Cultura
Custonaci, al via “Natale al Borgo” con fiera natalizia, degustazioni e presepe vivente
“NATALE AL BORGO”: FIERA NATALIZIA, DEGUSTAZIONI E SPETTACOLI.
DOPO TRE ANNI DI STOP RITORNA VISITABILE LO STORICO PRESEPE VIVENTE DI CUSTONACI
Anche a Custonaci si entra nel vivo dei festeggiamenti di questo Natale 2023 con la manifestazione
“Natale al Borgo”. Inaugurata lo scorso 8 dicembre, da venerdì 22 sarà possibile immergersi
totalmente nelle atmosfere natalizie grazie al concerto di Natale offerta dall’Orchestra fiati Maria
SS. Di Custonaci che si terrà al Santuario alle ore 21:20. Si proseguirà sabato 23 con l’opera dei
pupi “Marfisa” a cura della Compagnia Brigliadoro, in programma a Piazza Santuario alle 18. Da
lunedì 25, invece, fino a domenica 7 gennaio, a partire dalle ore 16 fino alle 23, il centro di
Custonaci ospiterà i mercatini natalizi, con diversi stand espositivi dove sarà possibile degustare
diversi prodotti tipici locali. Alle 18, sempre in centro, spettacolo con “Babbo Natale e gli
zampognari per le vie del centro” che intratterranno i presenti con musiche tradizionali. Spazio
anche ai bambini con il “Villaggio giochi per bambini” attivo dalle 17 alle 20 di lunedì 25, martedì
26 e di sabato 30 dicembre e poi di lunedì 1 e sabato 6 gennaio. Fittissimo il programma degli
spettacoli che si concluderanno domenica 7 gennaio con un doppio appuntamento: alle 19:30, al
Santuario, si svolgerà il concerto “Una voce per Maria” mentre alle 21, in Piazza Municipio, i
4Gusti insieme a Claudione e Vespertino da Sicilia Cabaret, chiuderanno i festeggiamenti.
Una serie di eventi fortemente voluti e realizzati grazie alla collaborazione tra il Comune di
Custonaci, la Proloco, l’Assessorato dei beni Culturali, del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
della Regione Siciliana, l’ARS e il Parco Archeologico di Segesta, che vedrà come focus principale
la riapertura dello storico Presepe Vivente che quest’anno giunge alla 39° edizione. Dal 2006
inserito tra i beni immateriali della Sicilia, dopo uno stop forzato, durato tre anni per dissesto
geologico, tornerà a essere visitabile dalle 16 alle 21 di lunedì 25 dicembre fino a giovedì 28
dicembre e poi da venerdì 5 fino a domenica 7 gennaio 2024. Grazie all’interessamento del Parco
archeologico di Segesta, l’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e il Comune di
Custonaci, è stato, infatti, possibile consolidare il costone roccioso che sovrasta la Grotta
Mangiapane e porre in sicurezza il sito che dal 1983 ospita lo storico presepe. Questo sarà
raggiungibile grazie a un servizio di bus navetta che dal centro, dai mercatini di Natale, raggiungerà
lo storico borgo incastonato all’interno della grotta, soprannominata anche Grotta degli
Uffizi, composto da poche case mimetizzate con i colori della terra, abitate dal 1819 fino agli anni
’50 e appartenenti alla famiglia Mangiapane, da cui ha origine il nome. Oltre alle abitazioni, è
possibile ancora oggi ammirare stalle per animali, una piccola cappella e alcune botteghe
perfettamente conservate.
«L’edizione del Natale 2023 a Custonaci – ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Fonte – si caratterizza
con la logica del borgo che è essenziale per rivendicare l’identità storica della città legata
quest’anno al ritorno, dopo tre anni, del presepe vivente di Custonaci. La strategia, ovviamente di
promozione territoriale e turistica – continua – verte a valorizzare il territorio nella sua interezza,
quindi, non è un caso che si parta dal centro storico, con un villaggio enogastronomico natalizio.
Da lì i visitatori avranno possibilità di poter conoscere il santuario e il museo annesso, il Centro
storico, le bellezze dei nostri giardini comunali, quindi una logica di promozione del territorio a
trecentosessanta gradi legata non soltanto, ovviamente, al periodo natalizio. Custonaci – conclude
Ufficio Stampa QP Media &Pubbliche Relazioni Addetto Stampa Gjin Schirò Tel: 320 72 92 241 E-mail: gjinschiro@gmail.com – torna ad avere la sua visibilità grazie a una sinergia con i diversi enti territoriali, a partire da quelli regionali, i vari assessorati al turismo, i beni culturali, al Parco Archeologico di Segesta, e il coinvolgimento di tantissime associazioni del territorio di promozione turistica, culturale, artistica, musicale, tutti insieme per rilanciare l’immagine positiva della nostra città, del nostro borgo e dare una valorizzazione dei beni esistenti e una promozione territoriale e turistica di una realtà importante della nostra terra».
Di seguito il programma da venerdì 22 dicembre a domenica 7 gennaio
- 22 dicembre 21:20 – Santuario – Concerto di Natale Orchestra Fiati Maria SS. di Custonaci
- 23 dicembre 18:00 – Piazza Santuario – Opera dei Pupi ‘’Marfisa’’
- 25 dicembre 16:00/20:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 17:00/20:00 – Centro – Villaggio Giochi per Bambini a cura di “La Villa Food & Beverage” 18:00 – Centro – Babbo Natale e Zampognari per le vie del Centro
- 26 dicembre 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 17:00/20:00 – Centro – Villaggio Giochi per Bambini a cura di “La Villa Food & Beverage” 20:00 – Piazza Municipio – ‘’City of Lights’’ Gruppo Musicale
- 27 dicembre 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 18:00 – Orchestra Fiati Maria SS. di Custonaci Concerto Itinerante per le vie del centro 19:30 – Santuario – Concerto Natalizio – Ottoni Musicando 20:00 – Piazza Municipio – Gruppo Folk ‘’Cala Bukuto’’ – Spettacolo Natalizio
- 28 dicembre 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 19:00 – Santuario – Concerto ‘’Echi Natalizi’’ 20:30 – Piazza Municipio – Corrado Neri Canta Modugno – Pianista
- 29 dicembre 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 21:00 – Teatro Comunale – ”24° Concerto per la Vita” Associazione Musicale CIttà di Custonaci 22:30 – Piazza Municipio – “Tarumbò” Gruppo Musicale
- 30 dicembre 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 17:00/20:00 – Centro – Villaggio Giochi per Bambini a cura di “La Villa Food & Beverage” 18:00 – Centro – “Giochi della Tradizione Siciliana“ – Noi di Purgatorio 18:30 – Animazione Musicale Itinerante a cura dell’Associazione Musicale Città di Custonaci 20:00 – Piazza Municipio – Ruby & Co – Gruppo Musicale 01 gennaio Ufficio Stampa QP Media &Pubbliche Relazioni Addetto Stampa Gjin Schirò Tel: 320 72 92 241 E-mail: gjinschiro@gmail.com 17:00/20:00 – Centro – Villaggio Giochi per Bambini a cura di “La Villa Food & Beverage”
- 02 gennaio 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 20:00 – Piazza Municipio – International Dance Academy – Spettacolo di Danza
- 03 gennaio 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 18:00 – Piazza municipio – Fitness Silent 21:00 – Piazza Municipio – Energy in Progress – Spettacolo di Danza 04 gennaio 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 20:00 – Piazza Municipio – Foreway – Gruppo Musicale
- 05 gennaio 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 18:00 – Gruppo Folk “Cala Bukuto” Spettacolo Itinerante Centro Storico 20:00 – Piazza Municipio – Liberi Ragazzi – Spettacolo Musicale
- 06 gennaio 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 17:00/20:00 – Centro – Villaggio Giochi per Bambini a cura di “La Villa Food & Beverage” 20:00 – Santuario – Concerto di Natale “Nato da Maria” 21:30 – Piazza Municipio – “Anima Nera” – Gruppo Musicale 23:30 – Piazza Municipio – DJ Tore Cusenza
- 07 gennaio 16:00/21:00 – Grotta Mangiapane – Presepe Vivente 16:00/23:00 – Centro – Mercatini di Natale con Stand Espositivi e Degustazioni di Prodotti Tipici 19:30 – Santuario – “Una Voce per Maria” Concerto 21:00 – Piazza Municipio – I 4 Gusti insieme a Claudione e Vespertino – Spettacolo con gli artisti di “Sicilia Cabaret”
Cultura
I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
In Sicilia, il Natale non è solo una festa: è un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creatività contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identità forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.
Buccellato: il re delle feste
Il buccellato è forse il dolce natalizio più rappresentativo dell’isola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi
secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia.
Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. È un dolce che profuma di casa, di
pazienza e di mani che impastano insieme.
Cubbaita e torrone alle mandorle
La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello.
La cubbaita, di origine araba, è una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.
Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati.
È il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora
in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla
Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana.
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.
Scorzette d’arancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dell’inverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per
chiudere un pranzo importante.
I geli: agrumi, cannella e tradizione
Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella è un dessert leggero, digestivo e profondamente
identitario.
È il modo più semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.
I dolci di Pantelleria: un’identità che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:
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Mustazzola pantesca
Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dell’isola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi.
Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.
Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dell’isola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti
per accompagnare un brindisi di fine pasto.
Perché questi dolci resistono al tempo
Ogni dolce siciliano è un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.
A Natale, più che in ogni altro momento dell’anno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identità forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.
Barbara Conti
Cultura
Giuseppe Pitrè, 184 anni dopo: l’uomo che diede voce all’anima della Sicilia
Nel 184° anniversario della nascita di Giuseppe Pitrè, la Sicilia e l’Italia intera ricordano non solo uno studioso, ma il fondatore di un modo nuovo di guardare al popolo, alle sue parole, ai suoi gesti, ai suoi riti. Un uomo che, senza mai abbandonare la sua città, seppe parlare al mondo. Il figlio del Borgo che divenne il padre degli studi folklorici in Italia.
Pitrè nacque il 22 dicembre del 1841 nel quartiere portuale del Borgo, in via Collegio di Maria, da una famiglia di marinai. Il padre Salvatore morì di febbre gialla a New Orleans nel 1847, quando Giuseppe aveva appena sei anni. La madre, Maria Stabile, lo crebbe tra ristrettezze economiche, sostenuta da un sacerdote amico di famiglia. Quell’infanzia difficile, immersa nella lingua viva del popolo, fu il terreno fertile della sua futura opera.
Medico per professione, etnologo per vocazione
Nonostante le difficoltà economiche, Pitrè completò gli studi classici presso un istituto gesuita e si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università di Palermo nel 1865. La professione medica lo mise quotidianamente a contatto con i ceti popolari, permettendogli di ascoltare, annotare, comprendere.
Parallelamente, già da studente aveva iniziato a pubblicare lavori sui proverbi e sul lessico marinaresco, oltre a un volumetto letterario di Profili biografici di contemporanei italiani.
Il pioniere degli studi folklorici
Nel 1871 pubblicò il primo volume della monumentale Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, un’opera che avrebbe proseguito fino al 1913. È considerato il più importante corpus di tradizioni popolari italiane mai realizzato; una raccolta di 25 volumi che impegnò Pitrè per oltre quarant’anni e che resta la sua opera più importante. Dai Canti popolari siciliani, alle fiabe, dai proverbi agli usi e costumi, dalle feste patronali alla medicina popolare, l’intera collezione ambisce a raccogliere e ordinare tutta la materia folklorica dell’isola. È un edificio enciclopedico senza precedenti, che ancora oggi costituisce il fondamento degli studi demo‑etno‑antropologici sulla Sicilia. Pitrè non fu solo un raccoglitore: studiò i principali indirizzi europei, corrispose con studiosi come Max Müller, Mannhardt, Sébillot, Schuchardt, D’Ancona, Comparetti, De Gubernatis. Senza muoversi da Palermo, costruì una rete internazionale.
L’influenza sulla letteratura e sulla musica
La sua opera ispirò: Luigi Capuana, che prese spunti da alcune sue fiabe; Giovanni Verga, che trovò nelle sue raccolte materiale utile per novelle come Guerra di Santi; Rosa Balistreri e altri autori che attinsero ai versi tradizionali presenti nei suoi studi per i loro testi musicali. Pitrè si occupò anche di lingua siciliana, scrivendo una grammatica descrittiva. Non fu, dunque, solo un etnologo: fu un ponte tra la cultura orale e le arti.
Il riconoscimento istituzionale
Nel 1903, «per i suoi indubbi meriti nel campo degli studi sulle tradizioni siciliane, Pitrè fu nominato Presidente della Reale Accademia di Scienze e Lettere di Palermo. Nel 1909 fu ammesso a socio dell’Accdemia della Crusca. Nel 1914 fu eletto senatore del Regno d’Italia. Fu, inoltre, presidente della Società Siciliana per la Storia Patria e segretario della Reale Accademia delle Scienze Mediche. Il filosofo Giovanni Gentile, nei primi anni ’40 del Novecento, costituì un Comitato per la ristampa di tutte le opere del Pitrè e, con un decreto, il Re dichiarò tale pubblicazione “Edizione Nazionale”. Negli anni ’80 del Novecento, lo Stato italiano finanziò una nuova Edizione Nazionale delle sue opere, riconoscendone il valore storico e scientifico.
L’uomo dietro lo studioso

Nel 1877 sposò Francesca Vitrano, da cui ebbe tre figli: Maria, Rosina e Salvatore. Le tragedie familiari — la morte di Rosina nel terremoto di Messina del 1908 e quella di Salvatore per avvelenamento da cibo — segnarono profondamente i suoi ultimi anni. Morì a Palermo il 10 aprile 1916. E’ sepolto nel Pantheon dei siciliani illustri, la chiesa di San Domenico.
Perché Pitrè parla ancora a noi
A 184 anni dalla sua nascita, Pitrè resta attuale perché: ha restituito dignità alla cultura popolare, trattandola come scienza; ha salvato un patrimonio immenso che rischiava di scomparire; ha mostrato che la Sicilia non è periferia, ma centro di una civiltà complessa e ricchissima; ha insegnato che ascoltare il popolo significa capire un Paese. Il suo lavoro continua a essere un riferimento per antropologi, linguisti, storici, scrittori e per chiunque voglia comprendere l’identità profonda dell’isola.
Una fiaba tratta dal IV volume delle “Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani” (riportata fedelmente nella grafia che usò il Pitré)
LU RE E LI CARZARATIUn Re di Cicilia ‘na vota iju a visitari ‘na càrzara di carzarati, tutti cu’ cunnannati vint’anni, cu’ a trent’ anni, cu’ a vita; si misiru tutti a ringa aspittannu a lu Re chi passava. Quannu lu Re cci fu pi davanti, spijò a lu primu: – «Tu pirchì si’ ccà cunnannatu? Chi facisti?» – «Io, Maistà! Io sugnu ‘nnuccenti; mi pigghiaru mentri era a la mè casa.» – «E tu?» dici a lu secunnu. – «Io sugnu ‘nnuccenti comu Maria Santissima. Quannu mi ‘ncatturaru io era curcatu.» – «E tu?» dici a lu terzu. – «Io sugnu ‘mputatu d’aviri ammazzatu a unu; ma fôru tutti calunnii, e soffru attortamenti.» ‘Nsumma a quantu dumannau lu Re, tutti si dettiru pi ‘nnuccenti. L’urtimu cci dissi: – «Maistà, io haju arrubbatu, haju ammazzatu, haju statu un sciliratu, e pi chissu mi cunnannaru ‘n vita.» Comu lu Re ‘ntisi accussì, vôtasi e cci dici: – «E mentri è chissu, tu, gran birbantuni, nesci di ‘mmenzu di galantomini, ca su’ tutti ‘nnuccenti, e ‘un ponnu stari cu tia ca li guasti.»
Lu pigghia e lu fa nèsciri a libbirtà, e accussì la virità fu primiata.
Cultura
Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale
Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli
Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffè per tutti.

Da lì si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.
Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.

Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la società isolana, portando movimento, colore, allegria.
Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’è andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “È andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pò il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”
Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo più pubblico sinceramente.”
I circoli come hanno risposto? “L’ospitalità dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri è unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima è molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunità e nel portare avanti una realtà isolana che hanno costruito i nostri nonni. Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria è un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.
Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” il 17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunità.”
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