per la sua voracità e capacità di adattamento, che tuttavia andrebbe a compromettere la biodiversità dei nostri mari. 

Gli esperti, dunque, spingono il suo consumo perché la pesca è l’unico modo per tenere sotto controllo questa specie non autoctona molto vorace (ma non pericolosa per l’uomo) che sta invadendo le coste italiane e intaccando la biodiversità



Provenienza

Secondo talune fonti, il granchio blu sarebbe specie autoctona dell’America, da qualche anno è presente anche nei mari italiani e sta iniziando a diventare un prodotto di gastronomia, specialmente perché la pesca è l’unico modo per tenere a bada questa specie molto vorace che mette a rischio la biodiversità marina.

Specie litorale, vive da pochi fino a 90 metri di profondità prediligendo fondali fangosi e sabbiosi.
In Italia i primi avvistamenti di questo particolare crostaceo risalgono al 1948 e nel ’50 anche in Grecia.

Comportamento

Rimangono sepolti sotto sabbia o fango per la maggior parte del tempo, uscendo per nutrirsi, durante l’alta marea di vari organismi come bivalvi, pesci e, in misura minore, macroalghe.
Sono eccellenti nuotatori, in gran parte a causa di un paio di gambe appiattite che assomigliano a pagaie. Tuttavia,
 non possono sopravvivere per lunghi periodi fuori dall’acqua.

Granchio blu vale oro quanto pesa

Sono diversi i piatti che si possono preparare con questo crostaceo, dagli spaghetti alle polpette. A livello gastronomico si sta cercando di incentivare l’uso del granchio reale blu, così da mantenere il controllo della proliferazione della specie in Italia.

Negli Stati Uniti il granchio blu può essere venduto anche a circa 150 euro al chilo, mentre in Italia veniva quasi ignorato in ottica culinaria, e addirittura  i pescatori, fino a poco tempo fa, gettavano via questi pittoreschi crostacei quando li trovavano nelle loro reti.

Adesso, però, il mercato dei granchi blu esiste anche in Italia, dove vengono venduti all’ingrosso anche a 30 o 40 euro al chilo. I ristoratori giapponesi e cinesi presenti nel nostro Paese lo presentano nel menù vendendolo anche a 100 euro al chilo.

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